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Autore: Leanne_Spinnet    03/06/2011    0 recensioni
-eccolo, è li- sussurrò maliziosa la ragazza mora.
La bionda alzò gli occhi azzurri come il cielo verso la direzione indicata dalla gemella e, come lo vide, il cuore cominciò a batterle forte dentro il petto.
A vederla da fuori, chi avrebbe mai potuto dire che Leanne Spinnet, celebrata bellezza del settimo anno di Serpeverde, potesse perdere la testa (e il cuore) per un ragazzo?
Nessuno, probabilmente. Forse solo sua sorella Katherine.
Leanne percorse il corridoio, il corpo slanciato messo ben in evidenza dalla divisa della scuola, fino a trovarsi all’altezza del ragazzo, che la stava guardando con occhi adoranti.
Lei si avvicinò ancora di più, fino a posare una mano sullo stemma di Corvonero cucito sul suo petto per sentire il suo cuore battere veloce.
Quindi le loro labbra si unirono in un dolce bacio, che sembrò quasi durare tutta una vita.
Quando si staccarono, lui le stava ancora accarezzando una guancia.
-ti amo, Leah-
-ti amo anche io, Louis-
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Altro personaggio, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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“Sing me to sleep
Sing me to sleep
I'm tired and I
I want to go to bed
Sing me to sleep
Sing me to sleep
And then leave me alone…”
 
-non ti lascerò sola-sussurrò una voce all’entrata della Stanza delle Necessità.
Perché non riusciva a sopportare la vista del suo viso così triste e rassegnato?
-Alex…- lo chiamò con voce flebile
Hansberger si sedette di fianco a lei sul davanzale della finestra.
Sotto la pallida luce della luna era ancora più bello del solito. Bello da star male.
Katherine sentiva prepotente la voglia di toccarlo, di affondare ancora una volta le dita nei suoi capelli scuri.
-mi dispiace- buttò fuori invece, spostando gli occhi azzurri sulla luna –per l’altra sera. Io… non sarei dovuta scappare, ecco- concluse imbarazzata, ringraziando la luce pressoché inesistente che le nascondeva il rossore diffuso sulle guance.
-Kath, è colpa mia. Eri chiaramente ubriaca e…-
-ti amo anche io, Alex- mormorò così piano che il ragazzo quasi credeva di averlo immaginato.
-come scusa?- voleva essere sicuro. Doveva essere sicuro.
-ti amo, Alex- ora Katherine lo stava guardando, le guance rigate di lacrime argentee. Si alzò per tornare a sedersi in braccio ad Alex e lo strinse forte a sé.
No, pensò con forza mentre sentiva le braccia del ragazzo attorno al suo corpo, non scapperò più. Non posso più rischiare di perderti.
 
Rientrò in stanza poco dopo, in punta di piedi per non svegliare sua sorella Leanne.
Sarebbe voluta restare con Alex, ma quando l’aveva sentita cantare stava facendo la ronda del settimo piano, da bravo Caposcuola.
-hai intenzione di dirmi dove sei stata o farai finta di nulla?-
-torna a dormire, sorellina. Ne riparliamo domani mattina-
 
Peccato che il mattino dopo Katherine Spinnet non fosse più nel suo letto quando Leanne si risvegliò.
-ma io la uccido- ringhiò vestendosi velocemente.
Kath mise la testa fuori dal bagno nell’esatto momento in cui la sorella sbatté la porta della camera.
-è impazzita- scosse la testa sconsolata. Afferrò la bacchetta per asciugarsi i capelli, facendoli diventare lisci e vaporosi e si mise la divisa, opportunamente accorciata, con cura particolare.
Dopodiché uscì di corsa dalla camera sulla scia della sorella.
La raggiunse nella Sala d’Ingresso, ai piedi delle scale.
-si può sapere… dove accidenti… stavi andando, porco Godric?- ansimò, Katherine.
-ma da dove sbuchi tu?- Leanne la guardò stranita
-dal bagno, scema-
Leanne si irrigidì di botto, e per un istante Kath pensò fosse per il mezzo insulto che le aveva rivolto. Almeno fino a quando non sentì un braccio appoggiarsi sulle sua spalle e il suo profumo invaderle le narici. Alzò appena la testa per incontrare le iridi azzurre di Alex che la stavano già fissando, aspettando solo di ottenere la sua attenzione per posarle un dolce bacio sulle labbra.
-buongiorno- le sussurrò dolcemente
-buongiorno- rispose Kath, di una curiosa sfumatura rossa.
Un verso scioccato fece tornare la loro attenzione sulla Spinnet bionda, che stava guardando la sorella a metà tra l’incredulo e l’incazzato.
-questa me l’ero proprio persa. Spero per te che tu abbia una buona spiegazione- 
 
