Anime & Manga > Rossana/Kodocha
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Autore: Gin_15    22/02/2006    4 recensioni
Buon dì, o, meglio, buona sera....questa è la mia prima fic su Kodocha....siate clementi...anche se il titolo fa presagire un proseguimento del manga, bhè, non è così...questa è una "what if!!!". e se Hayama e Sana non si fossero mai rivolti la parola, mai visti, prima del liceo, crescendo, separati, in due realtà diverse, in due mondi completamente incongruenti?! e se, per sbaglio si incontrassero, in una stanza, da soli?! riuscirebbero ad avvicinarsi e, conoscendosi,...amarsi? per scoprirlo Leggete e poi, ovviamente, recensite!!! baciooooooo!!!
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Grazieeeeeeeeeeeeee egoio

Grazieeeeeeeeeeeeee egoio!!!!!!! Vi voglio bene…questo è l’ultimo chappy….ma non vi libererete così facilmente di me!!! Ah, ah, ah , ah, ah! Lo so…sono pazza!

Baci! J J J J J

 

Cap. 12:

Le adolescenti, e le donne, inspiegabilmente, tendono a trovare solo i propri difetti, eccetto per alcune…a volte eccessivamente sicure di loro stesse…ma la domanda è…perché? Perché ci torturiamo con cerette, diete e trucco? Lo facciamo solo per apparire più belle agli uomini…o almeno credo…forse lo facciamo in parte per noi stesse, per sentirci meglio…ma non bisogna esagerare…perché se un ragazzo ci vuole bene ci accetta…sempre…non bisogna ammalarsi per "mantenere la linea", o farsi chirurgie estetiche varie…e questo Sana lo aveva capito…

Sam: - Sana…svegliati! Povero Akitto! Lo hai teniuto al telefono tutta nuit! Chissà la sua bolletta!-

S: - oh dio! Poverino….HAYAMA!!!!!!! SVEGLIATI…-

Una voce intontita rispose: - cosa c’è…oggi non si va a scuola…-

S: - Akito….siamo stati al telefono tutta notte!-

A: - allora eri tu che russavi?-

S: - finiscila….ok, ti lascio…PREPARO LE VALIGE! RICORDATI CHE FRA TRE GIORNI TORNO!-

A: - e come potrei dimenticare…buona notte…-

S: - ma sono le dieci del mattino!-

A: - non qui!-

S: - ah! Già…scusa…buon riposo amore!-

A: - mph…zzzzzzz!-

CLIP…- poverino…poverino il portafoglio di suo padre!-

Le due ragazze scoppiarono a ridere…poi proseguirono…

S: - tra una cosa e l’altra non mi hai più raccontato niente! Come va con Dan?-

Sam, con gli occhi che le brillavano…: - benissimo…stavamo pensando di trasferirci, insieme, a Tokyo…per la laurea e poi…si vedrà!-

S: - MA È MERAVIGLIOSO!!! COSA ASPETTAVI A DIRMELO?! Oh…come sono felice per voi…e poi potremo vederci ancora!-

Sam: - ui!!!!!!!!!-

Sam: - corasgio…oggi è l’ultimo giorno di riprose…-

S: - sì…-

Sam: - bascerò Dan!!!!!!!!!!!!-

S: - è vero…-

Sam: - Sana?! Cosa sc’è?-

S: - mi mancherà quest’angolo di paradiso…è stato importante per me…-

Sam: - dai…tra pochi sgiorni rivedrai il tuo Akito!-

S, sorridendo: - hai ragione!-

Sam: - dai…oggi, poi, andramo a fare un po’ di foto! Ok?-

S: - sì!!!!!-

Le ragazze si avviarono, per l’ultima volta sul set…

Personaggio S : - io sono uno spirito…sono una forma instabile…tu un essere umano! Non potremo mai stare insieme…-

Pers. D : - ma ci deve essere un modo!!! Io ti amo…anche tu…il tuo cuore è umano…-

