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Autore: Gondolin    02/06/2011    4 recensioni
[ Friedrich II di Prussia, François-Marie Aroute (Voltaire), Hans Hermann von Katte ]François si passò una mano sugli occhi. La debole luce della candela non era sufficiente, e per l'ennesima volta si ripromise che quelle sarebbero state le ultime parole che scriveva quella notte.Intinse nuovamente la penna del calamaio.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Epoca moderna (1492/1789)
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Personaggi: François-Marie Arouet (Voltaire), Friedrich II, Hans Hermann von Katte (nei flashbach)
Warning: slash
Note: Non c'è niente al mondo, niente come scoprire che le proprie ship sono canon, o quasi. Adesso beccatevi le foto (che lo scanner mi è morto) della biografia che sto leggendo su Friedrich e morite con me!
Allora, breve riassunto: Friedrich era sempre stato un fanboy di Voltaire e i due intrattennero sempre una fitta corrispondenza, ma finché Friedrich Wilhelm, soprannominato non per niente il Re Sergente, rimase in vita, i due non poterono incontrarsi. Appena re, Friedrich invitò Voltaire, che però voleva portare con sé la sua adorata Émilie du Châtelet. Be', vi stupireste se vi dicessi che Friedrich fece di tutto per impedirlo? “Non voleva dividere con lei gli abbracci di Voltaire”, è pressappoco la frase che compare nel libro.
Poi i rapporti con Voltaire hanno alti e bassi. E in entrambi i casi sono favolosi: poesie di commiato (in cui fanno le checche isteriche e litigiose. LI AMO), e la pagina successiva del libro, in cui praticamente si dichiara il loro amore (seriamente, "DANZIAMO FINO AD ANSIMARE", EH?).
Misoginia portami via, quanto odio per il matrimonio. E anche al di fuori di esso, tutte le donne che si è mai insinuato siano state sue amanti poi sono state trovate vergini o fedeli ai legittimi mariti. Lui era uno che le donne le rispettava, seee, quasi quanto Alessandro Magno!
E poi del sano angst che vi fa sempre bene. Dei, che pianti! E poi non sono stata a fotografare le pagine precedenti, ma in tutti gli interrogatori l'unica cosa di cui si preoccupava Fritz non era quella di ottenere il favore paterno o non perdere il trono e la vita, no!, era di scagionare per quanto possibile Katte! çAç quanto amore!
Spero di essermi fatta perdonare la lunga assenza con queste succose notizie. Adesso a voi, divertitevi! E grazie del supporto e delle recensioni. Sappiate che vi adoro.


Prompt: Scrivere una drabble in cui non si ripeta mai due volte la stessa parola (a parte le congiunzioni e gli articoli) - Squadra 5 pr la MDF @ [info]it100 + 05:00 Stupito per [info]24ore Tabella: qui
Wordcount: 100

Sarebbe difficile rendere a parole lo stupore di François al vedere tanto adirato il sovrano, che era abituato a vedere sempre cortese, a costo di essere falso.
Fu dunque la sorpresa a renderlo incauto. Lasciando la penna che andava tormentando fra le dita, prese una mano di Friedrich fra le sue.
Avrebbe pronunciato frasi di fiducia e conforto, se non gli fossero parse semplicemente fuori luogo.
- Non voglio sapere nulla, - disse, facendo quasi violenza a se stesso - né indagherò il vostro cuore, se ciò vi causa infelicità. Ma vi prego, non privatemi ancora della vostra preziosa compagnia.


Prompt: 06:00 L’angolo moribondo di un sogno infranto + Scrivere una drabble senza dialoghi - Squadra 1 (Seven Drabbles in a Box)
Wordcount: 180

Riaprendo gli occhi alla tenue luce di un sole appena sorto, Friedrich ripensò alla prima giovinezza, quando era costretto a svegliarsi ogni mattina alle sei in punto. Non era tollerato un solo minuto di ritardo nel protocollo, non un solo istante sottratto alla preghiera o alla colazione col grassone.
Se avesse avuto sogni da conservare con cura, sarebbe stato costretto ad abbandonarli in pezzi sul cuscino. Ma di sogni, allora, non ne aveva. Vaghe volontà di cambiamento, idee di nobiltà e filosofia, certo, ma sogni, sogni veri che fanno piangere quando ci si sveglia e li si scopre falsi, quelli ancora no. E nuovamente aveva abbandonato la sciocca abitudine di sognare dopo la morte dell'uomo che gli aveva insegnato a farlo.
Ora svegliarsi all'alba era diventata una sua scelta. Era curioso come un semplice cambio di prospettiva potesse rendere piacevole un'azione che per anni si era rivelata odiosa. Se si alzava così presto era per permettersi il lusso di tutte le attività un tempo proibitegli, come la lettura dei classici e la musica senza sottrarre tempo al governo del regno.



