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Autore: Lia_the_Blue    06/06/2011    1 recensioni
Ameria, Phil e Zel attendono con trepidante attesa degli ospiti a cui hanno richiesto un parere riguardo una lettera lasciata da un uomo che pratica magia nera. Tutavia, anche un altro dubbio assale i tre dop aver visto l'uomo...solo gli ospiti attesi possono chiarire il dubbio...
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Amelia, Gourry Gabriev, Lina Inverse, Zelgadis Greywords
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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futuro 7


Lina si ridestò, con un mal di testa e una nausea pazzesca, si ritrovò distesa sulla schiena e sopra di sè, scorse un cielo scuro e pauroso e una sensazione di pericolo e qualcosa di opprimente attorno a lei.
Si mise a sedere e osservando attorno a se, vide i suoi amici, privi di sensi, a poche decine di metri.  Cercò di alzarsi ma un capogiro la costrinse a sedere nuovamente, provocandole pesantezza agli arti. NOn riusciva a capire perchè si sentisse male e si domandò se fosse causato dall o strano oggetto. Una risata, una  piccola risata la fece sussultare e iniziò a cercare Gourry e Raudy, che li trovò poco distante, sotto un albero.
NOn sembravano essersi accorti di lei e stavano giocando tranquilli. Gourry era seduto proprio sotto l'immenso albero che sembrava malato, con il piccolo a cavalcioni sulle sue gambe che giocava con qualcosa in mano guardando lo spadaccino in volto. A lei sembrava una scena surreale, quei due che ridevano contenti giocando tra loro mentre il luogo attorno era una visione di desolazione e abbandono, sapeva quasi di morte noncuranti del cielo sopra di loro  estremamente nero e ventoso, gravido di pioggia.

Si avvicinò a loro mentre vedeva fgli altri rannicchiati sull'erba secca ancora nel mondo dei sogni, GOurry la vide e le sorrise

"Ben svegliata, come va??"

"MAle...ho mal di testa....e per poco non ho nausea...coi come state??"

"Raudy mi ha svegliato e...non sembra aver sortito effetti dal viaggio...anche io ho un pò di mal di testa ma per il resto tutto ok..."

"...ma che ha in mano???"

"NOn lo so Lina, quando mi sono svegliato lui era intento a giocarci..sembrerebbe un giocattolo di legno colorato...un cavallo..."

"E dove lo ha trovato?? QUi sembra una distesa desolata......"

Ma la maga non ebbe tempo di sentire la risposta del compagno che si voltò verso qualcosa che aveva attirato la sua attenzione, su una collinetta metri più in là, avanzò Dararai intendo a guardare avanti a sè. Nessuno dei due parlò ma rimasero a fissarlo mentre camminava lentamente verso quello che da lontano sembrava un sentiero. Gourry non domandò nulla, vedeva che Lina sembrava sempre lì a fissarlo, quasi studiarlo, come se qualcosa attirasse la sua attenzione, ma non riusciva a capire s eil suo fosse turbamento da qualcosa e quindi lo controllava e se vi era altro. Lina dal canto suo, sentiva qualcosa di strano ini lui, come se vi fosse qualcosa di ancora non chiarito.

Dararai guardava oltre l'orizzonte, là dove vi era la tenuta della famiglia per cui lavorava. Sentiva di non avere ancora i pezzi totali per portare a termine la missione che si era prefissato e e dentro di se voleva correre, correre più vloce che poteva per sussurrare alle sue orecchie che si, ce l'aveva fatta a discapito di tutto e tutti e che....era lì, sempre pronto a tutto.....

SI fermò mentre lontano vedeva la sagoma microscopica che conosceva, che ormai amava....ancora massimo un'ora di marcia e sarebbe tornato, avrebbe rivisto quelle stanze, il suo volto nei dipinti  e nelle foto. COn la mano, cercò sotto l'abito qualcosa che strinse con forza e poi, chiuse gli occhi ritornando a quel giorno

Scrutava il foglio dove lei aveva scritto i suoi pensieri, non sapeva come comportarsi e voleva capire quale fosse la cosa giusta. Prese il foglio e sentii la ruvida carta sotto i polpastrelli, guardò la calligrafia elegante....

"Dararai ho preso una decisione....."

Sorpreso, posò il foglio e si voltò verso id lei, facendo un inchino

"Mia signora...comandi...."

