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Autore: Loker96    05/06/2011    0 recensioni
Una delle più celebri imprese del più famoso avventuriero del mondo, Sam Icarus.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Le Avventure di Sam'
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Era Ottobre del 1998, e a Icarus Manor abitavano i fratelli Adam e Sam. Il primo aveva 23 anni e il secondo, divenuto già famoso in un paio di posti per le sue vicissitudini, ne aveva 31. Adam era un esperto di elettronica e inventava spesso marchingegni e dispositivi per allenare il fratello. Sam era atletico e coraggioso, e affrontava sempre al meglio le sfide del fratello.
Una sera Sam ricevette una telefonata.

" Parlo con Sam Icarus ? " chiese la voce al telefono.
" Si " rispose Sam. " Chi parla ? ".
" Mi chiamo Costantino Aravall, vorrei parlarle ".
" Cosa vuole ? ".
" Si stanno verificando strani eventi nella zona dell'Atlantico, una serie di terremoti e uragani per tutto il confine delle zolle ".
" E cosa c'entro io ? ".
" Lei ci potrebbe aiutare, pare che l'epicentro dei cataclismi si trovi in Islanda, già da tempo abbiamo perso le comunicazioni con quel luogo. Lei può andare sul posto e indagare, naturalmente la pagheremo ".
" Chi siete voi ? ".
" Un'organizzazione privata, è nei nostri interessi che Europa e Stati Uniti non mettano mano in questa faccenda ".
" Perché chiedete a me ? ".
" Perché di lei ci si può fidare, e data la sua fama miriamo sempre al meglio ".
" Non sono così popolare ".
" Ma noi l'abbiamo osservata, e pensiamo che sia perfetto. Basta parlare, cosa ne dice, accetta  ? ".
" Va bene, ma desidero incontrarla ".
" Ci incontreremo, ne stia certo ".
Costantino Aravall chiuse la chiamata.

Tre giorni più tardi Sam era già in volo per l'Islanda. Adam si teneva in contatto con lui attraverso l'auricolare, Sam aveva bisogno di supporto. Con molta difficoltà, l'aereo riuscì ad atterrare in un aeroporto privato. Era intenzione di Sam dirigersi verso il centro abitato, ma non andò secondo i suoi piani: una forte tempesta spinse Sam e i suoi quattro compagni lontano dal loro percorso, e nella confusione si persero e Sam restò solo. Poi, una scossa violenta fece tremare la terra, e Sam cadde in un crepaccio. Il suo zaino lo salvò, ma Sam lo dovette abbandonare. Entrò in una grotta e ci rimase, ma la tempesta non finiva. La caverna era lunga e non si vedeva il fondo; Sam pensò che fosse l'entrata per qualche luogo, e decise di esplorarla in profondità. Alla fine si trovò davanti a un gigantesco e mastodontico burrone. La profondità era molta e non si vedeva il fondo. Sam prese la sua corda, la fissò bene a una roccia, e scese lungo il precipizio. Si fece tutto buio. Sam arrivò alla fine della corda, ma era ben lontano dal fondo. Un battito d'ali, qualcosa colpì Sam, che lasciò la presa e cadde nel vuoto.

