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Autore: kateausten    26/05/2011    8 recensioni
L'ultimo anno di Lily Evans a Hogwarts.
L'ultimo anno per la scuola, per le amiche,
per la spensieratezza dei diciassette anni..
per James Potter.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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"Lily... Lily, tesoro"
Marlene carezzava dolcemente la testa di Lily, che era sdraita sul letto con la faccia immersa nel cuscino.
"Tesoro devi alzarti. E' due ore che stai così".
Lily non si mosse. Appena tornata da Hogsmade, dopo un tragitto nel quale aveva ignorato le occhiate sorprese dei passanti nel vedere un turbinio di capelli rossi avanzare a velocità spropositata verso il castello, si era buttata sul letto con la convinzione di restare li fino a quando Potter e la sua gang non avessero preso il M.A.G.O e fatto ciao ciao a Hogwarts.
In fondo si trattava di otto mesi, cosa mai potevano essere?
Lily piano piano si girò e si sdraiò normalmente, guardando negli occhi Marlene; il domitorio era quasi buoio e Mary e Alice non dovevano essere ancora tornate dalla cena.
"Len" mormorò Lily "Devo dirti una cosa".
"Lo so Lils" rispose lei "So tutto".
Lily emise un gemito. "Cosa? Come fai a sapere che.. che.. io...". Non riusciva neanche a dirlo.
"Che hai baciato James Potter?" concluse con calma Marlene.
Lily annuì tristemente e Marlene trasformò la risata che stava per fare in un sorriso. "Ero da quelle parti anch'io, quindi ti ho visto".
Lily chiuse gli occhi. "Quindi anche Mary?".
"Si".
Lily aprì un occhio.
"Non c'era nessun altro vero?" chiese con una lieve nota di panico nella voce.
Marlene la guardò, un pò a disagio.
"Uhm... può darsi che ci fossero anche Sirius, Peter e Remus..."
Lily si lasciò scappare un lamento. Maledizione! Il suo unico momento di stupidità e debolezza era divenuto pubblico. Potter che la baciava. Lei che rispondeva al bacio. Che la prendeva per i fianchi e la faceva avvicinare ancora di più, come per prendersi quello che gli era stato negato per sette anni.
Merlino, cosa le era preso? Cosa? Era forse sotto Imperius? Poteva essere. Oppure c'era qualche strana malattia nell'aria di Hogsmade.
"Lily" disse con calma Marlene, vedendo la sua amica persa in ragionamenti del tutto oscuri e deprimenti "Non è successo nulla di grave".
"Nulla di grave? Lene, per caso eri ceca in quel momento? Io e Potter! IO che mi lasciavo baciare da POTTER!"
"Perchè?" chiese Marlene a bruciapelo interrompendo la sua crisi isterica.
Lily si bloccò. In tutti quei vaneggiamenti non se lo era chiesto. Perchè aveva risposto al bacio di Potter? ... James, la corresse una vocina. No, Potter! ringhiò Lily a questa voce.
"Io.. non lo so" disse con tono debole Lily.
"Lils, non c'è mica nulla di male nel dire che ti..." cominciò a dire Marlene.
"No! Len, non dire che mi piace perchè non è vero!!" la interruppe Lily infuriata.
"Ma Lily, lo hai baciato! Evidentemente tanta repulsione per Potter non la devi provare!" disse sarcasticamente Lene.
Lily si sentì prendere fuoco quando Marlene disse quelle parole.
"Magari... magari mi girava così, no? Magari avevo voglia di baciare qualcuno e Potter era li..."
"Lily non dire scemenze, per favore. Primo, tu non sei quel tipo di ragazza. Secondo, se volevi sbaciucchiare qualcuno avevi quel Corvonero. Terzo..."
"Ho capito, ho capito." protestò Lily alzando le braccia, in segno di resa.
Si guardarono in silenzio, poi Marlene si alzò dal letto, mentre Lily restò sdraiata sul letto.
