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Autore: Nefastiaable    28/05/2011    6 recensioni
Darren non riusciva a credere a quello che stava provando. Non aveva limiti mentali, non li aveva mai avuti, ne era certo ma quanto stava succedendo negli ultimi giorni, nella sua testa e al suo corpo, cominciava a farlo dubitare di se stesso.
Aveva conosciuto Chris e gli altri membri del cast alla prima riunione, in cui era stato presentato come colui che avrebbe interpretato Blaine, il 'potenziale ragazzo di Kurt'. Nulla da dire sui giorni a seguire. Prove, riprese, uscite di gruppo, divertimento...il solito. Aveva imparato a conoscere i suoi colleghi, soprattutto Chris con il quale si trovava decisamente in sintonia. Sicuramente una fortuna, si ritrovava a pensare sempre più frequentemente; non ci sarebbe stato nulla di peggio di trovare antipatico un collega con cui avrebbe dovuto recitare parti molto intime.

'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo'
Questa è la mia prima FF, abbiate pietà :D
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Premessa

Comincio con il dire che questo capitolo vaga tra il Rating Arancione e quello Rosso. Non è completamente Rosso per scelta. Quando ho cominciato a scrivere nella mia mente capitavano altre cose ma poi i personaggi hanno cominciato a prendere il sopravvento e ho dovuto modificare la storia, per questo ci ho messo tanto - oltre che per il lavoro. Spero vivamente vi continui a piacere :)
Dopo questo capitolo penso che mi prenderò una pausa, avrò troppo lavoro per riuscire a concentrarmi sulla FF purtroppo :( Cercherò di aggiornare il prossimo week-end.
Fatemi, come sempre, sapere se vi è piaciuta e andate giù pesante con le critiche, se serve! :D
Nell'ultima scena mi sono fatta aiutare da Back to Black cantata da Santana e da - orribile ma vero - Imprevedibile di Meneguzzi. =_= mi vergogno di me stessa ma mi ha aiutato a scrivere XD Baciii <3<3<3


Il pulmino hippie di un'amica di Lea era in viaggio da appena 2 ore e già qualcuno aveva rinunciato a essere di compagnia. Avendo tutti un'età media al di sotto dei 25 anni, escluso Cory, decisero che lui sarebbe stato il guidatore e loro presero a cantare e fare casino. Il viaggio non sarebbe durato più di 5 o 6 ore, a seconda della velocità, sempre costeggiando la costa ovest, un po' più a nord dove non sarebbero stati vittima del caldo afoso. Verso mezzanotte il silenzio nel pulmino regnava sovrano, a parte il continuo brusio di sottofondo provocato da Cory e Chord, davanti, costretti chi a guidare, chi a controllare la cartina. Sì, perchè a quanto pare erano diretti in un posto esclusivo conosciuto da Dianna, dove nessuno li avrebbe riconosciuti e dove il direttore dell'albergo era un amico di famiglia, e avrebbe mantenuto l'anonimato sulla loro presenza.
Nell'ultimo anno la loro notorietà era aumentata parecchio e queste misure drastiche erano, più volte, risultate ottimali.

Chris e Darren, che si trovavano negli ultimi sedili insieme a Kevin e Jenna, erano intenti a parlare dell'ultimo spettacolo visto da Chris; erano stati così bravi negli ultimi giorni a non dare evidenti segni della loro 'relazione' che ora, così vicini, non riuscivano a non sfiorarsi con evidenti sforzi a concedersi di più. Possiamo dare la colpa allo spazio limitato se vogliamo, dopotutto anche Kevin al fianco opposto di Darren gli stava pressato addosso. Anche Kevin aveva una relazione con lui? Direi proprio di no.
Dianna e Lea nel sedile davanti a loro, accucciate sotto una coperta testa a testa, stavano sussurrando quasi addormentate della giornata successiva, cosa avrebbero fatto, cosa avrebbero visto ma lo sbadiglio di Lea dichiarò conclusa la chiacchierata. Non erano molto in forma i ragazzi, ma diamo anche la colpa alla guida bradipesca di Cory e al continuo dondolio di un mezzo non proprio nuovissimo. Sembravano cullati.
Per quanto riguarda gli altri ragazzi c'era chi parlottava, chi scherzava, insomma nonostante ci fosse qualcuno addormentato un certo brusio di sottofondo non mancava, ma ben presto scemò anche quello.

A metà viaggio, ormai, anche Darren stava dando segni di cedimento e Chris, accorgendosene, si chino per prendere ai suoi piedi una coperta, passandogliela premurosamente. Darren istintivamente la afferrò ma non riuscì a non ridere per il gesto "Grazie mamma!" visto il suo tono Chris lo fissò senza dire nulla, inizialmente, ma poi guardò gli altri, il loro stato, e prese una decisione. "Cory! Quanto ci vuole ancora?" alzò appena la voce mantenendola un sussurro per non rischiare di svegliare chi aveva attorno. Da davanti gli arrivò un "Due ore!" e lui sorrise con l'espressione pensierosa di chi sta architettando qualcosa, perchè si annoia.
Voltandosi a osservare Darren, che nel frattempo si era accucciato sul sedile, sotto la coperta, tirando in avanti il sedere ed appoggiando la testa sullo schienale, decise che avrebbero passato diversamente le ultime due ore, o forse anche di meno se fosse stato bravo e quella era un'occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire, ma soprattutto più ci pensava più ne aveva voglia.
Prima di distendersi accanto al collega lanciò un'occhiata ai due di fianco a loro ma entrambi si erano ricavati uno spazietto e stavano dando loro le spalle.

"Darren..." sussurrò a fior di labbra avvicinandosi al suo volto. Così rilassato era, se possibile, ancora più bello. Le lunghe sopracciglia scure che si appoggiavano sulle guance, fino alle labbra morbide e invitanti, appena socchiuse che mormorarono un sonnacchioso "Mmh?" Incoraggiato dalla risposta appoggiò la testa alla sua spalla avvicinandogli le labbra all'orecchio in modo che sentisse solo lui. "Hai intenzione di dormire?" Darren a quel contatto aprì gli occhi e voltò la faccia tentando di guardarlo, invano, perchè troppo vicino. Chris sollevò una mano, prendendogli il mento per farlo guardare avanti e poter continuare a sussurrargli deciso all'orecchio "Resta voltato." Eseguendo Darren guardò fisso davanti a sè, puntando lo sguardo sulle teste vicine delle comari "Cos'hai intenzione di fare?" sussurrò anche lui nel tono più basso che la sua gola potesse creare. Cominciava ad agitarsi per via del tono suadente di Chris, ma soprattutto perchè qualsiasi cosa avesse intenzione di fare era imprudente. Chris sorrise per quella domanda, intuendo il nervosismo di Darren per via dei suoi continui tentativi a voltarsi nonostante la sua mano fosse ancora ben ancorata al mento. Spostò le labbra al collo di Darren avvicinandosi maggiormente, abbastanza perchè la parte sinistra del suo corpo appoggiasse su quella destra del collega. "Ssshh rilassati..." Lentamente fece scivolare la mano dal mento al collo, accarezzandogli il petto, indugiando sul ventre al di sotto della coperta per poi trattenersi qualche istante al bordo dei pantaloni della tuta. "Chris!" sussurrò in una mezza risata avendo chiaramente capito cosa voleva fargli. "Chris, no, non è il caso!" si agitò appena indurendo gli addominali nell'atto di sollevare le gambe. La mano di Darren, da sotto la coperta, saettò a bloccare quella di Chris che aveva già infilato le dita oltre l'elastico. "Stai buono Chris!" non voleva alzare la voce per non attirare l'attenzione ma lanciò uno sguardo a Kevin e Jenna al suo fianco, ancora apparentemente ignari, e decise di smetterla di agitarsi e tentare di convincere Chris con le parole. Non spostò la mano del biondino, la trattenne nella stessa posizione, ma non potè nascondergli una certa eccitazione. "Stai buono tu Darren, vuoi che ci sentano?" mormorò lui divertito baciandogli appena il collo, solleticandoglielo con la punta della lingua. "Rilassati, non se ne accorgeranno. E poi sento che lo vuoi..." alternava le parole ai baci sul collo cercando di stuzzicarlo mentre con le dita della mano, ancora bloccata, gli solleticava il basso ventre. Darren non rispose e la tensione che emanava era un chiaro segnale di cedimento. Ci mise qualche istante a decidersi mentre il respiro gli si fece più pesante e poi pensò "Oh...fanculo!" e allentò la presa sulla mano di Chris, senza però lasciarla.

