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Autore: Letty Cullen    29/05/2011    1 recensioni
Isabella è una ragazza 17 enne che si appresta a partire per le vacanze estive insieme ai suoi genitori. Passera' tre divertenti settimane, fara' nuove conoscenze e forse trovera' anche l'amore...
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Ciao ragazzi! Ce l'ho fatta a sfornarvi un altro capitoletto... Eccolo! Buona lettura e grazie, so che ci siete! Kiss

 

 

Bella

Per quella sera fortunatamente mi ero portata un vestitino nero super elegante. Mi arrivava appena sopra il ginocchio. Aveva le spalline molto sottili e aderiva completamente al mio corpo. Il corpetto aveva una scollatura a cuore con una arricciatura proprio nel mezzo. Orizzontalmente, tante piccole pieghe definivano la decorazione dell'abito. La parte della gonna scendeva sui fianchi e aveva, cucite sopra la stoffa stessa, delle strisce di tessuto identico a quello del vestito che andavano a formare delle rose. In mano una pochette nera con una ciondolo a forma di perla sulla chiusura. Ai piedi un paio di scarpe nere con cinturino ... tacco 12.
Capelli raccolti in un chignon e una mantella di pizzo nera sulle spalle.
Mi misi degli orecchini di perle e in viso un leggero trucco.
Ero pronta.
Bussai come sempre alla porta dei miei genitori e scendemmo a cena.
Arrivati nella grande sala, il maitre ci condusse al nostro tavolo. La sala era ormai al completo ma non riuscivo a scorgere il motivo del mio batticuore.
Gia', da quando ero uscita dalla mia stanza, il mio cuore rimbalzava da un lato all'altro dentro al petto.
Sentivo voci su voci, parole su parole.
La sala era completamente illuminata a giorno, pesanti lampadari decorati con gocce di cristallo pendevano dal soffitto. Eleganti tovaglie con altrettante stoviglie comparivano su ogni tavolo. I bicchieri brillavano quasi a formare un arcobaleno.
All'improvviso un profumo, quel profumo mi fece voltare di scatto e i miei occhi sorrisero al posto delle mie labbra.
"Ciao Isabella!" e mi passo' accanto senza staccare gli occhi da me.
"Ciao Edward!" biascicai malamente, non so neanche io come avevo fatto a rispondere tanto mi sentivo la bocca impastata.
Si sedette al suo tavolo seguito da tutta la famiglia e per ultima Alice che passandomi accanto mi saluto' e mi passo' una mano sulla spalla.
Che carina, ci conosciamo da.. quanto? 4 ore e gia' fa cosi'!
Mia madre, ignara di tutto mi guardo' sorpresa e mi chiese se avevo gia' fatto amicizie altre a Jacob.
Oh Jacob, un bravo ragazzo sembra, ma un po' invadente e presuntuoso, dato che è da quando sono seduta che mi FISSA e mi fa... L'OCCHIOLINO???? ODDIO!!!
Per fortuna la cena inizio', dopo il solito discorso di Billy, e lui smise, per poco di fissarmi e ammiccare dato che la sua bocca era impegnata a masticare.
La cena termino' e aspettando lo spumante per il brindisi, mi sentii chiamare da una vocetta squillante.
"Isabella" mi chiamo' Alice avvicinandosi.
"Buonasera signori, sono Alice Cullen, una neo amica di Isabella"
"Oh buonasera Alice." si affrettarono a rispondere i miei genitori.
"Isabella, volevo domandarti se ti andava di venire al mio tavolo, raggiungiamo i miei fratelli e te li presento! Posso portarla con me?" disse tutto d'un fiato pronunciando l'ultima frase con lo sguardo verso i miei.
"Oh certo, vai pure Bella. Divertiti!"
Alice chiedeva a me se potevo andare e per me rispondevano i miei.... ASSURDO! Va beh.
"Ok Alice, prendo le mie cose e andiamo!"
