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Autore: lala09    03/06/2011    4 recensioni
due persone destinate ad amarsi, dopo sette anni, come potrebbero reagire ad un incontro voluto dal destino?
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Mamoru/Marzio, Usagi/Bunny
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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Nota dell’autrice: il capitolo non è dei migliori, forse il suo contenuto risulterà un po noiosetto ma serve da collante per la parte rimanente della storia! Buona lettura J
 
Ore 22.00. Brian sta dormendo sul divano ed io sono seduto sul pavimento del mio salotto, gambe incrociate e pc sul basso tavolinetto davanti a me. Devo revisionare delle vecchie  cartelle di  alcuni pazienti, ma non riesco a mantenere nemmeno per un attimo la concentrazione; non ho nemmeno cenato, non avevo molta fame. Come sottofondo il ticchettio delle lancette dell’ orologio sulla mensola sta diventando fastidioso, il caldo della stanza è fastidioso.. io stesso , questa sera sono fastidioso. Mi alzo e apro il portafinestre del soggiorno per affacciarmi e stare un po’ sul balcone: finalmente ,un po’ d’aria fresca è quello che mi serve. Mi è sempre piaciuto stare seduto, la sera, sul mio piccolo terrazzino, forse perché riesco a vedere bene tutta Tokio, la sua vita notturna e le sue luci. Anche se inizio ad avere sonno voglio stare  qua, la giornata è stata intensa e voglio rilassarmi ancora un po’.
…Ora finalmente so la verità,la sua verità o comunque parte di essa. Tuttavia  Avrei preferito fosse stata lei a dirmelo. Amarezza e delusione, stasera , fanno da padrone…
Lei ha una figlia, si è sposata ed ha un marito. E’ felice. Punto e basta, se lei è felice meglio così. Non dimenticherò mai le parole di oggi di Rea : “Marzio è giusto che tu lo sappia, Bunny si è fatta una vita, mi spiace ma ora lei è moglie e madre; vedi prima quando ha risposto al telefono ed è andata via era perché doveva andare a prendere all’asilo suo figlia; Chibiusa,il nome che ha fatto, ecco lei è sua figlia” .
Dopo tutto cosa speravo, di tornare in Giappone e riprendermela? No. Non è possibile ormai. Sono stato uno stupido egoista. Penso a lei e una lacrima riga la mia guancia … mia dolce testolina buffa chissà se hai provato ciò che ho provato io nel rivederti.
 È tardi, meglio che vada a letto. Un’ultima occhiata alla mia città e torno in soggiorno per portare Brian nel suo lettino. Ogni volta che lo guardo la felicità mi riempie il cuore; ogni volta ripenso a tutte le difficoltà che ho dovuto superare per lui. Lo amo veramente tanto e con lui so, che non sarò mai solo. Lo prendo in braccio, facendo attenzione a non svegliarlo e piano piano lo porto in camera mia. Si, stasera voglio dormire con accanto mio figlio, mi farà stare sicuramente meglio. Buna notte , tesoro mio!

Le prime luci dell’alba interrompono  il mio sonno, e i raggi di sole passano fastidiosi tra le tapparelle. Mi giro e rigiro nel letto ma oramai sono sveglio mentre  Brian è sempre addormentato. Decido di alzarmi e fare colazione visto che il mio stomaco sta brontolando: saltare la cena la sera prima è da evitare. Sorrido tra me e me e vado in cucina. Caffè e biscotti, ideale per iniziare la giornata, l’odore di caffè è sempre stata una cosa che mi fa stare bene, non so perché ma è così. Ahah che stupido che sono!
“papà!! Buon giornoooo!!”  “tesoro sei già sveglio?!” dico stupito sapendo che a lui piace tanto dormire fino a tardi. “Si papà! Non avevo sonno! Mi prepari anche a me colazione?” “Certo! Latte e cioccolato??” “sisi grazie papino!! Ah ti posso chiedere una cosa? Come mai ero nel lettone stanotte??” mi guarda attonito ed io sorridendo rispondo “Perchè questa domanda? Un papà non può dormire col suo bambino?” “ si si certo!” risponde felice e aggiunge “ Papi! Ti voglio tanto bene!” poche parole dette con amore: mi fanno stare bene, davvero bene! “ Brian dove andiamo oggi??” dopo qualche secondo risponde entusiasta “ Andiamo allo zoo!!!! Dai mi ci porti papà??” lo guardo divertito e rispondo “ agli ordini signor capitano! Ahah” e dopo aver dato un bacino alla sua morbida guancetta finiamo di fare colazione e ci prepariamo. Sono felice di andare allo zoo, sono felice di passare una giornata diversa che non mi farà pensare troppo a lei…