Il silenzio attorno a loro cominciava a farsi totale, anche il conducente aveva smesso di parlare, e questo stimolò maggiormente Chris, complice il fatto che Darren avesse rilassato gambe e ventre dandogli il via libera a fare ciò che entrambi desideravano; tutta la voglia era concentrata sulla mano e su quella che la stava trattenendo, ancora vagamente incerta. "Darren...dai..." fu soprattutto il tono quasi implorante di Chris a farlo cedere del tutto. Quel ragazzo, la sua voce, la sua continua voglia di soddisfarlo, tutto in Chris era una tentazione. Pertanto gli accarezzò il dorso della mano conducendolo laddove smaniava di arrivare; il sospiro trionfante di Chris e la passione con cui lo avvolse tra le dita fecero infiammare maggiormente Darren che incoraggiò i suoi movimenti agevolandolo con quelli del suo bacino. Non era solamente l'atmosfera clandestina ad eccitarli ma il modo in cui riuscivano a coinvolgersi fisicamente, per non dire mentalmente dal momento che ancora non ne erano così consapevoli. Per Darren era un'esperienza nuova, qualcosa che voleva vivere completamente, mentre Chris non desiderava altro che soddisfarlo e godere di quello che gli stava capitando. Non pensavano ad altro da quando era cominciata e se a Chris aveva sfiorato l'idea di un pensiero romantico sul collega, subito l'aveva scacciato per non complicarsi la vita.
Entrambi faticavano a non emettere suoni dato il crescente ritmo con cui Chris si muoveva, intensificato dal modo in cui gli si era sdraiato addosso e dal modo in cui gli leccava e mordeva collo e mascella, spostandosi da una all'altro come se eseguisse una coreografia. Darren prese all'improvviso il volto di Chris con entrambe le mani, spostandolo in modo da potergli mormorare nell'orecchio, con un respiro talmente greve e un sussurro roco che lo fece, se possibile, eccitare ancora di più "Rallenta...ti prego..." fece una pausa in cui Chris esaudì la sua richiesta, rallentando il movimento della mano ma intensificandone la presa. "Così però mi fai morire..." e la risatina sommessa di Chris lo fece sorridere soprattutto quando, spostandogli il volto in modo da potersi guardare, notò nel suo sguardo qualcosa di più di semplice brama. Ci leggeva un'insaziabile voglia di appagarlo totalmente. Le labbra socchiuse di entrambi, da cui uscivano muti sospiri, si legarono l'istante dopo che Darren chiuse gli occhi, non riuscendo a sopportare l'intensità dello sguardo di Chris; quest'ultimo sollevò il braccio libero facendo perno con il proprio corpo su quello di Darren e lo avvolse attorno alle sue spalle stringendo le dita attorno ai suoi ricci.  
Si baciarono dimenticandosi per un istante della presenza di altre 9 persone nel ristrettissimo spazio del pulmino, ma nemmeno quel poco rumore che emettevano fece svegliare i ragazzi. Oppure nessuno sembrava volersi muovere per interrompere quel 'silenzioso' amplesso. Stavano andando avanti da una decina di minuti in cui Chris alternava movimenti veloci e lenti per prolungare il momento e il piacere di Darren. Raggiunse il culmine quando si aggrappò alla maglia di Chris stringendola nel momento in cui esplose, riversandogli tra le dita il frutto del suo lavoro. Il sospiro soddisfatto di entrambi mise fine allo spettacolo. Si abbandonarono in quell'istante in cui non si può dire nulla, non si devono fare complimenti, nè coccole...si tratta solo di totale estasi e basta. Chris abbandonò la testa sulla spalla di Darren mentre entrambi riprendevano a respirare a fatica; Darren la abbandonò sullo schienale godendosi gli istanti successivi e portando una mano oltre le spalle di Chris, a posarla sulla sua testa muovendo appena le dita in carezze appena accennate.

Ora il silenzio si fece totale. Da sotto la coperta Lea e Dianna si fissavano a occhi e bocche spalancate e Lea, nel momento in cui capì che era quasi finita, si portò una mano alla bocca e strinse gli occhi come se questo bastasse a non sentire o immaginare quello che stava capitando dietro a loro. Naya e Chord avevano optato per delle cuffie con annessa musica abbastanza alta da sovrastare ciò che stava capitando, con gli occhi fissi davanti a loro. Jenna, Heather e Kevin se la dormivano della grossa. L'unico che aveva assistito alla scena basito era stato Cory, attraverso lo specchietto retrovisore. Cercava di mantenere la concentrazione sulla strada ma era impossibile che l'occhio non cadesse su ciò che si stava compiendo in fondo al pulmino. Mark, che aveva tentato inutilmente di confondersi con la stoffa del sedile, dopo aver tentato un approccio spinto con Naya che aveva categoricamente rifiutato, non appena si accorse che era finita se ne uscì con un forte ed esausto "Emmenomale cazzo!" che voleva dire tutto. A seguito dell'esclamazione si sentirono le risate sommesse e quasi isteriche di Lea e Dianna e due voci bisbiglianti dire "Hanno finito?" erano Naya e Chord che chiedevano la conferma a liberarsi delle cuffie.

I ragazzi non fecero quasi in tempo a riprendersi dal loro momento che furono bloccati dall'esclamazione di Mark. Probabilmente volevano morire. Non c'è nulla di più desolante che concludere un momento d'estasi con uno di terrore puro. Non poteva nemmeno definirsi imbarazzo, Darren e Chris erano decisamente mortificati. Chris non aveva ancora ritirato la mano poichè voleva godersi quegli ultimi istanti prima che l'effetto s'afflosciasse, ma non riuscì a muovere un muscolo; Darren aveva spalancato gli occhi terrorizzato ma superati i primi istanti di vergogna aveva deciso di prenderla sul ridere e così fece, tanto desiderava non rovinare quel momento d'intimità. L'esuberanza di Chris però non prese il sopravvento mentre faceva scivolare fuori dai pantaloni di Darren la propria mano "Potevate far finta di nulla però..." mormorò infine, appena riuscì a recuperare la voce e a far rallentare il battito del cuore. Sentire Darren ridere lo tranquillizzò e se la rise di gusto quando Lea uscì con un "E chi ce la fa a dormire ora!" al quale Dianna rispose "Per fortuna siamo quasi arrivati!" L'unico che non commentò fu Cory, ancora scioccato. Non che avesse problemi di quel genere ma vederlo in diretta l'aveva un po' turbato. Chord gli ripetè la domanda più volte prima che riuscisse a rispondere "Manca poco" in modo talmente asciutto da lasciar basito il vicino di sedile.
Continuarono il viaggio per ancora un'ora in cui scherzarano sull'accaduto in modo leggermente spinto e a tratti volgare facendo arrossire più volte Chris che, nonostante avesse dato mostra di non essere così timido come voleva far credere, non era del tutto a suo agio nel commentare qualsiasi sua esibizione intima. Questo, da un certo punto di vista, fece piacere a Darren che, seguendo il suo esempio, evitò di fare altri commenti sperando che se ne dimenticassero.

