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Autore: Nefastiaable    04/06/2011    4 recensioni
Darren non riusciva a credere a quello che stava provando. Non aveva limiti mentali, non li aveva mai avuti, ne era certo ma quanto stava succedendo negli ultimi giorni, nella sua testa e al suo corpo, cominciava a farlo dubitare di se stesso.
Aveva conosciuto Chris e gli altri membri del cast alla prima riunione, in cui era stato presentato come colui che avrebbe interpretato Blaine, il 'potenziale ragazzo di Kurt'. Nulla da dire sui giorni a seguire. Prove, riprese, uscite di gruppo, divertimento...il solito. Aveva imparato a conoscere i suoi colleghi, soprattutto Chris con il quale si trovava decisamente in sintonia. Sicuramente una fortuna, si ritrovava a pensare sempre più frequentemente; non ci sarebbe stato nulla di peggio di trovare antipatico un collega con cui avrebbe dovuto recitare parti molto intime.

'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo'
Questa è la mia prima FF, abbiate pietà :D
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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L'atmosfera nella stanza si era fatta pesante. C'era imbarazzo nell'aria da quando erano usciti dalla doccia, si erano rivestiti in silenzio e avevano deciso di guardare un film dallo schermo della stanza d'albergo. Si sorpresero di non vedere i loro colleghi nonostante fossero già le 8 di sera. Dal loro litigio a quel momento non erano passate più di 3 ore; ne parlarono qualche minuto prima di cedere, nuovamente, al silenzio.
Darren prese l'iniziativa di scegliere il film mentre Chris si sedette su una poltrona con la testa impegnata da mille immagini e pensieri. Se ci fossero stati gli altri ne avrebbe approfittato per fuggire dalla stanza e mettersi a saltare in corridoio, perchè è questo che aveva voglia di fare al momento, e invece si concentrò sulle piastrelle del pavimento non riuscendo a smettere di sorridere in un modo delizioso e vagamente malizioso, mentre continuava a stuzzicarsi le labbra con i denti.
Darren dalla sua posizione, seduto sul materasso ai piedi del letto, aveva lo sguardo fisso sullo schermo e faceva scorrere i numerosi titoli di film a pagamento offerti dallo stabile, pigiando sul telecomando in modo automatico; non stava realmente guardando quanto appariva sullo schermo perchè era troppo impegnato a rimuginare su quanto era appena capitato. Aveva appena fatto sesso con un maschio. O meglio un maschio aveva appena fatto sesso con lui. Se Joey l'avesse saputo non avrebbe smesso di prenderlo per il culo. No, non in senso cattivo. Avrebbe solamente continuato a ripetere che se lo sarebbe aspettato. Perchè tutti ne erano così convinti? Darren non riusciva a immaginarsi così prevedibile, anzi, si era sempre creduto l'apoteosi dell'imprevedibilità. Eppure eccolo lì. Ripensandoci non aveva fatto sesso con un maschio a caso ma con Chris, il suo collega e amico. Questo sì che era davvero prevedibile.

Ripensò per un attimo a quando, insieme agli altri membri del cast, si erano fatti un giro su internet per curiosare le reazioni dei fans dello show ed era rimasto sconvolto nel leggere tutte le insinuazioni e le speranze che si erano create non sui personaggi, come si sarebbe aspettato, bensì su di loro. Soprattutto su lui e Chris e su Lea e Dianna. Conoscendole sapeva che loro ci avrebbero marciato e, anche lui, per i primi tempi aveva pensato bene di giocare sulle voci che si erano create tra lui e Chris, complice ovviamente il collega, limitandosi però a frasi giocose inserite abilmente nelle interviste. Era stato divertente all'inizio ma poi avevano perso il controllo della situazione e per fortuna Ryan l'aveva ristabilito decidendo che, per un po', non si sarebbero fatti vedere insieme al di fuori del set. Se volevano mettere a tacere le voci non c'era altro modo. Le dichiarazioni pubbliche avrebbero solamente fatto pessima pubblicità allo show e agli attori.

Ormai erano 10 minuti che non si sentiva una mosca volare. L'unico rumore nella stanza era il *plon plon* del selezionatore dello schermo che scorreva in continuazione.
Esausto, per molteplici motivi, Darren si lasciò scivolare all'indietro sul materasso portandosi entrambe le mani al volto emettendo un sommesso verso esasperato che attirò l'attenzione di Chris, distogliendolo dai suoi pensieri. "Troppo difficile?" scherzò Chris, accennando alla tv, scoprendosi piacevolmente sorpreso di riuscire a scherzare come una volta con Darren. Dal canto suo, Darren, a quella domanda sogghignò voltando verso di lui la testa, restando sdraiato sul letto "Argh non è imbarazzante?" ammise alla fine senza smettere di sorridere stringendosi nelle spalle, spiegando così il motivo della reazione esasperata. Mentre aspettava la risposta buttò fuori l'aria in eccesso e lasciò scorrere lo sguardo sul collega, notando solo in quel momento la scelta dell'abbigliamento.
Chris era elegantemente seduto sulla poltrona, con le gambe accavallate e le mani appoggiate sulle ginocchia. Indossava un nuovo paio di jeans, neri, molto attillati e una maglia grigio fumo, aderente, con le maniche lunghe e lo scollo a v, con sopra uno dei gilet neri che solitamente indossava per le uscite ufficiali del cast.
Prima che lui potesse rispondere, Darren si sollevò sui gomiti e gli lanciò un'occhiata più intensa "Quando ti sei cambiato?" sospettando di averci messo più tempo di quanto avesse immaginato per ricapitolare mentalmente la situazione.

