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Autore: Bloody Alice    03/06/2011    3 recensioni
[ATTENZIONE! Storia in fase di riscrizione]
...
Qualcuno, oltre a Robin, ha un passato in comune con il cavaliere della notte.
Forse questa sarà la più grande sfida che i Teen Titans abbiano mai affrontato.
Questa volta il loro nemico sarà pronto a tutto.Non avrà pietà solo perchè sono dei ragazzi.
Una corsa contro il tempo per strappare Gotham City dalle mani del peggior criminale della città.
Un passato che non è intenzionato a ripetersi.
Forse anche un fulmine a cielo aperto chiamato "amore" incontrerà uno dei nostri eroi.
Spero di avervi incuriosito abbastanza,
Bloody_Alice97
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: Cross-over, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 CIOCCOLATA CALDA E MARSHMALLOW
Jack rientrò completamente bagnato.

Si mise davanti al camino acceso.
Era ancora fradicio.
Stava seduto per terra con le gambe incrociate.

-Ma che hai fatto?!?-

Si voltò.

Era Corvina che lo guardava.

-Sono rimasto troppo sul tetto- disse lui sorridendo sarcastico.

Corvina –Direi! Così ti prenderai un raffreddore! Stella aveva ragione … sei un’idiota!-

Jack fece una leggera risata.

Corvina se ne andò.

Dopo qualche minuto tornò con un asciugamano.

Corvina si sedette a gambe incrociate di fianco a Jack.

Jack si voltò verso di lei.

Corvina –Rimani immobile, stupido!-
Jack –Intendi continuare a insultarmi?-
Corvina –Fino a quando non sarai asciutto, gatto-

Corvina avvinò l’asciugamano ai capelli di Jack e iniziò ad asciugarli.

(ahahah, ma guarda che lo sa fare anche da solo Corvina xD)

Corvina –Dimmi la verità … tu sei un masochista!-
Jack –Più o meno …-

Corvina –Dimmi gatto … da quanto non torni sul tuo pianeta?-
Jack –Da un po’ …-

Corvina –Non ti manca la tua famiglia? Tuo padre, tua madre …-

Jack si mise ad osservare il fuoco che crepitava nel camino.

Corvina –Tu … ce li hai ancora i genitori?-
Jack –mia madre è morta-

Corvina si fermò.

-Mi dispiace … io …- cercò di dire.
–Fa niente. Non potevi saperlo- rispose Jack tornando a guardarla.

Corvina continuò ad asciugargli i capelli.

Jack –Perché perdi tempo con me? Non dovresti andare a cercare Romeo?-

Corvina –Zitto Paride. Pensa ad asciugarti-

Jack –Ma se lo stai già facendo tu …-

Corvina si bloccò di nuovo.

I loro sguardi si incrociarono.

Corvina lasciò cadere a terra l’asciugamano.

Abbassò lo sguardo.

Jack si avvicinò a lei.

Corvina sentiva il respiro del ragazzo vicino a lei.

I loro sguardi si incrociarono di nuovo.

Ciò che Corvina vedeva negli occhi di Jack era ignoto come una costa straniera che si raggiunge dopo notti e notti trascorse sull’oceano. Jack per qualche motivo si allontanò.

-Perché hai paura di me?- le sussurrò –fammi capire-

Esitò. Era la sua occasione, così Corvina sussurrò a sua volta –Non so nulla di te-
-Sono qui-  disse lui.

- Cos’è?- indicò la catenella che penzolava dal suo collo e il ciondolo che si vedeva attraverso la camicia bianca.

