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Autore: Dark_Passion    02/06/2011    2 recensioni
Questa storia è frutto della mia fantasia... Racconta di una ragazza alle prese con i suoi problemi, e di una rockstar incasinata.
I due incontrandosi riusciranno a cambiare una la vita dell'altro? O le cose peggioreranno?...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 5
 
La piscina era colpita dal sole estivo “Emi ti ricordi la vacanza a Madrid?” disse Lucy stesa sul lettino mentre guardava Emi con i piedi immersi nell’acqua e gli occhi fissi
“Emii” nessuna risposta dalla ragazza
“Cazzo ma dove hai la testa?” si avvicinò e la scosse per le spalle
“Pianeta chiama Emi” si risvegliò da quel sonno apparente
“Cosa?” era completamente persa nel ricordo di ieri, dalle labbra del ragazzo che si muovevano sinuosamente, da quegl’occhi ipnotici che percorrevano la sua pelle facendola incendiare
“Ti ho chiesto se ti ricordi la vacanza a Madrid” se la ricordava eccome, l’ultima vacanza che si era concessa, lei e Lucy si erano divertite tanto
“Si, dovremmo farne un’altra” si giro versò l’amica che la guardava con occhi che brillavano come una bambina felice del suo leccalecca
 “Emii dai, ce la siamo meritata ” non era una cattiva idea visto che la sua mente non solo era oppressa da pensieri poco chiari riguardo a Zacky ma anche da tutto il dolore e la sofferenza per la morte del fratello
 “Ci serve, dobbiamo staccare e quale momento migliore di uno così: hai troppi problemi che hai bisogno almeno per un po’ di dimenticare e poi il lavoro ti ha dato del tempo per riprenderti quindi perché non lo facciamo?!” il suo ragionamento non faceva una piega ma c’era un ma che si ostinava a volergli uscire dalle labbra che ovviamente ricacciò giù con la forza
“Ok, questa volta però che ne dici di andare a Città del Messico?” se doveva fare proprio una vacanza perché non nella città che ha sempre sognato, quella città calorosa che le ricordava il suo amato Texas?
“Bellooo” Lucy stava saltellando come un canguro per poi rimettersi sul lettino a prendere il sole delle quattro; un suono distinto fece sobbalzare Emi *drindrin* , prese il telefono e lesse il messaggio che poco prima gli era arrivato:
 
From Zacky
Sono stato bene ieri, mi ha fatto piacere che ti sia confidata con me.
Ti stavo pensando … Cosa fai?
 
Il cuore di Emi perse un battito, quel ragazzo si ostinava a non voler uscire dalla sua testa.
 
To Zacky
Ti pensavo anch’ io.
Sono in piscina a godermi il sole 
Tu? J
 
Niente di più banale  da dire
 
From Zacky
Ho appena finito con la band di registrare la nuova canzone.
Ora sto andando a prendere un po’ d’aria, magari ti andrebbe di farmi compagnia?
 
Eccome se ne aveva voglia e poi un po’ d’aria non le avrebbe di certo fatto male
 
To Zacky
Volentieri, ci vediamo al pontile fra dieci minuti?
 
Il pontile era il posto più bello, di sera poi quando il sole tramontava era come una magia
“Penso che andrò a fare quattro passi” l’amica si tolse gli occhiali e la squadrò con il suo solito sguardo indagatore “da sola?” Lucy si preoccupava solo, Emi aveva bisogno di certezze in questo momento di una persona stabile che gli avrebbe fatto da pilastro e Zacky non lo era “Vado con Zack” gli piaceva e lo sapeva ma c’era qualcosa di più; quando pronunciava quel nome i suoi occhi s’illuminavano “Stai attenta” Emi aveva capito a cosa si riferiva e il messaggio gli era arrivato forte e chiaro ZACKY NON  È GIUSTO PER TE “Ok e tu non stare troppo al sole” disse mandandogli un  bacetto *drindrin*
 