Vederlo sorridere a labbra serrate come se volesse trattenere una risata, e vederlo di nuovo così sicuro di sè fece sentire Darren meglio, letteralmente. "I vestiti che avevo prima sono finiti sul pavimento del bagno...e si sono inzuppati. Quindi ho deciso di cambiarmi." il discorso non faceva una piega, pensò Darren, ma poi continuò indicandolo con un gesto della mano "E perchè questa eleganza?"
Chris si osservò prima di rispondere, quindi scavallando le gambe, si alzò e si diresse verso il letto, con la solita sinuosità che lo caratterizzava e che, a quanto pare, non era cosciente di possedere. Insomma lui camminava, mica stava attento a come lo faceva. "Non ho portato altro da L.A. . Allora il film? Ah..." si bloccò a mezzo metro dal letto, appoggiandosi una mano sul fianco e sollevando lo sguardo pensieroso "...per rispondere alla tua domanda. No, stranamente non lo trovo imbarazzante. Tu sì?" chiese infine abbassando il volto sorridente su Darren, che era tornato a sdraiarsi portando però le braccia ad incrociarsi sotto alla testa.

Darren ci mise qualche istante a rispondere e lo osservò a distanza ravvicinata soffermandosi costantemente sui pantaloni "Abbastanza" riuscì a dire, a stento, ma subito dopo aggrottò la fronte e facendo forza sugli addominali si sollevò a sedere borbottando "Dio! E' troppo attillata quella roba!" provocando la risata genuina di Chris, che ne era totalmente consapevole "Ma gli altri?" domandò infine tornando a voltarsi verso Chris, che si era seduto sul bordo del letto a distanza di sicurezza e lo stava osservando sornione.
"Mi ha mandato un messaggio Lea, mentre eravamo sotto la doccia, dicendomi che sarebbero usciti con quei ragazzi. Di raggiungerli se abbiamo voglia."
"Abbiamo voglia?" domandò Darren lasciando la domanda in sospeso finchè Chris, allargando il sorriso, scosse il capo silenziosamente. Era un sorriso talmente invitante che non si poteva far altro che sorridergli di rimando.
Si fissarono per istanti interminabili in cui Darren aveva l'espressione pensierosa di chi vorrebbe dire qualcosa ma non ci riesce, e Chris si tendeva in avanti attratto come una falena con il fuoco. Forse era davvero solo un ragazzino infatuato, o almeno si sentiva tale, ma la sensazione che provava Chris al momento era impagabile; un misto di compiacimento, senso di vittoria, appagamento fisico e quel sentimento incontrollabile che ti fa borbottare lo stomaco e ti fa sorridere ininterrottamente come uno sciocco.

Umettendosi le labbra abbassò lo sguardo non riuscendo proprio a trattenere quel sorriso, la voglia di saltare per la stanza e urlare era davvero troppa e tutto quel contenersi lo faceva fremere. "Cos'hai da sorridere in quel modo?" gli domandò Darren non potendo evitare di seguirlo con lo sguardo sorridendo anch'esso. Ruotando tutto il corpo si sedette sul letto a gambe incrociate ponendo tutta la propria attenzione sul ragazzo. Più lo osservava e meno riusciva a capacitarsi di quanto fosse stato un completo idiota egocentrico. Certo aveva ancora i suoi dubbi e le sue incertezze ma ora come ora non aveva voglia di pensarci, c'era tempo per farlo.
"Nulla...sono contento. Solo contento!" e non riusciva proprio a nasconderlo, avvampò quel tanto che bastava per renderlo di una tenerezza infinita. Darren a quella vista reagì sollevando le sopracciglia, spiazzato dalla capriola che aveva appena fatto il suo stomaco; gli era capitato di avere delle cotte, soprattutto per delle sue amiche tra gli Starkids, quindi sapeva riconoscerne una quando arrivava. E si ricordava anche lo stato in cui si riduceva quando si rendeva conto di provare qualcosa per qualcuno.
Era più forte di lui. Chris aveva ragione: il suo essere un totale life runer includeva anche la capacità di provare ogni sensazione al 100%.
Deglutì prima di dire qualsiasi cosa gli passasse per la testa, era rischioso in quel momento dare libero sfogo alle emozioni. Istintivamente alzò una mano a sfiorargli la guancia con i soli polpastrelli ma alla fine si concesse di accarezzargliela interamente, sentendo la propria pelle scottare contro quella già abbastanza calda di Chris.