Un’oretta dopo eccoci arrivati allo zoo della città, muniti di libretto sugli animale datoci dopo aver fatto il biglietto, e muniti di pranzo al sacco: panini, pizzette e succo di frutta, rigorosamente all’albicocca come piace a noi! “Allora Brian da dove vuoi partire??” “ mmmm, andiamo a vedere come prima cosa le giraffe???”  “ d’accordo andiamo!” seguiamo dunque l’itinerario indicato dalla cartina e arriviamo finalmente davanti a questi animali. “Che collo lungo!guarda papi!!” sono contento che mio figlio sia cosi entusiasta di questa nostra uscita: io lui e la natura. Nessun altro. Direi perfetto! “posso andare più vicino per favore??” “ certo! Ma non ti allontanare troppo, devo vederti!” “va bene papà” dice correndo allegramente verso la staccionata che lo separa dagli animali. È insieme ad altri bambini, sta parlando con loro e  si sta divertendo. Dopo qualche secondo torna veloce verso di me “ Papà Papà!! Indovina chi ho visto!!! C è la tua amica che era con noi al bar!! Quella con quel nome un po’ buffo! Aspetta..ah si Bunny!” “Ma sei sicuro??” rispondo con la speranza, in fondo che dica la verità “ e dove l’hai vista tesoro?’” “ vieni ti ci porto così la saluti , va bene Papà?” mi da la sua manina e mi trascina vicino a quella stessa staccionata di prima.