P.S. : - già…ma la mia anima è libera…non può essere confinata!-

Dall’ombra, pers. Sam : - un modo ci sarebbe…-

P.D., con il volto rigato di lacrime: - quale?…TI PREGO DIMMELO! VOGLIO SOLO STARE CON LEI!-

P.Sam : - questo, tecnicamente, è impossibile…ma…posso offrire il mio corpo!-

P.S. : - amica mia non posso chiederti tanto!-

P.Sam : - devi…dopotutto è colpa mia…-

P.S. : - non è colpa tua !-

P.Sam :- ti prego….TI PREGO…accetta il mio aiuto e fammi riscattare !-

P.S. : - e va bene…trasferirò parte della mia anima nel tuo corpo…e tu starai con lui…e io, starò in parte con lui e in parte con la mia foresta…-

Un’aura bianca, fatta a computer, entrò nel corpo del pers di Sam….poi in un bacio fra Dan e quest’ultima…e un’auretica Sana che "volava" su una foresta…il film si concluse…

Reg: - e……STOP! SPLENDIDO RAGAZZI…SPLENDIDO….CI VEDIAMO AGLI OSCAR!!!-

Tutti: - agli oscar!!!!!!!!-

Così qualche giorno dopo…in preda all’euforia, Sana si era imbarcata sull’aereo, con Rei…diretta verso il Giappone…al suo atterraggio aveva trovato tutti i suoi amici, ma lui?! Lui non c’era!

S: - ciao ragazzi!! Vi sono mancata?- domanda retorica…

Ay:- certamente…-

S: - mammina!!!!!!!!!!!! Ti voglio bene…-

M: - ciao piccola…anch’io ti voglio bene!-

S: - Tsu!-

T: - ciao Sana! Come te la passi?-

S: - un po’ intontita dal viaggio! Senti ma…Hayama?-

T: - non so…sarebbe già dovuto essere qui! Ho provato a chiamarlo ma non risponde al cellulare!-

S, tremendamente allarmata: - oh, mio dio!-

F: - stai tranquilla…vedrai che avrà solo sbagliato strada…-

S, lievemente e quasi impercettibilmente alterata: - te pareva!-

A: - che ne dite di andare a mangiare una cioccolata?-

S: - sììììì! Ne ho proprio bisogno…mammina?!-

M: - e va bene…ma vedi di essere a casa presto…-

Così i ragazzi si recarono in centro per consumare, ancora una volta insieme, la migliore cioccolata della città…seduti ad un tavolino, iniziarono a parlare…erano felici, di nuovo, di poter parlare, tutti, in Giappone…ma non c’erano tutti e, mentre Sana sentiva dall’inizio dell’uscita la mancanza di "qualcuno", gli altri se ne ricordarono al seguito di una chiamata che…ancora una volta avrebbe sconvolto la vita degli amici, dell’amore…

Nats, in lacrime: - Tsuyoshi…sigh…ti disturbo?-

T: - niente affatto…tutto ok?-

N: - no! Potresti venire in ospedale?-

T:- COSA È SUCCESSO?!-

N: - AKITO….AKITO….-

T: - calmati…cosa è successo?-

N:- è stato travolto da un auto….ha picchiato la testa e….è entrato in semi-coma!-

T: - oh, mio dio! E cosa dicono i medici?-

N: - dicono che loro non possono fare niente finché non si risveglia!!!-

T: - ok…arrivo-

S, ridente: - chi era?-

T, a capo chino e in tono malinconico: - nessuno…scusate devo andare!-

A:- cucciolo….FERMATI-

Il ragazzo si placò…

A:- si vede che c’è qualcosa che non va…dicci cosa!-

S: - sì…dai…-

T: - Sana…siediti…ok…vedi, era Natsumi….-

La ragazza sussultò…un grande senso d’ansia la pervase…

T: - ecco…mentre veniva qui, in motorino….Akito- gli scese una lacrima- ecco…vedi…un’auto è passata con il rosso e….-

S, singhiozzando a dirotto: - NOOOOO….NOOO…NON PUÒ ESSERE VERO…-

F, fingendo di essere tranquilla: - calmati Sana…ora andremo a trovarlo vedrai che non è una cosa grave!-

