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Autore: lady of cydonia    03/06/2011    10 recensioni
I piccoli momenti, ecco di cosa è fatta la felicità.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                  MOMENTI.

 

I piccoli momenti, ecco di cosa è fatta la felicità. Uno sguardo, un sorriso, un momento che vola via senza che tu neanche te ne accorga, ma che lascia un segno indelebile dentro di te. Ti marchia a fuoco, come un tatuaggio, solo che non fa male. Oh no, fa bene. Dannatamente bene.

Questa convinzione, sai, me l’hai fatta nascere te. Sono sopravvissuto grazie ad essa durante i lunghi anni in cui per andare avanti potevo contare solo su fugaci istanti in cui eravamo connessi, legati da un filo che era capace di estraniarci dal resto del mondo. Erano pane quotidiano, ma non ci ho mai fatto il callo. Non ancora, anche adesso che posso stringerti tra le mia braccia quando voglio. Beh, più o meno. In fondo l’accettare i tuoi sentimenti non ha cancellato la tua capacità di irritarti con me. L’unica differenza è che adesso facciamo pace in un modo che mi piace decisamente di più.

La cosa più strana tra noi due è proprio il modo in cui ci amiamo. E’ esistere insieme, come se fossimo una cosa sola. Se ti dicessi una cosa del genere tu alzeresti subito gli occhi al cielo e mi prenderesti in giro perché sono ‘eccessivamente poetico e smielato’. E anche questo sarebbe uno dei nostri piccoli, meravigliosi  momenti.

E’ bizzarro il modo in cui i miei pensieri facciano dei viaggi incredibili ogni volta che la mia mente si dirige verso di te. Accade molto spesso, come potrai ben immaginare, e ogni volta è la stessa storia. E’ proprio vero, sei la mia Musa, mi ispiri sotto ogni punto di vista.

In questo preciso istante, poi, mi stai ispirando in un modo davvero insolito per i tuoi standard. Forse perché ti stai lasciando andare, e non è una cosa che fai molto spesso. Eppure sei bellissima quando ti comporti in maniera così naturale. Lo sei sempre, certamente, ma in questi momenti di libertà che ti concedi riesci ad affascinarmi in modo totale e completo. Perché sei semplicemente te stessa, sublimemente e stupendamente te stessa.

Il suono della tua voce mi arriva delicato e leggermente ovattato dalla parete che ci separa. Sento l’acqua scorrere, segnale del fatto che sei sotto la doccia. Ti stai lavando, e canti. Non è una cosa che fai molto spesso, ma ogni volta che intoni qualcosa io non posso far altro che fissarti ammirato. Hai una voce maledettamente armoniosa, quando l’ho sentita per la prima volta ho avuto la conferma del fatto che tu sei davvero la donna più perfetta di questo pianeta. Più vado avanti, più mi rendo conto che non c’è nulla che non mi piaccia in te. Forse sono gli occhi dell’amore che mi impediscono di osservarti con oggettività, ma mi chiedo con che coraggio chiunque altro a questo mondo potrebbe sostenere che qualcosa in te sia sbagliato.

Ecco, vedi l’effetto che mi fai? Comincio a generalizzare i sentimenti in modo banale e poco elegante, usando addirittura parole come ‘perfezione’. La perfezione non esiste, questo è sempre stato chiaro nella mia mente. Fino a che sei arrivata tu, e mi hai sconvolto la vita. Adesso non sono poi così sicuro che sia un’invenzione dell’uomo. Adesso penso sia decisamente rara, e che io sono stato un uomo dannatamente fortunato ad averla trovata in qualcuno, ed essere riuscito a rendere mio quel qualcuno. Un qualcuno così forte e fragile allo stesso tempo. Un qualcuno che continua ad incantarmi in ogni momento della giornata.

In questo momento, è la sua sua voce, o meglio la tua voce, ad incantarmi; la quale voce, ora che mi sono avvicinato alla porta che ci separa, mi arriva più decisa. Mi accosto sempre di più alla porta, fino ad aprirla silenziosamente e sgusciare dentro al bagno. Quando la chiudo dietro di me, vi appoggio la schiena e fisso il tuo profilo, che si intravede dietro il vetro della cabina, immerso tra i vapori e un seducente odore di ciliegia. Continui la tua performance canora, mentre io ti osservo estasiato.

