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Autore: ArtemisLover    05/06/2011    3 recensioni
"[...]Però… bè, anch’io sono umana.
Anch’io ho una variabile che sfugge al controllo della mia mente -perfettamente razionale e pianificatrice.
Un’unica eccezione.
Eccezione che, da quando ho diciassette anni, puntualmente mi perseguita e mi distrugge in mille pezzi.
Un’eccezione che ha un nome e un cognome: Stefano Longoni.[...]"
Ma adesso calma signori, calma.
Ci vuole ordine, sì, che questi giovaninonsannopiùcomecomunicareepassanoiltempoconlecuffienelleorecchie.
Giusto, giusto, disciplina.
E allora, partiamo proprio dal loro principio.
Torniamo alla loro Età Gioiosa et Spensierata –che poi, l’adolescenza non è mai veramente così.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-O meglio, che ami maaa nel senso di Amore Fraterno-



[*Piccolo Post Iniziale*
Buonaseraa ragazzuole! Giuro che adesso vi lascio subito in pace a leggere, maa prima avrei una cortesia da chiedervi. Non giudicate un personaggio, vi prego: c'è un motivo se pensa quello che pensa ed è quello che è.
Probabilmente vi capiterà di non capirlo, di non essere d'accordo con quello che dice, ma fidatevi, aspettate... conoscetelo un po' meglio, prima di "etichettarlo" ;)
Detto questo vi lascio in pace, buona letturaaaaa! ;D]






[Estratto dal Moleskine Rosso numero Sei.]

...Ma torniamo a noi.

Adesso di anni ne ho quasi ventidue, e posso essere fiera di affermare di non aver mai più rinunciato ad una fetta di torta per qualcuno.

Dopotutto, il primo Assioma Fondamentale parla chiaro: l’Amore è per stupidi, annoiati, anime bisognose e donne perse.



Che sia per stupidi [dove per stupidi si intende più generalmente ignoranti e infami], ne ho avuto testimonianza fin dalla nascita.

Anzi, la mia nascita ne è la testimonianza.

La mia famiglia non è mai stata esattamente quella del Mulino Bianco –con sorrisi, abbracci e baci anche alle cinque del mattino.
 

Diciamo che farne parte ha sempre comportato certe responsabilità.

Diciamo anche che queste hanno costretto i miei genitori ad assumere determinati atteggiamenti.

Mio padre è un rispettabile impiegato di banca, mia madre una maestra delle elementari.

Tutti e due sono degli stronzi che hanno quasi rovinato l’infanzia e l’adolescenza a me e mia sorella, troppo presi dalle apparenze per badare a qualsiasi altra cosa.

L’eccellenza.

La perfezione.

Questo era –ed è- quello che pretendono da noi: nella scuola, negli amici da frequentare, nello sport… in qualsiasi cosa facessimo, io e Sophie dovevamo sempre essere le migliori.

Mia madre in particolare è quello che si potrebbe definire un concentrato di Finto Buonismo.

Era davvero convinta di fare il nostro bene, quando ci imponeva le sue scelte –forse per riscattare la sua banale e piatta esistenza.

E’ davvero una donna mirabile: riesce contemporaneamente a desiderare di avere una figlia bella e intelligente per potersene vantare con le amiche, e allo stesso tempo nutrire per lei un sottile ma sempre presente rancore –dovuto alla consapevolezza della propria inferiorità, probabilmente.

Inutile dire che lei e mio padre sono una coppia fantastica: affiatati, uniti, sempre pronti a sostenersi –soprattutto contro quelle scellerate delle figlie che, -per l’amor del cielo!, hanno addirittura smesso di andare in Chiesa e vanno in vacanza anche con amici maschi.

Maaaa, lasciamo per un attimo stare il mio idillico nido di origine.

Credo di essere felice infondo dei genitori che mi sono capitati.

Senza di loro non sarei come sono adesso.

E soprattutto, non avrei conosciuto le persone che ho conosciuto.

Ed è proprio grazie a queste persone che penso quello che penso dell’amore.

In una parola sola?

I n u t i l e.

Completamente inutile.

Cosa te ne fai di un ragazzo, quando hai gli amici?

