Libri > Il diario del vampiro
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Autore: gaga96    06/06/2011    1 recensioni
Una nuova avventura che metterà in difficoltà la nostra strega.
“Gli stregoni millenari sono quasi impossibili da distruggere. Per distruggere uno di essi, bisogna essere almeno in due, entrambi discendenti dalla stessa stirpe e molto uniti in un forte legame.”Così dice il libro. Ma non era l’ultima discendente della sua stirpe? E chi sarà il nuovo arrivato, che metterà a dura prova i sentimenti che la nostra Bonnie prova per Damon? In questa nuova avventura, Bonnie incontrerà degli amici di cui si potrà fidare e che l’aiuteranno nel suo intento: il circolo delle streghe. Damon può tornare in vita. Ma, alla fine, Bonnie riuscirà a far tornare Damon, o si innamorerà del nuovo arrivato? E riusciranno a sopravvivere tutti? In questa storia, misto tra amori, tradimenti, lotte e perdite, troviamo i personaggi de “I diari delle streghe” e “Il diario del vampiro”, in un crossover all’ultima…presenza…
(Leggere l’episodio uno, “Your Love”, perché tutto dipende da quello. Buona Lettura =P)
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 7

A Elena le sorprese non erano mai piaciute. Soprattutto quelle davvero sconvolgenti. Come quella a cui la stavo sottoponendo in quel momento. Era arrabbiata con me, perchè avevo portato una baraonda di gente in casa sua, non sapeva cosa stava perchè li avevo portati e perchè stava accadendo tutto così in fretta.
In quel momento, Elena, Stefan e Meredith si erano seduti su un divano, Diana, Melanie e Laurel sul divano di fronte a loro, Faye, Debbi e Susan su tre sedie del tavolo da pranzo, Nick era in piedi, Sean e i due Henderson erano seduti per terra e Cassie e Adam erano seduti su un mini divano che avevamo rubato ad una delle stanze del pensionato, mentre io, Eric e Matt sul bracciolo, eravamo seduti su un divano accanto a quello di Diana e Elena. La discussione si accese subito.
—Ok, chi siete? Perchè siete qui? Che sta succedendo?— sbottò Elena.
—Ehi, calma, biondina! Siamo qui per aiutare Bonnie! Tranquilla, tu non c'entri niente, puoi pure andartene, non ci serve il tuo aiuto!— le rispose Faye, tranquillamente. Mi sentii tendere come una corda di violino a quella provocazione. Elena si irrigidì.
—Senti, tu sei in casa mia, nella mia città, seduta sul mio divano! Non ti permetto di parlarmi così! Per me siete degli sconosciuti! E' ovvio che sono diffidente!— e, detto questo, strinse gli occhi.