Notandò la sua espressione ridacchiò e mormorò a voce bassa "Dov'è finita tutta l'audacia che hai dimostrato prima?!" e così scherzando si fece avanti con il busto inclinando il volto da una parte per poter raggiungere quello di Chris e poter, in quel modo, cogliere la sua reazione. Lo si poteva definire indecente il modo in cui si sentiva attratto da quel ragazzo; un attimo prima gli scorreva il fuoco nelle vene e l'attimo dopo sapeva essere incredibilmente adorabile. Scacciava in continuazione quell'insistente vocina nella sua testa che gli ripeteva 'Ma se fino a un momento fa gli urlavi contro e ti dava fastidio l'idea che ti definisse il suo ragazzo! E' bastata una scopata a farti cambiare idea? Sei proprio una femminuccia!'
"Oh credimi, c'è ancora. Sto solo cercando di contenerla?" gli rispose Chris sollevando gli occhi azzurri sul suo volto, ora non molto distante dal suo. Entrambi si tendevano uno verso l'altro senza però muoversi dal loro posto. Era pure e semplice attrazione alla quale è difficile resistere per troppo tempo.
In risposta Darren fece scivolare la mano dalla guancia di Chris fino al colletto del suo gilet, strattonandolo appena. "Con questa roba addosso non dovresti proprio." mormorò con voce appena accennata, molto calda ed invitante, che fece scorrere più velocemente il sangue nelle vene del giovane.

Entrambi avrebbero voluto il bis, anzi dallo sguardo di Darren si leggeva che questa voleva essere lui a dargli piacere e Chris per un attimo rimase senza parole nel vedere quell'espressione e, senza saperlo, pronunciò la domanda che continuava a frullare nella testa di Darren. Prima di farlo però deglutì, avendo consumato ogni goccia di saliva che aveva in bocca e, tentando un movimento disinvolto, si allontanò dal collega scivolando verso la testata del letto, mettendo così una certa distanza. Per enfatizzarla maggiormente allungò le gambe sul materasso lasciando di stucco Darren, con ancora la mano sollevata a mezz'aria.
"Perchè ora mi sembri così...interessato?" gli chiese in un soffio, chiaramente interessato, socchiudendo gli occhi e dandogli tutta la sua attenzione. Darren, spiazzato, non seppe cosa rispondere, ma non fu nemmeno in grado di distogliere lo sguardo. Dovette sorridere, imbarazzato, per poter prendere tempo ma anche quello sembrava avere i minuti contati, poichè Chris gli sorrise andando però a incrociare le braccia al petto. "Non fraintendere, non mi dispiace. Non pensavo di essere stato così bravo da farti cambiare completamente idea!" sdrammatizzò concludendo con una risata delle sue, cristallina e molto contagiosa.
E finalmente fu il turno di Darren, di arrossire, anche se non vistosamente come accadeva a Chris. "Dai Darren...scherzavo! Ora non dirmi che...Senti, capisco il tuo imbarazzo! Pensi che io non lo sia? Ma più di tutto sono curioso di capire come ti senti. Insomma, davvero...ti ho fatto male?" e strinse le labbra per non scoppiare a ridere. Non ce la faceva. Si sentiva troppo contento per prendere seriamente qualsiasi cosa, persino l'evidente imbarazzo di Darren, che a quella domanda corrugò la fronte come se ci stesse pensando seriamente, cosa che fece ridere ancora di più il giovane.