S: - come può non essere grave…oh, è solo colpa mia…-

F:- non essere sciocca!-

S: - è così invece…sono un’egoista…gli ho messo tanta ansia…per arrivare in tempo e lui…lui non si è guardato intorno…perché io volevo solo che lui venisse a prendermi…quello e basta…ed ero arrabbiata con lui…ero infuriata perché non c’era…sigh…mentre lui veniva investito ero arrabbiata con lui…è il mio stupido desiderio che l’ha portato all’incidente…e lui non voleva altro…solo arrivare in tempo…-

Le ragazze erano scoppiate a piangere e Tsu tratteneva a stento le lacrime…parlò per prima Fuka, più lucida in momenti di crisi…- e tu cosa vuoi?-

S: - sigh…in che senso?-

F: - vuoi vederlo?-

S:- più di ogni altra cosa al mondo…anche se….sigh…- pianse quasi istericamente- anche se…ANCHE SE DOVESSE ESSERE PER L’ULTIMA VOLTA!-

A:- non dire così…si risolverà…vero Tsu?….in che condizioni è?-

T: - è in semi-coma…forse dovuto ad una commozione cerebrale…i medici non possono fare nulla…almeno finché non si sveglia…-

S, ritrovando un po’ della sua audacia: - bene, sigh…allora andremo all’ospedale e lo farò svegliare…-

Così si diressero in ospedale…Sana ebbe un momento di esitazione, all’ingresso…entrò e trovò Natsumi, che in un gemito li accolse…

S:- in che stanza è?…come sta?-

N:- è nella 907…i medici dicono che è stabile…non si è ancora svegliato…e…e potrebbe non svegliarsi più…

S: - non è vero…dopo tutte quelle che ha passato…non credo sia così debole…non ci sono stati mai miglioramenti?-

N:- qualche volta…sigh dice "Sana"…poi "scusa"-

Sana, mettendosi una mano alla bocca cominciò a piangere…poi si fece coraggio ed aprì la porta della camera prestabilita…

TOC TOC

S:- disturbo?!…- sperando che fosse sveglio, ma nessuno rispose

Entrò…lo trovò lì…esanime…disteso su quel letto…le si strinsero la gola…lo stomaco…trattenne le lacrime…perché lui, lui vuole una donna forte…c’era una radio, accesa…:

DJ: - va ora in onda…LAURA PAUSINI…CON…"COME SE NON FOSSE STATO MAI AMORE!"…buon ascolto…qui radio 103.10…la radio del vostro cuore…su cantate con me…cia…cia…ciao…:

"ieri ho…capito che…è da oggi che comincio senza te e tu, quell’aria assente…quasi come se io fossi trasparente...

E vorrei fuggire via, nascondermi da tutto, ma resto immobile qui, senza parlare, non ci riesco a staccarmi da te, e cancellare tutte le pagine, con la tua immagine…e vivere, come se non fosse stato mai amore…e vorrei fuggire via, vorrei nascondermi…ma resto ancora così…senza parlare, senza dirti: >non te ne andare! Non mi lasciare…tra queste pagine<…e poi, e poi, e poi…vivere…come se non fosse stato, mai…… amore…"

S:- allora…stai dormendo, eh? Puoi sentirmi?-

A, con un filo di voce:- Sa…na……scu…sa-

S: - ma di cosa?! Tu non hai fatto niente…perché mi chiedi scusa?-

Dott.: - il suo lessico è un riflesso della mente…è quello che stava pensando al momento dell’incidente…-

S: - ma può sentirmi?-

D: - sicuramente sì…-

Sana si sentì lievemente sollevata…

D:- sei la sua ragazza immagino!- Sana annuì- vi lascio soli…-

S: - grazie…sigh…-

S: - Hayama?! Akito?! Amore?! Sigh….non mi puoi lasciare!!! Dopo tutto quello che abbiamo passato…ti prego….apri gli occhi…-

