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Passarono neanche due ore che il campanello di casa Canton suonò, l’uomo subito si precipitò giù per controllare la situazione, ma uno sguardo inceneritore da parte del “figlio” gli fece subito cambiare idea, tant’è che tornò di sopra senza fiatare. Il ragazzo andò ad aprire la porta con la sua solita lentezza facendo entrare i ragazzi… o meglio, la ragazza, visto che era venuta solo Quinn «…e gli altri?» «avevano degli impegni e non sono potuti venire» «capisco… allora, cosa vuoi fare?» effettivamente, era stata lei ad insistere per quell’incontro, e gli altri avevano annuito semplicemente, quindi, era logico che poi si fossero tirati indietro no? Questo è quello che lui stava pensando, ma la realtà era molto diversa.
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-qualche ora prima
«Veniamo al dunque» la voce della ragazza bionda era autoritaria, e Kurt, Tina e Sam l’ascoltavano abbastanza annoiati «può essere che quel ragazzo mi piaccia, quindi, gradire di poter andare da lui da sola oggi» «…che fine ha fatto la tua castità?» «perché pensi subito a male Tina?» «ti pare che gliela da al primo appuntamento?» «Centrato il punto caro, magari più in là, non voglio finire nei guai come due anni fa» «incredibile, sono passati già due anni, ancora non me ne capacito» «tornando a noi…» «non preoccuparti Fabray, io ho di meglio da fare» ripose il telefono in tasca abbastanza compiaciuta prima di congedarsi dal gruppetto che stava amabilmente discutendo di fronte a quell’armadietto in cui era ancora appesa la foto di Anderson «Kurt? Sam?» «mi… porterò avanti con i compiti» «io di certo non mi metto a fare il terzo incomodo!» Kurt sorrise chiudendo la sua anta del mobiletto in ferro e dando una pacca sulla spalla del biondo «magari ti coinvolgono in una cosa a tre…» «che fine ha fatto il cucciolo di pinguino?» era abbastanza irritata, nonché imbarazzata «…» si fermò di scattò girandosi lentamente verso di loro «è stato investito dalla virilità di Blaine Anderson»
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Non era stupido, non ancora, e per questo aveva saggiamente deciso di portare la ragazza fuori da casa sua, doveva prima.. conoscerla meglio, assicurarsi che Douglas non avesse nascosto qualche trappola, e poi avrebbe potuto rimanerci con qualcun altro. Prese la giacca dall’attaccapanni e si avviarono «…non c’è nessuno in casa?» «mio padre, starà tipo dormendo, meglio non disturbarlo» una volta fuori calò il silenzio tra i due che si guardavano abbastanza… ansiosi «allora» si strofinò le mani guardandola «mi fai fare un piccolo giro turistico della città?» «diciamo che non c’è molto da vedere, ma se proprio insisti!» si lasciò ad una piccola risata soffocata dalla mano inguantata mentre decideva quale posto sarebbe stato meglio fargli vedere per primo e quale sarebbe stato il migliore per infilargli la lingua in gola.
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«allora Quinn, come è andata?»
«tutto bene dolcezza, dopo un estate intera a bocca asciutta mi sono trovata un ragazzo, te… con Finn?»
«alti e bassi, come al solito»
«allora, siamo d’accordo per il nostro duetto?»
«certo dolcezza, faremo faville»
«ripensandoci è dal compito su Gaga che non cantiamo più insieme, solo io e te»
«non è che prima ci fossero state tante altre occasioni»
«hai ragione, ma rimedieremo»
«mi fa tanto piacere che ci siamo avvicinate così tanto ques’estate»
«anche a me, non hai idea di quanto ti voglio bene»
«anche io, ci vediamo domani allora»
«Buonanotte»
Ooook, anche questo capitolo è stato fatto e si, mi sento sempre più contorto, vorrei spiegare ogni cosa nei minimi particolari, ma poi mi escono ‘ste cose D:
Il piccolo accenno Faberry ci stava tutto, le amo entrambe e si, non mi piace assai questo piccolo specchietto su Quinn.. sembra un po’ una puttanella eh?
Alla prossima!