Bunny è perfettamente davanti a me, dalla parte opposta insieme ad una bambina, probabilmente sua figlia. “Andiamo a salutarla allora?” “Brian aspetta, non so se è il caso, meglio di no dai, se proprio la rincontriamo d’accordo ma per ora no!” avrei tanto voluto salutarla , fare con lei due chiacchiere , ma il pensiero di vederla con la sua famiglia ,o meglio con suo marito mi avrebbe ucciso. Brian sembrò non udire nemmeno una singola parola di quanto avevo detto, infatti lui era già diretto verso Bunny che subito riconosce mio figlio e lo saluta con un sorriso ed una dolce carezza sul viso. Alza lo sguardo alla ricerca di me e dopo qualche secondo i nostri sguardi si incrociano: inutile ripetere quanto è bella! Mi saluta e viene verso di me “ Ciao Marzio!! Anche tu qua??” . adoro il suo modo di parlare, di camminare, di porsi. “ Già! Sono venuto con Brian! Era tanto che voleva venire a vedere gli animali e abbiamo approfittato di questa bella giornata! Tu con chi sei?” non avrei dovuto chiederglielo, ficcanasando nella sua vita, ma sono troppo curioso “ vedi quella piccola peste coi codini che saltella vicino alla panchina? Lei è mia figlia Chibiusa! Sono venuta con lei” risponde con il suo solito tono dolce e simpatico. Vedo la bambina che Bunny indica, saltella corre e parla da se; è proprio buffa! “Chibiusa vieni dalla mamma!!” grida Bunny per farsi sentire e intanto si china verso mio figlio “ Brian ora ti voglio presentare mia figlia!magari diventate amici!!” “si che bello!” risponde entusiasta Brian. “Eccomi Mammina!!” “ Chibiusa guarda che bel bimbo! Si chiama Brian! Perché non andate insieme a vedere le giraffe? Tu che dici Marzio, ormai che ci siamo incontrati proseguiamo insieme il giro?” “Certo!perchè no, sarà divertente!” così insieme, io e mio figlio , Bunny e sua figlia iniziamo a girare per lo zoo. Non so perché ma ogni volta che io e lei ci fissiamo, Bunny abbassa sempre un po’ lo sguardo, lo fa spesso ho notato… passano i minuti e dopo un primo momento, sono davvero a mio agio con lei tanto che mi è passato di mente il fatto che sia sposata… ora che ci penso, lui non c è… meno male ..e sorrido. “ Marzio?? Stai bene?? Come mai sorridi da solo?” dice Bunny scherzando “ehm?? No scusa pensavo… ma non è ora di pranzare che ne dite bambini???” i piccoli rispondono con un si all’unisono e dopo aver trovato un tavolo libero ci siamo accomodati per pranzare. “Papà!” dice Brian “ i panini di Chiniusa sono più belli però!” “ ahah tuo padre non è un asso in cucina piccolo??” interviene divertita Bunny “ vuoi uno di questi panini ??” “Posso papà??” “ se Bunny te lo ha offerto prendilo pure” dico e intanto la piccola “Mammina!! Uffa ti sei dimenticata il succo!!” “ io non sarò un cuoco provetto ma tu Bunny non cambierai mai eh!sempre la solita scordona!ahahah” e tutti insieme  siamo presi dalle risate “Caro il mio Marzio sono sempre la stessa dopo tutto!” risponde facendo la linguaccia:  è in questo esatto momento che mi pare di essere tornato a sette anni fa, la solita espressione, il solito modo di fare di quella ragazzina testarda che mi ha fatto innamorare. “Chibiusa” continua Brian “ vuoi uno dei nostri succhi di frutta?” “ tesoro mi spiace ma Chibiusa  ed io beviamo solo succhi di frutta all’albicocca” dice Bunny quasi imbarazzata“ Signorina Tsukino noi abbiamo proprio ciò che fa per lei “ intervengo “ perché anche noi beviamo solo quelli! Ahah !” “Davvero?? Mamma posso prenderlo allora??” “ Certo piccola!” dice Bunny e continua “ è vero Marzio! Era il tuo gusto preferito!” arrossisce un po’ e di nuovo abbassa lo sguardo. “ Era il nostro gusto preferito” ribadisco e faccio l’occhiolino.
Dopo qualche minuto di silenzio i bambini vogliono continuare il giro e partono alla volta di altri animali mentre io e Bunny rimaniamo ancora un po’ seduti, chiacchierando e stando attenti che i piccoli non si allontanino molto. È una situazione strana, mi sembra solo ieri, io e lei ragazzi innamorati ed ora eccoci qua, come due strada parallele. Vorrei tanto chiederle come sta, ma non ci riesco, sono bloccato… ho paura di scoprire la sua verità.
I miei pensieri purtroppo sono stati distolti dalle urla e i pianti di Chibiusa. “Mamma mammina” sta piangendo “ Mi fa tanto male!!!” “Tesoro mio!! Cosa è successo?? Dimmi t prego!!” ma la piccola non riesce a parlare “Brian ti prego dimmi cos ha Chibiusa!” Bunny è visibilmente terrorizzata quando , nel trambusto generale, vedo una piccola ferita da cui esce sangue sul ginocchio della bambina. “Bunny! Tranquilla!! Vedi, è una sbucciatura e probabilmente quando è cascata un po’ di terra è venuta a contatto con la ferita e ora le pizzica! È così Chibiusa??” “ si” rispose coi lacrimoni agli occhi la  . “Chibi santo cielo mi hai fatto prendere un colpo! Allora andiamo a casa che ti metto così un cerottino!” risponde Bunny. “Aspetta! Senti io abito qua vicino e a casa ho tutto l’occorrente per medicarla , se vuoi puoi venire da me! Che ne dici ??” “Marzio ti ringrazio ma non voglio recare troppo disturbo davvero!” “insisto niente disturbo, tu piccola che ne pensi? Vedi io sono un medico , anzi  proprio un medico per bambini! Vorresti venire a farti visitare da me??” “Mammina possiamo??” Bunny sospirò sorridendo “E va bene! Forza andiamo!” .