Agitata come non mai ma con una felicita' che mi faceva quasi scoppiare il cuore, presi la borsa e la seguii.
Il loro tavolo non era molto distante dal nostro e in un attimo fummo li.
Edward era seduto di spalle, rideva per una battuta di quello che presumo fosse suo fratello... "Oh Emmett non dirmi cosi non ci posso credere!! Ah ah ah, ma dai! E l'hai lasciata li cosi? " disse Edward.
"Si Edward, era odiosa come i peli nelle orecchie! Ah ah ah!" gli rispose il ragazzone bruno.
"Emh emh" fece Alice per richiamare l'attenzione "Quando voi due avete finito di fare questi discorsi superflui, io vorrei presentarvi una persona. Lei è Isabella!"
Nessuno si era praticamente accorto di noi.
E quando giungemmo li, chi era di spalle si volto' completamente mentre gli altri girarono solo il capo.
Al sentire la voce di Alice si zittirono e come a salutare, oltre al CIAO collettivo, con mio stupore, i maschietti si alzarono in piedi e mi fecero un mezzo inchino.
Tutto questo sotto gli occhi dei miei, che sapevo non si stessero perdendo nulla, e quelli di Jacob, che sembrava stesse andando in fumo.. per cosa poi non so!
Il primo a venirmi incontro fu LUI.
"Beh, noi ci siamo gia' visti.. benvenuta al nostro tavolo Isabella" mi disse facendomi un sorriso da infarto.
Poi mi si avvicino' il ragazzone bruno: era alto e muscoloso, si avvicino' e mi porse la mano. Io feci lo stesso. "Piacere, sono Emmett, fratello maggiore di Edward!"
Edward lo guardo' e poi disse: "Si maggiore, all'anagrafe, ma per il resto siamo praticamente uguali! Ah ah ah!"
Quelle poche parole scatenarono l'ilarita' del gruppo e attirammo su di noi non ben poche occhiate indiscrete.
In tutta risposta Emmett lo trucido' con lo sguardo e si fece di lato per lasciare spazio a un ragazzo biondo.
"Piacere mio, Emmett!" dissi prima di ritrovarmi a stringere un'altra mano.
In quella intervenne Alice: "Isabella lui è Jasper e lei è Rosalie, sono fratelli e nostri vicini di casa!"
"Oh piacere ragazzi! Ma vi prego, chiamatemi Bella, lo preferisco!"
"Certo Bella, come vuoi! Anche io lo preferisco!".
Mi voltai verso chi aveva appena pronunciato quelle parole e lo vidi fissarmi col suo sorriso rivolto su di me, addosso a me. Non avevo ancora fatto caso al suo abbigliamento: portava un completo nero con cravatta nera, scarpe nere lucidate a dovere e una camicia bianca. Semplice e... perfetto! Aveva la capacita' di annebbiarmi il cervello! Le mie funzioni cerebrali erano sicuramente sotto zero!
In quel momento mi sembro' di essere isolata dal resto del mondo: io, lui e il silenzio.
Ma duro' poco, perchè quell'uragano di Alice mi invito' a sedermi.
Naturalmente sulla sedia accanto alla SUA.
Iniziammo cosi a parlare, mentre in sala, il brusio delle parole veniva sostituito dalla musica.
E fu allora che dal palco, il cantante invito' i primi ballerini a salire in pista.
Oddio, questo non lo avevo calcolato.
Non avevo calcolato la possibilita' che si dovesse ballare,
non avevo calcolato che qualcuno avrebbe potuto invitarmi a ballare,
non avevo calcolato che LUI potesse invitarmi a ballare!
Le prime coppie affollarono la pista. Perfino mamma e papa' lo fecero. Che belli che erano, l'incarnazione dell'amore in persona! Quanto li amavo!
Ad un tratto sentii cio che avevo paura di sentire ma che in fondo speravo e attendevo di sentire.
Qualcuno pronuncio' il mio nome, associato alle parole TI VA DI BALLARE e quando mi voltai per vedere chi mi avesse rivolto la domanda, mi immobilizzai sulla sedia.
No non poteva essere!


   
 
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