***

La nottata passò velocemente. Aprirono gli occhi troppo presto a causa degli schiamazzi di Dianna che correva da una parte all'altra della stanza per preparare le sue cose. Avevano preso stanze comunicanti, quattro per l'esattezza, nessuno era mai veramente libero di girare in mutande ma a quanto pare a qualcuno non interessava. Mark ovviamente non si vergognava minimamente di girare in slip attillatissimi, mostrando il proprio corpo palestrato con naturalezza e stile; Chris e Darren erano entarmbi sdraiati a terra, proni, e il braccio di Darren era pesantemente appoggiato sulla schiena di Chris. Indossavano gli stessi indumenti della sera prima, nessuno aveva avuto la forza di cambiarsi. Erano ormai le 8 del mattino e i raggi di un sole caldo si stavano insinuando tra le tende scure della stanza, invitandoli ad alzarsi; passò una buona mezz'ora prima che tutti fossero abbastanza svegli per scendere a fare colazione. Lea e Dianna erano le più eccitate per quella gita fuori porta, tutti insieme.

Arrivati nel loro angolo di spiaggia cominciarono a svestirsi velocemente buttando borse e asciugamani a casaccio sulla sabbia per correre in acqua, dove giocarono e si spruzzarono come dei ragazzini troppo felici per quella giornata di svago.
Quando ne uscirono le ragazze andarono a sdraiarsi sugli asciugamani a godersi il sole e la vista dei ragazzi che uscivano dall'acqua, restando a bocca aperta. Soprattutto per Chris che in costume aveva un aspetto fantastico, dato che nell'ultimo anno era cresciuto tantissimo. Niente muscoli evidenti ma i pettorali erano più ampi e marcati e il ventre aveva perso quel filo di pancetta giovanile, che lo rendeva paffuto e tenero. Aveva gambe snelle, molto femminili, ma che nel complesso gli davano un'aspetto virile che colse tutte di sorpresa, soprattutto quando si voltò mostrandogli il lato B. "Ma dove avevi nascosto tutta quella roba Chris?" urlò Heather senza staccargli gli occhi di dosso. Anche Lea continuava a squadrarlo, mentre Naya urlò "Passa al lato oscuro Colfer! Ti prego!" e scoppiarono tutte a ridere attirando l'attenzione degli altri ragazzi, che cominciarono a fissare Chris incuriositi mentre lui si metteva in posa, palesemente compiaciuto e divertito da quei complimenti. "Grazie ragazze ma non sarei in grado di soddisfarvi tutte!" mostrò loro un faccino malizioso prima di aggiungere, puntando un dito su Naya "Soprattutto te. Ho paura per i tuoi ragazzi!" scherzò mentre lei fingeva di sentirsi offesa controbattendo con un "Eppure, da quello che abbiamo sentito, qualcuno sei riuscito a soddisfarlo!" lo disse abbastanza forte perchè la sentissero solamente le ragazze e Chris, ma lui s'imbarazzò ugualmente intimandole di abbassare la voce "Ma smettila...potrebbe sentirti..." lanciò una breve occhiata dietro di sè per cercare Darren con lo sguardo ma Naya lo fece voltare non appena disse "E chi stava parlando di Darren..." Continuarono a battibeccare sotto al sole, rinfrescandosi con delle bibite ghiacciate. A Chris piaceva stare con le ragazze, le trovava meno seriose; con loro poteva essere se stesso senza che s'insinuassero malintesi. "Certo che Salling in costume..." commentò alla fine Chris, con aria sognante, mentre guardava il collega in lontananza. "Assolutamente.." gli fecero eco Naya e Heather scuotendo il capo con l'aria di chi la sa lunga. "Perchè Chord? E' valsa la pena venire solo per guardare i suoi addominali..." cinguettò Dianna aprendosi in un sorriso grazioso, che nascondeva a malapena un lieve rossore fintamente imbarazzato. Di conseguenza tutte si voltarono a guardare gli addominali di Chord, era inevitabile a quel punto, tranne Chris che invece si soffermò su quelli di Darren. In mezzo agli altri spiccava la sua bassezza ma era comunque qualcosa di talmente irresistibile che Lea dovette passargli la mano davanti al viso più volte perchè si riprendesse "Ommioddio Colfer asciugati la saliva. E' Darren che ti incanta in questo modo vero? " gli chiese, per stuzzicarlo, mentre si voltava verso di lei scuotendo le spalle e sospirando demoralizzato "Quel ragazzo è difficile..." commentò noncurante degli sguardi che si lanciarono le ragazze attorno a lui. "Quel ragazzo però è un figo!" commentò Heather che, purtroppo per lei, non aveva assistito alla performance in macchina e si era persa qualche passaggio della storia con Darren. "Sentite ragazze perchè non li chiamiamo e andiamo a farci un giro qua attorno?" continuò incurante dell'occhiata di Chris.

Un po' più in là i ragazzi stavano giocando in acqua a pallavolo; più che giocare si tiravano le pallonate e i più vigorosi erano sicuramente Mark e Chord. Cory ogni tanto lanciava strane occhiate infastidite a Darren, quando gli si avvicinava, come se si sentisse a disagio. Darren invece si lasciò scappare una palla quando vide Heather alzarsi dal gruppo e muoversi verso di loro. "Aspettate aspettate..." fece segno con la mano di fermarsi mentre restò imbambolato a guardare la bionda saltellare nell'acqua in loro direzione. Erano abituati a parlare di Heather quando facevano gruppo. La si notava con qualsiasi cosa portasse e ora, in costume, sembrava quasi un'apparizione. Bionda, fisico mozzafiato, occhi azzurri...e tutti i ragazzi erano inebetiti a guardarla. Tutti tranne Cory, che era intento a guardare Darren con in faccia la stessa espressione da pesce lesso e lo stesso sorrisino scemo degli altri ragazzi.  
"Hey ragazzi! Noi pensavamo di andare a farci un giro. Vi unite a noi?" non sembrava far caso alle facce imbambolate e quindi restò a fissarli, in attesa, rischiando di scoppiare a rider loro in faccia. "Ragazzi...? Il sole vi fa un brutto effetto!" commentò sorridendo e Darren subito si fece avanti "Per me va bene!" risplendendo con uno dei suoi sorrisi a 32 denti. "Benissimo! Andiamo...Cory cos'è quella faccia?" Se possibile appariva più che turbato per lo svolgersi degli eventi. Perchè sembrava non fosse successo nulla in macchina? Ora nemmeno si parlavano? Ma che rapporto era? In che casini si era cacciato Chris? E perchè all'improvviso si sentiva così protettivo nei confronti del giovane? Cory era il più vecchio del gruppo e a volte sentiva davvero questo divario. Come tutti, però, era convinto che Chris stesse facendo la mossa sbagliata anche se era impossibile evitare il peggio vista la sua ossessione per lo StarKid.
Si rese conto nel momento successivo che i ragazzi si erano allontanati e che Heather era saltata sulle spalle di Darren, che ne approfittò per palparla nei punti giusti con la patetica scusa di sostenerla...come avrebbe fatto qualsiasi ragazzo al posto suo.

"Ehi! Darren!" lo chiamò con un tono di voce talmente freddo e rabbioso che li fece voltare tutti. Darren, che sosteneva Heather in modo malfermo, lo fissò perplesso. "Cos'hai intenzione di fare?!" continuò Cory con lo stesso tono di voce. "Scusa? Che ti è preso Cory?" fece scendere Heather dalla propria schiena e si avvicinò a Cory abbastanza da far notare la differenza di stazza. Cory in costume aveva un effetto quasi inquietante. Alto, imponente ma per nulla muscoloso. Darren faceva tutt'altro effetto in costume; era decisamente più basso e minuto ma fisicamente faceva la sua porca figura. Non capendo il motivo del suo astio ma avendo, intimamente, paura del ragazzo che aveva davanti, provò a sorridere e aprire le braccia cercando di sdrammatizzare "Non dirmi che ti piace HeMo?" chiunque avrebbe frainteso le motivazioni di Cory e questo si fece avanti di un passo, seppur limitato dall'acqua. "Heather?! No! Ma..!" preso in contropiede si limitò a scuotere la testa per qualche secondo ma poi aggiunse "Darren che stai facendo?! Dopo quello che è..successo..." mormorò imbarazzato lasciando che Darren intuisse da solo a cosa si stava riferendo. Darren abbassò lo sguardo non riuscendo a credere alle proprie orecchie. "Ora ne ho abbastanza! Prima Salling ora tu! Non sono qui a farmi giudicare da voi! Gesù, è incredibile!" alzò la voce, veramente stufo, e si allontanò da Cory per non rischiare di sfogare la propria frustrazione. "Non ti sto giudicando Darren! Ma..dannazione...non va bene! Non puoi illudere Chris. Tutti sanno che ti viene dietro, TUTTI! Per lui non è solo una scopata!" anche Cory alzò la voce, indicando più volte in direzione del gruppo sulla spiaggia. Non erano molto distanti, riuscivano a sentire il tono di voce di entrambi, ma non capivano cosa dicessero. I ragazzi e Heather, che erano tornati sulla spiaggia, scossero le teste quando gli chiesero cosa fosse successo così all'improvviso. Anche le ragazze e Chris si alzarono, preoccupati, per guardare nella loro direzione.