"Effettivamente...ora che ci penso...no, non mi fa male! Dovrebbe?" replicò Darren appoggiando le mani ai lati delle gambe di Chris, facendo perno sulle gambe così da mettersi a gattoni. "Seriamente." inspirò e buttò fuori l'aria in eccesso dai polmoni per poi stringersi nelle spalle. "Vederti piangere mi ha fatto capire che non ho più voglia di mentire a me stesso." Strinse appena una mano attorno alla caviglia di Chris, sollevandogliela per fargli separare le gambe. Lui lo lasciò fare osservandolo incuriosito, tentanto inutilmente di mantenere la concentrazione sulle parole e non sulle azioni. Purtroppo vedere Darren farsi spazio tra le sue gambe, senza nemmeno sfiorarlo o fare commenti a proposito, lo fece vacillare non poco. Infatti sciolse l'intreggio delle braccia per appoggiarle ai propri fianchi, sul materasso, stringendo le dita attorno al lenzuolo tipo ancora di salvataggio. Era normale sentirsi così? Non aveva termini di paragone ma gli sembrava incredibile non riuscire a fare un discorso serio con lui a causa degli ormoni in subbuglio. Quanto era appena successo sotto la doccia non gli bastava? A quanto pare no.
"Sarà difficile e non ti prometto nulla. Chris posso essere sincero?" gli chiese con nonchalance avvicinando le mani in zona rossa, per poi scavalcare i suoi fianchi e fermarsi a pochi millimetri dalle sue. La reazione istintiva di Chris fu di piegare le ginocchia andando quasi a serrare i fianchi di Darren, che ora gli stava addosso a distanza ravvicinata.
"Certo..." soffiò il giovane, senza fiato, appoggiando la nuca alla testiera del letto per poterlo guardare senza farsi venire male al collo. "Hai idea di quanto mi sia piaciuto quello che mi hai fatto? Forse sono così attratto dal tuo corpo perchè è così sinuoso, così...femminile." continuò cercando le parole adatte, per non offenderlo, e mentre le diceva fece scorrere una mano sulla sua coscia molto lentamente godendosi un sacco la sua espressione strabiliata . "Dio sei talmente esile che ho quasi paura di farti male a volte" scosse la testa, incredulo. "No, no..vai tranquillo. Continua." sussurrò Chris, improvvisamente, tra un sospiro e una risata fingendo una disinvoltura che al momento gli mancava. L'aria era talmente pesante che faceva fatica a respirare o pensare o a fare qualsiasi cosa, se è per questo. Darren rise, di gusto, compiaciuto per la reazione. Continuò a salire lentamente verso l'inguine e la sua mano era abbastanza grande da circondargli la parte superiore della coscia senza problemi. "Che jeans sono? Sembrano una seconda pelle da quanto sono stretti!" non gli diede il tempo di rispondere poichè sapeva che, se gliel'avesse lasciato, lui sarebbe stato in grado di dirgli marca, modello e anno di produzione "Mi fa paura tutto questo Chris, lo ammetto. Ora siamo qua, protetti da queste quattro mura ma una volta fuori? Ho paura di non essere in grado di darti quello che vuoi. Tu hai bisogno di qualcuno che ti veneri. " mormorò sincero passando la mano delicatamente sul rigonfiamento dei pantaloni, per poi farla scivolare su un suo fianco tirandolo giù, verso di sè.

Quello sfioramento fece sospirare Chris che ormai aveva la bocca secca e gli occhi socchiusi. Aveva sentito a malapena quanto gli aveva detto ma ebbe la forza di replicare "No..aspetta. Non ho capito. O mi tocchi o mi parli. Non riesco a seguirti se fai così..." provocando la risata di Darren, che gli si accucciò addosso, tra le sue gambe, ponendo il suo viso all'altezza dello stomaco di Chris e sostenendosi con i gomiti appoggiati al materasso, così da non gravare con il suo peso. Questi movimenti fecero scappare un sospiro di sollievo dalle labbra di Chris, che riaprì gli occhi ed abbassò lo sguardo su di lui che lo stava osservando con un sorriso appena accennato e con lo sguardo che dimostrava un barlume dell'adorazione di cui parlava prima.
"Cosa stai cercando di dirmi Darren?" chiese Chris non appena gli fu di nuovo facile respirare normalmente, anche se normalmente non è la parola adatta visto che stava ancora premendo il suo rigonfiamento sullo sterno di Darren, a causa della sua posizione ma soprattutto a causa dei jeans troppo stretti. Aveva persino paura a muoversi per non fargli pensare che gli si stesse strusciando contro, passando per un maniaco. Non che ci fosse qualcosa di sbagliato in ogni caso.

L'atmosfera sembrava l'ideale per una conversazione di quel tipo; i ragazzi non c'erano, erano soli in una stanza d'albergo, avevano appena fatto del fantastico sesso e il letto era davvero troppo comodo. Chris passò una mano tra i capelli ancora umidi di Darren accarezzandogli una guancia dolcemente, in modo molto intimo e Darren a quel contatto si appoggiò al palmo della mano socchiudendo gli occhi ed emettendo quelle che si potrebbero tranquillamente definire fusa.
"Sto cercando di dire che credo che tu mi piaccia, davvero, ma credo anche tu abbia bisogno di una relazione alla luce del sole." allo sbuffo di Chris sollevò gli occhi su di lui per farlo tacere e lo interruppe prima che potesse dire qualsiasi cosa "No, aspetta. Fammi finire. Mi hai detto che hai avuto altre esperienze ma niente di serio. Io anche ne ho avute e, anche se ho creduto con ognuna di loro che fosse qualcosa di serio, in realtà so che non era così. Ho paura..." continuò facendo un evidente sforzo per bilanciare le parole, cercando di distrarsi dalla solennità della sua voce stuzzicando con le dita la stoffa del gilet di Chris. Lui lo osservava in silenzio, attendendo il suo turno, mentre gli accarezzava le spalle pigramente e tratteneva quasi il respiro non sapendo dove volesse andare a parare. "...che con te potrebbe diventarlo. Non ora. " si affrettò ad aggiungere mentre teneva lo sguardo fisso sotto al mento di Chris. "Se questa cosa andasse avanti, credo che potrebbe accadere. Abbiamo molto in comune e saresti uno dei miei migliori amici se non fosse che sono attratto da te."
Dopo qualche secondo di silenzio, in cui Chris lasciò che il suo cervello elaborasse le informazioni, si lasciò scappare una risatina bassa "Alla fine è vera la storia che un uomo e una donna non posso essere amici, soprattutto se c'è dell'attrazione fisica. Sorvolando sul fatto che io non sono una donna..." marcò la parola e Darren colse subito il velato rimprovero. "...credo che questa regola valga anche per noi. " Smettendo di accarezzarlo, fece pressione sulle sue spalle per farlo sollevare e appena ne ebbe lo spazio, ne approfittò per chiudere le gambe e spostarle di lato. Tutto ciò confuse Darren che lo lasciò fare, tornando a sdraiarsi accanto a lui e circondandogli nuovamente la vita con le braccia. "Ti davo fastidio? Perchè puoi dirlo se ti da fastidio...di solito non sono così appiccicoso in effetti." E questa cosa incuriosì anche lui, che aggiunse altri dubbi alla lunga lista che aveva nella testa. Chris sorrise per quell'insicurezza e si affrettò a tranquillizzarlo, girandosi verso di lui in modo da trovarsi uno di fronte all'altro, con entrambe le teste sullo stesso cuscino. Gli sorrise giocando con i suoi capelli "Non mi dava fastidio. Anzi. Mi stava piacendo troppo per la conversazione che stiamo avendo. Non riuscivo a concentrarmi ora che la cosa si sta facendo interessante."

