Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: report    01/06/2011    4 recensioni
Una decisione e ci amammo. Una decisione e tutto per noi finì. Ma adesso amore mio, sapendoti lì, dove non dovresti stare riapre in me milioni di ferite. due mondi opposti che si uniscono. Inuyasha e Kagome divisi per sempre o forse....
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Resto immobile per non so quanto tempo finché non sento delle presenze accanto a me. Alzo gli occhi e vedo Rin e Sesshomaru davanti a noi.
“Ma…” esclamo e Rin s’inginocchia “La gabbia si è sciolta da sola” annuisco e abbasso la testa verso il volto di Kagome. Rin gli sposta alcune ciocche di capelli e noto che si è addormentata.
“Rin” esclamo e lei alza la testa senza smettere di accarezzare Kagome “Cosa Inuyasha?”
“Adesso cosa facciamo? Dove la portiamo?”
“Io… non lo so. Non devono sapere che si è risvegliata. Non prima che lei riacquisti i suoi poteri del tutto e non prima che io…. Che io…. gli obblighi a riaccettarla. È lei la vera erede al trono…. Io…. Sono solo un rimpiazzo”.
Annuisco e sposto lo sguardo verso Sesshomaru che sbuffa. “Sì! Sì! Ho capito…. Ma smettetela di guardarmi così. La portiamo al nostro castello. Ma non devo scoprirci nessuno” vedo Rin sorridere e alzarsi, avvicinandosi a lui “Grazie Sesshomaru” gli sussurra ad un orecchio abbracciandolo mentre lui mi fissa “Quando i rispettivi regni sapranno di noi quattro ci sarà da divertirsi parecchio. Secondo me ci rinchiuderanno tutti nelle segrete” poi sbuffa dandomi le spalle “Avanti cagnolino, prendi la tua bella e andiamocene di qua!”
Annuisco velocemente e prendo in collo Kagome. Lei si agita un po’, senza svegliarsi. Adagia la testa sul mio petto e così, con lei tra le mie braccia ci solleviamo nell’aria verso casa.

Adagio Kagome sul letto di una delle stanze. Osservo Sesshomaru annuire dalla porta e chiudersela alle spalle.
Siamo stati attenti, siamo stati prudenti nel non farci vedere da nessuno. Invisibili ai soldati, alla servitù.
Adesso osservo Rin che inginocchiata ai piedi del letto stringe una mano di Kagome che ancora dorme.
Poi la vedo agitarsi e spalancare i suoi bellissimi occhi, puntandoli dritti sulla sorella.
“Rin!” e si alza, mettendosi seduta e guardandosi intorno.
“Stai tranquilla Kagome. Qui siamo al sicuro. Nessuno ci ha visto entrare. Resteremo qui finché tu non ti riprenderai” lei sorride, accarezzando la testa di Rin “Sei cresciuta sai?” l’abbraccia e vedo le lacrime solcargli il volto.
Poi si staccano e io mi sento di troppo.
Questa scena ha cui sto assistendo non mi appartiene.
Avanzo nella stanza, superando il letto ed evitando accuratamente di guardare Kagome. Afferro Sesshomaru per un braccio. “Usciamo. Lasciamole un po’ da sole” lui annuisce e lasciamo insieme la stanza.
Seguo Sesshomaru fino ad una delle sale, dove afferro un bicchiere e scolo non so bene cosa, l’unica cosa che m’interessa è sentire qualcosa che non sia la paura.
Sono terrorizzato.
Lei si è risvegliata.
Lei è qui con me, a pochi passi da me.
Però… lei… mi ama ancora?
Afferro di nuovo il bicchiere, ma una mano mi ferma.
“Ti pare il caso di ubriacarti Inuyasha? Non so perché ma temo che dovremmo essere parecchio lucidi d’ora in avanti” fisso mio fratello negli occhi e mi lascio cadere su una poltrona “E se lei non mi vuole più?” e lo fisso sperando in una frase di conforto.
Vana speranza. Lui il conforto non sa neanche dove è di casa.
“Te ne farai una ragione fratellino! Inoltre fossi in lei ti lancerei sulla luna con un bel calcio!” sospiro afferrandomi la testa tra le mani “Grazie! Tu sì che sai come rincuorare le persone. Mi chiedo come faccia quella graziosa e gentile fanciulla a stare con te!”