"Ma cosa sta capitando? Perchè stanno discutendo?" chiese Chris facendo qualche passo sulla spiaggia fino alla riva, dove l'acqua gli avvolse le caviglie più volte, frusciando. Nessuno rispose. Nessuno ne ebbe il tempo visto che i loro pensieri vennero interrotti da un gruppo di ragazzi, degli sportivi a giudicare dal loro fisico e dai loro borsoni firmati, che stavano scendendo dalle rocce diretti proprio nel loro angolo di paradiso. Ancora una volta Chris e alle ragazze restarono a bocca aperta di fronte a tanta bellezza. Erano cinque ragazzi molto attraenti, con fisici scolpiti che fecero incupire persino Mark, abituato ad essere il gallo del pollaio. Quando i ragazzi si avvicinarono non poterono non notare il gruppetto e dopo una prima esitazione decisero di presentarsi, andando diretti dalle ragazze tranne uno, che invece si avvicinò a Chris "Hey, ciao! Sono Sebastian" gli porse la mano, rivolgendosi in ogni caso a tutto il gruppo, ma tornando subito a sorridergli. Chris rimase incantato ma ebbe la forza di stringergli la mano, se possiamo dirlo, con un po' d'incredulità. "Chris...topher. Mi chiamo Christopher ma mi chiamano tutti Chris. Voi ragazzi chi siete?" dopo un primo momento d'incertezza riuscì a staccare lo sguardo da Sebastian per rivolgere la domanda a tutto il gruppo. Di seguito si presentarono tutti "Facciamo parte della squadra locale di nuoto. Abbiamo saputo da Fred che quaggiù avremmo trovato da divertirci" quello che parlò usò un tono neutro ma carico di doppi sensi. La reazione delle ragazze si fece subito sentire, sorridendo e annuendo come delle adolescenti, mentre i ragazzi grugnirono qualcosa d'incomprensibile "Non volevate farvi un giro?" chiese Mark alle ragazze ma queste lo fulminarono con lo sguardo per poi rispondergli, rivolgendosi anche ai nuovi arrivati "Possiamo anche rimandarlo no? Possiamo." intervenne Lea suscitando il brusio compiaciuto dei nuotatori. Sebastian, che aveva portato le mani sui fianchi, tornò a guardare Chris. Probabilmente quel ragazzo aveva un gay radar ultimo modello per, con una sola occhiata, intuire quale del gruppo fosse alla sua portata. Aveva due splendidi occhi verdi, molto limpidi, e corti capelli neri leggermente ondulati. "Come te la cavi con la palla?" Chris ci mise un po' a rispondere. Ok forse la sua reazione era eccessiva ma non era abituato a venir puntato in questo modo. Del tutto fuori fase lesse della malizia in una semplicissima domanda e, probabilmente a causa dell'agitazione, rispose con un "Me la cavo meglio con due!" che fece scoppiare a ridere Sebastian, di gusto. Dannazione anche la sua risata era splendida e Chris reagì con un sorriso di totale beatitudine e adorazione. "Ci sai fare. Mi piace." commentò divertito il ragazzo per poi posargli una mano sulla spalla in una debole pacca amichevole. Ok, forse Chris sapeva essere volubile ogni tanto ma era impossibile negare che quel ragazzo fosse stupendo.

Mentre sulla spiaggia continuavano a fare conoscenza, la discussione in mare si stava facendo più accesa. "Non me lo sono scopato! Quante volte lo devo dire? Sono stanco e stufo della gente che mi spinge ad essere quello che non sono!" Darren era fuori di sè. Non sopportava quest'insistenza da parte del gruppo nel volerlo legare a Chris. Va bene, provava qualcosa. Ma non poteva certo definirlo...affetto. O forse sì, ma come quello che si prova per il tuo migliore amico. Lo desiderava, era chiarissimo. "Ok Darren, ora calmati. Forse sono stato inappropriato." Cory cercò di calmare l'esplosione del collega abbassando il tono di voce. "Lo sei stato." concluse Darren voltandosi per raggiungere la spiaggia. Era talmente nervoso che si accorse a malapena della nuova compagnia che si era aggiunta. Chris notando la sua espressione si affrettò ad alzare la voce in sua direzione "Darren, Ehi! Cos'è successo laggiù?" essendo proprio Chris la causa della discussione Darren decise di non rispondergli, in modo molto infantile, mentre si abbassava a prendere il proprio asciugamano. La giornata stava prendendo una brutta piega e Chris, per quella mancata risposta, si preoccupò ancora di più. Capì che non ne voleva parlare perchè era difficile che Darren non desse spiegazioni, non era da lui. "Ok non ne vuoi parlare. " continuò avvicinandosi e lasciando Sebastian, per il momento, senza compagnia. Abbassò la voce avvicinandosi  "Sono arrivati dei ragazzi della zona, sono nuotatori..." e sollevò le sopracciglia come a voler sott'intendere altro con la sua informazione. Darren aggrottò le sopracciglia e spostò lo sguardo da lui al gruppo di ragazzi con la tipica espressione da "dadovesonospuntatiquesti?", infine su Sebastian che continuava a guardare Chris sorridendo, e sollevò gli occhi al cielo "Fantastico. Davvero fantastico." esclamò quando sentì qualcosa rodergli nello stomaco. Non sapeva gestire la situazione. Non ne era in grado. Vedendo l'espressione apparentemente contrariata di Chris trattenne per un attimo il respiro, rendendosi conto di quanto fosse esagerato tutto. Era evidente che Chris la pensava come lui. C'era attrazione, erano amici. Si divertivano. Era tutto ok. Buttò fuori l'aria dalla bocca e si sforzò di sorridergli. "Perchè non me li presenti..."

***

Chris entrò nella sua camera, più tardi nel pomeriggio, sbattendo forte la porta. Era visibilmente arrabbiato, sembrava ferito e tratteneva a stento lacrime di frustrazione. Oltrepassata la soglia si diresse subito in bagno ma dopo qualche secondo la porta si aprì di nuovo e questa volta fu Darren ad entrare, a seguito di Chris, sbattendola dietro di sè, con la stessa forza del collega. Seguì il suo stesso percorso "Chris. Questa me la devi spiegare!" riuscì a mantenere un tono distaccato nonostante volesse urlargli in faccia. Anche i diplomatici avevano un limite e Darren lo stava superando. "Non ti devo spiegare nulla!" lo freddò Chris cercando di non incrociare il suo sguardo, mentre camminava avanti e indietro nello spazio ristretto del bagno, come un leone in gabbia. Stava cercando uno spiraglio che gli consentisse di scappare. Si era messo in trappola da solo. Darren lo guardò incredulo, sollevando un sopracciglio "Chris. Te ne sei andato senza dare una spiegazione. Sembrava ti stessi divertendo con quel Sebastian..." pronunciò l'ultima parte con un accenno di ironia che non sfuggì a Chris. "Quel Sebastian...Oh si avrei anche potuto divertirmi se non fosse stato un completo idiota." alzò le braccia spazientito "Tutto culo e niente cervello. Avrei potuto perdermi in quegli occhi e tra le sue braccia, riesco a immaginarmi tutto quello che avrebbe potuto farmi! E' troppo sperare di trovare una persona a posto..." continuò con aria sarcasticamente sognante. Quindi approfittò di un momento di distrazione del collega per spostarlo con un braccio, e tornare nella zona notte. La confusione di Darren era al massimo. Non voleva pensare al peggio ma Chris lo stava portando su quella strada. Oh, al diavolo, non era solo colpa di Chris. Lui stesso ci si stava portando. Era furioso con se stesso, con i suoi sentimenti e con le sue paure.

