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Autore: Nami    22/02/2006    5 recensioni
(premessa; il nome della protagonista non è copiato!! è frutto di una decisione presa da tempo) Non ha avuto vita facile Samantha Himoteki, un passato triste che nessuno conosce e di cui le non parla mai. Troverà in Seto Kaiba un valido aiuto e in Yugi e gli altri degli amici sinceri che mai ha posseduto. Sogni, misteri, archeologia, amori... cose che si intrecciano le une con le altre.... Leggete e commentate!
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO SECONDO

L'e-mail

Le lezioni trascorsero nel modo più lento possibile, la giornata nuvolosa sembrava annunciare una tempesta in arrivo, l'umore degli studenti sembrò toccare la suola delle proprie scarpe, ma finalmente nel tardo pomeriggio, la campanella risuonò nell'intero edificio annunciando la fine delle lezioni.
Una mandria di studenti percorse le lunghe rampe di scale e i corridoi quasi scontrandosi violentemente l'uno con l'altro. Ciascuno desiderava solamente tornare alla propria abitazione e godersi un meritato riposo dopo una delle giornate più faticose e stancanti di tutto l'anno.
Un ragazzino basso, con una strana capigliatura a stella, inforcò la cartella sulle spalle e ripose con cura la sedia sotto il banco. Lanciò un'occhiata al cielo attraverso la finestra, poi sospirò. Detestava le giornate cariche di pioggia, preferiva di gran lunga il cielo azzurro e un sole splendente. Sembrava strano, ma il suo umore era molto condizionabile dal tempo.

- Ehi Yugi! -

Un ragazzo molto più alto, biondo, con un allegro sorriso sul volto, fece capolino all'ingresso.

- Ma sei ancora qui? Intendi restarci fino a domani? -

- Eh? No! Ma lo sai che sono lento a prepararmi! -

Il ragazzino sorrise, poi raggiunse l'amico di corsa e insieme s'incamminarono verso le scale.

- Gli altri? -

- Tea e Tristan ci aspettano in cortile! -

Spiegò il compagno.

- Dai, muoviamoci, ho una fame da lupi! E sono a pezzi.. questa giornataccia sembrava non avere fine.. -

- Non hai tutti i torti.. -

I due amici raggiunsero l'uscita dell'edifico. Una ragazza e un ragazzo, entrambi dai capelli castani, li accolsero sorridenti ed impazienti.

- Ce ne avete messo di tempo! -

Esclamò la ragazza scrutando l'orologio al suo polso.

- Scusa Tea.. Yugi ci ha messo parecchio a prepararsi.. -

Spiegò il biondino.

- Capisco.. beh ora andiamo, ho un buco nello stomaco! -

Disse l'altro ragazzo.

- Anche tu eh Tristan? Io sento che se non metto subito qualcosa nel mio svengo qui! -

- Non dire sciocchezze, Joey! -

Disse Tea.

- Dobbiamo solo arrivare al bar dietro l'angolo! -

- E che stiamo aspettando? Su!! -

Joey prese la rincorsa verso la parte opposta della strada e in un secondo svoltò l'angolo sparendo dalle visuali dei suoi amici.

- Sempre il solito, mai che aspetti.. su, raggiungiamolo! -

Tristan prese a corrergli dietro, certo che a quella velocità, l'amico aveva già preso posto fra i tavoli.
Tea e Yugi fecero per imitarlo, ma una vistosa limousin nera spuntò davanti a loro bloccandogli il passaggio. Quella vettura era fin troppo familiare, una inconfondibile scritta "KC" Spuntava ben visibile sul lato destro del mezzo di trasporto. Uno degli scuri finestrini si abbassò e la figura di Seto Kaiba, il famoso e ricco imprenditore, prese a osservarli con il suo comune sguardo truce.
- Yugi.. è un pezzo che non ci si vede! -

- Oh.. ciao Seto.. -

Rispose cordialmente il ragazzino. Tea non salutò, rimase in silenzio limitandosi a scrutare il ragazzo castano con ben poca simpatia.

- Avrei bisogno di parlarti! Ha un minuto? -

- Veramente.. ho appuntamente con i miei amici.. -

- Beh ritarderai! -

Esclamò stizzito il signor Kaiba scendendo dalla limousin.

- Ma.. -

- Yu puoi anche andare! -

Lo interruppe Seto rivolgendosi a Tea, immobile al fianco di Yugi.

