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Autore: NipoteDellaLuna    31/05/2011    1 recensioni
Beh, ciao a tutti, sono Ludo. Ho deciso di scrivere una Eff perché molte volte, non posso dire ciò che provo, ciò che penso, e sopratutto quello che voglio, che desidero ardentemente. Questa storia, più o meno è basata sulla mia.. Diciamo, stravagante vita. Passo per passo, vi racconterò (in parte), perché sto scrivendo, vi spiegherò il perché è all’incirca basata sulla mia vita.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blair Waldorf
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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My Queen.

 
 
Charles’ Pov.
 
 
La guardai uscire, era così perfetta, e quel livello di perfezione, doveva essere violato. Sorrisi da stronzo.
Mi soffermai a pensare. Royal, il mio migliore amico da sempre, ragazzo di Bella, da sempre, non capivo cosa aspettava a violare quella sua perfezione. Risi sinceramente per la prima volta in tutta la giornata, mi alzai da letto e mi portai una fragola alla bocca, mi appoggiai alla finestra e vedevo quell’orrenda cuginastra avvicinarsi alla piscina.
Royal stravedeva per Denise. Sbuffai, era riluttante quella ragazza, e come diavolo faceva a passare da Bella, così stupenda e casta, a quel mostro usato e riusato. Risi nuovamente e decisi di incominciare a macchinare il mio piano.
Mi misi le mani in tasca e mi diressi verso la camera della mia “Cuginetta”, bussai.
“Avanti” entrando sorrisi da stronzo, avevo un piano, l’umiliazione sociale per quella povera sgualdrina era imminente.
“Mia Regina.” Mi inchinai leggermente al cospetto di quella creatura, la Reginetta dell’Upper Est Side. Le tesi la mano e lei con tono elegante mi disse: “ Il tuo piano è pronto Cavaliere?” Mi prese la mano e annuii sorridendo.
“Usciamo per festeggiare la sua umiliazione!” Rise al dir poco maligna, quel suo tono era raggelante, ma al quanto sexy. Scendemmo le scale e andammo in piscina, sorrisi e annunciai: “ Ragazzi, sta sera c’è il Withe Party, siamo tutti invitati. Il party è fra due ore quindi affrettatevi a preparavi.” Sorrisi e guardai quella creatura dai boccoli castani sorridere leggermente maligna, stava macchinando qualcosa contro Denise, ne ero sicuro. Rientrammo.
“Cos’è non ti fidi del mio piano?” Gli dissi mentre salivamo le scale. “Uhm, davvero Bass, vuoi sapere la verità?” Risi nuovamente. “Odio quella ragazzetta quasi quanto te, e la tua vittoria è una cosa che desidero. Ardentemente direi. Quindi, sputa il rospo.” Le sfiorai il viso, mi guardò con disgusto. “Allora Chuck, al Withe party, tu la sedurrai e poi la umilierai.” La guardai accigliato. Era per caso impazzita? “Ah. Ah. Ah. NO! Non sedurrò mai quella orripilante ragazza. Se così si può definire, e poi io cosa ci guadagno?” Lei rise e mi prese per il colletto della camicia, spingendomi verso la sua stanza e poi mi sbatté contro la porta che si chiuse. Io risi. “ Se mi desideri, basta chiedere.” Mi guardò male. “ Bass, sei disgustoso e non capisco cosa provano le ragazze per te! Preferirei indossare delle Jimmy Choo dell’anno scorso, invece che..” Non finì la frase che si allontanò da me. Io mi avvicinai e gli cinsi i fianchi “Sei ancora più sexy quando mi insulti.” Le baciai il collo ma Lei, sembrò non gradire e con disgusto mi allontanò.
“FUORI!” Mi ordinò, feci un inchino teatrale e uscii.
Andai in camera mia e mi vestii, sospirando e guardai il bicchiere con lo scotch quasi vuoto, bevvi l’ultima goccia e scesi di sotto in salotto, dove mamma, papà, Serena, e Nathaniel discutevano. “Salve a tutti.” Dissi schiarendomi la voce. “Scusate l’interruzione.” Cercai di fare il timido, ma papà mi conosceva e mi guardò sorridendo. “Papà, dovrei parlarti, è importante, potresti venire?” Dissi guardandolo, lui si alzò e si scusò, dicendo che sarebbe tornato immediatamente.
Lui mi guardò, mi mise la mano sulla spalla e mi diede una pacca, mentre entravamo nella sala da pranzo. “Charles, dimmi pure.”
Alzai lo sguardo verso di Lui. “Papà, mi presti l’altra limousine per andare al White Party?” Mi guardò ridendo. Cosa diamine aveva da ridere? “Chuck, devi portarci qualche ragazza?” Chuck? Non mi chiamava mai così, ma poco mi importava. Il suo tono era leggermente divertito e lo guardai, scuotei la testa. “No,no,  papà, nessuna ragazza, o meglio vado con Bella al party, dobbiamo fare una cosa!” Sorrisi da stronzetto. “Che state macchinando?” Mi chiese lui divertito. “Papà, fatti nostri me la presti si o no?” Lui si avvicinò. “Mi raccomando non fate casini di cui potete pentirvi. Hai il permesso di prendere la limo.” Sorrisi. “Grazie papà.”
Usciti da quella stanza, tornammo in salotto e mi sedetti sulla poltroncina in pelle aspettando Bella. Dei passi provenienti dalla cime delle scale mi fece girare, era Lei. Wow! Semplicemente perfetta nel suo completo ovviamente bianco di Chanel, mi alzai e le tesi la mano. Di rimando la prese e  uscimmo dalla sala. “Ci vediamo più tardi al Withe party.” Disse lei e uscimmo. Percorremmo il vialetto e aprii la portiera della limousine, mi sorrise ed entrò, subito dopo entrai anch’io. “Champagne?” Lei mi guardò e mi rispose appoggiandomi la mano sulla gamba “Ovviamente!” Dal mini frigo presi la bottiglia del suo Champagne preferito e lo versai in due calici, gliene porsi uno e lo prese. “Alla distruzione sociale di Denise Humphrey” Disse lei soddisfatta. “Lunga vita alla Mia Amata Regina!” detto questo lei mi sorrise compiaciuta e io le scoccai un bacio nella guancia.

  
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