Chris non si era mai definito appiccicoso o espansivo sentimentalmente parlando; non aveva mai provato l'amore descritto nei romanzi rosa, quel sentimento travolgente che ti prende allo stomaco e ti scombina l'esistenza. Niente di tutto ciò, quindi si sentiva piuttosto confuso nel provare qualcosa di simile in quel momento. Esigeva quasi morbosamente il contatto fisico con Darren, entrambi erano consapevoli di sentirne il bisogno - quasi dovessero recuperare il tempo perso - ma il suo atteggiamento non si poteva definire appiccicoso, come invece stava pensando di quello di Darren. Ora gli teneva la mano sul fianco, e una gamba di Chris era leggermente piegata verso quelle di Darren. "Darren, sii serio. Suonano strane a me le tue parole, come possono sembrare normali a te? " cercò ancora il contatto, non potendone fare a meno, insinuando un ginocchio tra le gambe di Darren, che lo accolse tranquillamente tirando i fianchi di Chris verso i propri. Per quanto si sforzassero era impossibile stare lontani; erano i loro corpi a volersi, più di quanto le loro menti si rendessero conto. Quindi era completamente inutile per Chris tentare di allontanarlo per rendere più 'tranquilla' l'atmosfera.
"Venerarmi? Io..non so nemmeno io di cosa ho bisogno. So solo che mi piaci da quando ti ho visto, sei una persona fantastica e al momento voglio solo vivere questa cosa. Dio quanto sono ripetitivo!" roteò gli occhi esasperato da se stesso e questo fece sorridere Darren, anche se abbassò lo sguardo e avvicinò il viso a quello di Chris, facendo sì che i loro nasi si sfiorassero. Chiusero entrambi gli occhi inspirando uno l'odore dell'altro e lasciandosi trasportare per qualche istante da quelle sensazioni.
"Non so cosa dire." ammise, sconfortato perchè era la verità. Lo strinse più forte a sè passando l'altro braccio sotto le spalle di Chris, per avvolgerlo completamente in un abbraccio, infossando il viso nel suo collo, avviluppando le gambe attorno alle sue.
"Se fossi una ragazza saprei esattamente cosa dire. Ma è chiaro che non lo sei...anche se alcune tue curve potrebbero insinuare il dubbio anche nella più ottusa delle menti" mormorò sorridendogli sulla pelle del collo mentre gli accarezzava lentamente la gamba piegata e il sedere, soffermandosi su quest'ultimo per stringerlo maggiormente a sè. Chris non disse nulla ma si godette ogni carezza, lasciandolo continuare "Non voglio offenderti ma forse mi sento attratto da te anche per questo." lo sentì irrigidirsi, forse per quelle parole e attese che dicesse qualcosa prima di continuare "Forse è meglio se smetto di parlare o credo dirò qualche altra cazzata." scosse il capo tirandosi indietro per poterlo guardare in faccia. Non aveva un'espressione molto contenta ma non sembrava arrabbiato. Chris, senza dare spiegazioni, gli si avvicinò insinuando la lingua tra le sue labbra, inaspettatamente, inclinando il volto per poter approfondire il bacio che, al contrario di quanto sembrava inizialmente, fu molto dolce e romantico, molto profondo e carico di una passione diversa da quella che gli aveva dimostrato prima. Darren rispose con lo stesso trasporto stringendolo come se fosse l'unica cosa al mondo e tremò, scosso da un brivido piacevole, quando lo sentì sussurrare tra le sue labbra "Voglio fare l'amore con te"