"Dovevi vedere le espressioni dei Malandrini" disse Marlene "Impagabili".
Nonostante tutto, Lily ridacchiò.
"Black pensava che fossi sotto Imperius" affermò Marlene ripensando ai vaneggiamenti di Sirius sulla strada del ritorno.
"Lo pensavo anch'io" mormorò Lily.
Rimasero in silenzio un altro pò.
"Vuoi andare a cena?" chiese Marlene.
"No".
"Vuoi rimanere qui a vita per caso?"
"Possibile. O almeno fino a quando quelli non prenderanno il MAGO e non li vedrò mai più".
"Scordatelo Evans. La fuori ci servi anche te" disse Marlene in tono spiccio e Lily sorrise tristemente "Senza contare che Potter si farebbe bocciare in tutti gli esami".
Lily sbuffò divertita e ripensò per la miliardesima volta al bacio. Cercò di razionalizzare il tremore alle gambe, il battito assurdo del cuore, la sensazione di morire per l'emozione...
Insomma, basta!
Sentì le voci di Mary e Alice avvicinarsi e guardò Lene.
"Io vado a cena. Te racconta quello che vuoi. Solo una cosa, stai tranquilla" disse con calma Marlene.
Lily annuì e lei si girò per andarsene. Poi si fermò e la guardò, con un sorriso malizioso sul volto.
"Ma dimmi una cosa... come bacia?"
Ignorando il fatto che la sua amica stesse diventando di una curiosa tonalità di rosso, Marlene aspettò curiosa la risposta.
"Mah, insomma... niente di che..." disse Lily con una smorfia.
"Ah, ho capito" disse Marlene con un sorriso soddisfatto "Bacia da Dio".

                                                                                   ****************

Marlene si lasciò cadere sul divanetto della Sala Comune davanti al fuoco. Era stanca. Dopo cena, visto che era convinta che Lily volesse stare da sola, aveva ripassato Pozioni, unica materia che aveva sotto.
Maledette pozioni, maledetto Lumacorno, maledette fialette, maledetti sotterranei...
Era così occupata a maledire ogni cosa riguardante la sua materia odiata, che quasi non si accorse della persona che gli si era buttata accanto, con la grazia di un Troll.
Trasalì quando vide che la persona, non era altri che Sirius Black.
Dopo che si fu ripresa, tenne ostinatamente lo sguardo sul libro di Pozioni.
"McCkinnon" fece a un certo punto Sirius "Perchè mi ignori?".
Lei si girò e quasi gli scoppiò a ridere in faccia.
"Perchè, un Black non può essere ignorato?" chiese pungente.
"Quello che si chiama Sirius, solitamente no".
Lene ghignò.
"Scusa se non sono come le tue ochette, Black".
"Non ancora McCkinnon".
"Sogna Black" rispose lei, leggermente infastidita. Cosa diamine voleva Black?.
Stettero un pò in silenzio.
"Carina la scena di oggi" disse Sirius tranquillo.
"Già" rispose Maelene un pò a disagio.
"Hai parlato con la Evans?" chiese Sirius, girandosi per guardarla meglio. Perchè, perchè devo arrossire proprio ora? pensò Marlene. Era lei di solito che faceva arrossire i ragazzi, era lei che li faceva sentire a disagio. Era lei a tenere in pugno la situazione.
"Si, ci ho parlato".
"Come... come sta?" chiese lui leggermente titubante e Marlene lo guardò sorpresa. A lui non era importato nulla di Lily.
Sirius, accorgendosi del suo sguardo, si affrettò a spiegare.
"E' James che lo vuole sapere. E' in una specie di coma. E' contento di averla baciata, ma contemporaneamente ha paura di aver peggiorato le cose."
"E tu vuoi sapere in che condizioni è Lily in modo da riferire tutto al tua amichetto, giusto?" chiese irritata "Così potrà capire che mosse fare e ..."
"No".
"No?".