From Zacky
Io sono già arrivato, ti aspetto al parcheggio
 
Corse in casa s’infilò le scarpe e prese le chiavi dell’auto.
Le note give you my all degli  Eyes set to kill risuonavano nell’ abitacolo quando parcheggiò  l’auto e scese, lo vide appoggiato alla sua BMV “Hey” fece per baciarli la guancia “Allora ti và di fare due passi?” e senza dire nulla Emi lo prese a braccetto e iniziarono a camminare
“Come stai?” si voltò per guardarlo meglio e fargli un timido sorriso
“Domani ci sarà il funerale” Zacky non sapeva cosa dirle “Penso di non andarci” quella ragazza era davvero complicata, non diceva mai quello che si aspettava “Perché?” finalmente era riuscito a spiccicare parola “Tutta quella gente a piangere una persona che neanche conoscevano” quelle persone erano la sua famiglia “Non vuoi dargli il tuo ultimo saluto?” non voleva passare per un’insensibile che non gliene importava nulla “Non vedo perché dovrei dirgli addio visto che è vivo proprio qui” e si indicò il cuore, Zacky sorrise benevolo “Vivrà per sempre nel mio cuore e nessuno mi potrà mai obbligare a dirgli addio” non era ancora pronta a lasciarlo andare e il ragazzo l’aveva capito visto che aveva passato la fase di negazione anche lui “Ma parliamo d’altro, non voglio deprimerti” sempre a pensare al bene degli altri per non concentrarsi su di se “Certo, allora dimmi che hai fatto oltre a prendere il sole?” la ragazza aveva la pelle diafana e quel poco di sole che aveva preso l’aveva resa leggermente rosastra “Io e la mia coinquilina stiamo organizzando una vacanza” quegl’occhi verdi come l’erba brillavano di eccitazione “Dove di bello?” il ragazzo cercava di essere felice per lei ma in cuor suo aveva un brutto presentimento “ Città del Messico” Zacky senza farci caso le mise le mani sulle vita, un gesto spontaneo e dolce “Lucy mi ha convinto a prendermi una pausa da tutto e da tutti” gli serviva, soprattutto lontano da lui che la confondeva e non riusciva a pensare a nient’altro che a quell’odore di tabacco e menta, ne era come intossicata “Saggia la tua amica” Emi senza preavviso prese la mano del ragazzo e lo trascinò correndo in spiaggia “Che fai?” era una ragazza imprevedibile, nella sua sofferenza riusciva a trovare qualcosa di positivo e quel qualcosa era proprio il ragazzo che teneva per mano “Su dai, voglio sentire la sabbia sui piedi” detto questo si tolse le scarpe e le appoggiò su uno scoglio “Zacky non ti succede mai di avere la sensazione che quello che vivi non sia reale? Che sia solo una montatura?” come la relazione con Gena che da un paio di anni a questa parte era solo apparenza “Si” si tolse anche lui le scarpe e la prese per mano “mi sono costruita una vita che non mi appartiene, da sempre sono una brava ragazza, tranne per qualche scappatella, ma non credo che rappresenti la mia vera essenza” c’era tanto di più in quella ragazza che Zacky sarebbe rimasto ad’ascoltarla per ore, solo per capirla almeno un po’ “Emi?” un ragazzo biondo e muscoloso si parò davanti ai ragazzi “Liam!” Emi si ricordava del giovane e del loro bizzarro incontro “Tutto bene la testa?” senza accorgersene Zacky strinse di più la mano della ragazza, come per marcare il territorio, che se ne accorse e contraccambiò la stretta  “Si” arrossì imbarazzata “Ora devo andare ma sarei felice di rivederti” la gelosia crescete nello stomaco del ragazzo al pensiero di Emi e Liam insieme “Certo magari ti lascio il numero” le stava fissando le tette ma lei era troppo ingenua per accorgersene, non voleva che qualcuno si approfittasse di lei soprattutto quel tizio “Grazie” sfiorando i numeri scritti sul suo braccio “Serve portarsi le penne in giro ogni tanto” senza salutare se ne andò correndo “Lui era?” non aveva il diritto di chiedere ma dallo sguardo divertito della ragazza non sembrava dispiacergli quella gelosia lettasi sul suo tono “L’ho conosciuto ieri, mi ha aiutato a rialzarmi dopo aver sbattuto la testa in un palo” rise al pensiero di quella ragazzina che sbadatamente prendeva in pieno un palo, gli scaldava il cuore la sua risata “Tipico di te?” curiosità spuntava dai suoi occhi e dalla suo bocca “Si, sono davvero un’andicappata non faccio altro che cadere e fare figuracce quindi non so quanto ti convenga farti vedere con me” fingendosi paranoica e facendo finta di nascondersi dietro lui “Scema” disse passandogli una mano sui capelli corvini e mossi *drindrin* prese il telefono
 “Scusa Vee devo rispondere” lo aveva chiamato con il soprannome che usavano i suoi amici ma pronunciato da quelle magnifiche carnose labbra lo fecero fremere di desiderio “Mamma? Si ho detto di no…. Non ci vengo punto” stava discutendo con la madre che cercava di convincerla ad andare al funerale