Sentir Darren fremere tra le sue braccia fece scorrere più velocemente il sangue nelle vene di Chris, desiderava davvero fare l'amore con lui, non come prima...questa volta voleva sentirlo dentro di sè, desiderava perdere completamente la testa e non pensare a nient'altro che loro due "Kurt ora direbbe 'Quel che sarà sarà' quindi, Darren, per una volta seguiamo il suo consiglio. Non stiamo facendo niente di male!" gli sussurrò Chris nell'orecchio e rotolandosi sulla schiena accolse Darren sopra di lui.
"Non ora..." si sforzò di dire Darren dopo qualche secondo di silenzio, seppur volesse con tutte le sue forze dargli quello che desideravano entrambi. Chris a quel puntò lo fissò disorientato, sentendosi rifiutato, ma Darren si affrettò ad aggiungere, non volendo vedere quello sguardo "Non hai idea di quanto ti voglia ma i ragazzi potrebbero arrivare da un momento all'altro e rovinare tutto" spiegò sentendolo rilassare sotto di lui. Affondando la bocca nel collo di Chris si spinse contro di lui per fargli sentire quanto ardentemente lo desiderasse e Chris sollevò le gambe, per stringerle contro ai fianchi di Darren, possessivamente. "Mi ero dimenticato di loro..." si lagnò Chris con la voce resa improvvisamente soffocata dal tormento che gli stava provocando quella consapevolezza. Lasciò la schiena di Darren per stendere le braccia ai suoi fianchi, disarmato, sollevando gli occhi al cielo in un modo che fece ridere Darren "Oh, ti prego, uccidimi!" esclamò esasperato lasciandosi stampare qualche bacio delicato sulle labbra, sul mento e sul collo. "Scusa per averti dato questa notizia ma è quasi mezzanotte. Potrebbero tornare da un momento all'altro." mormorò distrattamente Darren, senza però smettere di stringerlo o accennare a spostarsi da quella comoda posizione. Si separò da lui solo per poterlo accarezzare comodamente dal petto, lungo un fianco a scendere fino al ginocchio, superando strati di stoffa sottile e terribilmente inutile, a suo giudizio. "Ok basta!" concluse sollevandosi e lasciandosi cadere sul materasso, di fianco a lui. Entrambi attesero, in silenzio, che i loro cuori smettessero di battere all'impazzata così come le loro voglie si quietassero.

Era incredibile quanto si fossero evolute le cose nel giro di una settimana. Per Chris era un sogno ad occhi aperti ma soprattutto era contento non fosse la versione romantica di quello che si era immaginato. Così era tutto più naturale e reale. L'avrebbe fatto capitolare completamente, ne era sicuro. Si ritrovò a sorridere come uno sciocco osservando il soffitto, così come probabilmente stava facendo anche Darren. Per lui era stata una rivelazione più pesante da digerire, ne era convinto ma era anche contento, oltre che spaventato. Girò il volto verso Chris e vedendolo sorridere in quel modo, ora a occhi chiusi, gli fece capire che stava cadendo nella sua 'trappola' in modo irreparabile. Quando Chris, dopo qualche altro minuto di silenzio, si portò le mani ai pantaloni cominciando a slacciarseli Darren esclamò "Che hai intenzione di fare?" puntellandosi sui gomiti, senza distogliere lo sguardo dai suoi movimenti.
"Stai calmo tesoro non ho intenzione di saltarti addosso!" boforchiò con ironia sfilandosi i jeans lentamente, con evidente sforzo che fece assottigliare lo sguardo di Darren, il quale tentava inutilmente di trattenere una risata "Sei sicuro di riuscirci da solo? Mi chiedo come tu abbia fatto a infilarli!" commentò sedendosi sul letto per osservare la scena. "Slip bianchi eh? Stonano un po'. Ti ci avrei visto meglio con degli slip blu scuro o neri." dovette per forza far commenti stupidi e incrociare le braccia al petto per non toccarlo, soprattutto per via dell'eccitazione non ancora del tutto assopita di Chris. Dal canto suo, Chris, facendo dondolare i fianchi riuscì a sfilarsi i pantaloni per poi buttarli sul pavimento. "Hai intenzione di stare li a guardarmi?" gli chiese perfettamente a suo agio, ora, confronto a come si sentiva sotto la doccia. Ora sapeva che il suo corpo piaceva a Darren - nonostante l'avesse confrontato a quello di una donna - quindi l'idea di farsi guardare mentre si spogliava lo faceva sorridere non poco. Le gambe di Chris erano lunghe, ben toniche ma sottili proprio come gli avevano anticipato i pantaloni; erano ricoperte tra uno strato di peluria chiara, non molto evidente e davvero non aveva nulla da invidiare a quelle di una donna. Ero semplicemente perfette, constatò Darren, continuando a guardarlo. Si stava letteralmente godendo lo spettacolo e si stava anche pentendo di aver rifiutato la sua richiesta. Era evidente persino a lui che ora Chris lo voleva torturare e ci stava riuscendo alla grande.