"E' stupido da parte mia stare qui sperando che quella testa dura ritorni su suioi passi....quindi, agirò io e farò una sola cosa in maniera gentile....."
alzandosi e avvicinandosi a lui

La fissava negli occhi, cosa che non conveniva a un servitore, seppur del suo rango. lei era sempre la sua padrona, la sua carica in un certo senso dipendeva dalle sue decisioni ma voleva vedere quegli occhi, che sembravano aver ripreso vivacità e carattere. PArevano parlare da soli e lui sorrise contento

"Vedi Dararai, lui.....crede di fare la cosa giusta per avere la mia fiducia ma è così testardo quando si mette in test qualcosa che è impossibile fermarlo....quindi, vorrei che tu mi facessi un favore che mostri la mia massima generosità nei suoi confronti prima di fargli pentire certe scelte che ha fatto con me...."
prendendo da un cassetto una busta e un sacchettino di velluto

"Signora, il padrone crede che in questo modo vostro figlio possa essere finalmente..."

"NO....per favore, non dirlo perchè perdo la pazienza, con lui ne avevamo parlato  enon esiste una cosa del genere. Lui no n deve mettersi in ridicolo per quell'uomo....per favore prendi quest a e parti, và da lui e consegnala.....digli che s e non torna con questo messaggio, può ritenersi nei guai fino al collo perchè andrò io stessa a prenderlo a calci nel sedere e non ci sarà una seconda possibilità. Anche a costo di dover usare la magia e lui sa cosa sighifica ciò..."

La vide prendere dal sacchettino un pendente con una pietra blu montata su oro bianco, lavorato a creare dei rombi gino ad gancio. Lei lo mise dentro la bsuta e gliela consegnò,  pareva essere tornata quella di un tempo, segno ce la depressione che l'aveva colpita andava scemando da sola e che tutto quanto sarebbe tornato come un tempo. Vedeva però nel suo volto i segni di qualche preoccupazione e cercando di non fissarla, la salutò

"Mia signora, farò come mi avete ordinato....cercherò di riportare il Signore prima che venga linciato...eheh..."

"Cè poco da ridere Dararai....mi ha delusa...andarsene così solo per una stupidaggine che quell'uomo gli ha messo in testa....lui doveva pensare a nostro figlio al meglio, non seguendo gli obblighi di...di...naaahhh lasciamo stare...non voglio pensarci. Vai, veloce e vai da quello stupido....tiralo per i capelli s e necessario, imbavaglialo e legalo, trascinalo con il cavallo se devi ma fallo tornare....sarà meglio per lui o vivrà la prossima esistenza dietro un vetro, perchè diverrà melanzane sott'olio...."

"Ehm...non è una bella prospettiva....allora l o avvertirò mia signora...vado..."
facendo un inchino

"Si vai..io devo prepararmi per incontrare la delegazione di Atlas come era negli appuntamenti...."
sorridendogli

"Sono felice....finalmente, questa è la...."


"Dararai...."

Si voltò trovandosi Lina davanti alterata e, all'apparenza, pronta a un litigio. Dietro di lei vi erano tutti i partecipanti alla spedizione ormai ridestati e anche loro, con modi di fare poco amichevoli. Si vide attorniato letteralmente, compreso dalla draghessa con la mano sulla giarrettiera

"Ehm...sentite lo so, ho fatto un errore e siamo cadut-cioè....ci siamo ritrovati sull'erba. Ma siamo arrivati, là in fondo cè la tenuta....Dobbiamo fare solo un pezzo di strada....ok???"
cercando di imbonirli

Si fissarono tutti incerti, poi si radunarono e borbottarono fra loro, finchè non presero una decisione

"Va bene Dararai, sei salvo....ma......" mentre il ragazzo deglutiva spaventato " mentre raggiungiamo la tenuta, tu dovrai spiegarci qualcosa di questa situazione....."

Lui sembrò titubante, tentennò poi quando nuovamente Lina intervenne per un patto lui alla fine si convinse. Doveva spiegare qualcosa e loro non avrebbero fatto storie.

"Allora Dararai inizia....camminiamo e ti ascoltiamo....MUOVERSIIII!!!!"
urlò Lina iniziando ad avanzare versoo quello che una volta doveva sembrare un bosco

"Ok...dunque.... "mentre la carovana lo seguiva attento passo dopo passo "vedete...tutto ebbe inizio esattamente cinque anni fa, mese più e mese meno....io lavoravo per un'altra persona, un feudatario estremamente potente e influente nella regione che trovate  da quella parte "indicando verso la sua destra "noi qui siamo su un confine sapete???"