"Potevi divertirti..." commentò Darren per nulla convinto, seguendolo nella stanza. "E stai fermo per la miseria!" Chris si fermò vicino alla finestra mettendo il letto tra lui e Darren. Era incredibile che anche in quei momenti di rabbia riuscisse a pensare solo a Darren, al suo corpo, alle sue mani. Forse era proprio quella rabbia ad accrescergli le voglie. "Come tu stavi facendo con Heather..." replicò con lo stesso tono, pentendosi subito delle sue parole. "Aspetta...non volevo dire..." tentò di recuperare, inutilmente. Darren a quell'affermazione lo fissò pensieroso, come se un campanello gli fosse scattato nella testa. "Non è giusto. Non mi puoi far sentire in colpa..." scosse la testa, contrariato e questa volta fu lui a fare avanti e indietro , aprendo e chiudendo i pugni. Seguì qualche minuto di silenzio in cui nessuno dei due parlò. Era da una settimana ormai che ogni volta che si toccava l'argomento entrambi scattavano come molle, soprattutto Darren. La loro favolosa amicizia si stava rovinando e anche se avessero deciso di farla finita, non sarebbe migliorata. Tanto valeva essere sinceri. Chris dovette far leva su tutto il suo coraggio per alzare lo sguardo su Darren, ancora senza parole o espressioni decifrabili in volto. "Darren è indiscutibile che tu mi desideri, fisicamente. " fece una pausa per dargli modo di replicare, se ne avesse avuto voglia e invece Darren non sembrò nemmeno averlo sentito. Chris deglutì e continuò a uccidersi con le sue stesse mani. " Ti piace quello che ti faccio, cosa ti faccio provare. Non sei per nulla convincente quando tenti di rifiutare una mia avanche. " sorrise appena, incoraggiato da chissà quale sentimento. Darren non lo guardava nemmeno, fissava il pavimento, con le braccia abbandonate lungo i fianchi.
 
"Questo non fa di te un gay. Potresti solo essere curioso. Mi va bene, lo accetto...anche se non lo condivido. Sai come la penso." Darren si limitò a fare un cenno con la testa. Sapeva esattamente come la pensava Chris a tal proposito. "Però non puoi negare che desideri toccarmi. E' qualcosa che va oltre la ragione. Non sei uno che reprime Darren. Da quando ci siamo conosciuti ho invidiato questo tuo lato. Ti dai al 100% per tutto quello in cui credi." calcolava ogni parola per spiegarsi nel migliore dei modi, perchè nulla restasse al dubbio. "Accettalo. Ti prego. Accettati e accettami. Non puoi sperare di cambiare 10 teste. Devi aspettarti delle reazioni da loro, è normale. Anche a me non piace, anche se muoio dalla voglia di confidarmi con qualcuno. Ho trovato questo..splendido ragazzo che mi desidera. Pensi che non voglia urlarlo ai quattro venti? " cercava di non piangere, ma gli occhi arrossati dicevano il contrario. Stava dicendo più di quanto intendesse fare, ormai si era rotta la diga. Se ne sarebbe pentito in futuro, lo sapeva, perchè questa dichiarazione avrebbe portato alla rottura definitiva e a problemi all'interno dello show. Quanto era riuscito a farla durare? Una settimana? Complimenti Colfer! Darren continuava ad ascoltarlo tenendo lo sguardo fisso a terra, non aveva parole per replicare; tutto ciò che stava dicendo Chris lo l'aveva già pensato e si odiava per quello che gli stava facendo, non riusciva a sopportare di sentirgli quel tono di voce quasi supplichevole. Chris era il ragazzo più orgoglioso che conoscesse. "Sono abbastanza intelligente da capire che se lo facessi rovinerei i piani di molta gente e quindi preferisco viverla intimamente. Ma quando ti ho visto flirtare spudoratamente con Heather...cosa volevi dimostrare?" in quest'ultima frase ci mise una rabbia che non credeva di possedere. Non alzò la voce, bastò la passione con cui fece la domanda per far smuovere Darren. "Non volevo dimostrare nulla. Heather è una bella ragazza, mi piace. Ho visto uno spiraglio e ho voluto entrarci." spiegò fingendo disinvoltura, dando una spiegazione assai lacunosa di ciò che aveva fatto. In realtà stavano flirtando in modo talmente pesante che misero in imbarazzo il resto del cast, oltre che Chris. Davano per scontato che, anche se non c'era nulla di ufficiale, ormai Darren avesse preso la sua decisione con Chris, e invece vederlo comportarsi in quel modo li rese tutti nervosi. Sembrava quasi un tradimento in diretta. Cory se possibile andò su tutte le furie ma per non esplodere di fronte ad estranei decise di andarsene. Lea istintivamente prese la mano di Chris, molti lo fissarono mentre non riusciva a distogliere gli occhi da Darren incollato al collo di Heather. C'era qualcosa di estremamente sbagliato in tutto questo. Non parliamo poi della reazione di Sebastian a quello scambio di sguardi; un ragazzo zerbino più tonto di quello non si era mai visto. Ebbe la bella idea di imitare il ragazzo che tutti stavano osservando, avvicinandosi anch'esso al collo di Chris. Ma fu il suo sbaglio più grande che potesse fare.

"Tutto qui? Lei ci sta e tu le salti addosso? Cavolo! Sei un genio! Non potevi allargare i tuoi orizzonti in un'altra direzione?" Possibilmente lontano dai miei occhi! questa volta alzò la voce marcandola con un sarcasmo talmente aspro che si diete fastidio da solo. Fu questo a far scattare Darren che voltò verso di lui tutto il corpo, tendendosi come se volesse colpirlo. E il letto a dividerli fu un vero colpo di fortuna. "Non ti ho promesso nulla! Qualche bacio e qualche toccatina NON FA DI ME IL TUO RAGAZZO! Non..." si rese conto di aver detto abbastanza e s'interruppe nel vedere l'espressione ferita di Chris. Non gli piaceva ciò che vedeva: aveva gli occhi spalancati che rendevano così piccole le sue limpide iridi azzurre, la bocca serrata, l'espressione sconvolta denotavano un certo sforzo a non esplodere.
Chris non aveva intenzione di piangere, non gli avrebbe concesso questo vantaggio. Darren gli piaceva, nonostante i suoi buoni propositi di non illudersi ci era caduto lo stesso. Chi avrebbe potuto biasimarlo? Era successo troppo infretta, probabilmente qualcuno poteva giudicare infantile la sua cotta, ma a lui piaceva già da tempo e il tutto s'era aggravato a causa della loro amicizia. Avevano legato senza accorgersene, forse complici i loro ruoli nello show...chi può dirlo. Forse tra loro c'era più chimica di quanto immaginassero.
Sta di fatto che lo fissò per degli istanti interminabili senza cambiare espressione, finchè non si spostò di lato oltrepassando il letto per dirigersi verso la porta. Nel farlo passò vicino a Darren che, istintivamente, gli afferrò il braccio per non farlo andare via. " Lasciami Darren. Lasciami dannazione!" In risposta Darren strinse le dita attorno al braccio di Chris, senza riuscire a dire una parola, e cercò i suoi occhi per leggerci qualcosa che non fosse disprezzo. Prima strinse gli occhi e i pugni, poi voltò lentamente la faccia ad incrociare lo sguardo di Darren. Non c'era disprezzo, solo delusione ed un'immensa voglia di piangere.