“Ho detto no” e chiuse rabbiosa il telefono
“Problemi?” si avvicinò cauto alla ragazza che gli dava le spalle e gli si parò davanti, gli alzò il mento e vide che piccole lacrime cristalline le rigavano il volto “Lei non capisce” la madre non capiva che non era una stronza che non amava il fratello, lei gli voleva un mondo di bene ma non sopportava veder fingere a tanta gente quel dolore che non provavano e non riusciva a sopportare che gli si avvicinavano augurandole le condoglianze, ipocrisia “Magari un giorno” il ragazzo era ottimista ma non conosceva la madre e non sapeva quanto fosse ostinata a rimanere cieca “Forse”.
Dopo l’accaduto Emi riprese un po’ di buon umore e Zacky fece del suo meglio per tirarla su d’animo “Non ci credo davvero?!!!” il ragazzo gli aveva raccontato che una volta una fan psicopatica si era aggirata, nel backstage, con delle forbici in mano per voler tagliare una ciocca di capelli di Brian “Si, dovevi vedere come correva sembrava avere le mutande a fuoco” disse e così si limitarono a ridere spensierati “Zack sono stata bene” ed era la verità non la solita bugia che diceva per non far preoccupare gli altri “Anche io, diciamo che oltre con la band non mi divertivo da tanto con qualcun altro” erano seduti su una panchina aspettando il tramonto “Neanche con Gena?” Emi aveva azzardato pur non sapendo se Gena fosse davvero la sua ragazza “No” questa volta era lei che stava zitta aspettando che iniziasse a parlare “Stavamo insieme da cinque anni, le cose i primi tempi andavano benissimo io l’amavo e anche lei poi però quando la fama iniziò a prendere il sopravvento sulla mia vita …” il ragazzo era disgustato al pensiero di stare con un persona solo per la fama “Lei era diversa, voleva essere al centro dell’attenzione dei media, era diventata … Non era più la mia Gena quella persona vera, spontanea e dolce di cui mi ero innamorato”si era ripromesso che dopo la morte di Jimmy non avrebbe sprecato la sua vita, così un po’ incantato da quegl’occhi da cerbiatto e un po’ per aver paura di perdersi la vita o per meglio dire la felicità che gli poteva dare aveva deciso che lo scioglimento di loro era imminente e così era stato “L’ho lasciata” Emi non aveva parole ma riusciva a sentire i sentimenti che lottavano dentro di lei, amore, dolore, gelosia “Vee ti meriti una persona fantastica” e detto questo gli accarezzò una guancia “Perché tu sei fantastico” Emi stava attentando all’autocontrollo del ragazzo che fremeva per baciarla “Il tramonto” di colpo indicando il bellissimo cielo color rosa misto al rosso “Dicono che puoi vedere anche l’ultimo raggio” sussurrò all’orecchio della ragazza “Allora teniamo gli occhi aperti” fece ammiccando “Zacky!!!!” non poteva mancare la band a rovinare il tutto, sempre la sua solita sfortuna “Ragazzi che ci fate voi qui?” disse Zacky trucidandoli con lo sguardo “Niente di che passeggiavamo” rispose Matt con fare vago “Si è fatto tardi devo andare” Emi prese le scarpe e si chinò a dare un bacio sulla guancia al ragazzo che sembrava triste “Ci sentiamo” disse sussurrando al suo orecchio “Ci conto” e prese a correre verso il parcheggio, entrando in macchina e sgommando verso la strada che l’avrebbe portata a casa nel luogo dove sicuramente Lucy la stava aspettando impaziente.
Lucy era uscita lasciandogli un bigliettino dicendo che sarebbe andata per qualche giorno dai suoi perché il padre non stava bene e che al suo ritorno gli avrebbe dovuto raccontare tutto “Che casa vuota senza te piccola ninfa” disse sospirando *drindrin* prese il cellulare dalle tasche e con forte dispiacere non vi lesse il nome di Lucy
“Pronto?”
“Emi? Sono Liam il ragazzo del palo” la sua voce era un po’ tesa ma cordiale
“Ciao, dimmi” non voleva quel ragazzo, lei voleva solo Zacky in quel momento che l’abbracciasse e la stringesse a se come quella volta fuori dalla sala di registrazione
“Domani sera cena e non ammetto repliche” era insistente e anche un po’ troppo ossessivo e presuntuoso per i suoi gusti
“Se dicessi di no?” cercava di provocarlo
“Ti verrei a prendere ugualmente” credete subito a quelle parole visto che a prima vista sembrava un tipo determinato e ostinato
“Ok”  magari Emi vuole solo esserti amico
“Ti vengo a prendere alle 8, adesso che ci penso non so dove abiti però” non voleva dare il suo indirizzo a persone appena conosciute
“Northway Apple Drive 18 abito al terzo piano”
“Allora ci vediamo domani dolcezza” dolcezza? Odiava quel soprannome, avrebbe voluto sputargli in faccia.
La notte nessuno dei due ragazzi, ne Zacky ne Emi, riusciva a dormire così presero il cellulare e…
 