Akito non poteva rispondere…ma sentiva tutto…come se fosse proiettato in un sogno:

A:- mamma…sono tornato da scuola….voglio presentarti una persona!-

M:- ah sì…e chi sarebbe?-

A:- si chiama Sana…è davvero un vulcano…-

S:- (sono)…io…sono Sana…-

M:- ma che piacere-

A:- questa è la mia ragazza!-

S:- ricordi…sono la sola e unica del tuo cuore…-

M:- sembra davvero una brava ragazza…ed è anche molto bella!-

A: - già…ma fra poco dovrà partire…-

S: - non voglio perderti…-

A:- non succederà…-

M:- ne sei sicuro- disse, mentre l’ambientazione del sogno assumeva un unico colore…il nero…

A: - che succede?-

M:- non ricordi? Eri in ritardo per andare a prendere Sana all’aeroporto e…-

A, quasi istericamente:- no! No! Non devo arrivare in ritardo…lei ci tiene…e anch’io…-

M:- sei in ritardo!-

A:- SA…NA…..SCU…SA…-

S: - non ti devi scusare…non hai colpe…-

A: - ero in ritardo e…-

M:- cosa è successo? Ti ricordi?-

A:- sono…sono stato investito! Morirò?-

S: - NON DEVI MORIRE…NON PENSI A ME? COME FAREI IO SENZA DI TE?-

M:- hai sentito? Dai…apri gli occhi…-

S: - apri gli occhi…-

A:- non ci riesco…è tutto così nero e pesante….-

S: - AKITO!!!!!-

M:- non senti questa voce?-

A: - sì…è la sua voce…è Sana…-

M:- no…è la voce di un angelo….perché non le rispondi?-

A:- ma lo sto facendo…-

M:- non è vero! Guarda…-

E apparì l’immagine di Sana…sul letto, in lacrime, in fianco ad Akito…e lui…quasi senza vita…

M: - la stai facendo soffrire!-

A:- Sana…no….SA…NA…-

S, ora piangendo a dirotto…:- sono qui…sono una ragazza….che sta di fronte ad un ragazzo…e chiede soltanto…sigh…di essere amata…quindi apri questi tuoi bellissimi e profondi occhi ambrati-

A:- io ti amo…-

M:- se è così svegliati…glielo devi…lei ti ha risollevato dalle tenebre…ho pregato a lungo, affinché ti trovasse…...-

S, piangendo a dirotto: - Akito…- d’un tratto, nel sogno, apparve lei dall’alto…era tale quale ad un angelo…e la scena si schiarì…

M: - sei pronto a svegliarti?- mentre Sana, che aveva afferrato la mano di Akito, nel sogno sembrava protenderla verso di lui…in attesa che la afferrasse…- attaccati alla sua mano…-

A, lasciando sfuggire una lacrima…: - un giorno tornerò da te…mi mancherai…-

M, singhiozzando: - anche tu mi mancherai amore…ma la strada che devi percorrere è ancora lunga…non avere fretta di tornare…ti voglio bene…salutami papà e Natsumi…e se ti mancherò, cercami nei sogni-

A: - sì! Anch’io ti voglio bene…- sorrise, felice…e questa è una cosa assai gratificante per una madre….poi afferrò la mano di Sana e, come un soffio vitale, strinse anche quella della ragazza in carne ed ossa…poi, aprì gli occhi…

A: - Sana…mi dispiace…-

La ragazza in preda all’euforia gli saltò addosso…: - non osare mai più scusarti! Mi sei mancato…-

A:- ho fatto tardi…-

S: - no!-

S: - ok…sì…ma non importa….la cosa fondamentale è averti qui!-

A: - ti avrei amata anche da morto!-

S: - non dirlo neanche per scherzo…-

Dott., entusiasta: - si è svegliato?!…..ottimo preparate la sala operatoria!-

S:- cosa gli dovete fare?…-

A: - non preoccuparti, poi starò meglio e potrò portarti a pattinare…e…-

D: - calmo ragazzo! Signorina si accomodi fuori….-

S: - starai bene….stai tranquillo!- cercando di calmarsi lei stessa…

A, sorridendo: - lo so…-

Il ragazzo fu dimesso qualche giorno dopo, intanto, a scuola, si avvicinava la festa di primavera…si sarebbe tenuta di nuovo nel parco della festa d’autunno…così, arrivò il 15 marzo…