Prompt: 07:00 Eclissi di luna + Bandiera - Squadra 3
Wordcount: 150

Lo stendardo della casa degli Hoenzollern garriva alto sopra il castello, a mala pena visibile alla luce delle stelle. Era una notte senza luna, e a Friedrich, che se ne stava a rabbrividire solo sui bastioni (una polmonite, piuttosto che guardare ubriacarsi i vecchi generali di suo padre), venne in mente un'eclissi. Non una a cui avesse assistito personalmente, no, ma una di cui aveva letto proprio quel giorno.
Era accaduto che la notte prima di una battaglia campale, coi due eserciti accampati uno di fronte all'altro, la luna fosse stata completamente oscurata, presaga di sventure.
I soldati, atterriti, si erano rivolti ai rispettivi condottieri. Il grande re aveva ordinato loro di tacere. Il giovane condottiero invece aveva sacrificato con loro agli dei della paura, e aveva fatto trarre auspici: il giorno successivo sarebbero avvenuti fatti terribili, sì, e sciagure!, ma ai danni del potente re nemico.
E così avvenne.



[Non ci posso credere. Non ci posso credere. Ci ho ficcato Alessandro Magno. Anche qui. Anche dove non c'entrava niente! Perdonatemi. Ormai sono anni che quel ragazzo mi ha fatta uscire di testa, non lo controllo più. L'episodio a cui mi riferisco è la notte prima di Gaugamela.]



Prompt: 08:00 “Ho la nausea” + Inchiostro - Squadra 3
Worldcount: 265

- Mi duole molto essere costretto a strapparvi al sonno, François, ma temo che questa non sia la posizione migliore per dormire.
Il filosofo si mosse molto lentamente, e quando alzò il volto rivelò una guancia macchiata d'inchiostro. Friedrich, che per lo meno si era addormentato su una poltrona, non si trattenne dal riderne di gusto.
- Tenete, amico mio! - esclamò porgendogli un largo fazzoletto ricamato - Temo che la vostra lotta contro i demoni dell'ignoranza vi si sia stampata in viso. Mi dispiacerebbe assai vedere annerite vita natural durante le vostre belle fattezze.
François, ancora scrollandosi il sonno di dosso, si fregò una guancia fino a ripulirsi quasi del tutto.
- Avete dormito bene? - domandò poi al re, un sorriso vago al seguito di chissà quale pensiero.
- Pessimamente, oserei dire. - rispose Friedrich gioviale - Sono tutto un dolore e ho una terribile nausea.
- C'è ancora quel bravo dottor- non gli fu permesso nemmeno di terminare la frase.
- Ne ho licenziati cinque dalla vostra prima visita. Non mi danno tregua, e anziché guarirmi mi guardano ammalarmi.
- Lo dicevate anche allora, e devo ammettere che a vedervi sembrereste l'uomo più solido di questa terra. Ricordo, durante il nostro primo incontro, di essere rimasto impressionato dalla vostra brillante conversazione per scoprire solo in seguito che eravate preda di una forte febbre e che vi eravate alzato dal letto per vedermi, contro il parere di tutti i medici.
- Ah, io detesto quei ciarlatani, con le loro inutili cure mi fanno solo perdere tempo prezioso che potrebbe essere assai meglio impiegato!



Prompt: 09:00 Voglia di scappare + Scrivere una drabble in cui le lettere con cui ogni verso inizia formino la parola "Drabble". - Squadra 2 (Cavalieri dell'Ordine Consacrato della Ficcyna Splendente)
Wordcount: 204

Di voglia di scappare ne aveva sempre, durante quei tediosi incontri con coloro che per il grassone erano i più nobili del regno, e per lui invece solo rozza soldataglia.
Rimaneva però immobile, non avendo altra scelta, e impassibile, con l'odio che gli cresceva nelle vene e la mente altrove.
Anche quel giorno aspettava solo di potersene andare, quando gli fu presentato un giovane ufficiale, figlio del tal generale, eroe nella tal battaglia, e sì, sì, senza ascoltare una parola, Friedrich stringeva mani e dispensava smozzicate frasi di circostanza senza sorridere.
Bastarono però alcuni minuti di conversazione col giovane, di cui si era degnato di ricordare il nome, Hans Hermann von Katte, per capire di avere a che fare con un uomo di stoffa del tutto diversa rispetto agli astanti.
Bella è un misero aggettivo per l'ultima composizione di Bach. L'avete sentita anche voi, non è vero? - e Friedrich si trovò a chiedersi come fossero finiti a parlare di musica anziché di tasse e confini, e ne fu estasiato.
Le labbra dell'ufficiale assunsero allora una piega appassionata, a cui il giovane principe non poté non fare caso.
E sarei lieto di darvi qualche lezione di flauto, altezza, se voi lo vorrete.



[Vi giuro che suonavano davvero il flauto insieme. Non è colpa mia se sono così fraintendibili.]

  
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