Jack rientrò completamente bagnato.
Si mise davanti al camino acceso.
Era ancora fradicio.
Stava seduto per terra con le gambe incrociate.
-Ma che hai fatto?!?-
Si voltò.
Era Corvina che lo guardava.
-Sono rimasto troppo sul tetto- disse lui sorridendo sarcastico.
Corvina –Direi! Così ti prenderai un raffreddore! Stella aveva ragione … sei un’idiota!-
Jack fece una leggera risata.
Corvina se ne andò.
Dopo qualche minuto tornò con un asciugamano.
Corvina si sedette a gambe incrociate di fianco a Jack.
Jack si voltò verso di lei.
Corvina –Rimani immobile, stupido!-
Jack –Intendi continuare a insultarmi?-
Corvina –Fino a quando non sarai asciutto, gatto-
Corvina avvinò l’asciugamano ai capelli di Jack e iniziò ad asciugarli.
(ahahah, ma guarda che lo sa fare anche da solo Corvina xD)
Corvina –Dimmi la verità … tu sei un masochista!-
Jack –Più o meno …-
Corvina –Dimmi gatto … da quanto non torni sul tuo pianeta?-
Jack –Da un po’ …-
Corvina –Non ti manca la tua famiglia? Tuo padre, tua madre …-
Jack si mise ad osservare il fuoco che crepitava nel camino.
Corvina –Tu … ce li hai ancora i genitori?-
Jack –mia madre è morta-
Corvina si fermò.
-Mi dispiace … io …- cercò di dire.
–Fa niente. Non potevi saperlo- rispose Jack tornando a guardarla.
Corvina continuò ad asciugargli i capelli.
Jack –Perché perdi tempo con me? Non dovresti andare a cercare Romeo?-
Corvina –Zitto Paride. Pensa ad asciugarti-
Jack –Ma se lo stai già facendo tu …-
Corvina si bloccò di nuovo.
I loro sguardi si incrociarono.
Corvina lasciò cadere a terra l’asciugamano.
Abbassò lo sguardo.
Jack si avvicinò a lei.
Corvina sentiva il respiro del ragazzo vicino a lei.
I loro sguardi si incrociarono di nuovo.
Ciò che Corvina vedeva negli occhi di Jack era ignoto come una costa straniera che si raggiunge dopo notti e notti trascorse sull’oceano. Jack per qualche motivo si allontanò.
-Perché hai paura di me?- le sussurrò –fammi capire-
Esitò. Era la sua occasione, così Corvina sussurrò a sua volta –Non so nulla di te-
-Sono qui- disse lui.
- Cos’è?- indicò la catenella che penzolava dal suo collo e il ciondolo che si vedeva attraverso la camicia bianca.
(per inciso la camicia è fradicia e mezza aperta. La camicia è bianca. Il bianco quando è bagnato diventa semi-trasparente. Ora potete sbavare insieme a me *-*)
Jack –E’ la piastrina che indica che sono un Flaime Haze -
Corvina –Ne vuoi parlare?-
Jack –No. Altra domanda?-
Corvina –Hai fratelli? Sorelle?-
Jack –Ho una sorella maggiore-
Corvina –Come si chiama? Quanti anni ha?-
Jack –Evangeline. Ha 20 anni-
Corvina –quindi avete … cinque anni di differenza?-
Jack –tre-
Corvina sgranò gli occhi –Un attimo … quindi … tu hai 17 anni?!? Sei più grande di me di 2 anni!-
Jack –E allora? Sono più grande di Stella di tre anni, dove sta il problema?-
Corvina –No, è solo che … sei più grande di me …-
–Te lo richiedo: qual è il problema?- Jack le sorrise
Corvina rispose –No, nessuno-
Questa volta fu Corvina ad avvicinarsi a Jack.
Non sapeva nemmeno perché lo stesse facendo.
Jack voltò lo sguardo verso il camino.
Jack –Ti va una cioccolata?-
Corvina si allontanò –Alle … quattro di mattina?-
Jack annuì continuando ad osservare il fuoco nel camino.
Corvina –Va bene-
Jack si alzò e tornò dopo pochi minuti con due cioccolate calde con marshmallow.
Corvina bevve un sorso dalla tazza.
Corvina –Buona! Cosa ci hai messo dentro per renderla così buona?-
Jack –Segreto-
Corvina –Va bene …-
Passò un po’ di tempo e quando ebbero finito di bere la cioccolata, mentre rimanevano nel più religioso silenzio, Corvina allungò la mano verso Jack e gli toccò il petto.
Corvina –Adesso non sei più bagnato …-
(e dovevi toccargli il petto per capirlo?!? Ahahah, Corvina attenta a non lasciati andare troppo xD)
Il cuore di Jack batteva lentamente.
Per qualche strano motivo, Corvina non aveva voglia di togliere la sua mano dal petto di Jack e per Jack, Corvina poteva rimanere lì anche in eterno.
Jack –Perché non cerchi Romeo?-
Corvina, senza muoversi, rispose –Non ti dovrebbe interessare-
Jack –E perché?-
Corvina –Perché tu sei Paride. Sei quello che tenta di convincere Giulietta che Romeo è quello sbagliato. Sei il cattivo che tenta di separarli-
Jack –Ah … capito …-
Corvina fece per staccarsi da Jack, ma lui la bloccò e disse
-Questo significa che non ti farò andare via-
Le sorrise.
Ma che sorriso era?
Era a metà tra il dolce e l’ironico.
Difficile da decifrare.
