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Autore: lizzie    06/02/2004    0 recensioni
Salve, io sono nuova! questa è la mia idea su come Ron e Hermione verranno a una conclusione riguardo ai loro sentimenti, mentre Harry fa i conti con il suo storico nemico coetaneo stranamente baldanzoso... sono pochi capitoli,spero che piaccia a qlc!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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***

Ma non era andata così.

 

 

 Hermione non aveva dimenticato facilmente la sfuriata e Ron, che all’inizio aveva cercato di farsi perdonare, ben presto si lasciò prendere nuovamente dalla gelosia, con il risultato di perdere il controllo sempre più spesso, nonostante gli avvertimenti di Harry. E era stato così che si era arrivati alle aperte ostilità di quel momento, che avevano fatto sbuffare persino la McGrannitt, quando Ron e Hermione si erano lasciati andare a pesanti accuse verbali durante l’ora di Trasfigurazione.

Harry sospirò; fosse stato per lui avrebbe parlato ad entrambi per far loro capire che dovevano riappacificarsi, ma Ron gli aveva fatto giurare sulla loro amicizia di non intromettersi. E aveva imposto lo stesso silenzio a Ginny, o a chiunque altro potesse influire su Hermione.

“Se la sbrighino da soli allora! Abbiamo già abbastanza  a cui pensare…”

“Harry! Ehi, capitano!”

Harry si girò indietro. Imbacuccata in una sciarpa enorme, Ginny stava correndo verso di lui con la divisa da Quidditch.

“Cavolo!- pensò- l’allenamento!”

Dallo scorso anno Harry era diventato il capitano della squadra di Quidditch, essendo il giocatore da più tempo nella squadra. Senza Angelina, Alicia, Fred e George, avevano dovuto cercare nuovi giocatori: Ginny era stata arruolata come cacciatrice e se la cavava bene quanto da cercatrice; i battitori erano due tremendi ragazzetti del terzo anno, degni eredi dei gemelli per creare confusione, Justin Drownstair e Martin Brown (fratello di Lavanda); gli altri cacciatori erano Lizzie Buckley e, da quest’anno, al posto di Katie,  Dorothy Midgeon, sorella della famosa Eloise… Non se la cavavano affatto male e l’anno precedente si erano piazzati secondi per un soffio. Quest’anno Harry non aveva intenzione di lasciarsi scappare la coppa!

Ginny arrivò da lui ansimando:

“Non mi vorrà dire che si è scordato l’allenamento capitano?-

“No, è solo che sono uscito per valutare il tempo e…pensavo di rimandarlo causa freddo intenso da nevicata!”

“Se magari ce lo viene anche a dire, invece di farci stare ad aspettarla come dei ghiaccioli…” lo canzonò Ginny.

Si avviarono verso lo stadio, dove gli altri li stavano aspettando; non appena li videro, Dorothy corse verso i due urlando:

“Ginny! Ginny! Ti hanno eletta reginetta di Grifondoro!”

“Cosa???” Ginny sobbalzò “Accidenti a loro! E anche a voi, se mi avete votato! Harry, non ridere! Piantatela tutti di ridere! Oh, accidenti!!!”
Ginny era furiosa e tutti si sbellicavano dalle risate vedendola. Questa della reginetta era un’iniziativa recente della scuola. Tutto era cominciato l’anno prima, quando era stato deciso di ripetere l’esperienza del ballo natalizio, come al torneo tremaghi, e qualcuno aveva pensato di dedicare la serata all’elezione della reginetta di Hogwarts, scelta fra quattro candidate, una per casa. L’anno precedente aveva vinto Cho Chang, abbastanza scontatamente, ma quest’anno la lotta era dura. Harry e Ron avevano messo Ginny fra le candidate della loro casa per farle uno scherzo, visto che lei disprezzava ostentatamente la competizione, e presto tutti si erano resi conto che poteva entrare in gara. Per due mesi Ginny aveva minacciato di terribili ritorsioni chiunque l’avesse votata (diceva che avrebbe fatto fare una fattura rivelatrice da Hermione), ma evidentemente tutto ciò non era servito. D’altronde, si era fatta molto carina negli ultimi anni ed era l’unica ragazza della scuola con i capelli rossi, nonché con un caratterino deciso che la rendeva simpatica, oltre che attraente, a tutti i ragazzi.

Ginny era furiosa:

“Piantatela! Adesso basta! Mi avete messo in un bel casino! Ora mi toccherà andare a quell’ idiotissimo ballo, a fare la gentile e la svenevole con tutti come vuole la McGrannitt! Me la pagherete!”

“Fossi in te non mi arrabbierei tanto, Weasley! Forse è l’unica occasione che hai che qualcuno si interessi a te e alla tua insulsa famiglia…”

Ginny e gli altri, ancora ridendo, si girarono; poco distante da loro c’era, ovviamente, Draco Malfoy.

Ron si riprese dalle risate:

“Draco..voglio essere buono! Ritira subito quello che hai detto e non mi arrabbierò, va bene?”

“Cerchi rogne Draco?” chiese Harry

“Lasciatelo stare, ragazzi- disse Ginny ridendo- non penserete che mi importi qualcosa del suo voto…” 

“Ridi pure mia cara – continuò Draco – ma forse non ti rendi conto dell’occasione che sprechi…un Weasley che fa qualcosa per cui essere ricordato, almeno per un pochino…”

“Sto per perdere la pazienza…-minacciò Ron

“Ma non hai altro da fare?” chiese Harry

“Già , perché non te ne vai e lasci…in pace Ginny?- continuò il battitore Martin, timidissimo quando doveva parlare di Ginny, di cui era segretamente infatuato.

“Oh, guarda quanti bei cavalieri Weasley! Non avrai certo problemi a trovarne uno per il ballo..e io che mi preoccupavo! Volevo quasi offrirmi volontario…!Ma se vuoi un consiglio, scegli il nostro cavaliere senza macchia e senza paura per eccellenza…San Potter!”

Harry cominciava a spazientirsi:

“Ti sei alzato male oggi Draco? C’è qualcosa di particolare che devi dirmi o puoi toglierti dalle scatole?”

“Ah, Potter! – sospirò Draco – più che altro avrei tante cose da suggerirti…sai, io credo che dovresti ridimensionarti, non so, renderti conto che tu e i tuoi amici falliti avete ben poco da fare contro la gente che conta davvero…anche se finora non è che avete fatto granchè, a parte andare incontro a morte certa solo per avere un po’ di attenzione…”

Lizzie e Dorothy trattennero Ron; Harry sospirò:

“Draco, levati di mezzo, è meglio per te.”

“Che paura, Potter! Che fai vai  chiamare la McGrannitt?il preside? Malocchio? O no, aspetta, aspetta, ancora meglio: chiama tuo padre! Sto già tremando!”

Harry mollò la scopa e scattò in avanti; Ginny lo trattenne:

“Harry, no! Ricordi cosa ha detto Silente? Non reagire alle provocazioni!”

Harry si calmò subito  e si rivolse agli altri:

“Tutti dentro, forza! L’allenamento è sospeso per la neve!”

Poi, passando per ultimo accanto a Malfoy, gli sussurrò:

“Prima o poi riuscirò a chiuderti quella maledetta bocca, te lo prometto”

“Quando vuoi Potter! Sono qui che ti aspetto…se ne hai il fegato!”

  
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