Quando hai già qualcuno che ti vuole un bene dell’anima, con cui puoi essere te stessa al cento per cento, che ti aiuta e ti aiuterà sempre nel momento del bisogno? Che ti conosce meglio di quanto non ti conosca tu stessa, che ti incoraggia, con cui passi infiniti momenti a ridere, piangere e a fare cazzate?


Ehi ehi eeehi un attimo, menti maliziose!

So a cosa state pensando: “E il sesso?”, ma state tranquilli, c’è una risposta anche a questo.

Se ci fate caso, prima ho detto che un amico “ti aiuta nel momento del bisogno”.


E fidatevi, c’è un motivo per cui non ho specificato in che tipo di bisogno.

Sono una persona che è diventata in grado –dopo un colpo troppo duro al cuore, di distinguere il sentimento dal sesso.

…E cosa c’è di più bello di fare l’amore con una persona a cui vuoi bene?

A cui vuoi bene, non che ami, notate.

O meglio, che ami maaa nel senso di Amore Fraterno.

Certo, ovviamente non puoi andare a letto con un tuo amico a caso: devi trovare qualcuno come te, che riesca a tenere separate le due cose.

Con cui tu possa continuare a parlare e ridere quando uscite in compagnia, senza provare da entrambe le parti alcun tipo di imbarazzo –chealtrimenti manderebbe inesorabilmente a donne perse la vostra amicizia.


Ecco perché adoro Mattia.

Matt ha due anni più di me, ed è come se fosse mio fratello.

L’ho conosciuto in prima superiore, quando –lo giuro, per sbaglio- il primo giorno di Autogestione gli ho rovesciato addosso il mio bicchierino di caffè macchiato.

Da allora, non ci siamo più lasciati: abbiamo iniziato a uscire nella stessa compagnia, ad andare a correre insieme, siamo andati in vacanza al mare e in montagna –e soprattutto, mi ha aiutato a ricomporre i cocci lasciati dall’unica ferita che quel bastardo dell’Amore sia mai riuscito ad infliggermi.

E’ inutile negarlo, con Matt a diciotto anni ho fatto l’amore –amore, non sesso.

Era l’unico modo che conosceva per farmi stare bene, per comunicarmi tutto il suo affetto, per farmi capire che lui c’era.

Lo adoro, veramente. Non ce la farei mai a stare senza di lui.

E’ da quella lontana volta che, quando ho bisogno di mettere una barriera a quel dolore che toglie il fiato, tutte le volte lui mi aiuta.

Matt passa i giorni a fare shopping, a sorbirsi Pretty Woman mentre mangiamo gelato in pigiama sul divano, a cercare di farmi ubriacare e perfino a fare l’amore con me per farmi stare bene, rinunciando alle sue adorate partite di calcio o a una qualsiasi delle sue donne perse.
Dio, è davvero l’amico migliore che possa esistere.


Perchè… bè, anch’io sono umana.

Anch’io ho una variabile che sfugge al controllo della mia mente -perfettamente razionale e pianificatrice.

Un’unica eccezione.

Eccezione che, da quando ho diciassette anni, puntualmente mi perseguita e mi distrugge in mille pezzi.

Un’eccezione che ha un nome e un cognome: Stefano Longoni.


L’unica persona che io abbia mai Amato, Amo e Amerò.



Ma adesso calma signori, calma.

Ci vuole ordine, sì, che questi giovaninonsannopiùcomecomunicareepassanoiltempoconlecuffiesemprenelleorecchie.

Giusto, giusto, disciplina.

E allora, partiamo proprio dal loro principio.

Torniamo alla loro Età Gioiosa et Spensierata in cui si sono conosciuti –che poi, l’adolescenza non è mai veramente così.

E’ una spirale di sentimenti, un miscuglio di sensazioni amplificate e fortissime.

E’ anarchia sentimentale, fisica e mentale.

E’ un assoluto, totale, completo, bordello.






Angolo Autrice

Buonassssera donzellee!

Alorsss, finalmente ce l'ho fatta a postare la fine della presentazione -e vi prometto che prestissimo caricherò il primo capitolo vero e proprio ;))

Che dire... un GRAZIE gigantesco per i complimenti, non sapete quanto mi faccia piacere ricevere le vostre recensioni :)
Spero davvero di non avervi deluso con questo!

Aaah, e ovviamente, qualsiasi commento \ parere \ critica \ consiglio è sempre più che beneaccetto!

A presto, miladies! :D



 

   
 
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