Lo osservava assorto mentre si toglieva gilet e maglia velocemente, ma quando, rimasto in mutande, cominciò a sfilare la coperta con l'intento di infilarcisi sotto, Darren non resistette all'impulso di avvolgergli le mani attorno i fianchi, forzandolo a girarsi verso di sè. Si abbassò a baciargli il ventre e poi salì, sia con le mani sia con la lingua, verso i suoi pettorali fino alla clavicola, che morse appena, strusciandogli il naso alla base del collo. "Così non ce la posso fare...fanculo gli altri!" pensò Chris spostando le coperte con la mano libera, frettolosamente, e distendendosi portandosi dietro Darren, che questa volta non oppose resistenza avendo mentalmente mandato a cagare i problemi nell'istante in cui Chris era rimasto in mutande.
Separandosi per un secondo dalle sua labbra, Darren si tolse la felpa e, con l'aiuto di Chris, i pantaloni spingendoli con i piedi oltre la coperta, con cui si coprì un secondo dopo replicando al cipiglio di Chris con un "Nel caso entrassero" che gli confermò il desiderio di Darren di non fermarsi qualsiasi cosa sarebbe successa.

Stare sotto le coperte con Darren, con i loro corpi stretti, era così intimo che per un istante fece desistere Chris ma l'occhiata penetrante di Darren gli fece immediatamente cambiare idea. Il tepore meraviglioso che li circondava era confortante e intensificava l'atmosfera che in pochi secondi si era ristabilita grazie a Darren. Fu quest'ultimo, alla fine, ad allungare un braccio oltre la testa di Chris per andare a pigiare l'interruttore a muro che avrebbe abbassato le luci della stanza, senza spegnerle del tutto.
Quel gesto fece sorridere Chris in modo adorante. "E' di questo che parlavo..." mormorò Darren guardando i suoi occhi e ciò che gli stavano trasmettendo. Gli passò l'indice sulle labbra senza smettere di guardarlo e infine lo sostitui con le proprie labbra, posandogli un bacio leggero e sussurrandogli "...è di questo che hai bisogno. Vorrei vedere quello sguardo nei tuoi occhi sempre..." e si accorse di quanta verità ci fosse in quelle parole solo nell'attimo in cui uscirono dalla sua bocca. Ciò lo destabilizzò la frazione di un secondo, prima di tornare a guardare Chris negli occhi che lo fissavano meravigliato e colpito e senza fiato per lo stupore. Avrebbe voluto rispondere qualcosa ma il cuore nel petto gli stava scoppiando e mai come in quel momento capì di voler stare insieme a una persona nel modo più totale. "Darren..." pronunciare il suo nome gli fece scaldare la pelle, più di quanto stessero già facendo i movimenti appena accennati che continuavano a fare entrambi, con le loro mani, con il bacino, con le gambe...non riuscivano a stare fermi. "Stai con me..." non lo implorò ma c'era così tanto sentimento e passione in quelle tre parole che Darren per un momento strinse gli occhi e non potè fraintenderne il significato. Non stava parlando di quello che avrebbero fatto da li a poco, ma di ciò che avrebbero potuto essere dal giorno dopo.

Si guardarono intensamente e Chris sorrise in attesa di una qualche reazione da parte di Darren e quando anche lui sorrise non ci fu più nulla a trattenerlo. Lo strinse in un abrracciò così improvviso che sorprese Darren ma lo fece ridere, per quanto fosse tenera e quasi infantile quella reazione. "Sei così..." iniziò Darren ma fu Chris a interromperslo questa volta, soffiandogli sulle labbra un "..Sshh lo so." che si trasformò presto in un sospiro prima che ricominciassero a baciarsi con rinnovata passione e dolcezza. Non ci fu nulla nella successiva ora che si potrebbe definire 'selvaggio' o prepotente, come quanto successe sotto la doccia, ma entrambe le volte furono significative e rivelatrici per entrambi. Se in una c'era il desiderio di farsi perdonare, nell'altra la scoperta di un sentimento difficile da provare, un sentimento che Chris non si aspettava di provare così in fretta. Ma non era forse questa la bellezza dell'amore? Inaspettato, improvviso e travolgente amore?