Quando sento la risposta lo fisso stupito “Me lo chiedo anch’io Inuyasha. Me lo chiedo ormai ogni giorno da più di dieci anni” ed esce dalla stanza, ma sulla soglia si ferma e senza girarsi risento la sua voce “Va da lei”.
Osservo per un po’ con rinnovato interesse le punte delle mie scarpe, come se nascondessero un immenso segreto e poi mi alzo tornando verso la stanza dove si trova Kagome.
Busso e la voce di Rin m’invita ad entrare. Kagome adesso è in piedi, davanti alla finestra, mentre Rin appena mi vede mi regala un gioioso sorriso, sorriso che manca dalle labbra di Kagome che mi fissa impassibile.
Rin mi si avvicina afferrandomi un braccio “Inuyasha sai dov’è Sesshomaru?”
“Credo sia andato nella sua stanza. Ma…. È sicuro che vaghi da sola per il castello?”
“Sì! Non preoccuparti, finché non mostro le ali passo quasi inosservata. Anzi credo che per un paio di volte mi abbiano scambiato per una domestica”.
Corre verso la sorella, l’abbraccia e poi esce di corsa dalla stanza dove è sceso un lugubre silenzio.
Mi faccio coraggio e avanzo, fermandomi a lato del letto, lontano circa tre metri da lei.
“Stai bene Kagome?”
Lei annuisce e si gira, dandomi le spalle e osservando fuori della finestra. Ormai si è fatta notte e la sua figura quasi scompare nel buio al di là della finestra.
“Come hai scoperto chi ero Inuyasha?”
Sobbalzo “Io… Sesshomaru un giorno, mentre eravamo seduti a tavola iniziò a descrivere la nuova regina del regno della luce. Eri tu, ad ogni parola eri sempre più tu, e alla fine il nome…. Fu la conferma” la vedo annuire “Quindi tu genialmente hai pensato bene di spezzarmi il cuore per non darmi problemi alla salita al trono”.
Sobbalzai di nuovo, tremando leggermente “Io… sì”.
“SEI UN IDIOTA!” urla girandosi di scatto e fissandomi negli occhi.
Abbasso la testa colpevole, in effetti, un po’ idiota lo ero stato.
“Cosa è successo in questi anni Inuyasha?”
“Beh… niente di che. I nostri due regni non hanno avuto contrasti e ora capisco anche il perché dato quei due. E inoltre sono stato così sveglio da non accorgermi che mio fratello se la faceva con tua sorella da ben dieci anni” vedo i suoi occhi allargarsi “Dieci anni?” mi chiede stupefatta e io annuisco “Però…. E tu, ecco… tu Inuyasha cosa hai fatto in questi anni?”
Sorrido leggermente “Ho pensato a te” esclamo mentre lei inclina la testa da un lato “Vuoi dirmi che in trent’anni non hai mai avuto una ragazza! Avanti Inuyasha… non ci poss…!” non la lascio finire che mi getto verso di lei afferrandola per le spalle “Invece devi crederci Kagome. Io ho amato solo e sempre te. Ti ho amato trent’anni fa, ti ho amato in questi trent’anni e io…. Ti amo anche adesso. Kagome… so di avere sbagliato, ma…” l’abbraccio e sento le sue mani stringere la mia maglia.br>Mi stacco, afferro il suo mento sollevandolo verso di me, perdendomi in quegli occhi color del cioccolato e avvicino lentamente le mie labbra alle sue. Temo che mi fermi, ma continuo.
Le appoggio dedicatamene sulle sue, calde, morbide. Sposto la mia lingua in avanti e le sento dischiudersi. Assaporo di nuovo il suo sapore dopo così tanto tempo. Le nostre lingue si rincorrono, mordaci, bramose. Il bacio diventa sempre più profondo, brutale. Le mie mani abbandonano le sue spalle e scendono leggermente sfiorando la sua pelle morbida. Kagome mi afferra il volto con le mani, premendo il suo corpo contro il mio. Veloce, la giro e la spingo verso il letto.