Vorrei che il tempo si fermasse in questo preciso istante, che questo nostro momento continui per l’eternità. Sento questo desiderio quasi come un bisogno fisico, tanto è lo splendore del momento. Ma so anche che non è possibile, perché fuori da questa stanza c’è un mondo intero che ha bisogno della nostra comparsa proprio quanto io ho bisogno di poterti avere accanto a me per il resto della mia vita.

Nonostante questo decido di continuare a godermi il momento, per quanto in un angolo della mia mente sia sorta un’immagine in cui io mi spoglio, entro nella doccia e faccio l’amore con te. Ma lo reprimo, perché per quello c’è tempo. Questo momento, invece, è molto più raro e molto più prezioso.

Così rimango con la schiena appoggiata alla porta, assaporo bene questo piccolo squarcio di paradiso. Quasi non mi accorgo di cosa stia succedendo quando tu chiudi l’acqua ed esci dalla doccia.

 Una volta fuori mi lanci uno sguardo curioso, mi chiedi a modo tuo cosa ci stia facendo lì. Io ti sorrido, afferro il tuo asciugamano avvicinandomi alla tua figura, e te lo avvolgo attorno premurosamente, per poi stringerti fra le mie braccia. Sento il tuo cuore battere velocemente mentre ti accoccoli nell’incavo della mia spalla. Ma sono certo che il mio vada molto più di fretta.

Rimaniamo così, beandoci l’uno della presenza dell’altro, crogiolandoci nella profondità dei nostri sentimenti. Lo facciamo senza pensare a nulla, con una naturalezza disarmante. Perché per noi questo è quasi più automatico che respirare, oramai.

Dopo qualche minuto - o qualche ora, chi lo sa – io mi allontano leggermente da te, ti alzo il mento e incateno il mio sguardo al tuo. Ti sfioro la bocca con le dita, lentamente, mentre i tuoi occhi fanno involontariamente un guizzo verso le mie labbra, per poi tornare a posarsi sulle mie iridi azzurre. Ti sorrido, e tu mi rispondi, facendo si che il tuo viso diventi più luminoso del sole stesso. Ti guardo completamente estasiato mentre, lentamente, mi avvicino. La mia mano se ne va dalle tua labbra e finisce dietro la tua schiena coperta dall’asciugamano. Con un leggera spinta divido la distanza quasi nulla che c’è tra i nostri volti, e unisco le nostre bocche, che cominciano ad assaporarsi come fosse la prima volta.

E’ la mancanza d’aria che ci costringe a separarci, che interrompe il nostro ballo frenetico e passionale. Con il fiatone appoggio la mia fronte alla tua, sorridendoti di nuovo. Anche tu distendi il tuo viso, forse in modo ancor più bello di prima. Mi accarezzi il viso guardandomi dritto negli occhi, mentre io socchiudo le palpebre e inspiro il penetrante odore di ciliegia che mi riempie le narici. Ti abbraccio di nuovo, stringendoti forte.

E tu, ancora una volta, ricambi l’abbraccio, nascondendo il viso sul mio petto. E io, ancora una volta, sorrido, sentendomi in paradiso. E noi, ancora una volta, ci godiamo uno dei nostri piccoli, meravigliosi momenti, con la consapevolezza che faremo di tutto per averne una vita piena, sempre.

 

 

 

 

Spazio autrice

Comincio col salutare tutti quanti, dato che questa è la prima volta che pubblico qualcosa in questa sezione. Mi è capitato di leggere qualche vostra storia, ma data la mia eccessiva pigrizia non ho avuto la decenza di commentare. Odiatemi pure, ne avete tutte le ragioni e, personalmente, lo farei al posto vostro. Ad ogni modo, vi ringrazio per aver letto questa piccola one-shot. Mi rendo conto che non è poi tutto questo capolavoro, ma mi sono divertita molto a scriverla. Me l’ha ispirata il video di Stana che canta a Zlin, quanto può essere adorabile quella donna? Come al solito tendo a rendere il mio piccolo angolo più lungo della storia in se, è un viziaccio! Perciò la finisco qui, non vi chiedo di recensire perché non mi piace e perché sarei piuttosto ipocrita lol Dico giusto che vi prometto che quest’estate, dato che avrò molto tempo, recensirò, come è giusto che sia e come vi meritate, perché le vostre fan-fiction molto spesso mi risollevano il morale, dico sul serio!

Anyway, I hope you like it ;D

  
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