Circa due mesi prima
 
Katherine camminava traballante sotto un’enorme pila di libri che le occupava entrambe le mani cosicché non poteva togliersi i capelli che le finivano negli occhi e la facevano vedere a tratti.
Fu per questo che non vide Alex sopraggiungere, oberato anche lui di libri.
Lo scontro avvenne, invitabile, e i libri di entrambi volarono per terra mentre i proprietari indietreggiavano, una tenendosi la fronte e l’altro il naso.
-oh accidenti, mi dispiace!- esclamò la ragazza,preoccupata alla vista del sangue che gocciolava dal naso di lui. Lui fece un cenno con la mano , come a dire che era tutto a posto.
 
-no no no, aspetta- Leanne bloccò il racconto della sorella –come ha fatto a sanguinargli il naso?- chiese scioccata.
-tua sorella ha la testa dura, Spinnet- scosse la testa il ragazzo.
-volete farmi continuare o no?- sbottò la mora
 
-ti accompagno in infermeria- replicò decisa, prima di estrarre la bacchetta e raccogliere tutti i libri con un gesto fluido e prendergli decisa un braccio.
-sto bene- biascicò Alex, ma Katherine non volle sentire storie.
E poi era un bel ragazzo. Alto, capelli neri, lineamenti regolari e fini, occhi blu, un fisico asciutto e longilineo, con un'aria stranamente altera nonostante la ferita.
Dato che non indossava la divisa non aveva idea a che casa appartenesse, ma era quasi certa che non l’avesse mai visto se non di sfuggita ogni tanto in biblioteca.
Quando arrivarono in Infermeria, Madama Chips li guardava cercando di non ridere mentre le raccontavano dello scontro nel corridoio.
Curò Alex con un semplice incantesimo e poi li rispedì nei rispettivi dormitori.
-ti fa tanto male?- chiese timorosa Kath
-no, sto bene. L’incantesimo di Madama Chips mi ha risistemato a dovere- sorrise –ma posso sapere che ci facevi con tutti quei libri?-
-ricerca di Pozioni… Lumacorno è un sadico- sospirò afflitta –e tu invece? Hai un bel carico-
-Trasfigurazione- prese un’espressione simile a quella della ragazza –anzi, forse è il caso che vada-
-ma certo- Katherine gli fece ricadere i libri in mano e con un ultimo sorriso si allontanò.
Solo quella sera si accorse che uno dei libri del suo pacco non era di Pozioni, bensì…
-Trasfigurazione Avanzata? Questo non è mio- mormorò aprendolo.
Nella prima pagina era scritto il nome del proprietario:
Alex Hansberger, settimo anno Grifondoro.
Katherine sorrise. Sembrava proprio che si sarebbero rivisti presto.
 
-il giorno dopo l’ho cercato per riconsegnargli il libro, e lui mi ha riportato il mio Pozioni Avanzate- concluse Kath appoggiandosi ad Alex –e da li abbiamo deciso di… provarci diciamo-
-ce ne ho messo di tempo per convincerla- Alex le diede un buffetto in testa, che la mora accolse con una smorfia.
Leanne li stava guardando sconvolta.
-solo tu potevi trovarti un ragazzo per colpa di un libro-
 