Lei scende, senza mai distogliere il suo sguardo dal mio. Mi afferra la maglia e la solleva, gettandola poi di lato. Faccio lo stesso con la sua e inizio a baciarle il collo, scendendo lentamente, gli bacio il seno, mordicchiandoli il capezzolo e sentendo un lamento fuggire dalle sua labbra. Mi rialzo, baciandola di nuovo, allungando una mano che uso per eliminare i suoi stretti pantaloni neri e i miei.
Accarezzo la sua gamba vellutata, risalendo dalla caviglia con piccoli baci. Arrivo lì, dove era mio desiderio arrivare e sento il suo corpo fremere ad ogni mio movimento.
“Inuyasha!” sentire il mio nome sussurrato dalle sue labbra, mentre mi accarezza i capelli mi manda in estasi. Abbandono la mia meta e risalgo, soffermandomi di nuovo suoi seni e sulle sue labbra ormai rosse. “Mi sei mancata Kagome” sussurro ad un suo orecchio mentre lentamente scivolo in lei “Ti amo!” esclamo mentre il suo corpo s’inarca sotto il mio e lei mi abbraccia “Anch’io ti amo Inuyasha” e appena lo dice la stringo forte. La stringo finché non raggiungiamo insieme il piacere e la continuo a stringere per tutta la notte.
Non chiudo occhio. Osservo lei dormire tra le mie braccia. La testa appoggiata sul mio torace, le gambe intrecciate con le mie, i suoi capelli che mi solleticano il naso e scivolano leggeri tra le mie dita.
Erano trent’anni che tutto ciò accadeva solo nei miei sogni. Non posso addormentarmi, il timore che svegliandomi lei non ci sia più, mi attanaglia il cuore.
La vedo agitarsi, poi parlare “Dormi Inuyasha. Non sparirò all’alba”
Sorrido mentre lei alza la testa e mi fissa “So cosa stai pensando Inuyasha. Ma… dormi” il mio sorriso si allarga “Vedo…. Che riesci ancora a decifrare i miei silenzi e i miei pensieri”. Annuisce. “Ti conosco meglio delle mie tasche Inuyasha” mi da la schiena, mentre io la trascino verso di me, affondando la testa nell’incavo del suo collo e addormentandomi.
Mi sveglio di botto, osservando la stanza invasa dal sole e mi giro nel letto e lei è lì.
Aveva ragione, non è sparita.
Poco dopo anche lei si sveglia e io la bacio leggermente sulla fronte mentre Kagome si stiracchia sedendosi sul letto. “Mi mostri il resto del castello Inuyasha?” mi chiede girandosi verso di me “Sai… preferibilmente le cucine. Ho una fame da lupi. Sono in arretrato di anni!”
Sorrido, baciandola sul collo mi alzo, rivestendomi. Quando lei è pronta, usciamo e afferrandola per un mano iniziamo ad incamminarci. Vedo Kagome ammirare ogni stanza, finché non apro una delle sale trovandomi di fronte Sesshomaru intento a fare colazione.
“Ah ah la bella addormentata” esclama ingurgitando una forchettata di cereali.
Kagome sorride, sedendosi di fronte a lui. “Quindi tu sei il famigerato principe del regno oscuro” e lui annuisce mentre io mi siedo accanto a lei.
“E quindi tu sei anche il rinomato fratello maggiore di Inuyasha” lui annuisce di nuovo. “Inoltre sei il bell’imbusto che si porta a letto mia sorella” e adesso vedo Sesshomaru strafogarsi con i cereali. Tossisce, fissando Kagome e cercando di riprendere il controllo “Io… guarda che non l’ho mica violentata”.
“Lo so. Ma lei è pur sempre la mia sorellina e se la fai soffrire ti scuoio. Chiaro?”
Lui fissa prima me, poi lei “D’altronde tu vai con mio fratello, ma non preoccuparti, per me puoi anche farlo a pezzetti”.
Sospiro sconsolato. Fratello degenerato.
Kagome intanto mangia con gusto tutto ciò che la cameriera le ha portato. Finché non la vedo fermarsi e irrigidirsi.
“Che c’è?” chiedo preoccupato mentre percepisco una forte aura malvagia. Sesshomaru si alza “è vicino!” esclama serissimo mentre Kagome sussurra un nome che sbianca Sesshomaru “Rin!”
Tutti e due la fissiamo “Rin è in pericolo!”



   
 
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