 L'aria era tiepida e il pavimento soffice. Sam si svegliò su una bella spiaggia tropicale, piena di palme ed erba. C'era qualcosa di strano nel luogo, aveva un aspetto primordiale. Sam entrò nella foresta. Mentre si addentrava nel verde, si ricordò di accendere il microfono. Non passò molto tempo che Adam lo chiamò. " Cosa ti è successo ? ".
" Sono finito in una grotta " disse Sam. " E precipitato in un burrone ".
" Cosa ?! ".
" Ma ora mi trovo su un isola. E mattino e mi sembra di stare ai Caraibi ".
" Ma è impossibile ".
" Lo so. Io proseguo, ti terrò aggiornato. Usa il nuovo GPS e vedi dove mi trovo ".
" Va bene ".
Sam proseguì. Alla fine si ritrovò davanti ad una gigantesca struttura in pietra; era vecchia e sembrava abbandonata. Sam entrò. Percorse un lungo corridoio e finì in una grossa stanza con una porta in fondo. Sulle pareti della camera erano dipinte molte scene riguardanti uno strano popolo.
" Sam " disse Adam alla radio. "Ti ho trovato, sei in mezzo all'Atlantico ".
" Che ?! " disse Sam. " Non può essere ! ".
" Eppure è così  ".
" Ascoltami, sono entrato in una sorta di tempio, sulle pareti ci sono affreschi e scritte in lingua Maya ".
" Cosa dicono ? ".
" Ora leggo. - Così come in passato, queste terre sono sorte dagli abissi, richiamate dai grandi dèi per salvare la Terra. Come in passato, essi ci purificheranno distruggendo una  nostra dimora con le arti funesti, e ancora una volta verranno a salvarci, portando la morte sugli infedeli e salvando i meritevoli, per renderli partecipi della loro grande gloria - ".
" Ma è orribile ! Che razza di divinità farebbe mai ciò  ? ".
" Molti popoli arcaici veneravano esseri spietati. Ma qui tutto quadra: quest'isola non può esistere qui, è sorta dal mare. E le arti funesti probabilmente sono la tempesta in Islanda ".
" Credi che presto verranno questi dèi ? ".
" Se è così, dobbiamo impedirlo ".
Sam aprì la porta. Si sentiva dentro a una montagna: una lunga scala scendeva nel vuoto, in mezzo al nulla più totale. Sam accese la torcia e cominciò a scendere i gradini di pietra. Per dieci ore, Sam scese. Alla fine toccò il suolo. Sam illuminò la piccola stanza in cui si trovava con la torcia. C'era un passaggio con un cartello, con su scritto in lingua Maya: - l'accesso ai templi degli dèi è consentito ai prescelti e agli adepti, gli infedeli verranno decapitati -. Sam entrò. Dopo mezz'ora di cammino, si ritrovò all'uscita del passaggio, in mezzo a una gigantesca valle sotterranea, piena di piante e sabbia. Il luogo era terribilmente tetro e inanimato. In mezzo alla valle c'erano quattro grandi templi. Sam si diresse verso quello più grande, ma la strada gli fu bloccata all'improvviso da una grossa bestia pelosa dall'aspetto scheletrico.
" Un infedele nella sacra valle degli dèi ! " disse la bestia in lingua Maya.
" Non provare a fermarmi " disse Sam in lingua Maya. " I tuoi padroni vanno fermati al più presto ".
" Argh ! Non ti permetterò di entrare nella dimora del mio maestro ! Gli infedeli vanno trucidati ! Nulla impedirà agli dèi di purificare il
mondo ! ".
" Io fermerò i tuoi dèi ".
Come la bestia alzò un braccio, Sam tirò dai pantaloni la sua fidata revolver e sparò in testa al mostro, uccidendolo. Sam salì i gradini ed entrò nel tempio. Come fu dentro, la terra tremò e la porta andò distrutta, sbarrando l'uscita. Sam si trovava sopra una grande piattaforma sospesa a mezz'aria nel vuoto. Andò al centro della piattaforma e si guardò intorno, la radio squillò.
" Sam " disse la voce di Adam. " La tempesta in Islanda è cessata, Sam, che hai fatto ? ".
" Gli dèi sono venuti " disse Sam colto dallo stupore.
Davanti a Sam spuntò dal nulla Costantino Aravall. I due si guardarono.
" Sai chi sono, vero ? " disse Costantino.
" Si. Tu sei il dio di quest'isola " disse Sam.
" Ah ah ah ! No. Io sono l'esule, l'ultimo adepto. I miei dèi mi avevano detto che presto sarebbero venuti, e mi hanno incaricato di gestire le loro tempeste affinché distruggessi un'isola. Ma poi, ho deciso di fare tutto di testa mia, di compiacere i miei signori con atti ancora più meritevoli, di ignorare la tradizione. Così, ho fatto finta di mettere a rischio l'Islanda, che per poco non ho distrutto, e ti ho attirato qui, sfruttando le tempeste per indurti in questo luogo attraverso uno speciale portale. Tu, Sam Icarus, il più coraggioso uomo del mondo moderno; quale miglior sacrificio direttamente nelle sacre sale dei maestri ? ".
" Costantino Aravall... I tuoi dèi s'infurieranno con te scoprendo che invece di distruggere migliaia di vite, hai tentato di uccidere me nelle loro dimore ".
" Questo li compiacerà, nessuno da millenni ha mai avuto l'onore di compiacere i signori con la propria morte in queste sale ".
" Chi sono i tuoi signori ? ".
" Hanno molti nomi. In antichità i vecchi popoli li chiamavano dèi, ma quegli stupidi si sono lasciati appresso  troppi indizi, ed ora è facile per voi intuire la natura dei miei signori; i miei signori, che a milioni torneranno qui dalle stelle per salvare questo pianeta così come hanno purificato il loro ".
" Alieni ! ".
" Ammira ora, la grandezza dei maestri ! ".
La terra tremò. Il soffitto del tempio si aprì, e una nube scura si levò alta sopra la valle. In ogni parte del mondo, nuvoloni neri e turbolenti coprirono il cielo, e prepararono l'imminente venuta degli dèi.
Sam prese il revolver. Costantino fu colpito da un fulmine viola, e una spaventosa voce in lingua Maya tuonò forte in mezzo alle nuvole: " Compi il sacrificio, servo ! ".
Il corpo di Costantino s'ingrandì enormemente, i suoi vestiti si strapparono, e il suo sembiante mutò in un terribile mostro rosso, con artigli lunghi e affilati. La piattaforma vibrò. Sam cercò di sparare alla creatura, ma la colpì nei posti sbagliati a causa delle vibrazioni. Il mostro cercò di affettare Sam, ma lui saltò di lato ed evitò il colpo; sparò al mostro e lo colpì nella spina dorsale. La creatura si contorse, e poi, vedendo Sam, gli saltò contro. Sam si buttò a terra, la creatura volò sopra di lui e si gettò ululante nel vuoto. La furia degli dèi fu terribile, senza un sacrificio non potevano tornare sulla terra. La voce risuonò di nuovo nelle nubi: " Torneremo tra mille anni ! ".
Le nuvole si diradarono in tutto il mondo, Sam ce l'aveva fatta. Riuscì a scappare dall'isola appena in tempo, e grazie all'intervento di Adam, un elicottero lo portò via. L'isola s'inabissò nell'oceano, e lì rimase indisturbata. Ma Sam aveva trovato nel tempio una statuina d'oro raffigurante un essere muscoloso e calvo, probabilmente alieno. La portò con sé a Icarus Manor.

  
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