(per inciso la camicia è fradicia e mezza aperta. La camicia è bianca. Il bianco quando è bagnato diventa semi-trasparente. Ora potete sbavare insieme a me *-*)

Jack –E’ la piastrina che indica che sono un Flaime Haze -

Corvina –Ne vuoi parlare?-

Jack –No. Altra domanda?-

Corvina –Hai fratelli? Sorelle?-

Jack –Ho una sorella maggiore-

Corvina –Come si chiama? Quanti anni ha?-

Jack –Evangeline. Ha 20 anni-

Corvina –quindi avete … cinque anni di differenza?-

Jack –tre-

Corvina sgranò gli occhi –Un attimo … quindi … tu hai 17 anni?!? Sei più grande di me di 2 anni!-

Jack –E allora? Sono più grande di Stella di tre anni, dove sta il problema?-

Corvina –No, è solo che … sei più grande di me …-

–Te lo richiedo: qual è il problema?- Jack le sorrise

Corvina rispose –No, nessuno-

Questa volta fu Corvina ad avvicinarsi a Jack.

Non sapeva nemmeno perché lo stesse facendo.

Jack voltò lo sguardo verso il camino.

Jack –Ti va una cioccolata?-

Corvina si allontanò –Alle … quattro di mattina?-

Jack annuì continuando ad osservare il fuoco nel camino.

Corvina –Va bene-

Jack si alzò e tornò dopo pochi minuti con due cioccolate calde con marshmallow.

Corvina bevve un sorso dalla tazza.

Corvina –Buona! Cosa ci hai messo dentro per renderla così buona?-

Jack –Segreto-

Corvina –Va bene …-

Passò un po’ di tempo e quando ebbero finito di bere la cioccolata, mentre rimanevano nel più religioso silenzio, Corvina allungò la mano verso Jack e gli toccò il petto.

Corvina –Adesso non sei più bagnato …-

(e dovevi toccargli il petto per capirlo?!? Ahahah, Corvina attenta a non lasciati andare troppo xD)

Il cuore di Jack batteva lentamente.

Per qualche strano motivo, Corvina non aveva voglia di togliere la sua mano dal petto di Jack e per Jack, Corvina poteva rimanere lì anche in eterno.

Jack –Perché non cerchi Romeo?-

Corvina, senza muoversi, rispose –Non ti dovrebbe interessare-

Jack –E perché?-

Corvina –Perché tu sei Paride. Sei quello che tenta di convincere Giulietta che Romeo è quello sbagliato. Sei il cattivo che tenta di separarli-

Jack –Ah … capito …-

Corvina fece per staccarsi da Jack, ma lui la bloccò e disse
-Questo significa che non ti farò andare via-

Le sorrise.

Ma che sorriso era?

Era a metà tra il dolce e l’ironico.

Difficile da decifrare.

Quasi quanto il suo sguardo.

Indecifrabile.

Incomprensibile.

Impossibile da capire.

Corvina –Perché lo fai?-

–Fare che cosa?- chiese Jack continuando a sorridere e senza lasciare che la mano di Corvina scivolasse lontano dalla sua.

Corvina –Questo!-

Jack –Non ti capisco Giulietta-

Corvina –Sorridi-

Jack –E allora? E’ per caso vietato?-

Corvina –No! Ma … quando le persone sorridono lo fanno per la felicità … i tuoi sorrisi hanno sempre
una punta di amarezza-

Jack –Come prego?-

Corvina –Mi hai capito benissimo-
Fece una pausa.
-Non so cosa ti sia accaduto in passato, ma non puoi trascinartelo fino qui-

Jack –Non sei la più indicata per farmi una ramanzina su questo argomento …-

Corvina rimase in silenzio. Lei da tempo cercava di non dare sfogo ai suoi sentimenti non solo per i suoi poteri, ma anche per ciò che i suoi poteri creavano:un legame.

Con i suoi poteri Corvina era legata al padre Trigon e lei era rimasta intrappolata in questo ricordo anche dopo la morte di quest’ultimo.

Era vero. Non era la persona più indicata per fare una ramanzina del genere.

Corvina –Non è importante! Io sono così per i miei poteri, tu … perché? Perché i tuoi sorrisi sono sempre sarcastici e amari? Perché nei tuoi occhi non vedo altro che tristezza e solitudine? Quello che vedo nel tuo sguardo è solo sconforto, desolazione …-

Jack lasciò la mano di Corvina –Tristezza e solitudine?-

Corvina riprese la mano di Jack –Sì. Ma so che tu non mi dirai il perché-

Jack –vero-

Corvina e Jack si appoggiarono con la schiena contro la poltrona dietro di loro.