"No. James mi ha pregato di chiederti solo come sta Lily. Al resto ci penserà lui". rispose tranquillo Sirius.
"Oh". Marlene questo non se lo aspettava. Nel profondo era convinta che i Malandrini fossero dei bravi ragazzi, cosa che però non impediva loro di essere pieni di se come tacchini.
Beh, a parte Remus.
"E' proprio pazzo" ghignò Sirius.
"Perchè?".
"Solo James può andare dietro alla stessa ragazza per sette anni".
Marlene ridacchiò, ma dolcemente.
"E' innamorato" disse in tono pratico "Non tutti hanno questa fortuna".
"Questa sfortuna, vorrai dire" ribattè Sirius.
"Sfortuna?" ripetè Lene guardandolo.
"Andiamo McCkinnon... l'amore non è altro che stare male, dipendere, annientarsi, preoccuparsi..." cominciò Sirius, numerando sulla punta delle dita le motivazioni.
"Non è solo questo Black" ribattè Marlene.
"Ah no? Guarda come stanno Lily e James adesso. Guarda le persone in generale." disse Sirius "E poi guarda me... e te.
"Io?"
"Oh andiamo. E' dal primo anno che ti osservo McCkinnon, e ancora non hai avuto una relazione che sia andata oltre le due settimane." sbottò Sirius.
Marlene arrossì e non disse nulla. Non credeva che la sua vita sentimentale fosse stata tenuta sotto controllo da Sirius Black.
"Io e te siamo uguali" disse Sirius soddisfatto.
"Non penso proprio Black. A differenza tua, non tratto le persone con cui esco come stracci per lavare il pavimento" rispose acida.
"Errore. Non so che storie vengono raccontate in giro sul terribile Sirius Black, ma non dico falsità alle ragazze per illuderle a stare con me. Io sono sempre chiaro e in quel momento, a loro, sta bene così" disse Sirius in tono calmo. "Sono un bastardo, ma fino a un certo punto"
Marlene non seppe come ribattere.
"Quella che non capisco sei tu, Marlene." disse Sirius abbassando la voce e avvicinandosi "Sei bella, desiderabile, ma non sei mai stata veramente con nessuno... mai una relazione seria" lo sguardo di Sirius era penetrante "Perchè?"
"Non sono affari tuoi Black!" disse scostandosi dal ragazzo e alzandosi. Sirius si era fatto troppo vicino per i suoi gusti.
"Sei un osso duro McCkinnon" constatò Black con un ghigno.
"Vedo che l'hai capito" rispose Marlene in tono asciutto.
Negli occhi di Sirius passò un lampo. Perchè era così strano?
"E' una sfida Marlene? Guarda che se mi impegno in una cosa, difficilmente perdo" disse Sirius.
"Certo Black"
"Che il gioco cominci, allora"
"Divertiti a giocare da solo" replicò gelida Marlene avviandosi per le scale, con uno strano batticuore.
Da quanto non provava queste sensazioni.
Ma non doveva certo provarle con Sirius Black.. maledizione!

                                                                  *************************

Lily Evans quella mattina si era svegliata avendo attuato un piano di massima importanza e, soprattutto, top-secret: evitare James Potter.
Ora, la cosa sarebbe stata difficile, se non impossibile, nei giorni normali, visto che frequentavano tutte le lezioni insieme, ma non quel giorno visto che... tada! Era domenica.
E il piano di Lily Evans, era molto, molto semplice. Restare tutto il giorno in biblioteca, unico luogo in cui Potter non andava mai, nemmeno per sbaglio. Sapeva di comportarsi come una stupida, ma non lo voleva incontrare. Riflettendoci, non era il fatto di essere stata baciata da Potter a sconvolgerla, no. Era il fatto che aveva ricambiato il bacio con altrettanta irruenza. Come se anche lei, avesse aspettato quel momento per tanto, tanto tempo. E la cosa che le aveva fatto ancora più paura, era quello che aveva provato in quel momento: abbandono, eccitazione, emozione... ma soprattutto il fatto che si sentiva bene.
