GIURO SOLENNEMENTE DI NON AVERE BUONE INTENZIONI

Cap 7: Il colore rosa



Remus John Lupin non avrebbe mai creduto che un lupo mannaro riuscisse a diplomarsi nella famosa Scuola di Magia e di Stregoneria di Hogwarts. Ma si sbagliava.

Era seduto in Sala Grande ad ascoltare il discorso di fine anno di Silente.
- Parlo soprattutto per i ragazzi del settimo anno. I tempi dei giochi, purtroppo, sono finiti, specialmente per voi. Il mondo magico sta affrontando una dura lotta con un mago tanto potente quanto malvagio. Parlo di Lord Voldemort. So che non sono cose piacevoli da dire a dei giovani quali voi siete, ma ritengo che abbiate il diritto di sapere esattamente cosa dovrete affrontare fuori dalle mura di Hogwarts: Lord Voldemort e i suoi seguaci, i Mangiamorte, stanno cercando di conquistare il potere, e nel loro folle tentativo non risparmiano nessuno, neppure donne e bambini, neppure gli indifesi Babbani. Il male non guarda in faccia a nessuno e non risparmia nessuno, nemmeno chi è buono. Vi prometto che farò tutto quanto è in mio potere per garantire la sicurezza all'interno delle mura del Castello, ma nel mondo al di fuori della scuola non posso garantirvi la stessa protezione. I più giovani dopo i mesi estivi torneranno tra queste mura, dove so che saranno al sicuro, ma voi del settimo anno dovrete ogni giorno stare attenti, guardarvi le spalle, combattere. Come vorrei risparmiarvi la lotta! Sappiate comunque che qui troverete sempre un rifugio sicuro, una mano pronta ad accogliervi. So che siete coraggiosi, leali, intelligenti e orgogliosi. Abbiate il coraggio di credere nelle vostre capacità. Abbiate il coraggio di scegliere da che parte stare.-


Remus John Lupin non avrebbe mai creduto che un lupo mannaro potesse avere degli amici, ma si sbagliava.

-Che ne dici Lunastorta? Allegro il discorsetto, vero?- Sirius era sempre pronto a scherzare su tutto, mai che prendesse qualcosa sul serio.
-Sirius piantala, non ho voglia di scherzarci su!-
-Ma che ti prende? Remus ascolta: anche noi sappiamo che ci aspettano tempi duri, ma finchè saremo amici ci proteggeremo a vicenda, come abbiamo fatto finora. Giuro solennemente di non avere buone intenzioni, ricordi?- disse James, convinto come sempre nel potere della loro amicizia.
-E nel frattempo tanto vale divertirci!!! Manca ancora qualche giorno prima di tornare a casa.-
-Forse hai ragione Peter, ci preoccuperemo quando sarà ora, per adesso possiamo pure divertirci-
-Ho in mente uno scherzetto che fa proprio al caso nostro. Non credo che le serpi saranno contente, ma non è un mio problema!- affermò Sirius, sicuro delle sue idee. In effetti in fatto di scherzi non era secondo a nessuno.


Remus John Lupin non avrebbe mai creduto che gli amici possono essere così preziosi. Ma si sbagliava.

-Allora, cosa hai in mente cagnaccio?- chiese incuriosito James.
-Lo saprete al momento giusto, ma so che approverete. Ho solo una domanda da farvi: non trovate che il rosa sia proprio un bel colore, di quelli proprio maschi? Uno di quei colori con cui verniceresti la tua scopa? Un bel rosa confetto, per intenderci...-
-Sirius mi spaventi, soprattutto pensando che abbiamo dormito sette anni insieme.- disse Remus.
-Tesoro di cosa ti preoccupi?- disse Sirius con una soave voce in farsetto e le labbra a cuoricino, -sai che sei il mio preferito, dopo James naturalmente. Vieni qui mio bel biondino...-
-Scemo!!!!!!!!!!! No Sirius, smettila!!!Sirius piantala immediatamente!!!!!!!! Siriusssssssssssssssss!!!!!-

Ma per sapere quello che aveva in mente Sirius dovettero aspettare di arrivare alla fermata di King Cross, per l'ultima volta in veste di studenti di Hogwarts. Mentre tutti scendevano dal treno che li aveva riportati a casa, e si dirigevano dalle loro famiglie, i bauli e gli zaini dei ragazzi di Serpeverde si colorarono in tutte le sfumature del rosa: dal rosa pastello del baule di Rookwood, al rosa fuxia dello zaino di Avery, al tono rosa confetto scelto per Piton. Inutile dire il coro di risate che si alzò dagli altri ragazzi. Nessuna magia che tentarono riuscì a restituire a quegli oggetti il colore naturale.

