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Autore: Betty    06/02/2004    2 recensioni
La carriera di Benji è finita bruscamente e la sua vita sta andando a rotoli. Ma dal passato ritorna una vecchia amica che avrà bisogno del suo aiuto. Sarà lei a donargli una nuova speranza.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 8

CAPITOLO 8

Scusate per il ritardo con cui ho aggiornato la storia ma ho sono stata abbastanza impegnata. Ringrazio tutte le persone che mi hanno recensito, adesso vi lascio al capitolo.

 

Stava scappando da quelle mani e da quella risata, correva nel buio cercando di sfuggire a quell'uomo.

Sentì la sua mano sulla spalla, urlò cercando di divincolarsi.

"Eileen, Eileen! Svegliati!"

La ragazza si svegliò completamente sudata, si guardò in giro non riconoscendo subito l'ambiente.

"Amore, è stato un incubo" disse Benji abbracciandola.

Eileen si rifugiò nella stretta del ragazzo, cercando di calmarsi, sentiva le mani di Benji massaggiarle la schiena e la voce del ragazzo che le sussurrava parole che lei non riusciva a percepire.

Non capiva il senso di quegli incubi, sapeva che riguardava qualcosa che le era capitata in passato ma non si ricordava cosa fosse.

Alzò il viso e incontrò gli occhi preoccupati di Benji "Cosa ti succede, cos'è che ti tormenta?"

"Io, non lo so. Non ricordo!" disse Eileen.

"Non ti preoccupare, prima o poi saprai cosa ti tormenta. Adesso cerca di dormire, domani sarà una lunga giornata." Disse Benji abbracciandola ancora più stretta e stendendosi.

"Domani hai la conferenza stampa."

"Diciamo oggi visto che sono le tre del mattino"

"Scusa non volevo svegliarti"

"Eileen perché ogni volta ti devi scusare? Domani saranno gli altri ad agitarsi, non io, visto che lo scoop lo so già da parecchio tempo." Disse sorridendo Benji.

"Smettila di fare il deficiente, hai bisogno di dormire!" disse Eileen dandogli una cuscinata.

"Vuoi la guerra? E guerra sia!" disse Benji rispondendo al "fuoco".

 

La sala era gremita di giornalisti, tutti si chiedevano come mai il SGGK avesse indetto una conferenza stampa. Eileen osservava tutte quelle persone e sperò che nessuna facesse delle domande stupide.

"Benji sei pronto?" chiese Bauer il procuratore del ragazzo.

"Sì, mi dispiace Ivan. Ho rovinato tutto."

"Non è stata colpa tua, saresti un bravo allenatore e anche in quel caso, sempre se vuoi potrei darti una mano."

"Ne sarei felice" disse Benji sorridendo.

"I giornalisti ci faranno a pezzi" disse Ivan.

"Lo so" rispose semplicemente il ragazzo.

Eileen vide che Benji era preoccupato, non poteva dargli torto, fra pochi minuti avrebbe detto a tutto il mondo, che la sua folgorante carriera si era conclusa a causa di un incidente. Gli andò vicino e gli prese la mano tra la sua "Resto qui, se senti la voglia di picchiare qualcuno di quei giornalisti, guardami, cercherò di calmarti"

"Non preoccuparti, al più li insulto. Non arriverei mai alle mani!"

Eileen alzò il sopracciglio non credendo ad una parola di Benji.

"Va bene, appena inizieranno a prudermi la mani, ti guardò e cerco di calmarmi"

"Così va meglio. Sono le 10, è il tuo momento"

Benji le diede un leggero bacio sulle labbra ed entrò nella sala, seguito dal suo procuratore.

Ivan Bauer prese subito la parola.

"Buongiorno signori e signore, siete stati convocati perché Benji Price deve fare un annuncio molto importante. A te la parola Benji."

"Buongiorno, ho indetto questo conferenza stampa per annunciare il mio ritiro dal mondo del calcio" disse tutto d'un fiato Benji, osservò la sala, velocemente il brusio si era trasformato in una valanga di urla, domande di cui non capiva neanche una parola perché formulate tutte insieme.

"Signori, vi prego di calmarvi. Se starete in silenzio Price spiegherà il perché di questa decisione."

Ci vollero parecchi minuti prima che ci fu nuovamente silenzio.

"Alcuni mesi fa sono stato coinvolto in un incidente stradale, purtroppo l'entità delle ferite era più grave di quello che era stato detto. Mi sono fratturato il femore destro in più punti e il ginocchio sinistro, in questi mesi ho consultati i migliori ortopedici, ma la prognosi è stata unanime, le mie gambe sono state compromesse per sempre e non possono sostenere i ritmi che impone il calcio."

I giornalisti non avevano parole, se ne stavano zitti ad osservare Benji increduli.

"Domande?" chiese Benji.

Il casino di pochi istanti prima si ripeté, Ivan riuscì in qualche modo a gestire la situazione e così iniziarono a fioccare le domande.

"Sig. Price, è vero che con lei a bordo c'era anche una donna?" chiese un giornalista in prima fila.