"Un confine? E di dove???"

"NOn è il momento per voi di saperlo, ma vi racconterò altro per ora....quest'uomo mi assunse anni fa, quando avevo ancora 18 anni.....rimasi con lui per due anni, fino a quando nella sua magione, non arrivò lui...."

"Lui chi??? Un cattivo???"
domandò AMeria

"NO...suo figlio....dopo aver lavorato per anni lontano dalla famiglia per sua scelta, tornò a casa per sostenerla in una guerra sanguinosa che aveva coinvolto la sua regione di nascita contro prima la regione alla nostra sinistra....e poi contro un'armata che farà parte della seconda parte della storia, ma dopo ve lo spiegherò. Ricordo che lui entrò nella 'sala del trono' , così chiamata perchè quest'uomo era addirittura potente quanto il Re, facendo allestire quella sala enorme non per balli ma per amministrare i suoi voleri sulle sue terre e anche oltre. E' un uomo di polso, duro, dopo alcuni lutti si era indurito e il figlio rimasto aveva deciso di lavorare al di fuori di quell'ambiente....quando il mio ex padrone vide suo figlio, gli disse qualcosa come

'Tò..la pecorella è tornata all'ovile...'

MA non era solo...con sè aveva una ragazza incappucciata. Erano venuti da una tempesta, bagnati fradici e pronti come potevano ad aiutare. Lui come elemento dell'esercito, lei come stratega e all'occorrenza guaritrice, unici ruoli per le donne in quel'ambiente. Ma il mio ex padrone non era della stessa idea, si infuriò nel veder e come il figlio, dopo anni di menefreghismo verso il genitore, tornava per prendere in mano la situazione e salvare il luogo dove era nato. Iniziò una discussione che degenerò, lui scoprì che la ragazza era la compagna del figlio, che sarebbe potuta divenire la sua sposa e......perse le staffe. Disse alla ragazza che era....una poco di buono, che a vederla per lui sembrava altro...e....lei andò via indignata, seguita dal ragazzo che rimase deluso. Li vidi uscire via, verso la tempesta per tornare da dove erano venuti. Inutile dire che il padrone non ne fu contento, aveva perso il figlio una seconda volta e si maledì per un anno intero. Fino a quando loro due non tornarono. Il figlio voleva creare una seconda possibilità di dialogo, voleva tornare nella famiglia. Ma....come la volta precedente, si scatenò una lite furiosa, sempre per la ragazza, che il padre vedeva come una minaccia per la famiglia e il titolo. Dopo centinaia di anni, dopo tanti sacrifici, successivi alle perdite subite nella famiglia,  il mio ex padrone non poteva tollerare che una ragazza che ai suoi occhi valeva meno di un cane, potesse divenire un membro di quel casato. Purtroppo da dove io provengo, come per il padrone, le donne non hanno molto valore nella società, sono importanti solo per il matrimonio e la discendenza....per il resto non valgono molto. Ma sopratutto, se non si è di buona famiglia a livello di titolo, s e non si è della stessa regione, se si vive diversamente rispetto agli ideali...si vale meno di un cane, non scherzo....anche le vedove....se sole e senza figli, anche se nobili, sono costrette a trovare qualcuno che le ospiti fino alla loro morte, perchè la proprietà passa al maschio più vicino al defunto. Sono leggi che per me, nato lì, all'inizio sembravano la verità ma...dopo che conobbi la padrona, divennero assolutamente aberranti per me....."

"Anche dalle mie parti vige qualcosa di simile.....per questo odiavo tutte le ideologie cavalleresche che dovevano essere i dogmi...così come le donne dovevano esser gli 'angeli della casa'....non li ho mai visto allo stesso modo...."
esclamò Gourry attirando l'attenzione su di se

"Gourry....è per questo che sei scappato???"

"Anche Lina...primo per la spada di Luce....e poi.....con la morte di mio fratello,  tutti impazzirono per l'eredità del cimelio di famiglia....."

"E così, lo hai preso e sei andato via...io avrei fatto ciò molto prima....sai che non sopporto molto regole e leggi...."