—Ok, non mi sembra il momento di litigare! Elena, loro sono un circolo di Salem, sono streghe. Mi aiuteranno a distruggere Baltor, nella battaglia. Lui sta tornando, captiamo la sua energia. Durante lo scontro, prima che lui possa caricarsi di Potere, il circolo circonderà me ed Eric, che lanceremo un incantesimo mentre loro creeranno una barriera protettiva. In questo modo, dovremmo riuscire a sconfiggerlo. Fatto questo, io acquisterò abbastanza potere per far tornare Damon.—spiegai. Elena, Dith e Stefan mi guardarono molto attentamente, come se cercassero di ricapitolare tutte le informazioni che avevo appena detto e di assimilarle.
—Quindi voi fareste in modo da creare una barriera prottettiva ed energetica per Bonnie ed Eric, in modo che loro non vengano colpiti o indeboliti da Baltor? Ma siete abbastanza potenti?— Elena era piuttosto scettica e, ammetto che quel tono di voce non mi piacque per niente.
—Senti, biondina! Non abbiamo bisogno di una pessimista come te. O sei con noi, o sei contro di noi. Col tuo scetticismo non aiuti nessuno, quindi mettiti nell’ordine delle idee che in questa missione c’è bisogno di noi, che a te piaccia o no!— sputò Faye, lanciando un’occhiataccia ad Elena.
—E se Baltor colpisse uno di voi del circolo?— chiese Meredith, che non si era scomposta minimamente.
—Dovremmo resistere. Siamo l’unica barriera che permetterà a Bonnie e ad Eric di sopravvivere. Senza di noi, sarebbero già morti.—le rispose Melanie.
—Ok. E noi possiamo aiutarvi?— s’intromise Matt.
—Potreste distrarlo, mentre noi evochiamo l’incantesimo. Così avremmo più tempo e più sicurezza.—disse Adam.
—Ma non è troppo pericoloso per loro?— chiese Cassie, praticamente rivolgendosi solo al suo ragazzo.
—Damon era mio fratello, farei di tutto pur di salvarlo. E, da ciò che mi avete detto, Bonnie acquisterà abbastanza potenza dai poteri di Baltor che potrà far tornare in vita mio fratello, giusto?—partecipò Stefan.
—Giusto. Quando uno stregone muore, i suoi poteri vengono assorbiti da colui che lo uccide. Bonnie dovrà dire le ultime parole dell’incantesimo, così sarà lei che scaglierà l’incantesimo finale e assorbirà i poteri di Baltor, che a quel punto morirà.— spiegò Deborah.
—Già, ma cosa voleva Baltor da Bonnie?— chiese Susan. Già, me lo chiedevo anche io!
—Probabilmente la stessa cosa che Bonnie vuole da lui. I suoi poteri. E noi non glielo possiamo permettere. In questi giorni, io e Adam insegneremo a Bonnie ed Eric l'incantesimo da pronunciare. Poi, cercheremo di creare un piano.— concluse Diana. Rabbrividii a quelle parole e strinsi i pugni. Sentii la mano calda di Eric sfiorarmi involontariamente il braccio, ma non ci feci caso. Sarebbe stata una dura guerra da combattere. Avevo paura. Molta paura. All’improvviso, la gelida mano di Eric prese la mia. Rabbrividii di nuovo. Lui me la strinse e io ricambiai quella stretta. Notai che Elena stava guardando proprio verso le nostre mani intrecciate, ma non mi sentivo in imbarazzo, anzi. Quella stretta mi dava sicurezza. Sospirai.

