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Autore: Pinns    27/05/2011    3 recensioni
nessuno sa che è successo ai Dursley dopo che hanno salutato Harry e hanno varcato la soglia della casa numero 4 di Privet Drive.
Ma cosa è successo davvero dopo questa separazione?
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Saalve :) chiedo perdono per il ritardo, ma... ho molto da fare xD Anche se non vi vedo molto attivi...  :O
Coomunque grazie a hermione59, FloxWeasley e Crylliam per le loro recensioni <3
Ma... Guinevere_90, gemellina_93, albyyy_black, Sev_the_best e altri... dove siete finite? D: non vi piace più la storia? :\
Vabò <3 grazie anche a tutte le persone che seguono la mia storia, anche i lettori silenziosi :)
Grazie soprattutto a Ronald_Weasley92 che mi ha messo tra i suoi autori preferiti <3
Buona lettura^^
Pinns**



EJ.

 

Quella notte Jo non riuscì a dormire, si rigirava nel letto, aveva caldo, poi freddo, poi di nuovo caldo; a un certo punto non era più stanca, allora si mise a leggere qualcosa, ma improvvisamente si sentì di nuovo sonnolenta e allora si rimise a letto, e cercò di dormire, ma non ci riuscì. Così a tarda notte andò in cucina per prendere una camomilla, o una pozione ''Sonno Svelto''. Si chinò per prendere le bustine color giallo canarino...

-Ehi Jo... Jo... Jo, sveglia, sveglia Jo... JO!!

-Eh? Oh...Albus!?

-Jo è già mattina!

-Già mattina? Vuol dire che mi sono addormentata qui, in cucina?

-Precisamente. Gilda! L'ho trovata!- urlò poi.

-Oh, grazie al cielo Al, grazie!- disse Gilda, che nel mentre era entrata in scena, sorridendo a Albus.

***

 

Dopo aver fatto colazione chi doveva andò a lavoro, così in casa rimasero solo i ragazzi, Gilda e Ginny.

-Su ragazzi, andiamo fuori!- disse la rossa a Rose, Hugo, James e Lily.

Jo era in ansia. La madre la prese per mano e la portò nella camera da letto sua e di Dudley, aprì l'armadio, scostò i vestiti e con la bacchetta bussò due volte sul fondo dell'armadio. Con grande stupore di Jo, sul fondo dell'armadio comparve una porta, di legno chiaro e intagliata, Gilda spinse la maniglia dorata e le fece segno di seguirla.

Era un laboratorio, un immenso laboratorio, c'erano scaffali colmi di barattoli, bottiglie, scatoline, riempite con gli ingredienti, boccette messe in fila sui quattro tavoli da lavoro, ognuno con un calderone argentato... era tutto magnifico.

-Jo, prendi posto in uno dei quattro tavoli.

Obbedì, prese posto nel primo che le capitò a tiro.

-Apri il libro, vai all'indice e scegli una pozione. A caso.

Era un ordine strano. Ma se faceva parte della prova, era pronta a tutto.

Sul tavolo aveva trovato un libricino di color cobalto, con una scritta a caratteri argentati sulla copertina:

Pozioni.

 

Lo aprì e andò all'indice e con il dito scorse i nomi delle varie pozioni, ad occhi chiusi, per tre volte. Alla fine aprì gli occhi e guardò dove aveva puntato il dito.

Felix Felicis.

-Che pozione hai scelto?- chiese Gilda.

-Uhm... Felix Felicis.- rispose Jo, poco convinta.

-Meraviglioso, è un po' complicata ma so che ce la farai! Ora... comincia!

Jo seppe immediatamente ciò che doveva fare, aprì il libricino alla pagina 129 e cominciò a leggere la lista.

-Mamma... ma dove li trovo questi ingredienti?

-Oh non preoccuparti, sono tutti qui, comincia a cercare piccola! - E detto questo uscì dalla stanza, lasciandola sola.

Jo vagò per un buon quarto d''ora alla ricerca dei vari ingredienti, alla fine li trovò, in un piccolo armadio color malva.

La Felix Felicis è una pozione assai complicata da preparare, ha bisogno di molti mesi per essere pronta, deve essere perfetta. Anche un minimo errore può compromettere il risultato finale.