Quel benessere che provi quando sei a casa, nel luogo più adatto a te.
Un bacio e stare tra le baraccia di Potter le avevano fatto provare queste sensazioni, quindi era lontano da quelle labbra e da quelle braccia che doveva stare. Esatto.
Prese i libri e si chinò per salutare Marlene, che era ancora a letto, ma sveglia come un grillo.
"Ehi" sussurrò Lily per non svegliare Mary e Alice.
"Ehi. Dove vai così presto?".
"Sono le undici, Marlene".
"Ma è domenica".
"Voglio studiare".
"Diventerai una secchiona gobba e te e Lupin farete riunioni a cui parteciperanno solo secchioni e gobbi". disse Marlene stiracchiandosi come un gatto.
"Beh, questo ti esclude allora". rispose Lily con sorriso beffardo.
Marlene cercò di tirarle i capelli, ma Lily si spostò velocemente. Ci rinunciò e sbadigliò.
"Hai fatto tardi ieri sera?" chiese Lily sedendosi sul bordo del letto "Non ti ho sentito salire".
"Non volevo disturbarti" tagliò corto Marlene "E ho fatto un pò di Pozioni".
Lily annuì. "Hai... hai visto Potter per caso?".
"No" ripose Marlene nascondendo un sorriso.
"Uhm... eppure mi stai nascondendo qualcosa".
"Ma no, Lils".
"Len...".
"Uffa! Ho chiaccherato con Black, ieri sera, contenta?".
"Black?" disse Lily emettendo un urlo strozzato.
"Shhh!" disse furiosa Marlene "Svegli le altre!".
"Scusa" bisbigliò Lily "Ma... Black? Tu lo odi!".
"Non ho cambiato idea, tranquilla. Anzi, ne sono sempre più convinta".
"Ti avrà tartassato di domande su me e Potter... O Lene, mi dispiace...". cominciò Lily
"Ehm... in verità no".
"Come no?" chiese Lily quasi offesa.
Marlene rise piano. Quanto tempo doveva passare ancora, prima che Lily si decidesse a congiungersi spiritualmente e carnalmente con Potter e avere una squadretta di Quidditch?
"Mi ha solo chiesto come stavi e mi ha informato che Potter è in coma per il gesto compiuto".
"E allora di cosa avete parlato?" chiese Lily curiosa, ma non invadente.
"Lils, ero li con BLACK. Secondo te di cosa abbiamo parlato?. chiese Marlene esasperata.
"Di idiozie? Di sesso?" tentò Lily.
"Un intreccio".
Lily annuì con lo sguardo perso nel vuoto. Poi si riscosse.
"Perfetto. Adesso vado." disse alzandosi.
"Il tuo piano per caso è quello di evitare Potter?" chiese Marlene.
"Si. Geniale, non trovi?"
"Lily... comiciò Marlene.
"No" la interrupe piano Lily. "No, Len. So cosa vuoi dirmi. So cosa vuole dirmi Potter. So che devo fare chiarezza dentro di me. Ma ora... non posso. Cerca di capire... fino a ieri ero convinta che lo scopo della mia vita fosse odiare James Potter. Ne ero assoluatmente certa. E adesso..."
"Adesso?" chiese Marlene.
Seguì un momento di silenzio, interrotto solo dal respiro pesante di Alice e Mary.
"Adesso devo andare in biblioteca. Fortuna che Remus è uno che si fa i fatti suoi." disse Lily pensando alla possibile presenza del ragazzo in biblioteca.
Marlene capì di non insistere. Il momento sarebbe arrivato e Lily avrebbe capito.
"Vai. A dopo".
"Non dormire troppo, McCkinnon".
"E tu vedi di non studiare troppo, Evans" Lily le fece la linguaccia e scese le scale. Guardò con cautela la Sala Comune.
No, non c'era nessuno.

  
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