Finito il racconto della sorella, la bionda lasciò i due soli.
Era un po’ offesa che la sua gemella per due mesi l'avesse tenuta all'oscuro di tutto.
In fin dei conti si erano sempre dette tutto, almeno così pensava.
Ma era felice che avesse finalmente trovato qualcuno d'amare e che la ricambiasse.
-buongiorno raggio di sole-
Capì subito chi era e con molta sorpresa di entrambi si voltò verso il ragazzo abbracciandolo.
-wow se sapevo prima che farti complimenti faceva questo effetto avrei iniziato prima- sorrise Louis accarezzandole i capelli.
Leanne sorrise a sua volta e intrecciando le dita con le sue si perse a scrutare i suoi occhi.
Era innamorata di quegli occhi, la attiravano così tanto che ci si perdeva dentro.
La adagiò piano contro il muro intrappolandola tra questo e il suo corpo che presto andò a fare compagnia al suo appoggiandosi sulla ragazza.
Sentirlo così vicino a sè non la faceva pensare, il cervello si rifiutava di ragionare, a differenza del cuore che batteva il piú forte possibile.
Sentì le sue dita scendere dai capelli fino a raggiungere il viso che accarezzò dolcemente lasciandovi una scia di baci che percorsero anche il collo rimanendo così ad indugiare su di esso.
Di tutta risposta la bionda avvolta da un velo di passione intreccio forte le dita tra i capelli del ragazzo e fece scontrare il suo corpo contro quello di lui per un'ancor maggiore vicinanza.
Si sarebbero finalmente baciati?
Se fosse arrivato qualcuno ad intromettersi anche stavolta sarebbe andata molto vicina ad usare una delle maledizioni senza perdono.
Ormai era dalla prima volta che aveva incontrato gli occhi del ragazzo che una voglia matta di baciarlo era scivolata dentro di lei e si faceva sempre piú sentire.
Senti le mani del ragazzo lasciare il suo collo, dove vi rimasero però le sue labbra che continuavano a giocare sensuali sul collo della ragazza.
Le mani percorsero il corpo della ragazza dalle braccia fino giù sui suoi fianchi che strinsero con una voglia che il ragazzo ormai non riusciva piú a trattenere.
Anche lui non vedeva l'ora di baciarla, e anche se i pensieri al momento andavano ben oltre ad un semplice bacio, faceva il possibile per trattenersi.
La ragazza, accortasi di quello che passava per la testa del ragazzo, fece scivolare le sue mani fino a raggiungere la schiena di lui ed insinuarsi sotto la sua maglietta.
A quel tocco il ragazzo trasalì per la dolcezza di lei
Ritornò così ad avvicinare il suo viso su quello di lei, mare e tempesta, ora erano una cosa sola.
Si guardarono per una manciata di secondi con il desiderio che aumentava in entrambi.
Fu lui a staccare lo sguardo per primo e ad indugiare con insistenza sulle sue labbra.
La bionda, che si teneva con decisione a lui continuando ad accarezzargli la schiena, avvicinò pericolosamente il viso al ragazzo davanti a lei.
Con una lentezza angosciante decise che voleva che fosse lui a baciarla, così fece in modo che l'attrazione crescesse il piú possibile.
Accarezzò le labbra di lui passandovi con sensualità la lingua, fino a mordicchiargli piano in labbro inferiore e farlo suo.
Il Corvonero fece scontrare il corpo di lei sul muro e unì finalmente le loro labbra.
Un bacio voluto e sentito da entrambi.
Un bacio aspettato che ora finalmente si stavano scambiando.
Un bacio dolce ma che presto sarebbe diventato una passione che difficilmente sarebbe sparita presto.
Un bacio che faceva capire quanto i due si appartenessero ormai.
Le mani di lui strette sui fianchi la possedevano
Le loro labbra combaciavano alla perfezione e continuavano la loro danza
Louis cercò di farsi spazio tra le labbra appena dischiuse della ragazza
lei lo accolse all'istante senza la minima esitazione.
Ora le loro lingue si toccavano, scontravano, s'intrecciavano tra loro.
Avevano aspettato così tanto quel momento ed ora ne erano appagati.
Le loro lingue continuarono a giocare tra di loro. Non si erano accorti che la Sala Grande si era ormai svuotata e gli studenti che si apprestavano ad andare a lezione si trovavano loro davanti.
Due corpi avvolti da una passione indescrivibile, uno stretto all'altro e le loro labbra unite in un bacio molto ma molto profondo.
I pettegolezzi e il vociferare si faceva già strada per il corridoio.
Fu questo continuo bisbigliare che fermò a malincuore i due ragazzi, che si staccarono appena rivolgendo lo sguardo alla massa che li circondava.
Rimasero allibiti.
-so che siamo una visione interessante, ma non avete altro da fare?- disse Leah con un tono piatto e gli occhi apparentemente indifferenti, come ogni degno Serpeverde anche se in realtà avrebbe voluto polverizzarli tutti.
Dopo quelle parole, offesi e con dispiacere, gli studenti si dileguarono all'istante
Il ragazzo che aveva ancora le mani su di lei la guardava con occhi da… innamorato?
No impossibile, si disse
-meglio se andiamo a lezione- lo guardò
Louis l'attirò per darle un casto bacio sulle labbra e lasciarla andare a malincuore verso la sorella, che la stava aspettando.
-sei fortunata che non ti abbia beccata la McGranitt, sorellina- frecciò soave Katherine.
-oh, ma sta zitta- 
  
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