Una decina di minuti dopo, decidemmo di andare nelle nostre camere. Sì, perché la signore Flowers ci aveva dato le chiavi di tutte le stanze. Così, Diana, Laurel e Melanie erano nella stanza tripla al primo piano, con sopra la camera di Faye, Debbie e Susan. Al primo piano c’era anche la camera di Sean, Chris e Doug. Al secondo piano, oltre la camera tripla delle ragazze, c’era quella matrimoniale di Cassie e Adam e quella singola di Nick. Al terzo piano c’eravamo io e Eric, Stefan ed Elena. Io ed Eric eravamo nella vecchia stanza di Damon, che mi faceva venire un magone ogni volta che sentivo il suo profumo sulle lenzuola.
Prima di uscire dalla camera di Elena e Stefan, la bionda mi bloccò.
—Scusa, Bonnie, ma noi due dobbiamo parlare.— mi disse, con un tono che non prevedeva nulla di buono. La seguii in cucina, dove lei chiuse la porta.
Si voltò e mi guardò corrucciata.
—Che diamine stai facendo?— esclamò. Era piuttosto arrabbiata, probabilmente a causa del circolo.
—Guarda che è gente affidabile! Devi fidarti di loro!—
—Ma non mi sto riferendo a loro!— disse, quasi gridando. Corrucciai la fronte. A che si riferiva?
—Oh, andiamo Bonnie! Non fare la finta tonta! Ti ho vista!—
—Mi hai vista?—
—Con Eric! Ma sei uscita di senno?— gridò. Mi irrigidii, diventando rossa.
—Che stai dicendo?—
—Sto dicendo che è da un mese neanche che Damon è morto e tu già stai con un altro!?— gridò. Ammutolii. Quella frase mi spezzò il cuore e mi riempii gli occhi di lacrime. Mi sentii come se all'improvviso un treno mi fosse passato sopra.
—C-cosa? Tu, tu non sai come è andata! Non è come pensi!— balbettai.
—Oh, è esattamente come la penso, invece! Non ti facevo così superficiale, Bonnie! Lui ti amava veramente, ha superato mari e monti per stare con te e tu lo ripaghi così? Sei una stronza p…—
—Non osare dirlo, Elena!! Non osare dire quella parola! Sappiamo benissimo entrambe cosa hai fatto tu con Damon e Stefan!— gridai.
—Ma lui ora è morto! E non hai neanche avuto la decenza di nascondere ciò che hai fatto con quell’Eric! Fra un anno avrei capito, ma adesso? A tre-quattro settimane dalla sua morte? Tu, che dicevi di amarlo come non hai mai amato nessuno, sei già con un altro? Mi deludi profondamente…— rimanemmo in silenzio. Le mani mi tremavano per l'umiliazione, le gambe per la rabbia! Mi sentivo un fuoco ardente dentro di me. Avrei voluto che lei capisse cosa era successo, non che saltasse direttamente alle sue conclusioni! Le lacrime di rabbia mi punsero gli occhi per uscire, ma le respinsi immediatamente. Poi, Elena parlò, facendomi sobbalzare leggermente.
—Allora perché lo vuoi far tornare in vita, se stai con un altro?— chiese, quasi sputando quelle parola. Mi colpii dritta al petto. Non mi ero mai posta quella frase. Perchè volevo Damon quando avevo Eric? Rimasi zitta.
—Avanti, Bonnie. Rispondimi! Tu vuoi liberare Damon e farlo tornare qui. Ma ora stai con Eric. Chi scegli? Non puoi averli entrambi. Devi fare una scelta. E prima di portare Damon in vita, possibilmente. Così se non sceglierai lui, non sarà costretto a subire un dolore mortale di nuovo...— e detto questo uscì dalla cucina. Mi sentii morire. Perché aveva ragione…Elena aveva ragione e nelle sue parole, così cattive e così arrabbiate, aveva completamente azzeccato la situazione. Mi sentii quasi sporca, orripilata da me stessa. Io, che avevo sempre punito dentro di me Elena per aver fatto il doppio gioco coi due fratelli, stavo facendo la stessa cosa in quel momento. Piansi silenziosamente fino ad arrivare in camera mia, dove sprofondai nel letto.
—Ehi, Bonnie, che succede?— Eric era appena uscito dalla doccia ed era vestito coi capelli bagnati. Lo guardai, con gli occhi arrossati. Mi dava un senso di sicurezza e certezza enorme. Ed era proprio ciò di cui avevo bisogno in quel momento! Gli corsi incontro e l’abbracciai. Dapprima sembrò molto stupito e freddo, quasi imbarazzato. Poi, da un momento all’altro, si sciolse e mi circondò con le sue braccia. Mi sentii bene e al sicuro con lui accanto.
—Su, su…non piangere! Ora ci sono qua io!— e mi accarezzò, pronunciando quelle parole con un tono molto caldo e dolce…quasi familiare! Mi chiesi se avesse intuito il perchè del mio pianto.
—Ehi, tranquilla! Rilassati, s…—mormorò qualche strana parola incomprensibile.
—Come hai detto?— Lui si allontanò rapidamente dal mio abbraccio e andò verso l’armadio.
—Cosa?— mi chiese. Io lo guardai perplessa.
—Ti ho chiesto cosa hai detto!—mormorai.
—Quando?— corrucciai la fronte, confusa. Aveva una memoria che faceva schifo!
—Oh, niente! Lascia perdere!— dissi.
—Uhm, ok!—








Note: Ciao a tutti! Scusate immensamente il ritardo, le ultime settimane di scuola sono state durissime! E tra una materia e l'altra l'ispirazione è arrivata a livelli fin troppo bassi. Ok, il capitolo non è un granchè, però nel prossimo capitolo finisce la storia (o fra due?) quindi vi chiedo di resistere per poco=) ringrazio tutte le persone che hanno recensito, chi ha messo questa fic fra le seguite-ricordate-preferite! Spero recensiate, fa sempre piacere! Vi mando un grandissimo bacione e vi auguro una gran fine scuola/lavoro!
Ciao e grazie a tutti!

gaga96

   
 
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