Fanfic su attori > Cast Twilight
Segui la storia  |       
Autore: saraviktoria    27/05/2011    0 recensioni
ok.. ormai per molti sono una mente malata, ma ho ritrovato questa storia che avevo iniziato quando andavo ancora a scuola, e adesso ho intenzione di finirla... una ragazza lasciata dal fidanzato spenderà tutte le sue energie per dimenticarlo e diventata più grande si trasferirà in America. lì conoscerà un bellissimo attore che le cambierà la vita....
ringrazio in anticipo tutti quelli che leggeranno la storia e chi vorrà lasciarmi un piccolo commento, giusto per sapere cosa ne pensano
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jackson Rathbone, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“i tuoi genitori” annuncia a Jackson. Poi la donna viene verso me, mi prende per mano e mi porta in camera sua, mentre Jackson si sistema i capelli allo specchio in entrata
“che succede?” chiedo preoccupata. Sono talmente spaventata che glielo chiedo in italiano, senza neanche accorgermene. E la cosa più strana è che lei mi risponde nella stessa lingua
“non ti preoccupare, cara. È solo che i genitori di Jackson, soprattutto la madre, sono un po’ …. All’antica. Un po’ tanto direi. Dobbiamo solo dare a Jackson il tempo di spiegarglielo. Nel frattempo ti trovo qualcosa da mettere … ecco, prova questi … sono le cose che ha lasciato mia figlia quando è andata al college” mi passa una gonna plissettata nera e una camicetta azzurra con le maniche arricciate. Le infilo e lei mi passa anche una cintura, vedendo che la gonna mi cade. Rifaccio la coda e vengo di nuovo presa dal panico
“e se non gli piaccio? Forse è meglio che rimanga nascosta qua …”
“no!” Margareth mi prende per le spalle e mi fa sedere sul letto “tu sei italiana, come me. E gli italiani sono un popolo coraggioso. Andiamo!” si sistema il grembiule e mi fa segno di seguirla. Faccio un respiro profondo e mi avvio dietro di lei. Arriviamo di sotto. Sento delle voci
“venite … venite … avete già fatto colazione?” chiede Jackson. Si sente il ‘si’ secco di una donna. Proseguo e li vedo seduti sul divano. La madre è una donna magra e non molto altra, bionda e asciutta. Il padre al contrario è alto e robusto, con una massa di riccioli bruni e un sorriso stampato in faccia.
Jackson , perfetta mescolanza dei due, è in piedi e parla. Margareth mi precede e inizia a sparecchiare il tavolo della colazione. Un altro respiro, poi avanzo sicura verso il divano.
“Laure!  vieni” Jackson mi viene incontro e, passandomi una mano intorno alla vita, mi guida verso i suoi genitori
“mamma, papà, lei è Laure, la mia fidanzata” il padre si alza e mi stringe la mano
“piacere di conoscerla, cara Laure” poi si rivolge verso il figlio “adorabile!” bisbiglia prima di risedersi. Mi avvicino al divano e tendo la mano alla donna
“buongiorno, signora. È un piacere per me conoscervi” mi stringe la mano con l’aria di chi sta facendo un grande sacrificio
“come ti chiami?” chiede poi, squadrandomi
“Laure … Laure Kiel”
“mmh … Kiel, mai sentito. Di dove sei?”
“sono italiana, di Firenze, ma mia madre è francese e mio padre tedesco”
“ah … e cosa ci fai qui in America? “ apro la bocca per rispondere. Motivi di lavoro, avrei detto, ma Jackson mi anticipa
“questi saranno anche affari suoi, mamma. Margareth, per favore, accompagna i miei genitori nella stanza degli ospiti”
Quando i signori Rathbone escono – lui facendo l’occhiolino e lei senza neanche voltarsi a guardare –mi siedo sul divano
“scusa, mi dispiace … non volevo farti … ” inizio
“no, non è colpa tua. Prima o poi avrei dovuto dirglielo. Meglio prima che poi. Papà ne è entusiasta, mentre la mamma … beh, bisogna darle il tempo di abituarsi. Probabilmente se fossero arrivati di pomeriggio non avrebbe fatto tutte queste storie. Anche se non gliel’ho detto, è improbabile che tu sia venuta solo per la colazione … vieni, ti accompagno a casa” protesto un po’ per farlo rimanere, io potrei prendere il pullman
“insisto” conclude aprendomi la portiera. Quando arriviamo a casa prendo le chiavi
“i miei partiranno domani sera, perciò domani verranno a vedere le riprese … ” ma io sto pensando a un altro problema
“vengo in moto. Ci vediamo domani”non gli lascio il tempo di ribattere, lo bacio e scendo.  Appena entro in casa Ilaria mi assale
“ahah!avevo ragione!” rido con lei
“ e tu cos’hai fatto?” chiedo, togliendomi la giacca. Lei sorride ancor di più
“non ci crederai  mai … mi sono messa con Andy!” Andy, il ragazzo che le piace. Mi fa il resoconto della serata, con la promessa di presentarmelo
“e tu, come mai sei tornata a casa così  presto? Ti aspettavo come minimo per pranzo” così le racconto dell’arrivo dei genitori di Jackson e dell’interrogatorio della madre
“sono decisa a fare bella  figura e ne ho anche l’occasione: domani vengono sul set” concludo. Mangiamo, e nel pomeriggio faccio qualche altra ricerca sulla famigerata arma chimica.
Suona la sveglia, la spengo e mi alzo. Poi vado a svegliare Ilaria. Facciamo colazione e mi preparo. Prendo il casco e scendo. Salgo in moto e parto
E con il vento che gonfia il giubbotto mi sento libera. Leggera. Anche se c’’è traffico, anche se è marzo e fa freddo, percorrendo quelle strade mi sento libera.
Entro nel parcheggio degli studi, scalo le marce e mi fermo. Mi guardo intorno, ci sono quasi tutti: la BMW di Kellan, le Mercedes di Kristen e Nikki, l’auto del marito di Elisabeth, la macchina nera di Jackson. Mentre metto la catena vedo arrivare l’Audi di Peter. Lo aspetto ed entriamo insieme. Entro nello spogliatoio e inizio a cambiarmi
“ti cercavano, Laure” mi informa Kristen. Alzo lo sguardo e lei continua “ è entrata la madre di Jackson , un quarto d’ora fa, cercava la ragazza di suo figlio. Non abbiamo fatto in tempo a dirle che arrivavi più tardi che s en’è andata. Che donna strana!” la ringrazio dell’informazione prima di uscire. Aspettiamo i ragazzi per scaldarci, poi arriva David
“oggi vediamo le scene che avete provato con Laure” annuncia al cast “Laure, qualche nota tecnica?” faccio un passo avanti
“si, solo un paio. Servono i cavi per Emmet e Carlisle, e dei tappetini vicino a Jasper. Una pedana per Alice e una per Edward, vicino a Bella” conto sulle dita mentre parlo. Finita la mia enumerazione torno indietro
“bene, provate ancora un po’, mentre prepariamo i costumi e le attrezzature. Oh, e anche il fondale con i lupi. Per girare una scena di prova dobbiamo aspettare la sera, qundi perfezionate il tutto al meglio”
Detto questo si allontana per parlare con gli scenografi. 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Twilight / Vai alla pagina dell'autore: saraviktoria