- Come prego?? -

- Non abbiamo bisogno della tua presenza! Io e Yugi possiamo anche fare a meno di questo onore! -

Tea sembrò lottare con tutte le forze che possedeva in corpo per non saltargli al collo e menarlo a suon di cazzotti, ma fece appello al suo autocontrollo femminile e sospirò tornando in sè.

- Se permetti questo lo deciderà Yugi! Vuoi che cominci ad andare? O ti aspetto? -

Yugi sorriso con dolcezza e si sistemò meglio la cartella pesante sulle spalle.

- Non preoccuparti Tea, vai pure! Arrivo tra un attimo! -

- Come vuoi, a tra poco allora...... Seto.. -

Disse con irritazione passandogli accanto.

- Tea... -

Rispose lui ricambiando lo sguardo furioso, poi la sua attenzione si riposò sul piccolo Yugi e infilò la mano nella tasca interna della giacca bianca che era solito a portare in ufficio.

- Bene Yugi, sono qui per un motivo preciso! Pensavo fosse corretto consegnarti questa di persona! -

Tirò fuori una busta rettangolare e gliela sventolò sotto il naso. Yugi la prese subito e la guardò con interesse.

- Cos'è? -

- Una letterà di sfida! -

Spiegò l'imprenditore.

- Eh? -

- Hai capito! Intendo sfidarti a duello! -

- Ancora? -

- Avrò pure il diritto a una rivincita no? Leggi attentamente il foglio che c'è dentro a quella busta Yugi! C'è segnato il luogo, l'orario e tutto il resto! -

Seto riaprì la portiera pronto a rimontare a bordo della lunga vettura.

- Ricorda Yugi Muto! Il tuo titolo di campione mondiale non durerà ancora per molto! Ti informo che sono notevolmente migliorato dall'ultima volta! Ho studiato nuove tattiche di gioco e rinforzato il mio deck! Questa volta non riuscirai a sconfiggermi e il titolo di duellante numero uno sarà finalmente mio!! -

Salì sulla limousin, sbattè violentemente la portiera e diede l'ordine a Roland, il suo manager, di ripartire verso la Kaiba Corporation. Yugi osservò la lussiosa vettura allontanarsi, fino a scomparire del tutto.

- Hai sentito? Ci ha sfidati di nuovo.. -

Disse Yugi prendendo tra le mani la grossa piramide in oro che portava al collo.

- Già.. non si arrenderà mai.. -

Lo spirito di un ragazzo quasi identico a lui, solo dai lineamenti più marcati e adulti, gli occhi più sottili, i muscoli sotto i vestiti più accentuati e maturi.

- Che dici, accettiamo? -

- Abbiamo forse altra scelta Yugi? -

- Temo di no.. -

- Cosa dice la lettera? -

Yugi aprì accuratamente la busta, poi tirò fuori il foglio piegato in quattro e ne lesse ad alta voce il contenuto.

Yugi, io Seto Kaiba, ti sfido nuovamente a duello! Presentati questa domenica a Kaibaland, nell'arena dei duelli alle tre in punto del pomeriggio! Sii puntuale e soprattutto ti consiglio di migliorare il tuo deck, perchè ormai conosco a memoria tutte le tue mosse come le tue carte! Entro la fine di questo week end ti avrò strappato il piedistallo che sei riuscito a mantenere fino ad ora, lo ammetto, grazie alla tua tenacia e alla tua abilità, che sfortunatamente per te, questa volta non ti saranno d'aiuto.
Presentati e non fare scherzi o te ne farò pentire.
Vinca il migliore, ovvero io.

S.K.


Lo spirito accanto a lui osservò il foglio a lungo, poi s'infilò una mano tra i capelli a stella e sbuffò in segno di disappunto.

- Ma sentilo! Non cambierà mai quel ragazzo! -

- Già, lo credo anch'io.. ma non ci siamo mai tirati indietro di fronte a una sfida, quindi.. alle tre in punto questa domenica saremo all'arena dei duelli a Kaibaland! E daremo a Seto un'altra sonora lezione! -

Lo spirito annuì.

- Però Yugi.. -

Disse portandosi una mano sotto il mento pensieroso.