From Emi To Zacky
Non riesco a dormire … La notte sembra non voler finir più
 
From Zacky To Emi
Lo so, c’è così tanto da pensare però.
 
From Emi To Zacky
Tipo?
 
From Zacky To Emi
Tra una settimana partiamo in tour e…
 
From Emi To Zacky
E? Non dirmi che non vuoi lasciare la tua amante da sola xD
 
From Zacky To Emi
Esatto xD
 
Voleva essere lei la ragione per cui non voleva partire ma non poteva costringere qualcuno a provare sentimenti che non voleva
 
From Zacky To Emi
Non voglio partire perché non voglio lasciarti sola
 
Il cuore sembrava volergli uscire dal petto e ballare il cancan
 
From Emi To Zacky
Tranquillo con me ci sarà Maya J
 
From Zacky To Emi
Maya??
 
 
From Emi To Zacky 
Maya la mia cagnolina
 
Anche Zacky aveva un cane che trattava come una persona, Ichabod, e questo gli fece scaldare il cuore
 
From Zacky To Emi
Allora un giorno dobbiamo combinare un appuntamento tra Ichabod e Maya
 
Non era solo dolce e sensibile ma anche divertente
 
From Emi To Zacky
Ottima idea
 
From Zacky To Emi
Buona notte Emi e sognami x°D
 
Quello che per lui poteva sembrare una scherzo per lei era la realtà perché non c’era notte che non lo sognava, era cotta e doveva darsi un contegno se non voleva passare per pazza stalker
 
