Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: _Giuls17_    30/05/2011    1 recensioni
Storia inspirata all'OAV "un sentimento che trascende il tempo"
Qualcosa impedirà a Kagome di tornare da lui, qualcosa che manco lei sa spiegare, ma questo la distruggerà, ma non sarà lo stesso per Inuyasha, perchè lui inizierà a dimenticarsi di lei...finchè non ne rimarrà un debole ricordo...
La storia è stata corretta e leggermente modificata ∞
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Un po' tutti
Note: Movieverse, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Buongiorno chiedo scusa intanto per l'immenso ritardo, spero che continuerete a seguire la mia storia kiss ;)

Capitolo 14



Finì di studiare la sera tardi, alla fine la voglia era tornata ed ero quasi riuscita a mettermi in pari con un paio di materie.
Sorrisi, quando avevo la voglia, potevo fare qualsiasi cosa.
Mi affacciai alla finestra e guardai sconsolata il cielo stellato; forse non ero l'unica a guardarlo, forse come me anche Koga lo stava guardando, oppure Miroku o Sango.
Ma forse tutti tranne lui.
-Mi mancate.- dissi piano e guardai con sguardo triste il pozzo.
Non era giusto rimanere intrappolati a causa di un non so che e poi pensai mi sarebbe piaciuto dire a Inuyasha cosa pensavo di lui.
Cosa pensavo del suo atteggiamento menefreghista, della sua insensibilità.


***

-Koga, sai dove siamo diretti?- gli chiesero preoccupati.
-Siamo sulla strada giusta.- disse deciso.
-Cosa te lo fa credere?- 
-I frammenti di sfera che porto con me, siano come elettrizzati.- disse serio tutto a un tratto.
-Vuol dire che fra poco troveremo altri frammenti?-
-No che fra poco saremo costretti a lottare per averli.-
Distrattamente si fermò a guardare il cielo, non si era mai accorto di quanto potesse incantare, ma il merito di questo suo cambiamento era dovuto solo a lei.
Alla donna che gli aveva cambiato la vita, ma sapeva dentro il suo cuore che lei non lo avrebbe mai ricambiato perché non avrebbe visto altri che il botolo.
Non è giusto, pensò non riuscendo a staccare gli occhi dal cielo, sarebbe stato bello se lei lo avesse ricambiato, se lei avesse provato almeno un pó di amore per lui, ma non tutti i sogni diventano realtà.
Lo avrebbe visto sempre come un amico, il salvatore, il ragazzo del momento, ma niente di più.
Gli si strinse forte il cuore a quel pensiero, ancora non era riuscito a capacitarsi del fatto che il cane senza volerlo avesse vinto e che ora stava perdendo anche l'unica cosa bella della sua squallida vita da mezzo demone, mentre lui dopo innumerevoli sforzi non era ancora riuscito a farsi apprezzare veramente.
Forse a causa di un gioco del destino, ma in quella desolazione si chiese se anche lei stesse guardando le stelle.


***

-Shippo dobbiamo andare.- disse dolcemente Sango.
-È già ora?- chiese il piccolo alzandosi dal letto improvvisato.
-Si, ci stanno aspettando.- -Va bene.- 
Il piccolo li trovò a pochi passi già tutti sistemati per il viaggio.
-Dove andiamo?- chiese Miroku.
-A cercare la sfera, ovvio.- disse sfacciato Inuyasha.
-Questo lo sapevo, solo in che direzione?- chiese non capendo la stupidità dell'amico.
-Uhm, vediamo per di qua.- disse indicando il nord.
-Come mai?- chiese senza capire.
-Non lo so, ma andremo per di là.- 
E non aspettò nemmeno una risposta, si incamminò solitario verso la direzione da lui presa.
-Siete sicuri che abbiamo fatto bene?- chiese Miroku sconsolato.
-È l'unico modo per salvare Kagome.- disse Sango.
-E se lo scopre? Se scopre che lo usiamo?- chiese preoccupato Shippo.
-No se stiamo zitti e lo seguiamo.- disse lei andando dietro al mezzo demone.
-Ha ragione.- disse Miroku seguendola.
-Okay.- e anche Shippo si incamminò verso nord.


***

-Kagome, vieni a tavola!!- urlò la mamma.
-Si arrivo.- risposi.
Scesi le scale e mi trovai a tavola con mamma, nonno e Sota.
-Che buono!- urlai iniziando a mangiare.
E per i primi minuti oltre al suono delle forchette che colpivano i piatti, non ci fu nessun rumore.
-Kagome senti.- iniziò mia mamma.
-Dimmi.- chiesi continuando a mangiare.
-Come mai Inuyasha non si è fatto piú vedere?- 
Bloccai la forchetta a mezz'aria e non riuscì a chiudere la bocca per i successivi cinque minuti.
Mi aveva davvero fatto quella domanda? Si, davvero.
Senza dire niente posai la forchetta e mi alzai per poi uscire fuori.
Il vento mi colpiva il viso e non mi permetteva di respirare bene, ma non era importante al massimo sarebbe finita dopo un paio di minuti.
Con le lacrime agli occhi guardai il cielo e iniziare a piangere tutto il mio dolore, il mio cuore mi stava di nuovo abbandonando, quanto ancora avrebbe retto per la  solitudine e la tristezza?
Poco.
Mi rispose la mia mente, mancava poco alla mia caduta, e prima di lasciarmi andare a un urlo pieno di dolore, il mio pensiero andò a Koga.
 
   
 
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