Jo cominciò, spingendo in un angolino della sua mente tutte le preoccupazioni, raccolse i capelli in una coda improvvisata e si diede da fare.

-Portare a ebollizione l'acqua pura di sorgente sotterranea.

Fatto.

-Mescolare con cura e aggiungere le foglie tritate di quadrifoglio irlandese.

Fatto.

-Ora la pozione dovrebbe avere un color verde pallido.

Jo non ebbe il coraggio di guardare tra i fumi profumati della pozione, ma dopo poco, la curiosità l'assalì, era verde, pallido.

Si trattenne dal saltare per la stanza e continuò.

-Aggiungere un ciuffo di capelli di Lepricani.

Fatto.

La pozione ora aveva un colorito biancastro.

-Ora mescolate ogni tre giorni, per sei mesi.

Mescolate per tre giorni ogni sei mesi... ok... mescolate... Aspetta, che!?

Rilesse la frase almeno sei volte, che poteva fare ora? Le lettere erano piccole e graziose, scritte con inchiostro blu notte, ma nulla di tutto ciò le serviva, tranne forse due lettere EJ ,che stavano scritte accanto alla parola ''mesi.''

EJ... EJ...EJ... che cosa potevano significare? Jo aveva notato queste due lettere alla quarta lettura, perchè erano scritte davvero in piccolo, ma non sapeva comunque che farsene, come potessero esserle utili.

EJ...EJ... non sapeva che fare! Cominciò così a camminare per tutta la stanza, tra gli scaffali, i tavoli... poi notò due furbi occhi verdi che la fissavano, una chioma vaporosa e rosso fuoco che ondeggiava, un viso spruzzato di lentiggini, degli occhiali tondi e leggeri, dei capelli scompigliati...

Corse ad aprire la finestra, usando una sedia, perchè era molto in alto.

-Che ci fate voi qui?

-Siamo qui per giocare a Giobbiglie Jo.- disse James ironico.

-Molto divertente, davvero. Entrate.- detto questo scese dalla sedia e li fece entrare.

-Siamo fuggiti dalle grinfie della mamma.- proclamò Albus orgoglioso dell'impresa compiuta.

-E non è stato facile!- completò James.

-Questo posto è meraviglioso!- esclamò Hugo.

-Si si, lo so è tutto meraviglioso, ma a me serve calma e concentrazione, ho bisogno di capire cosa fare.- disse ansiosamente Jo.

-Oh per tutti i nargilli Jo, sembri la zia Hermione!- constatò Lily con un sorriso.

-Poverina, Lily- la rimproverò Albus.- aiutiamola!

Ma poi vedendo che tutti gli altri erano troppo occupati a curiosare tra le meraviglie di quel luogo guardò Jo.

-Prego, procedi.- disse sconsolato, tappandosi le orecchie.

-Grazie.- disse lei, poi fischiò, un fischio forte e lungo, che fece quasi tremare le pareti.

-AHHH
-Ma per Merlino!

-Jo!!

-Santa Puffola!

-Perchè devi fischiare ogni volta Jo!- chiese James, tappandosi le orecchie.

-Perchè voi non ascoltate, né me, né Albus!

-Ok, ok abbiamo capito.- disse Rose cercando di calmare le acque.

-Va bene Jo, dicci dov'è il problema.

-Venite qui.- disse lei, poi mostrò loro il libricino.

-EJ...EJ- cominciarono a ripetere tutti.- chissà che vuol dire.

Rimasero per una ventina di minuti a pensare, chi provava a dire EJ con diverse intonazioni, chi lo scriveva, Albus addirittura lo scriveva per aria con le dita.

-ALBUS! TI BACEREI!- esclamò Jo d'un tratto, dopo averlo visto.

-Eh? Che ho fatto?- chiese lui confuso.

Ma Jo non rispose, si fiondò velocemente alla sua borsa e tirò fuori la bacchetta magica, tutti l'avevano seguita e le chiedevano che avesse in mente. Per tutta risposta lei scrisse con la bacchetta le lettere per aria, la scritta EJ si formò con scintille argentate e azzurre, brillò per pochi istanti, poi scomparve, al suo posto si materializzò un libro blu notte, trapuntato di microscopiche scintille argentate, Jo lo prese al volo e notò una scritta a caratteri argentatati che brillavano al sole.

 

EJ

L'Enciclopedia Jewed.
 

  
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