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Autore: Elysetta93    27/05/2011    1 recensioni
I destini di Ted e Lily sono profondamente legati, in un modo che nemmeno loro possono comprendere pienamente. Non è amicizia, è molto di più. Non è amore, è molto di più. Ma solo nelle notti di luna piena.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy, Teddy Lupin | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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L'OMBRA DEL LUPO


 A nove anni non si capiscono molte cose; eppure il piccolo Ted Lupin aveva intuito che quella volta sarebbe stato tutto diverso.
Quando, quattro anni prima, zio Harry e zia Ginny gli avevano annunciato che presto avrebbe avuto un cuginetto, per mesi Ted era stato pervaso da un sentimento mai provato, un misto tra rabbia, paura e rifiuto: più tardi lo imparò ad associare alla gelosia. Poi era nato un bambolotto dai capelli rossi, che gli aveva rubato la scena; neanche il tempo di abituarsi ad avere un mostriciattolo con cui dividere le attenzioni, che ecco spuntarne un altro, questa volta identico a zio Harry. Stessa gelosia e stessa paura di essere dimenticato dagli zii, troppo occupati a creare una famiglia, la loro famiglia, di cui lui non faceva veramente parte.
Ora, però, Ted, James ed Albus erano molto uniti, tant’è che i piccoli Potter consideravano Ted proprio come un fratello maggiore. Quel sottile equilibrio, però, stava per rompersi di nuovo: una sera, zio Harry e zia Ginny dettero alla famiglia la bella notizia: era in arrivo una bambina! Questa volta Ted non provò, né paura né rabbia, ma uno scoppio di gioia improvvisa, come se avesse atteso quel momento da anni.
Una sera d’estate, pochi mesi prima della nascita prevista per la bambina, la famiglia Potter e Ted erano riuniti in giardino: Ginny aveva preparato una cena squisita, in onore del secondo compleanno di Albus. Ted adorava le cene come quelle. Quando era a casa, da solo con l’unica parente stretta che le era rimasta, sua nonna Andromeda, si annoiava; per quanto le volesse bene, non sopportava la solitudine di una cena silenziosa. Con i Potter era diverso: tutto era allegro e divertente, tra urla, risate e pianti dei bambini, tra storie di Harry e sgridate di Ginny, nessun momento era noioso.
Verso le dieci di sera, Harry portò a letto i due piccoli, Albus già addormentato in braccio al padre e James urlando di voler ancora giocare con Ted. Ginny entrò in cucina a pulire i piatti e il giardino si fece improvvisamente silenzioso. Ted, rimasto solo, si sedette sul prato ed alzò gli occhi al cielo; era una notte calda, senza vento. Le stelle brillavano nel cielo scuro, ma a fare da regina era lei, la Luna.
“Che succede, Ted?” Ginny, di ritorno dalla cucina, con un po’ di fatica per via del pancione, si accomodò vicino al ragazzino. “Sei triste?”
Ted scosse la testa, senza parlare.
“Zia Ginny, ti piace la luna?” disse dopo un po’.
“Molto, e a te?”
“La amo.”
Quelle semplici parole colpirono molto Ginny, che però non rispose, ma cinse le spalle di Ted in un tenero abbraccio.
“E’ come se… se avesse qualcosa… però ho dimenticato cosa…”
Gli occhi di Ted si persero nel cielo, poi ebbero un guizzo. Ginny fece appena in tempo a capire che qualcosa non andava, che, con un urlo, fu scaraventata a terra. Harry, richiamato dal grido della moglie, corse alla finestra. E la scena che vide fu agghiacciante.
La donna era a terra, con le mani sopra la testa, e a pochi metri da lei stava un Ted Lupin tremante, in posizione d’attacco.
“TED!” Al richiamo di Harry, il ragazzino alzò la testa, e lui vide per la prima volta l’ombra del lupo sul suo piccolo volto. Harry sfoderò la bacchetta, intenzionato a fermarlo, ma Ted evitò il lampo di luce con un balzo. Guardò Harry con una sorta di ringhio rabbioso, poi i suoi occhi si posarono su Ginny e dopo ancora sulla pancia di lei; le mani di Ginny andarono a coprire istintivamente la pancia, come a difendere la sua piccola creatura. Quel semplice gesto parve riscuotere Ted, che, tremando furiosamente, si accasciò a terra, privo di sensi.
Harry si precipitò fuori di casa: aiutò la moglie ad alzarsi, assicurandosi che stesse bene, ma lei liquidò le sue attenzioni con un cenno del capo rivolto a Ted, steso a terra. Harry si avvicinò e ne sollevò il corpicino: provò una fitta al cuore vedendo le guance rigate da lacrime silenziose. Nel piccolo Ted, aveva sempre rivisto Ninfadora, sua madre, con i suoi capelli sempre colorati, la sua allegria e la sua goffaggine; ma ora, in quel volto sofferente, di colpo cresciuto, Harry capì profondamente quanto Remus vivesse ancora in lui. 
  
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