Quello sguardo spezzò qualcosa nel cuore di Darren, non sapeva spiegarsi cosa ma qualcosa era successo. E l'aveva fatto capitare Chris. Lo tirò verso di sè e lo abbracciò, da dietro seguendo il movimento del braccio. Non fu un abbraccio particolarmente romantico, anzi fu goffo per via della differenza d'altezza tra i due; appoggiò le labbra sulla sua spalla destra sollevando lo sguardo verso il volto di Chris e continuò nel suo silenzio. Era abbastanza. Non voleva sentire più il dolore che aveva provato qualche minuto prima.
Dopo un'iniziale sorpresa che lo bloccò cercò di divincolarsi ma Darren rinserrò la presa "Ti prego smettila. Smettila di cambiare idea in questo modo." piagnucolò Chris angosciato lasciandosi scappare qualche lacrima. "Fa male! Non me lo merito." ingobbì le spalle scoppiando in muti singulti che scossero Darren. Non riusciva a dire una parola tanto era sconvolto dalla reazione di entrambi e ora sentirlo piangere non migliorava la situazione. Perchè continuare a mentire? Chris gli piaceva e basta. Aveva avuto la conferma con Heather che non era del tutto immune alle grazie femminili e tanto gli bastava. Si era sentito in colpa a flirtare con la collega di fronte a Chris? Non riusciva a ricordarlo.
"Smettila di piangere, per favore." lo supplicò Darren non appena ritrovò la voce. Scivolò davanti a lui stringendogli entrambe le spalle e scuotendolo appena, ma Chris era quasi piegato dal male e le lacrime bollenti gli scorrevano a fiumi sulle guance arrossate. Nemmeno lui era in grado di spiegarsi quel dolore. Era stato improvviso e inaspettato. "Basta Chris!" Lo stava praticamente sostenendo di peso per le spalle, quando si lasciò trasportare a terra in ginocchio. Il pianto di Chris si fece incontrollabile, abbastanza da spaventare Darren che, non sapendo cos'altro fare, lo abbracciò stringendolo quanto gli era umanamente possibile, come si fa con i bambini. Con il volto affondato nell'incavo tra spalla e collo di Chris, continuava a sussurrargli come un mantra "Scusami. Scusami. Scusami." Constatando che le sue scuse cominciavano a sortire un effetto positivo, visto che i singhiozzi di Chris andavano scemando, allentò la presa e iniziò a baciarlo sul collo, lentamente, salendo verso la mascella, poi sulla guancia umida. Gli terse le lacrime con i pollici sostenendogli il volto tra le mani ma non riuscì ad incontrare il suo sguardo. Guardò le ciglia chiare scurite dalle lacrime spingere con insistenza sulla pelle, convinto che non aprire gli occhi l'avrebbe esonerato dal provare qualsiasi cosa.
Gli baciò con delicatezza le palpebre, soffermandosi quel tanto che bastava perchè Chris smettesse di singhiozzare.

Chris si stava calmando. Non voleva pensare all'imbarazzo che provava per aver reagito come una ragazzina ma a ciò che gli stava facendo Darren. Si stava scusando e lo stava coprendo dei baci più dolci che gli avesse dato in quella settimana. Aveva paura di crederci e mentre Darren appoggiò le labbra sulle sue decise di non rispondere, si sforzò di non farlo. Socchiuse appena gli occhi, appesantiti dal pianto, e li richiuse subito non appena sentì il calore salirgli al volto. Rimase immobile, con le braccia stese lungo i fianchi e le spalle leggermente incurvate, lasciando che Darren continuasse a baciarlo dolcemente e in modo delicato.
Ce la stava mettendo veramente tutta per farsi perdonare. Non stava fingendo un sentimento che non provava. Era tutto vero anche se non ancora definibile. Sapeva solo che voleva curarlo, tranquillizzarlo, fargli dimenticare quell'ultima mezz'ora. Sapeva con certezza assoluta che ciò sarebbe stato difficile ma voleva almeno provarci. Lasciò le sue labbra lentamente, sperando fino all'ultimo che Chris chiudesse la distanza ma non fu così. Abbassò lo sguardo a guardare quelle labbra incantevoli e sospirò tremando, lasciando che Chris, impulsivamente, assaporasse il sapore del suo bacio umettendosi le labbra. Avevano un sapore diverso, continuava a pensare Chris mentre si passava la lingua sulle labbra, sempre ad occhi chiusi. "Smettila di leccarti le labbra in quel modo..." sussurrò Darren sorridendo, lasciandogli andare il volto per stringergli una mano. A quel punto Chris non potè far altro che aprire gli occhi, divenuti ancora più limpidi dopo il pianto, ad incontrare quelli di Darren, addolciti da un affetto che scoprì di provare solamente in quell'istante.

"Sai di buono..." sussurrò con voce incerta, tra i sospiri tremolanti di chi ancora non ha finito di piangere. Darren avrebbe voluto scherzare ma non riusciva a pensare ad altro che a un modo per farsi perdonare. "E' il tuo sapore che migliora il mio..." mormorò lasciando di stucco Chris, che non si aspettava certo una frase del genere. Tutto, sul suo volto, gridava stupore. E c'era una certa dose di tenerezza, ora, nel modo in cui Chris guardava Darren. Quest'ultimo lo riscaldò con un sorriso perfetto, pieno di significato, e lo tirò dietro di sè mentre si alzava. "Vieni. Hai bisogno di rinfrescarti." constatò dopo averlo osservato attentamente. Non era lo stesso Darren quello che lo stava portando in bagno e ciò confuse Chris non poco. Si lasciò trasportare come un bambino, fiacco, stanco e con la testa leggera. Si rendeva conto di quanto fosse sbagliato accantonare la delusione di quanto era successo ma proprio non riusciva a privarsi delle attenzioni di Darren. Vere o false che fossero.

Darren non pensava, agiva. Come aveva più volte ripetuto, erano più le volte che non sapeva cosa stesse facendo. Mentre accompagnava Chris davanti al lavandino, fece scorrere l'acqua aspettando che divenisse abbastanza fredda, quindi prese uno degli asciugamani in dotazione dell'albergo e ne accostò un lembo all'acqua lasciandolo inzuppare. "Non c'è bisogno che tu lo faccia, posso farlo da solo..." mormorò con un filo di voce Chris cercando di afferrare l'asciugamano che, intercettato il movimento, Darren allontanò frettolosamente. Si mise a ridere, lasciando che Chris appoggiasse entrambe le mani al lavandino, quindi, mettendosi di fianco a lui, iniziò a detergergli il viso gentilmente ed accuratamente, accarezzandone con la spugna morbida ogni centimetro. "Mi dispiace Chris. Ho detto un mare di cazzate." mormorò all'improvviso interrompendo l'atmosfera. Lui, dopo un sospiro, che servì a scacciare la tensione, si girò a guardarlo con uno sguardo talmente serio da lasciare il collega senza parole "Perchè?" Sul momento la domanda lo confuse e gli fece abbassare lo sguardo ma alla fine Darren si fece coraggio "Perchè sono un codardo." gli rispose tornando ad accarezzargli il mento e il collo con l'asciugamano umido. Quel contatto fece rabbrividire Chris, che si voltò a fronteggiarlo. "Parlo sul serio. Perchè?" ripetè con fermezza, bloccando la mano di Darren afferrandola per il polso. Alchè Darren non potè più evitare di rispondere e scosse il capo, stringendo e rilasciando le labbra come se cercasse di trattenere le parole "Perchè credo che tu abbia ragione Chris. E sono davvero un codardo, non stavo scazzando prima." Si tese verso di lui, piegando il capo in direzione del suo collo, inspirando il suo odore "Non riesco a resisterti. Non credevo di avere così paura delle etichette ma a quanto pare ho anch'io dei limiti, diversamente da come pensavo." La voce bassa, incerta, che gli alitava sul collo ebbe un effetto devastante sulla concentrazione di Chris. "Darren tu non sei gay. Fattene una ragione..." mormorò ironico posandogli una mano sulla spalla e spingendo per allontanarlo da sè. "Seriamente. Vuoi vivere questa..cosa? Fallo. Ma non deludermi mai più!" concluse con freddezza, prima di chinarsi a baciarlo con rinnovato ardore.