From Emi To Zacky
Notte Signor Vengeance e sognami
 
I suoi vestiti erano impressi del suo odore e liberarsene per stare in boxer e infilarsi nelle coperte era un peccato, la voleva e il suo desiderio bruciava.
La mattinata era passata veloce per tutti e due Emi alle prese con il ripulire la cantina e Zacky con la band a registrare *drindrin* era Lucy
“Bellissima!!!!” neanche il tempo di rispondere che si ritrovò sommersa dalle domande la povera ragazzina bionda
“Come sta tuo padre?Perchè non rispondevi alle chiamate ieri sera?Quando torni? Come stanno tutti? Cos’ha tuo padre è grave?...” neanche respirava
“Stop bambolina” iniziò a gridare l’amica per farsi sentire da Emi
“Papà ha avuto un mancamento così lo hanno portato in ospedale per alcuni controlli, è sano come un pesce solo un po’ affaticato per il lavoro e per il caldo” riprese fiato e cercò di rispondere in maniera esauriente a tutte le domande perché dopo sarebbe stata lei a farle
“Non ti ho risposto perché il telefono era silenzioso e quando mi sono accorta delle chiamate è stato cinque minuti fa” finito sospirò sollevata che il signor Adams stesse bene, così uscì nel terrazzo e si accese una sigaretta tanto per tener i nervi sotto controllo
“Ora tocca a te” il momento fatale per l’indagine della ninfa
“Com’è andata con Zack? “ sapeva che non gli bastava un bene volve una descrizione completa “Bene, siamo andati al pontile e poi a fare una passeggiata sulla spiaggia dove ho incontrato un ragazzo che avevo conosciuto l’altro ieri, poi ci siamo fermati e siamo andati a sederci su una panchina e abbiamo chiacchierato del più e del meno” a Lucy dava fastidio ammetterlo ma in fondo era un bravo ragazzo che magari avrebbe trattato bene la sua migliore amica e non come una botta e via “E riguardo a questione fidanzata?” prese un altro tiro e soffiò fuori “Si sono lasciati” c’era un non so che di vittorioso in quelle parole
“Mmmm… ok” decretò in fine “Ma dimmi di questo ragazzo” questo sembrava interessarla parecchio “Si chiama Liam e stasera abbiamo un appuntamento” non ne era entusiasta perché avrebbe preferito starsene a casa a guardare qualche film strappalacrime e mangiarsi una pizza “Lo dici come se stessi per andare al patibolo, so che ti piace un altro ma da una chance a questo poveretto” in fondo era solo un’uscita d’amici non sarebbe mica andata a sposarlo “Ok ma ora ti devo lasciare, Maya vuole mangiare” la cagnolina quando aveva fame iniziava a scodinzolare e la guardava con occhioni neri e lucidi.
Tra meno di un’ora sarebbe dovuta uscire con Liam aveva una strana sensazione “Maya cosa mi metto?” la cagnolina si era affacciata alla porta e la guardava in mutande e reggiseno guardare l’armadio “Ok capito non devo chiederti nulla” scelse un vestitino di pizzo nero visto il caldo che faceva quella sera e lo abbinò a due ballerine con il fiocchetto rosso come il rossetto e la borsa *ding dong* era troppo presto perché fosse Liam così si precipitò giù dalle scale curiosa di sapere chi la stava cercando “Vee” senza pensarci l’abbracciò felice di vederlo “Wow Emi sei bellissima” lui non era da meno, indossava jeans e anfibi una camicia a quadri bianchi e blu e una giacca di pelle che gli donava assai “Grazie anche tu non sei male” lo spinse dentro e chiuse la porta “Volevo sapere come va” si sedettero nel divano “Bene ma Zacky bastava un messaggio o semplicemente una chiamata” disse con sorriso bonario “Vero ma avevo voglia di vederti” disse osservandola meglio e notare come quei capelli fossero puntati in una coda svolazzante e non sciolti come al solito poi le sue labbra così sensuali incorniciate in un rossetto fuoco che sembravano chiamarlo, quel vestitino di pizzo che diceva strappami e quelle sue gambe fine e lisce che avrebbe voluto accarezzare “Carino da parte tua però ho un appuntamento e quindi …”  ribolliva il sangue pieno di odio e gelosia da parte di Zacky che era sicuro che quel ragazzo avrebbe di certo approfittato di quella dolce ragazzina “Con quello della spiaggia?” il suo tono era duro e serio “Si, è un’uscita d’amici” Emi non sarebbe riuscita a pensare male di nessuno, tanto meno di un viscido come Liam “Stai attenta però quel tipo non mi piace” la stessa sensazione l’aveva avuta lei “Non mi piace” ancora la gelosia, la faceva sentire importante e la divertiva “Facciamo così quando torno a casa t’invio un messaggio per dire che sono sana e salva”  facendo la tipica faccia da boy scout che era troppo buffa per non ridere “Va bene, allora sparisco prima che il cavaliere oscuro venga” e con gesto teatrale si diresse alla porta che sembrava bussare impaziente “Emi?” appena Zacky aprì la porta la richiuse immediatamente lasciando un Liam interdetto sulla soglia “Ma che fai?” disse scoppiando dalle risate per quella scena così deficiente “Mi sono spaventato” fece Zack con aria da cucciolo avvicinandosi alla ragazza che lo accarezzava come con un cagnolino, intanto però la porta non smetteva di bussare “Scusa Liam è che il mio amico è un po’ rincoglionito” fece Emi indicando il ragazzo con il broncio “Fa niente” si guardarono a vicenda in cagnesco e se non fosse stato per Emi lì vicino si sarebbero picchiati “Liam, Zacky. Zacky, Liam” fece delle presentazioni veloci e i due ragazzi si limitarono ad annuire “Dobbiamo andare ora, Zackary è stato un piacere conoscerti” prese la mano di Emi e la trascinò fuori lasciando il chitarrista irritato e con una voglia omicida stampata in faccia.
Il viaggio fino al ristorante era stato silenzioso, lei troppo imbarazzata e lui troppo impegnato a pensare a qualcosa d’interessante da dirgli.
Quel ristorante non gli piaceva, aveva uno stile country e puzzava di birra ma era troppo educata per dirlo “Tu e quel Zacky state insieme?” aveva esordito Liam con un moto di stizza “Siamo solo amici” avrebbe voluto essere più di un’amica ma le cose stavano così “E noi?” si era avvicinato ed era a pochi centimetri dal suo viso
“Noi? Vai piano cowboy non c’è nessun noi visto che ancora non ti conosco” lo aveva frenato lasciandolo a bocca aperta “Ok ok, dimmi qualcosa di te” anche raccontare i suoi fatti non era un’idea esattamente allettante “Lavoro presso la Warner da più di un anno, mi piace disegnare nel tempo libero, adoro i cani e passeggiare sulla spiaggia” sembrava uno di quegli annunci per cuori single “E tu?” avevano una luce sinistra quegl’occhi “Io  adoro i gatti, fare festa, lavoro in un centro estetico, odio tutto quello che non sia tamarro e mi piace la vita” era il suo esatto apposto “Io non sono tamarra” avrebbe avuto un problema in meno se la odiava “Si ma mi piaci” presuntuoso e sicuro fin troppo di se “Fammi capire, secondo te tu mi piaci?” si maledisse per aver accettato di uscire, per avergli dato il numero, per essere così ingenua e non capire che non sempre le persone sono vere “Si, altrimenti non mi avresti dato il tuo numero” i suoi occhi sembravano violarla e la cosa non le piaceva, aveva paura *drindrin* il telefono l’aveva salvata da una possibile situazione pericolosa
“Pronto?” non aveva neanche guardato il display
“Scusa se ti disturbo, ma non sapevo a chi chiamare” non si sarebbe mai sognata di sentire quella voce
“Ronnie?” il cugino rinnegato, quello che aveva messo Adam on tanti casino e quello che pareva aver bisogno di aiuto
“Sono in città e ho bisogno di un posto dove stare” c’era dell’altro ma non glielo avrebbe detto per telefono
“Dove sei?” esasperata era la sua voce
“Davanti casa tua” guardava quel cretino che si stava specchiando su una forchetta e avrebbe fatto di tutto per non essere lì in quel momento
“Dammi venti minuti e sono lì” riattaccò e riportò la sua concentrazione sul biondo che sembrava incuriosito
