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Autore: Ombra    03/06/2011    1 recensioni
Una raccolta di pensieri, emozioni e sensazioni, raccontate dalla penna o da una semplice tastiera. Sta a voi interpretarle e, in caso, farle vostre. Il mio è solo un bisogno irrazionale di raccontarle.
Buona lettura :)
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Era come vivere in una condizione di costante insoddisfazione, ma da cosa deriva? Abitudine? Bisogno fisico? Masochismo? Optai di più x l'ultima: era il puro e semplice desiderio di farmi del male, di prendere il cuore fra le dita e spremerlo fino a non sentirlo più palpitare.

Sospirai e mi tirai a sedere appoggiando la schiena contro il muro, nel buio della stanza si sentiva solo il lento ritmare del mio respiro.

"Cosa avrai poi di così speciale...?" Sapevo che a quella domanda non avrei mai trovato una risposta precisa, eppure ogni sera, dopo lo stesso monotono flusso di pensieri, me la ponevo, aspettando ogni giorno qualcosa di diverso che però non arrivava mai.

"Sai solo farmi soffrire... hai sempre e solo saputo farmi quello..." e strinsi le ginocchia al petto, con un sospiro mentre una fitta terribilmente acuta mi percorreva tutta, facendomi tremare.

Poi un sorriso, una piccola lacrima all'angolo fra quelle ciglia, e i pensieri cambiavano. Tornavano i ricordi che valeva la pena conservare e proteggere; e un "Non è vero..." sorgeva spontaneo e immediato. Ricordavo i primi sorrisi, i brividi dovuti a quelle carezze, a quei baci...

Il cellulare vibrò sul cuscino accanto a me: _Amore mio... Sei sveglia...?_

Un sospiro ancora più profondo: _Si piccolo mio... cosa c'è?_

E così il cuore faceva di nuovo male. "Perchè non lui...?" Si respirava a fatica nell'atmosfera pesante che mi circondava, "Lui se lo meriterebbe..." un respiro profondo mentre lo sguardo si volse alla finestra lievemente illuminata da un raggio di luna, "Non quello stronzo a cui non importa nulla di me... A cui non è mai importato..."

Mi lasciai cadere sul cuscino, sempre stretta a me stessa. "Vorrei poterti amare con tutta me stessa... Vorrei saperti apprezzare come tu fai con me..." Una pausa, "Ma io ti so apprezzare... So che tu saresti mille e mille volte meglio di lui ma... Lui è lui..."

Una lacrima sfuggì al mio controllo, scendendo piano sul mio profilo, fino a disegnare un piccolo crechio scruro sul cuscino. "Ero convinta di esserci riuscita... di poterti amare con tutta me stessa... ma..."

Il cellulare vibra ancora: _Volevo solo ricordarti che ti amo... :)_

Un'altra fitta, di quelle forti, potenti, che trapassano il cuore da parte a parte, con violenza, uccidendolo.

_Ank'io..._

Ma era vero? Ultimamente me lo chiedevo spesso. Avevo così bisogno della tua presenza ma... evidentemente non di quanto avessi bisogno della sua.

"Vorrei solo capirci qualcosa..." Un'altra lacrima, maledizione. "L'idea di farti soffrire... mi uccide... tu non ti meriteresti tutto questo..." Mi morsi il labbro quasi fino a farmi uscire il sangue. "Che persona di merda che sono... Dovresti odiarmi, non amarmi..."

_Mi manchi tanto..._

_Ank te... Tanto tanto..._ E questo era vero, lo sentivo ma... Non capivo il perchè. Se spesse volte mi ritrovavo a non pensare a lui, a farmi quelle domande... perchè sentivo così tanto la sua mancanza dopo poco tempo? Perchè per un suo abbraccio avrei fatto qualsiasi cosa?

Forse era tutto solo un egoistico bisogno di stare bene dopo tanto dolore, e lui mi sapeva dare quella sensazione effimera e momentanea di tranquillità, con lui mi sentivo protetta ma... Forse iniziavo a sentire la mancanza di qualcosa.

Dovevo capire, dovevo farlo... Ma non volevo assolutamente fare del male a qualcuno. Soprattutto a lui, quell'amore che avrei tanto voluto sbocciasse per bene, che non rimanesse a metà affiancato da quell'altra gemma. Così simili, chiuse fra i loro petali; ma una candida, leggera, ondeggiava mossa da una lieve brezza, l'altra irta di spine, nell'occhio di un ciclone, ma di un rosso così intenso da cui non era possibile distogliere lo sguardo. 

  
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