***

Chris aprì gli occhi quando sentì la coperta frusciare e il letto muoversi nella sua direzione. Ci mise qualche istante a mettere a fuoco Lea e a rendersi conto che non stava guardando solo lui, ma anche il ragazzo che aveva alle spalle e che lo stava abbracciando mentre russava leggermente. Darren, quasi si sentisse preso in causa, strinse la presa attorno alla vita di Chris, cercandogli la mano nel sonno. Il gesto fece sospirare Chris che, non potendo far altro che ripensare alla notte appena passata, si spostò più vicino al ragazzo in modo da non perdere la sensazione che la sua pelle calda gli procurava. Stava quasi per appisolarsi, crogiolato in quella sensazione, quando Lea si schiarì la gola ricordandogli la sua presenza; stava sorridendo, con occhi colmi di adorazione, nel vedere la scena e si affrettò a sussurrare per non svegliare il collega "Volevo assicurarmi che fosse tutto sistemato...e lo è. Oh Chris..." strinse le labbra in quella semplice affermazione, riflettendo come uno specchio quelle di Chris. "E' tutto a posto, sì." le confermò lui spostando lo sguardo sull'orologio che segnava le 4 di mattina. "Siete arrivati ora?"  
Lea sorrise seguendo il suo sguardo e scosse il capo "Siamo tornati ore fa ma volevamo lasciarvi il tempo di spiegarvi. Quel Sebastian non ha fatto che chiedere di te. Te lo lascio il numero che mi ha pregato di darti?" gli chiese sghignazzando per poi portarsi una mano sulla bocca per evitare rumori eccessivi. Anche Chris ghignò facendole cenno di smetterla, con la mano, perchè avrebbero rischiato di svegliare Darren. Adorava quella ragazza, la poteva senza ombra di dubbio definire la sua migliore amica. "Heather è dispiaciuta. Continua a ripetere che non sapeva. Voleva venire a scusarsi ma gliel'ho impedito..." Chris sbuffò in silenzio, sollevando gli occhi al cielo "Le parlerò domani" concluse senza però nascondere un certo fastidio nella voce. "Ora Lea, non voglio cacciarti ma..." le indicò con un braccio la situazione e lei sgranò gli occhi trattenendosi ancora dal ridere "Ops. Giusto! Scusa." strisciò verso il lato del letto opposto per scendere ma si bloccò ancora "Chris..." richiamò la sua attenzione in un sussurro "...è quello giusto?" riportando, nella mente di Chris, a galla la conversazione che ebbero a inizio settimana in cui gli disse che sarebbe arrivato anche per lui. "Non lo so...ma potrebbe diventarlo." fu tutto ciò che Chris riuscì a dire e tanto bastò a Lea, che scivolo giù dal letto e fuori dalla porta con un tonfo leggero.

Chris consapevole di quanto aveva appena detto si raggomitolò sotto le coperte, stringendosi al braccio di Darren, e sospirò pronto a ricadere tra le braccia di Morfeo quando la voce bassa di Darren raggiunse il suo udito "E' così anche per me Chris." e fu il modo in cui pronunciò il suo nome a farlo arrossire di piacere. Non si voltò verso di lui ma gli si strinse addosso come se volesse fondersi alla sua pelle. "Ne sono felice." mormorò trasmettendo a Darren il sorriso che gli si era piazzato sulle labbra.
Avvicinandosi al suo collo, Darren, cominciò a strusciarsi sui suoi capelli inspirando il suo profumo, mordicchiandogli l'orecchio, soffermandosi sulla spalla di Chris o nello spazio appena vicino, facendolo fremere "Potrei continuare per ore..." Chris ghignò ma rispose "Nessuno te lo impedisce!" strusciandosi contro di lui provocatorio. In fondo è davvero come si dice, una volta che cominci è difficile smettere. Almeno per il momento, però, non sembravan intenzionati a fare di più che provocarsi e scambiarsi carezze o baci "Chris..." mormorò ancora una volta Darren, inducendo Chris a voltarsi un poco verso di lui "Aah non smettere di ripeterlo.." fu la sua richiesta, riguardo al nome, che fece sorridere il ragazzo "Chris...scusami."
Chris corrugò la fronte non capendo a cosa si riferisse ma la voce di Darren lo fece preoccupare, quindi si voltò del tutto verso di lui, avvolgendogli un braccio oltre il collo, così da andare ad intrecciare le dita tra i suoi capelli "Per cosa Darren?" anche a lui piaceva ripetere quel nome, lo appagava mentalmente pronunciarlo come a voler ricordare a se stesso che, sì, era proprio Darren quello che aveva davanti. Giusto per non dimenticarselo. "Per oggi. Per Heather." Chris rimase in silenzio perchè era chiaro quanto gli desse fastidio quella cosa e il fatto che Darren l'avesse riesumata non gli faceva cambiare idea, anche se forse la colpa era di Lea. "Mettiamola così. Se tu ci proverai un'altra volta...io userò il numero che Sebastian ha lasciato a Lea!" scherzò ma Darren sentì chiaramente un fondo di verità in quella minaccia. Lo baciò ancora per suggellare la promessa e questa volta fu abbastanza furbo da non rispondere, anche se si sentiva chiaramente che avrebbe voluto replicare, quindi Chris gli andò incontro "Non userò quel numero. Ho già quello che mi serve." mormorò posandogli le labbra, dolcemente, su una guancia, per poi lasciar scivolare il volto nell'incavo tra spalla e collo di Darren. "Ancora un giorno e poi si torna alla vita reale. Sei pronto?" gli chiese in un sussurro incerto, cercando la sicurezza in quello che aveva il timore di perdere. "A dire la verità..." replicò Darren, dopo essersi preso qualche attimo per pensare "...non vedo l'ora che inizi tutto!"

 
   
 
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