Quasi quanto il suo sguardo.
Indecifrabile.
Incomprensibile.
Impossibile da capire.
Corvina –Perché lo fai?-
–Fare che cosa?- chiese Jack continuando a sorridere e senza lasciare che la mano di Corvina scivolasse lontano dalla sua.
Corvina –Questo!-
Jack –Non ti capisco Giulietta-
Corvina –Sorridi-
Jack –E allora? E’ per caso vietato?-
Corvina –No! Ma … quando le persone sorridono lo fanno per la felicità … i tuoi sorrisi hanno sempre
una punta di amarezza-
Jack –Come prego?-
Corvina –Mi hai capito benissimo-
Fece una pausa.
-Non so cosa ti sia accaduto in passato, ma non puoi trascinartelo fino qui-
Jack –Non sei la più indicata per farmi una ramanzina su questo argomento …-
Corvina rimase in silenzio. Lei da tempo cercava di non dare sfogo ai suoi sentimenti non solo per i suoi poteri, ma anche per ciò che i suoi poteri creavano:un legame.
Con i suoi poteri Corvina era legata al padre Trigon e lei era rimasta intrappolata in questo ricordo anche dopo la morte di quest’ultimo.
Era vero. Non era la persona più indicata per fare una ramanzina del genere.
Corvina –Non è importante! Io sono così per i miei poteri, tu … perché? Perché i tuoi sorrisi sono sempre sarcastici e amari? Perché nei tuoi occhi non vedo altro che tristezza e solitudine? Quello che vedo nel tuo sguardo è solo sconforto, desolazione …-
Jack lasciò la mano di Corvina –Tristezza e solitudine?-
Corvina riprese la mano di Jack –Sì. Ma so che tu non mi dirai il perché-
Jack –vero-
Corvina e Jack si appoggiarono con la schiena contro la poltrona dietro di loro.
Corvina cambiò discorso e i suoi pensieri ricaddero sull'amica –Sono preoccupata per Stella Rubia …-
Jack –Io invece mi preoccupo più per Joker, Stella Rubia ha un caratterino …-
Corvina –Stella è la mia migliore amica … ma in questi ultimi giorni mi sono accorta che in fondo non la conosco poi così bene …-
Jack –Tutti abbiamo dei segreti. Nemmeno io la conosco bene-
Jack si avvicinò a Corvina, ma lei si voltò a guardare il camino.
Jack –Ok … Perché lo fai?-
–Fare cosa?- chiese Corvina continuando a fissare il camino.
Jack –Questo-
Corvina –Non ti capisco, Paride – continuava ad osservare ciò che stava davanti a lei, senza girasi verso Jack, per non incontrare il suo sguardo.
Jack –Non mi guardi mai negli occhi se non per più di pochi secondi-
Corvina insisteva nel guardare il camino –Non è assolutamente vero …-
Jack –Perché menti?-
Corvina diventò rossa –Io non sto mentendo …-
Jack –Si, invece. Menti. Perché sei diventata rossa?-
Corvina –Ma io non sono diventata rossa …- disse nel tentativo di mascherare la verità.
Inutile.
Jack la prese per il mento e la fece girare. Si avvicinò ancora di più e appoggiò la sua fronte a quella di Corvina.
(cavolo … quanto vorrei essere al posto di Corvina … beh, in effetti, ci sono … ma solo nei miei sogni! Nd me) (strani sogni che fai … Nd BB) (E tu che centri? Và a leggerti un libro! Nd me) (Ok, ok vado … Nd BB)
–Strano … sei rossa, eppure non hai la febbre …- le disse sorridendole.
Jack sfiorò le labbra di Corvina con il pollice.
Corvina non riusciva quasi a respirare.
Avere Jack così vicino la rendeva quasi nervosa.
Quante volte ancora Jack aveva intenzione di far fermare il suo cuore?
Molte altre volte probabilmente e lei avrebbe continuato a rimanere ferma, senza opporsi.
Jack si allontanò e guardò fuori dalla finestra che era alla sua destra. (ho fatto la rima -.-“)
Corvina appoggiò la testa sulla spalla di Jack.
Jack –Romeo non apprezzerebbe-
Corvina –Ma Giulietta è stanca …-
I minuti che seguirono furono caratterizzati dal silenzio.
Un silenzio strano.
Nessuno si mosse.
Dopo un po’ Corvina si addormentò, così Jack la prese in braccio e la portò in camera.
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Erano quasi le cinque.---------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Mise Corvina sul letto.
Lei si rigirò su un lato, dandogli le spalle.
–tristezza e solitudine …- Jack sorrise.
Fece per andarsene, ma Corvina lo prese per il braccio.
Jack si voltò.
Corvina –Ho freddo-
–E cosa vuoi che faccia Giulietta?- chiese lui avvicinandosi al viso di lei.
Corvina non rispose, ma tirandolo verso di lei ripeté –ho freddo-
Jack si avvicinò di più a lei.
Il gatto era ancora umido, ma il suo respiro era caldo.
Corvina si sentiva strana vicino a Jack, ma si sentiva anche … al sicuro. Come se niente potesse mai farle del male.
Si addormentò.
Jack le diede un bacio sul collo (*-*) e uscì in silenzio dalla camera.
TO BE CONTINUED …
Allora? Visto che al momento mi ispira di più la storia "Jack x Corvina" lascio da parte (almeno per ora) la storia dei micro-chip.
Allora, lasciate come al solito tante recensioni,
al prossimo capitolo =)
Bloody_Alice97