“Mio cugino è in città e non ha un posto dove andare quindi credo che mi dovrai riportare a casa” disse cercando di sembrare più dispiaciuta possibile
“No dai restiamo ancora un po’” non sembrava voler proprio capire “Devo magari facciamo un’altra volta ma adesso una persona ha bisogno di me e io non nego di certo di dare una mano a un membro della mia famiglia” voleva sembrare convincente, infondo quando erano piccoli Emi, Adam e Ronnie erano praticamente inseparabili come i tre moschettieri uniti da un legame non solo di sangue ma di sintonia pazzesca “Ok, andiamo” prese le chiavi e si avviarono all’auto dove incombette un silenzio dove la tensione si poteva tagliare col coltello.
Davanti casa sua c’era un ragazzo all’incirca della sua età, aveva i capelli mossi e castani, occhi marroni, piercing al naso ed era alto “Ronnie” disse abbracciandolo e non tenendo conto della presenza di Liam “Mimi” gli occhi del ragazzo erano marcati con borse pesanti e violacee, il naso era arrossato e la bocca secca; sapeva benissimo cosa volevano dire quei piccoli insignificanti particolari che sommati insieme dicevano che era in guai seri e che la causa era quella della morte del fratello “Liam puoi andare” gli diede un bacio e senza dire niente si allontanò per poi sgommare e allontanarsi dalla strada “Entriamo” aprì la porta e fece accomodare il cugino che intanto aveva appoggiato le borse all’entrata e si era steso, tremolante sul divano di pelle “Mimi , sono nei guai” la ragazza si sedette accanto a lui e iniziò ad’abbracciarlo come a cullarlo “I tuoi problemi ci saranno anche riescono a resistere fino a domani?” annuì silenziosamente e si lasciò cullare dalle esili braccia di quella ragazza che un tempo gli aveva fatto battere il cuore ma che ora come una sorella premurosa raccoglieva i pezzi di quello che rimaneva di lui “Vado a prenderti una coperta” si alzò e qualche minuto dopo tornò con un piumino e glielo appoggiò sopra al corpo esausto de ragazzo”Grazie”.
Si rigirava sul letto in cerca di pace che sembrava non volergli essere concessa quella notte neanche dalla cagnolina che scodinzolava di fianco a lei sotto le lenzuola “Maya per l’amor del cielo calmati” *drindrin* automaticamente rispose al telefono
“Mmmm” era così stanca
“Ti ho svegliata?” quella voce così premurosa la fece scattare
“Zee, no anzi non riesco a dormire”
“Com’è andato l’appuntamento?” era bello sentirsi messa su un piedistallo da qualcuno per la prima volta nella sua vita
“ Non è neanche iniziato visto che mi ha chiamato mio cugino per chiedermi di ospitarlo” fece una pausa
“Comunque non credo che lo risentirò non sai cosa mi ha detto…” stava per avere una crisi isterica, non sapeva se ridere o piangere così nel dubbio iniziò a far entrambe le cose
“Emi cosa succede?” Maya gli si stese sulle gambe per confortarla
“Niente niente scusa ho avuto un momento di crollo” e si asciugò le lacrime
“Vuoi che vengo lì?” lei lo voleva lì ma sarebbe stato egoista da parte sua anche se ne aveva bisogno
“No ci sentiamo domani”
“Ok Emi, Buona Notte” il suo tono era rimasto dolce fino alla fine
“Notte Zee”.
Un urlo squarciò la notte facendo sobbalzare la ragazza che era appena riuscita a prendere sonno.

 
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Note dell’autrice:
Grazie a chi continua a leggere questo delirio anche se vorrei qualche recensione per sapere cosa ne pensate :D
Cmq la storia si sta facendo più deprimente e complicata di quanto pensavo con l’arrivo di Ronnie (che resterà fino alla fine della ff perché mi piace come personaggio) mentre per quanto riguarda Liam per ora scomparirà ma non dimenticatevelo perché ancora non ha tolto le tende.
Il prossimo capitolo cercherò di parlare di più della band J
Kiss
Dark_Passion
  
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