Darren rispose al bacio con la stessa passione, lasciando che Chris lo spingesse lentamente verso la parete di plastica opaca che nascondeva la doccia. In quel bacio e nei gesti, Chris, ci mise anche la rabbia che aveva provato mezz'ora prima, che non era riuscito a sfogare e che credeva di aver dimenticato. Darren non fu da meno. Quando scopri un nuovo gioco vuoi conoscerne tutti i segreti per battere l'avversario no? Era proprio ciò che voleva. Non aveva idea che la passione di Chris potesse superare la sua immaginazione. Lui però voleva stupirlo con la dolcezza. Non sembrava che Chris ne avesse assaggiata molta ultimamente. Passandogli le mani sul corpo, per distinguerne i lineamenti e farne conoscenza, accostò le dita ai suoi fianchi afferrandogli la maglia e sollevandola senza fretta. Chris per agevolarlo sollevò le braccia e quando se ne liberò rimase sorpreso nel notare l'espressione di Darren. Lui non era mai andato fino in fondo ma aveva già avuto delle storie, nonostante i suoi 20 anni, quindi poteva capire l'esitazione che vedeva nei suoi occhi. Sorrise, senza dire nulla, armandosi della finta disinvoltura di chi vuole gestire la situazione senza essere sicuro di esserne in grado. Desiderava Darren in modo così assoluto che dopo un iniziale schema mentale spense il cervello e fece partire il pilota automatico.

Darren, che non riusciva a fare lo stesso e si sentiva palesemente impacciato, lasciò a Chris il coltello dalla parte del manico continuando a sentirsi un po' stranito dallo scambio di ruoli. Non era abituato ad essere la parte 'debole' della coppia. "Non pensare" mormorò Chris tra le sue labbra sentendo chiaramente la tensione del compagno. Lo voleva presente. Darren ascoltò il consiglio e lasciò che il suo istinto prendesse il sopravvento. Si allontanò dalla sua bocca abbassandosi a baciargli la base del collo, facendo scorrere lentamente le labbra e la lingua sul petto fino a lambirgli i capezzoli, uno alla volta, e morderli appena, stringendoli tra i denti, facendo sospirare Chris di piacere.
Trasse maggiori soddisfazioni quando fece scorrere i polpastrelli dai fianchi al ventre, in un tocco appena accennato, che fece rabbrividire Chris in modo imbarazzante. "Mi fai il solletico così..." sussurrò scuotendo brevemente il ventre in una risata appena accennata e subito sostituita da altri sospiri sommessi, nel sentire le labbra e le mani di Darren scorrergli sul corpo, invitanti e seducenti.
Lo trascinò in alto affondandogli le dita tra i capelli per avventarsi sulla sua bocca e mormorargli con voce resa roca dal desiderio "Eri troppo vicino alla zona rossa. Smettila subito altrimenti DAVVERO non risponderò di me." Darren rise per quell'affermazione. "So benissimo cosa intendi..." gli rispose spostandogli il volto con il proprio in modo da raggiungere nuovamente il collo, una delle zone in cui Chris perdeva più facilmente la testa. "Darren forse è il caso di smetterla..." borbottò controvoglia sapendo che raggiunto un certo limine non si sarebbe fermato. "Non ne vedo il motivo" replicò Darren sfiorandogli ripetutamente il collo con i denti. Lasciò scivolare le mani sui suoi jeans, sbottonandoglieli e sfilandoglieli dai fianchi con un'abilità che sorprese Chris. Aveva raggiunto il limite. Prima che Darren provasse a fare qualsiasi cosa la sua mente aveva già deciso il seguito della serata e l'occhio cadde sulla doccia alle spalle del collega. Farsi trovare con le braghe calate dai loro colleghi non era proprio il massimo delle aspettative; non aveva idea di che ore fossero ma sapeva che era passato un po' da quando erano rientrati e l'idea di un'entrata a sorpresa lo terrorizzava. Non appena Darren sfiorò i suoi slip, trovando senza troppa difficoltà ciò che cercava, Chris indietreggiò il bacino lasciandolo interdetto "Aspetta!"

"Cos'ho fatto?" gli domando subito Darren tirando indietro la mano come se si fosse bruciato. Possibile che ora fosse proprio lui a tirarsi indietro? Chris gli fece capire subito le sue intenzioni sorridendogli lascivo "Andiamo sotto la doccia." Darren, che non comprese subito, si voltò a guardare la doccia alle sue spalle e poi scoppiò a ridere. "Ma Christopher...non pensavo avessi queste fantasie." esclamò fingendosi vergognosamente turbato ma Chris riuscì a spiazzarlo "Tu non hai idea di quello che ti farei se non avessi paura che gli altri potrebbero entrare da un momento all'altro." disse d'un fiato senza staccare gli occhi da Darren, che rabbrividì lasciandosi sfuggire un sospiro d'attesa "Dammene un assaggio allora!" e questa risposta fece ampliare, se possibile, ancora di più il meraviglioso sorriso di Chris.
Si sfilò i jeans dalle gambe dirigendosi verso la porta del bagno, che chiuse a chiave "E' strano che mi senta come la donzella in difficoltà delle fiabe in questo momento?" domandò divertitò Darren sfilandosi la maglia con una certa fretta. Chris a quella battuta si voltò, soffermandosi a guardarlo in totale adorazione, piegando la testa di lato continuando a sorridere compiaciuto sapendo che per quella notte, tutto quello, sarebbe stato suo. Anche la sua agitazione lo eccitava. Era così divertente vederlo in quello stato di totale ansia da prestazione, gli faceva tenerezza "Così mi fai sentitre il cattivo della situazione. Ma se così...bello!" pronunciò l'ultima parola con enfasi tale che riuscì a farlo arrossire. Vedere Darren arrossire era qualcosa di raro che meritava una menzione d'onore. "Sei arrossito! I ruoli si sono finalmente invertiti..." gli si avvicinò afferrandolo per l'elastico della tuta e tirandolo verso di sè. "Sei adorabile..." mormorò in completa balia di emozioni nuove e strane da condividere proprio con lui. Scostandosi per qualche istante fece scorrere l'anta della doccia e subito dopo l'acqua, aspettando che s'intiepidisse.

Prima di continuare si voltò verso Darren, che gli stava accarezzando la schiena, e con lo stesso tono serio di poco prima "Sei sicuro di voler entrare?" gli chiese lasciando che Darren replicasse con un sorriso presuntuoso "Che male può farmi una doccia?"
"Sai bene che se entrerai qui dentro, nudo e bagnato, non risponderò delle mie azioni." nonostante cercasse di sdrammatizzare fu molto serio. "Vorrei che tu...avessi ben chiaro..." cominciò a balbettare perdendo improvvisamente la sicurezza. Voleva fare sesso, non c'erano molti modi per dirlo e Darren lo sapeva. Non era un novellino, seppur si trovasse dalla parte opposta, ed era un maschio soprattutto quindi sapeva benissimo cosa passava per la testa di Chris. Cercò di tranquillizzarlo posandogli una mano sul volto, in una carezza gentile "Non ho intenzione di tirarmi indietro. Non domani e di sicuro non ora." si umettò le labbra, deglutendo, senza smettere di fissare gli occhi azzurri di Chris "Voglio entrare in quella doccia subito...e farti morire."
Chris rimase senza parole, avvampando e cercando di trattenere un sorriso che sfuggiva al suo controllo "Oh no no Darren. Non hai capito. Sarò io a far morire te."
Darren sbuffò e alla fine lo afferrò per l'elastico degli slip "Ora basta parlare!"