Dopo pochi minuti di macchina siamo arrivati al mio appartamento. Una volta entrati corro a prendere l’occorrente mentre dico alle ragazze di accomodarsi “Brian fai sedere Chibiusa! Fai l’ometto di casa forza!” Brian non se lo fa ripetere due volte e invita Bunny e sua Figlia a sedere e accomodarsi sul divano. Intanto ho trovato il cotone e il disinfettante , mi chino verso la bambina e dopo qualche minuto.. “Ecco fatto!! Ora con questo cerottino puoi continuare a giocare senza che ti dia fastidio!!” la bambina sorride, scende dal divano quasi a testare il suo ginocchio e convinta di quanto detto va insieme a mio figlio in cameretta a giocare. “Marzio grazie mille! Ora togliamo il disturbo!” “Aspetta Bunny!i bimbi sono appena andati a giocare ed è sempre presto per la cena! Fermatevi un po!.. se ti va..”. Bunny rimane un po’ pensierosa quando risponde “d’accordo!” sorride “ oltre ad essere un bravo papà sei anche un bravo dottore” rido anche io e continuo dicendo “ Abbiamo passato una bella giornata, i bimbi si sono divertiti insieme!” “esatto! Hai perfettamente ragione!! Ops scusami un attimo Marzio devo rispondere al telefono!” il cellulare di Bunny stava squillando da un po’, si allontana da me e risponde. Dopo qualche secondo torna a sedere vicino a me. “tutto bene?” dico e intanto penso stupido!! Fatti gli affari tuoi! “sisi!” risponde un po’ titubante. Attimi di silenzio, qualcosa è cambiato dal clima di prima.
“Marzio!” “Dimmi Bunny!” “ voglio raccontarti della mia vita in questi sette anni, se ti va di ascoltarmi” un nodo in gola  a sentire queste parole , era il momento, tuttavia di sapere la verità; “Ti ascolto!sono molto curioso!” “Marzio non è stato facile sai quando sei partito! Stavo molto male, ero molto depressa; ora però sto bene, ovviamente ti chiederai chi sarà il padre di Chibiusa: si chiama Seya, è mio marito. L’ho conosciuto dopo poco la tua partenza, mi è stato molto vicino pur sapendo che , nel primo periodo della tua assenza, non ero ancora pronta a innamorarmi di qualcuno. Mi ha amato dal primo momento. Ci siamo fidanzati e abbiamo deciso di sposarci. È nata nostra figlia. Tutto qua. Ah dimenticavo, ora non è in Giappone, a causa del suo lavoro starà fuori paese per un altro mese! Sai fa il cantante!! Ahah strano eh!! Bhe comunque questo è quanto, volevo dirtelo di persona” Bunny raccontò la sua vita tutto d un fiato “ bene ! sono felice per te!” fu l’unica cosa che potevo dire “Marzio si è fatto tardi ora devo proprio andare!! Chibiusa andiamo!!” la bambina saluta  con un abbraccio mio figlio  per poi uscire  dal mio appartamento per tornare a casa.

Le parole di Bunny erano come una lama tagliente. Fa male. Fa molto male. Questa è la verità. Bunny ora è felice con lui, la ama e la rispetta ed io…  io sono solo un illuso….
 
 
  

  
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