- Credo che dovremmo davvero dargli ascolto per quanto riguarda il nostro deck.. ormai conosce alla perfezione tutte le nostre mosse, ci conviene sostituire qualche mostro.. -

- Si Faraone, sono d'accordo.. -



La limousin di Seto Kaiba fermò al disotto della vasta impresa che il giovane imprenditore presiedeva ormai da tempo. Entrò nell'edificio e i tacchetti delle sue scarpe rimbombavano nel salone d'ingresso riempito con statue di draghi leggendari come il famoso "Drago Bianco Occhi Blu", mostro più unico che raro, al mondo esistevano solamente tre carte e tutte e tre erano nel suo deck.
Seto entrò nella grossa ascensore di ultima generazione e raggiunse l'ultimo piano. Le porte automatiche si aprirono e il giovane raggiunse il banco della sua segretaria stringendosi meglio la cravatta al collo.

- Oh Signor Kaiba, è tornato? -

- Si! Ci sono messaggi? Qualcuno ha telefonato? -

La donna afferrò il suo blocchetto per appunti.

- Si! Ho tutto qui segnato! Hanno chiamato in tre! Prima il Signor Suzuki! -

- Ancora quel vecchio rompiscatole? Ma non lo vuole capire che non ho alcuna intenzione di fondere la Kaiba Corporation con quella sua ridicola impresa?! -

- Emm.. -

La segretaria tossicchiò, intimorita dal tono furibondo del suo presidente.

- Pare di no.. dunque.. emm.. poi ha telefonato il Signor Yuni... -

- Ah si.. ho un affare in sospeso con quell'uomo.. e in fine? -

La donna sfogliò il blocchetto e lesse velocemente il nome segnato sulla pagina successiva.

- Ah si dunque.. per ultimo ha telefonato un certo Signor Himoteki.. -

Seto incarcò le sopracciglia.

- Himoteki? -

- Si.. ha detto di chiamarsi così.. ma signore.. non è quell'uomo che è venuto qui l'altro ieri..? -

- Si lui! -

Rispose Seto impassibile.

- Le ha detto cosa voleva? -

- Beh no.. mi ha semplicemente detto di riferirle che l'ha cercata.. e.. ha detto che le avrebbe spedido un' e-mail.. -

Seto rimase in silenzio per un istante, poi chiuse gli occhi pensante e li riaprì un attimo dopo.

- C'è altro? -

- No Signor Kaiba, nient'altro! -

- Bene! Mi passi tutte le telefonate appena arrivano! Sarò nel mio ufficio! -

Disse dirigendosi verso la porta del suo studio.

- Si Signore! Sarà fatto! -

Disse la segretaria annuendo decisa prima che il suo presidente sparisse nel proprio ufficio.
Kaiba si accomodò sulla sua soffice poltrona, poi accese lo schermo del computer e vide immediatamente una finestrella con segnata una scritta: "Hai ricevuto 1 messaggio di posta. Aprire ora?"
Seto cliccò su "ok" e la casella di posta si aprì. Vide una busta chiusa con accanto il nome dell'utente: "Associazione Himoteki".
Aprì immediatamente il messaggio e si apprestò a leggerlo con attenzione:

Gentile Sig. Kaiba.
In seguito al nostro incontro di due giorni fa, la pregherei di leggere attentamente le mie parole. Al momento lei è riuscito davvero a farmi perdere ogni sospetto, tuttavia ragazzo, devo dirle che quest'oggi, quei sospetti sono ritornati.
Vede, le espongo la situazione.
So che mia figlia sta portando avanti degli scavi sui quali nè io nè mia moglie siamo informati. Non ho la minima idea di cosa essi comporteranno e so per certo che mia figlia non ha amici fidati nè ricchi a cui domandare un prestito finanziario.. mi sono dunque detto che a questo punto l'unica persona può essere solamente lei. E' evidente che ha tentato in tutti i modi di coprirla, non so se il vostra sia un rapporto di amicizia o altro.. ma sia io che mia moglie siamo molto preoccupati e che resti tra noi non vorrei che mia figlia portasse a termine degli scavi da sola dopo aver compiuto solamente 18 anni. E' ancora troppo inesperta mi capisce.. non ha esperienza e soprattutto penso che sia doveroso farle seguire dei veri scavi, quelli organizzati dalla mia associazione. Per tanto, se è davvero lei il misterioso finanziatore di mia figlia, la pregherei gentilmente di interrompere il trasferimento di denaro, per il bene di Samantha! Spero di ricevere presto una sua risposta via mail.. o meglio ancora, una sua telefonata... ma fa lo stesso. Vorrei che lei fosse completamente sincero perchè sia io che la mia famiglia, Sig. Kaiba abbiamo la totale fiducia in lei e soprattutto la rispettiamo di buon grado.
Sperando in una sua comprensione, le rivolgo quindi distinti saluti.

Yuri Himoteki



  
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