Non ci fu bisogno di dire altro mentre finivano di svestirsi a vicenda lasciando parlare il proprio istinto; Chris fece scorrere nuovamente l'anta della doccia, una volta che entrambi furono all'interno, e spinse Darren sotto il getto d'acqua godendosi per intero la visione del suo corpo grondante. Non sapeva spiegarsi come fosse ancora in grado di contenere i propri movimenti, di non essere brutale come in quello stesso istante gli suggeriva la mente. Forse il desiderio di guardarlo era più forte del desiderio di saltargli addosso? Assolutamente ogni fibra del suo corpo urlava il contrario. "Cos'è quella faccia?" gli domando Darren notando, stupito, la sua espressione trasognata. Chris si rese conto di avere un'espressione nel momento in cui Darren glielo fece notare, perchè fino a qualche attimo prima era nel suo mondo d'adorazione, totalmente assente. Ciò lo fece vacillare e sorridere mestamente tornando al presente. "Nulla. Ero incantato dal tuo aspetto..." sospirò passando sotto il getto d'acqua per avvicinarglisi. Darren non ne fu stupito e se possibile, dopo quell'ammissione, la sua espressione fu ancora più incantevole mentre lasciava correre lo sguardo sul corpo di Chris, così snello e virile allo stesso tempo. "Non sottovalutarti..." mormorò avvolgendogli un fianco con il braccio lasciando scivolare la mano sul suo sedere piccolo e morbido. Quel semplice tocco ebbe l'effetto straordinario di far scollegare, ancora una volta, il cervello di Chris; continuando così rischiava di bruciarsi i neuroni in un giorno solo. Fece scorrere le mani su ogni centimetro del corpo di Darren, accarezzandolo con delicato trasporto, mentre continuava ad insinuarsi nella sua bocca come se volesse anticiparci quanto aveva intenzione di fare. Quando entrambi raggiunsero il limite di sopportazione fisica che era umanamente possibile tollerare ci fu un attimo di smarrimento su a chi spettasse l'onore. Si guardarono per il successivo minuto scambiandosi eloquenti messaggi che spezzarono per un momento l'atmosfera caricandola di una dose di testosterone troppo elevata perchè quello spazio la potesse contenere. Qualcuno avrebbe dovuto cedere e a farlo fu Darren lanciandogli un'occhiata alla 'staiattentoaquellochefai!' che fece quasi ridere Chris; con il cuore che martellava minaccioso nel petto accarezzò la sua schiena con dolcezza infinita e voluta per allentare la tensione. Essendo effettivamente la prima volta per entrambi, per Darren il discorso valeva in quel senso, Chris ebbe improvvisamente paura di non essere all'altezza e il suo esitare fece voltare Darren di poco, per comprenderne la ragione.

Sollevando un sopracciglio osservò quel misto di lussuria e incertezza che ombreggiavano il volto di Chris e sorrise a labbra serrate in una tipica espressione 'Alla Blaine' "Andrà tutto bene..." si limitò a sussurrargli. Aveva ripetuto quella frase altre volte, trovandosi nell'atto di tranquillizzare la ragazza di turno e ora usarla per tranquillizzare la virilità di Chris dava un tocco di ironia al momento. "Oh lo so..." scherzò Chris sollevando le spalle con nonchalance. "Ho solo timore di non essere alla tua altezza" ammise facendolo voltare per baciargli le spalle, facendo scorrere le mani lungo la schiena per poi serrarle attorno ai suoi fianchi, avvicinadoli appena al suo bacino per fargli sentire quanto fosse...contento..della sua vicinanza.
Appoggiando gli avambracci alla parete della doccia, serrando i pugni, mormorò egoisticamente trovandosi al limite della sopportazione "Muoviti Chris, la stai facendo troppo lunga." non c'era rabbia nel suo tono ma solo esasperazione. Nonostante non fosse totalmente convinto dello scambio di ruoli, sapeva che aspettare non avrebbe giovato nè a lui nè a Chris.
Quell'esortazione fece accantonare qualsiasi insicurezza a Chris che, sinceramente, cominciava ad avere anche lui qualche dubbio sulla sua presa di posizione. Si era sempre immaginato la sua prima volta in un altro modo, da altre angolazioni, qualcosa di romantico e speciale ma tutto ciò che stava capitando con Darren, in un certo senso, sembrava ugualmente speciale visto sotto un'altra ottica. Alla fine si concentrò su quel momento per renderlo il più meraviglioso e delicato possibile, fondendosi con sorprendente naturalezza con il suo corpo, strusciando naso e bocca alla base della sua nuca preso dall'impeto di morderlo come farebbe un felino in fase d'accoppiamento. Perchè era quello che gli suggeriva l'istinto ogni volta che si trovava in sua presenza; era un istinto primitivo quello che si risvegliava in lui ogni volta che si trovava in intimità con Darren.
I sospiri e i gemiti di entrambi si mescolarono quando Chris aumentò l'intensità dei suoi movimenti acquistando sicurezza e agilità che non sapeva di possedere. Era tutto così naturalmente bello e perfetto che ogni dubbio sulla scelta delle posizioni sparì nel momento in cui Darren portò indietro un braccio per avvolgere in un possessivo abbraccio la testa di Chris.

Nel momento in cui Darren inarcò la schiena per agevolare i movimenti di Chris, spalmandosi sulla parete della doccia, furono entrambi consapevoli che non ci sarebbe stato nulla di romantico in quell'atto. Il sesso, se fatto bene, non era romantico ma brutale, possessivo, ferino e sporco. Non si muoveva velocemente, al contrario. Chris sprofondava in Darren con una tale forza e prudenza che pareva volesse fondersi completamente con il suo corpo, oltre che con la sua mente. Perchè a quel punto, in quel momento, non c'era finzione. Erano compatibili anche fisicamente e non c'era nulla che potesse mandare in estasi Christopher come quel pensiero.  
Mentre Darren appoggiava la testa sulla sua spalla, Chris gli accarezzava il viso cercandogli la bocca insistentemente rallentando maggiormente i movimenti fin quasi a fermarsi. Esplorandosi la bocca dolcemente, a vicenda, Chris gli passò la mano sul ventre scendendo ad accarezzarlo abilmente, sorprendendolo per questo doppio attacco che lo fece sogghignare tra un sospiro e l'altro di beatitudine totale.
Chris coordinò i movimenti con una maestria tale che fece letteralmente perdere la testa a Darren, che strinse la mano dietro la sua nuca con più forza incitandolo con la propria voce e il proprio corpo a fare di più. Fu all'apice del piacere che borbottò qualcosa di davvero indecente che Chris nemmeno riuscì a capire, ma che prese per un apprezzamento che lo fece ridacchiare quasi volesse ostentare il suo completo successo.
Non che per lui fosse stato diverso, anzi. Non aveva la forza di dire niente, nè di muoversi, quindi si limitò ad appoggiare una mano alla stessa parete dov'era spalmato Darren, per non gravargli del tutto addosso. Restarono in quella posizione per qualche minuto, riprendendo a respirare; in qualche modo si resero conto che l'acqua si stava raffreddando, l'avevano lasciata aperta per tutto il tempo per soffocare i rumori nel caso fossero rientrati i colleghi, ma non riuscirono a separarsi.

"Chris.." mormorò Darren tocchettandogli svogliatamente il braccio teso senza smettere di sorridere. Questa volta tocco a Chris replicare con un sonnacchioso "Mmm?" mentre gli stringeva un braccio attorno ai fianchi accarezzandogli il ventre. "Sicuro fosse la prima volta?" Era spiazzato, piacevolmente. Il complimento velato fece ridacchiare ancora Chris, che gli sfiorò il collo con le labbra prima di separarsi, un po' controvoglia, da lui. Avrebbe desiderato guardarlo in faccia, non avrebbe potuto resistere in quel momento se lo avesse guardato negli occhi. Chiuse l'acqua e fu silenzio per un attimo. "Non so se potrò fare a meno di te ora..." ammise abbassando lo sguardo, quando Darren si voltò a guardarlo come se lo vedesse per la prima volta...e forse era proprio così. "Non credo che te lo permetterò"
   
 
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