Corvina cambiò discorso e i suoi pensieri ricaddero sull'amica –Sono preoccupata per Stella Rubia …-

Jack –Io invece mi preoccupo più per Joker, Stella Rubia ha un caratterino …-

Corvina –Stella è la mia migliore amica … ma in questi ultimi giorni mi sono accorta che in fondo non la conosco poi così bene …-

Jack –Tutti abbiamo dei segreti. Nemmeno io la conosco bene-

Jack si avvicinò a Corvina, ma lei si voltò a guardare il camino.

Jack –Ok … Perché lo fai?-

–Fare cosa?- chiese Corvina continuando a fissare il camino.

Jack –Questo-

Corvina –Non ti capisco, Paride – continuava ad osservare ciò che stava davanti a lei, senza girasi verso Jack, per non incontrare il suo sguardo.

Jack –Non mi guardi mai negli occhi se non per più di pochi secondi-

Corvina insisteva nel guardare il camino –Non è assolutamente vero …-

Jack –Perché menti?-

Corvina diventò rossa –Io non sto mentendo …-

Jack –Si, invece. Menti. Perché sei diventata rossa?-

Corvina –Ma io non sono diventata rossa …- disse nel tentativo di mascherare la verità.

Inutile.

Jack la prese per il mento e la fece girare. Si avvicinò ancora di più e appoggiò la sua fronte a quella di Corvina.

(cavolo … quanto vorrei essere al posto di Corvina … beh, in effetti, ci sono … ma solo nei miei sogni! Nd me) (strani sogni che fai … Nd BB) (E tu che centri? Và a leggerti un libro! Nd me) (Ok, ok vado … Nd BB)

–Strano … sei rossa, eppure non hai la febbre …- le disse sorridendole.

Jack sfiorò le labbra di Corvina con il pollice.

Corvina non riusciva quasi a respirare.

Avere Jack così vicino la rendeva quasi nervosa.

Quante volte ancora Jack aveva intenzione di far fermare il suo cuore?

Molte altre volte probabilmente e lei avrebbe continuato a rimanere ferma, senza opporsi.

Jack si allontanò e guardò fuori dalla finestra che era alla sua destra. (ho fatto la rima -.-“)

Corvina appoggiò la testa sulla spalla di Jack.

Jack –Romeo non apprezzerebbe-

Corvina –Ma Giulietta è stanca …-

I minuti che seguirono furono caratterizzati dal silenzio.

Un silenzio strano.

Nessuno si mosse.

Dopo un po’ Corvina si addormentò, così Jack la prese in braccio e la portò in camera.
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Erano quasi le cinque.

Mise Corvina sul letto.

Lei si rigirò su un lato, dandogli le spalle.

–tristezza e solitudine …- Jack sorrise.

Fece per andarsene, ma Corvina lo prese per il braccio.

Jack  si voltò.

Corvina –Ho freddo-

–E cosa vuoi che faccia Giulietta?- chiese lui avvicinandosi al viso di lei.

Corvina non rispose, ma tirandolo verso di lei ripeté –ho freddo-

Jack si avvicinò di più a lei.

Il gatto era ancora umido, ma il suo respiro era caldo.

Corvina si sentiva strana vicino a Jack, ma si sentiva anche … al sicuro. Come se niente potesse mai farle del male.

Si addormentò.

Jack le diede un bacio sul collo (*-*) e uscì in silenzio dalla camera.


TO BE CONTINUED … 

Allora? Visto che al momento mi ispira di più la storia "Jack x Corvina" lascio da parte (almeno per ora) la storia dei micro-chip.

Allora, lasciate come al solito tante recensioni,
al prossimo capitolo =)

Bloody_Alice97
   
 
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