"Sì, era una mia carissima amica"

"Era? Quindi è vero che è morta a causa di quell'incidente!" continuò il giornalista.

Eileen si meravigliò, Benji non le aveva parlato di questa donna, perché?

"La donna in questione era Sally Matters, era lei alla guida dell'auto, è stata lei a provocare l'incidente." Disse Benji con voce tagliente, sentiva una gran voglia di spaccare la faccia a quel tipo che sorrideva come un deficiente. Si girò a guardare Eileen e la vide pallida ma con un sorriso di incoraggiamento sulle labbra. Lei non sapeva di Sally, non glielo aveva detto.

"Eravate ubriachi?"

"Come scusi?" chiese Benji sperando di aver capito male.

"Ho chiesto se eravate ubriachi." Ripeté il giornalista.

"No, non eravamo ubriachi, Sally aveva la brutta abitudine di andare troppo forte in macchina e quel giorno ha perso il controllo, lei è morta sul colpo. Non si era nemmeno allacciata la cintura di sicurezza ed è letteralmente volata fuori dal parabrezza. Vuole anche che le descriva come l'ho trovata quando sono strisciato fuori dall'auto? Aveva la faccia completamente insanguinata e il collo spezzato, le basta o vuole altri particolari?"

"Credo che possa bastare" disse il giornalista sedendosi intimorito, aveva visto lo sguardo di odio che Benji gli aveva rivolto.

"Altre domande?" chiese Ivan.

"Cosa farà adesso?" chiese una donna piuttosto bella.

"Prima devo finire la riabilitazione, tornerò in Giappone per essere seguito da un medico di fiducia. Poi pensò che aprirò una scuola di calcio." Disse

"Una scuola di calcio? Per bambini?" chiese incredula la donna.

"Certo, nel mio paese ci sono tanti piccoli campioni, perché non aiutarli ad emergere?" disse con un sorriso Benji.

"E' una sua idea? Insomma lei è noto per il suo carattere un po’.. come dire.."

"Scorbutico?" disse Benji.

"Sì, come crede che gestirà dei bambini?" la donna sorrideva pensando di aver conquistato le attenzione di Benji.

"L'idea a dire la verità, è stata di mia nonna. Per il fatto di gestire dei bambini, se i miei allenatori sono riusciti a sopportarmi, non capisco perché io non possa fare lo stesso."

"Grazie sig. Price, sono sicura che sarà un ottimo allenatore!"

"Sono sicura che sarà un ottimo allenatore, che oca! Ancora un po’ e gli sbavava sulle scarpe!" pensò Eileen guardando la donna che si sedeva.

"Price, poco tempo fa è stato visto all'aeroporto con una donna, possiamo sapere chi è?"

"E' la mia compagna." Disse semplicemente Benji.

In sala tutti rimasero sorpresi della risposta, solitamente il SGGK non rispondeva mai a certi tipi di domande.

"Come vi siete conosciuti?" continuò il giornalista di un noto settimanale di cronaca rosa.

"Ci conosciamo da quando siamo bambini e ci siamo rincontrati qualche tempo fa."

"Ci direbbe il suo nome?"

"Non posso, vorrei mantenere la sua privacy. Ma tanto sono sicuro che prima o poi lo scoprirete lo stesso!" disse Benji.

"Credo proprio che lei abbia ragione" rispose il giornalista.

 

"Pensavo che non finisse più!" disse Benji ad Eileen.

"Sei stato bravissimo" disse la ragazza, cercando di trattenere la domanda che più le premeva. Chi era Sally Matters?

"Grazie, dopo quando siamo soli ti spiegherò anche di Sally. Hai il diritto di sapere."

Eileen lo abbracciò felice, le aveva letto nel pensiero.

"Andiamo, fuori ci aspetterà un bel corteo."

"Come?" chiese Eileen.

"Tutti i giornalisti in sala vorranno fotografare la mia bellissima compagna"

"Stupido!" disse la ragazza avviandosi verso l'uscita.

Benji non aveva avuto torto, fuori c'era una vera e proprio folla di giornalisti urlanti.

"Benji, da questa parte."

"Signorina, il suo nome?"

"Una dichiarazione, signorina"

I flash continuavano a scattare e solo quando i due ragazzi salirono su un taxi, Eileen riuscì finalmente ad alzare lo sguardo.

"Mi hanno accecata!" disse la ragazza.

"Io ormai ci ho fatto il callo!" le rispose Benji, poi disse all'autista di portarli al loro albergo.

I telegiornali della Germania e non solo, quella sera parlarono ampiamente della notizia del giorno, il ritiro di Benji Price dal mondo calcistico, e della sua nuova compagna. Le immagini mostravano più l'uscita dei due ragazzi che la conferenza stampa.

Un uomo, seduto su una poltrona rovinata, guardava la tv con una birra in mano, ma quando vide la ragazza per poco non gli andò il liquido di traverso.

"E' lei, finalmente ti ho ritrovata, e senza quella megera dietro ai piedi che ti protegge, sarai di nuovo mia!" disse l'uomo ridendo e osservando l'immagine della ragazza per l'ultima volta, spense il televisore.

 

 

  
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