S: - ti ricordi che giorno è domani?-

A, che si era del tutto ripreso: - non tanto bene…mi sa che questa è una ricaduta…-

S, in preda al panico: - oh mio dio….stai calmo, sdraiati, io chiamo l’ambulanza…-

Si avvicinò al telefono, lui la afferrò da dietro, la girò, riattaccò il telefono e…la baciò…a lungo, profondamente, come non aveva mai fatto…- sciocca…domani è il tuo compleanno…non potrei mai scordarlo…-

S:- sei un cretino...mi hai fatto spaventare…-

A: - scusa...come sono fortunato!-

S:- ok…ora la chiamo sul serio l’ambulanza!-

A:- no…è che, nel sonno ho conosciuto mia madre…e poi, poi io ho te!-

S:- è la cosa più dolce che tu mi abbia mai detto!-

Si baciarono, ancora…

A: - domani ho in mente un programmino!-

S: - ah sì?-

A: - sì…dimmi…a che ora è la festa?-

S: - domani…alle 16…-

A:- ottimo…-

Il resto del giorno passò tranquillo…

Il pomeriggio dopo…lui scese dal motorino…andò a bussare a casa Kurata…Sana aprì la porta…lui si inginocchiò e le porse la mano come un vero cavaliere!

A: - auguri mia dama…come siete bella con quell’ameno abitino aderente e sciancrato azzurro…volevo chiedervi se sareste disposta a passare il resto della giornata, con me…umile cavaliere!-

S, pensando che fosse impazzito: - ma certo…MAAA! TORNO TARDI STASERA!-

M: - OK…STAI "ATTENTA"…-

S: - MAMMAAA! OK…-

Così si avviarono felici al parco…a ogni curva Sana si stringeva di più a lui…poteva sentire i suoi muscoli, tesi, sotto la camicia…arrivarono, e il ragazzo stupì tutti con una richiesta...

A: - Sana…ti va di andare sulla collina degli innamorati?…con me…-

S, mentre tutti quelli che li circondavano erano a bocca aperta, come dei merluzzi: - ma tu non soffrivi di vertigini?-

A:- se sono riuscito a salire su "quella" ruota, in Nuova Zelanda, non vedo perché non dovrei portarti in un posto simile…-

S, dopo averlo baciato: - ok andiamo!-

Salirono…il paesaggio era fantastico…si poteva ammirare il parco con mille alberi di pesco e di ciliegio in fiore, l’aria era così limpida e profumata…

A, con una faccia cadaverica per l’altezza: - in autunno è stato più bello con quello là?-

S:- fai il geloso?! Uau! Ah, ah, ah!-

A:- che seccatura…-

S:- Akito…in realtà non sono mai salita quassù!-

A: - bhè, non è proprio niente male…-

S: - già! Tieni…mangia questa caramellina al limone…-

A: - ok…- la baciò…poi si mise in bocca la caramella…

A: - vedi quell’alberello…quello più spoglio?-

S: - sì…ma che c’entra…-

A: - quella era la mia vita senza di te, ora, invece, è come quello, completamente rosa e profumato…-

S, con una lacrima di gioia, prendendo un fiore di pesco: - oh, grazie…grazie...vedi questo…questo ero io…apparentemente colorata, ma senza un sostegno…ero fragile…questo fiore fra poco appassirà…-

A: - non hai dietro la tua agenda?-

S:- sì…ma perché?…- disse, estraendola dalla sua borsettina…

A: - mettilo dentro le pagine, così seccherà e non morirà…non bisogna dimenticare il proprio passato!-

S:- giusto…ti amo-

A: - anch’io…-

Si sedettero sulla panchina e iniziarono a baciarsi…fin quando una folata di vento trasportò un fiore di ciliegio che finì nelle mani di Sana…

