Anime & Manga > Card Captor Sakura
Ricorda la storia  |       
Autore: micia95    02/06/2011    5 recensioni
Sono passati quattro anni e mezzo e Sakura e Shaoran non si sono né visti né sentiti né per telefono né per iscritto e ora lui è tornato. Come la prenderà Sakura? Come si chiariranno? E come la prenderanno i loro amici e Toyua?
Questa fanfiction parla del loro incontro e della loro nuova vita insieme, di tutte quelle piccole cose che fanno parte della vita di tutti i giorni.
Spero piaccia a tutti. ;)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Card Captor Sakura, la storia non è finita'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

RICORDI

La sveglia suonò e la ragazza dai capelli color del miele si girò dall’altra parte del letto, facendo finta di non averla sentita, la quale però continuava a suonare e che perciò svegliò la creatura assomigliante a un leoncino che viveva con la ragazza.

“Svegliati Sakura! Non vorrai mica far tardi il primo giorno di scuola?!” disse Kero-chan esasperato, cercando di svegliare la ragazza mentre spegneva la sveglia.

Sakura si tirò su, e mettendosi a sedere sul letto disse “Non ho voglia di andare a scuola” Kero-chan la guardò pensando a cosa avrebbe potuto dirle per tirarla su di morale, perché gli occhi sempre allegri della ragazza ormai da quattro anni e mezzo erano spenti, tristi, abbattuti e il suo morale era a terra, non aveva voglia di fare niente, ed era dimagrita di molto e il suo viso non riusciva ad essere felice, al massimo era sereno. Tutto ciò nonostante Sakura fosse da sempre stata una ragazza allegra e solare, spiritosa e piena di vita e che non si arrendeva mai; questo almeno fino a quando lui non se ne era andato portandosi via il cuore e la voglia di vivere della ragazza. Inizialmente Kero-chan era stato arrabbiato, anzi furioso con quella persona, ma poi si era dovuto ricredere, non era colpa sua se Sakura si trovava in quello stato, lei si era solo innamorata follemente, pazzamente di Shaoran e lui era dovuto ripartire, e sebbene Sakura l’avesse saputo fin dall’inizio, non aveva potuto evitare di soffrire.

“Dai Sakura, fra un po’ arriverà Tomoyo, non vorrai farla mica aspettare come al solito, vero?!”

“Hai ragione, adesso mi sbrigo” gli rispose la ragazza mentre si alzava e si dirigeva verso il bagno per fare la doccia.

Kero-chan la guardò sparire oltre la porta del bagno e si lasciò scappare un sospiro: avrebbe voluto fare di più, ma non avrebbe funzionato, come tutte le altre volte d’altronde… Lui e Tomoyo avevano cercato di farla divertire, ridere o almeno sorridere per mesi, ma il risultato era sempre stato lo stesso: sorrideva, questo sì, ma non era un sorriso dal cuore, perché i begli occhi verdi di Sakura erano sempre velati di tristezza, un velo sottile che solo i suoi migliori amici avrebbero potuto notare. Dopo mesi di tentativi, entrambi avevano capito che l’unica cosa che poteva far tornare il sorriso a Sakura era il ritorno del suo ragazzo dalla Cina; così avevano provato a telefonargli ma … tutto inutile! Aveva risposto loro Mei-Ling, dicendo che Shaoran era impegnatissimo, che non poteva rispondere e di non chiamare più; aveva aggiunto che le dispiaceva molto spiegando che il motivo per cui Shaoran era impegnato era che si trovava in una situazione complicata e che quindi… insomma, era meglio non sentirsi. Tomoyo e Kero-chan avevano deciso all’unisono che era meglio non dire niente a Sakura, ma, non avevano capito bene come, lei era venuta a conoscenza della telefonata e per un paio di giorni non aveva fatto altro che piangere, perché si era auto convinta che Shaoran non fosse più innamorato di lei, che si era trovato un’altra ragazza con cui passava tutto il suo tempo e altre mille sciocchezze. Subito entrambi si erano prodigati per smentire quelle affermazioni dicendole che molto probabilmente aveva dei problemi in famiglia e che Mei-Ling non avrebbe mai permesso una cosa del genere. Sakura però, in fondo al cuore era convinta della sua ipotesi e perciò aveva risposto “Spero che voi abbiate ragione, ma se non fosse così me ne farò una ragione prima o poi (forse nda), ma non smetterò mai di amarlo”. E il discorso era finito lì. La settimana seguente Tomoyo aveva trascinato Sakura in una palestra di ginnastica artistica convincendola ad iscriversi al corso, sperando in questo modo di distrarla almeno un pochino dal pensiero di Shaoran. Sakura aveva iniziato a seguirlo e mettendoci tutta sé stessa e aveva anche ottenuto ottimi risultati. Però la ragazza non metteva tutta sé stessa solo nello sport, ma aveva iniziato a impegnarsi seriamente anche a scuola facendosi spiegare da Tomoyo ciò che non capiva di matematica e studiando sempre insieme alle amiche, in modo da non avere un momento libero, in modo da non permettere alla sua mente di soffermarsi sul pensiero di Shaoran.

Tutto questo era successo tre anni prima, adesso per Sakura, Tomoyo e tutti i loro amici era il primo giorno di seconda superiore.

Mentre tutti questi pensieri turbinavano nella mente di Kero-chan e mentre lui riordinava le Carte di Sakura, con le quali Sakura parlava sempre più spesso trovando nel loro modo bizzarro di esprimersi e di pensare conforto, qualcun altro stava pensano più o meno alle stesse cose…

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Card Captor Sakura / Vai alla pagina dell'autore: micia95