-Tu, lurido infame, cosa hai fatto?- urlò Nott, un ragazzo grande e tondo del sesto anno, rivolto ai quattro Grifondoro che erano sicuramente i colpevoli, anche se nessuno li aveva visti praticare l'incantesimo.
-Con chi ce l'hai Nott? Ognuno di noi ha un nome, sai?- disse James, -lui è il Signor Peter Minus, Quel bel moro li dietro è il Signor Sirius Black, di nobile casata, portagli rispetto, quell'altro gentiluomo è una mente alquanto brillante, e risponde al nome di Remus Lupin, mentre io sono James Potter, e se non ti dispiace quando ti rivolgi a noi usa le maniere adeguate, e dacci pure del voi.-
-Tu sei completamente scemo, non è vero? Credi che non abbia capito che questo odioso colore non è colpa vostra?-
-Le prove, prima di accusare qualcuno servono le prove- rispose pacato Remus, -anche se devo ammettere che il rosa è un bel colore tutto sommato...-
-Vedi che avevo ragine io?!- scherzò Sirius.
Nel frattempo anche Severus Piton si era avvicinato ed aveva negli occhi un'espressione gelida, di autentica cattiveria.
-Statemi bene a sentire voi quattro- disse in tono pacato e freddo, -so bene che siete stati voi, ma d'ora in avanti le cose cambiano, non siete più sotto la protezione delle sottane di Silente, ora pagherete per le vostre meschinità, e tanto per cominciare- disse indicando Remus con l'indice ossuto della sua mano, -tenete quella lurida bestiaccia lontano da me.-
James e Sirius si pararono in un batter d'occhio davanti all'amico pronti a proteggerlo.
Sirius prese la parola e urlò in faccia al rivale tutta la sua determinazione -Guai a te se lo chiami ancora una volta lurida bestia, capito Mocciosus? Il suo mignolo vale più di te tutto intero!-
-Bada a come parli, tu non sai chi sono io!- disse Severus in risposta.
-Tu sei uno che ha scelto male i propri amici!- rispose Remus.
Stavano ormai per sfoderare le bacchette quando il capotreno, allarmato da tutto quel gridare si avvicinò e li costrinse ad allontanarsi. Finchè non avrebbero attraversato la barriera del Binario 9 3/4 erano ancora sotto la responsabilità della scuola, e oltre la barriera sarebbero stati tra i babbani, ragion per cui era meglio per loro riporre le bacchette.


Remus John Lupin non avrebbe mai creduto che il potere della loro amicizia potesse un giorno contribuire a sconfiggere il più grande Mago Oscuro dei nostri tempi, ma si sbagliava.

Questa però è un'altra storia. Una storia che ormai è leggienda. E' la leggenda del bambino che è sopravvissuto. E' la leggenda del figlio di Ramoso, del figlioccio di Felpato, dell'alunno preferito di Lunastorta, di colui che fu tradito da Codaliscia. E' la soria del giovane eroe che, accompagnato dai Malandrini, sconfisse Voldemort e riportò la pace nel mondo magico.



FINE!!!




Questa volta il mio ritardo è a dir poco vergognoso, chiedo venia....
Avevo in mente qualche altro episodio, ma viste le mie difficoltà di tempo nel mettere nuovi capitoli ho preferito concludere questa storia. Le idee che ho in mente posso sempre usarle in futuro...
Ringrazio come sempre tutti quelli che mi seguono e soprattutto chi recensisce, grazie mille! E anche quelli che avranno la bontà di leggere questo ultimo capitolo nonostante si sia fatto attendere.
Spero che vi piaccia.
Baci baci Ary ^^