S:- guarda…assomiglia a quel piccolo fiocco di neve…conserverò anche questo!-

Poco tempo dopo scesero, con sommo sollievo da parte di Akito…percorsero il viale, che prima avevano potuto ammirare dal colle…arrivarono all’alberello spoglio e lì si fermarono…

S, euforica: - guarda…sta sbocciando un fiore!!!!! J -

A:- già…-

A: - Kurata, cosa fai?- mentre la ragazza si avvicinava all’albero, con un piccolo coltellino tascabile in mano…-

S: - voglio incidere i nostri nomi su questo albero, che…-

A: - che quasi tutti disprezzano…ma tu no…-

S, fissandolo negli occhi: - già! J -

Così aprì il coltellino e iniziò ad intagliare un cuore…poi dentro scrisse:

ANGEL SANA+GOOD EVIL AKITO…INDISPENSABILI L’UNO PER L’ALTRO

A:- che presuntuosa…definirti angelo!-

S: - ma lo hai detto tu…-

A, scherzosamente: - vuoi sempre avere ragione, eh?-

S: - sì…perché avevo ragione su di te…non sei un demone cattivo…sei il mio completamento…ti amo…e "mi fido…di te…"-

A: - grazie…-

Dopo essere andati al gazebo e, con riluttanza da parte di Hayama, aver ballato un po’…in sella al motorino di lui si diressero a casa Hayama…

S:- permesso?!-

A: - non c’è nessuno?! Mio padre è all’estero ma, mia sorella?-

S: - guarda c’è un biglietto sul frigo…dice: " sono da Rikoy, il mio ragazzo…dormo da lui…fai gli auguri a Sana"…oh grazie!-

A:- allora siamo soli…- e le si avvicinò…

S, abbassando lo sguardo: - sì…-

A, sollevandole la dolcemente testa: - Sana, non ti spingerò a fare niente…se non sei pronta…-

S: - voglio farlo…-

A: - sei sicura? Ti fidi di me?-

S: - sì!-

Akito la baciò, con sicurezza e tenerezza…lei si sentì protetta…prima ancora che se ne accorgesse erano distesi sul letto…lui iniziò a spogliarla, com’era bella…timida e indifesa, sotto di lui, poi lei…prese coraggio e cominciò a slacciargli la camicia…poi i pantaloni…

A: - mph…aspetta…devo…sai cosa, no?!-

S: - sì…-

A: - ti amo…-

S: - anch’io…-

A: - sei sicura?-

S:- mmh…sì-

Nell’amore, nel rispetto, i due si unirono nel più grande affettuoso gesto di coppia che potessero mai intraprendere…per entrambi era la prima volta…ma lui era deciso, fermo, come se fosse una cosa di routine…lei, all’inizio incerta, si sentiva sicura fra le braccia di lui…così si lasciò guidare e, con grida di piacere, lasciò che lui entrasse dentro di lei…

Il mattino dopo, si svegliarono l’uno accanto all’altra, affiancati e felici…con i loro corpi nudi caldi, sotto le coperte...

A:- come stai…-

S: - "STO TOCCANDO IL CIELO CON UN DITO", ANCHE TU?-

A: - NO-

S, voltandosi dall’altra parte del letto, offesa: - ah…grazie! L -

A: - NO, PERCHÉ, PER ME, È MOLTO DI PIÙ, È COME SE FOSSI "TRE METRI SOPRA IL CIELO"…….

FINE

E siamo davvero arrivati alla fine…lo so che questo chappy era molto lungo, e mi sa che fa un po’ schifo, ma mi è uscito fuori di getto…mi scuso di aver inserito due frasi così celebri ( prese, ovviamente, da 3mSC)…ma, quando ci sta ci sta! O no?!

Spero che, dopotutto, vi sia piaciuto… e che vi sia piaciuta l’intera storia!

Uno smakkone! V.v.b. by…………me! J J J J J

Ci si risente alla stesura del film, che, cocciuta come sono, ho deciso di pubblicare…

  
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