"Si loso bene....Lina...."
ridendo mentre la fissava negli occhi

Gourry però notò Dararai che non guardava verso di loro, ma fissava lei con uno strano sguardo. LA guardava serio, fronte aggrottata e come confusione sul viso. No, non  era confusione, era qualcosa di indecifrabile ma chiaro, non seguiva il dialogo ma .....cosa???

"Poi come finì???"
chiese Zel avvicinandosi a lui

"Eh??? ah...ok, continuo...dunque, la discussione come dicevo finì male e la signora decise di andare via offesa per la seconda volta ma qualcosa, un rumore, echeggiò per la sala. Lei accelerò il passo ma fu fermata dalle guardie. Erano tornati un anno dopo, un altro temporale, coperti da mantelli con il cappuccio. Quando il padrone cercò di bloccare gli uomini del padre, qualcosa attirò nuovamente l'attenzione e...il mio ex padrone la obbligò a togliere il mantello. Al suo rifiuto, le guardie le scostarono la mantella e.....vi era un neonato fra le sue braccia. Avevano avuto un figlio e il padrone iniziò a spiegare al padre il vero motivo per cui erano venuti...."

"Il figlio...."

"Si...volevano che fosse riconosciuto dalla famiglia, comè uso da quelle parti....solo così era possibile poter avere l'eredità e un posto nella società....altrimenti rimaneva figlio di nessuno, anche se il padre era  nobile....come in questo caso. La padrona non capiva perchè  lui volesse far riconoscere il figlio, però lo capivo bene...voelva che, se fosse accaduto qualcosa a loro, il figlio potesse aavere una opportunità di divenire qualcuno.....Solo se il patriarca riconosceva il nuovo nato e si inseriva nell'albero genealogico, questi era veramente un membro della casata. I miei padroni si ritrovarono così a fronteggiare l'uomo che poteva garantire al figlio una degna esistenza, cosa che loro non potevano dare in caso di morte, essendo lontani dalle famiglie per scelta. Avevano una visione reale delle cose, sapevano che avevano nemici e che i lavori che facevano non smepre erano privi di pericoli.....Il mio ex padrone però non volle il bambino in casa sua, per lui era nato da una poco di buono e tale sarebbe stato anche se biologicamente suo nipote. La padrona, offesa, gli urlò contro che si sarebbe vendicata dell'affronto e che fosse lì solo per il Signore, che l'aveva convinta a fare questo viaggio. GLi disse che avevano una casa loro ma lui voleva che suo figlio potesse avere una famiglia a cui appoggiarsi per il futuro e che, visto come si era comportato con il nipote, lo avrebbe cresciuto lei secondo i suoi stili di vita e e le sue ideologie.  Fece dietro front e tornò ai cavalli con cui eravamo venuti, mentre il bambino piangeva. Il padrone implorò il padre di considerare almeno il bambino e non loro ma lui fu irremovibile....andarono via offesi e delusi e il mio ex padrone tornò a maledire se stesso per essere stato stupido..così mi ordinò di seguirli e lavorare con loro, seguendo la crescita del bambino affinché non potesse essere troppo influenzato dalla madre. Io eseguì i due da lontano, finchè non giunsero in una tenuta, quella davanti a noi e spiegai la cosa. Ovviamente la ragazza non era affatto contenta della cosa, mi minacciò di uccidermi ma il padrone mi fece un'offerta. Mi domandò cosa pensassi esattamente della vita che facevo prima, mi parlarono per ore di cosa fossero le vere priorità nella vita, cose giuste da fare e considerare....mi spiegarono che avevano vissuto lontano dai loro vecchi mondi perchè credevano in qualcosa di diverso, venuto da esperienze e lezioni di vita  apprese durante gli anni precedenti. Li vidi, nei pochi giorni che mi permisero di decidere, come vivessero le persone che il mio precedente padrone considerava 'diverse e con scarsa percezione delle cose' e scoprii un mondo a me lontano e precluso fino alle maggiore età. NOn mi era permesso andar via dalla mia regione natale, per il rango che avevo dovevo servire i potenti con le capacità apprese in anni di studio e apprendistato....ero sempre stato stratega, consigliere e segretario, sia nella testa che negli anni di lavoro per quell'uomo....invece appresi che esistono altri tipi di 'vita', dove si è liberi di essere ciò che si vuole e si può dire e fare ciò che si sente dentro....cose che prima non erano che....debolezze da nascondere....appresi con mio stupore che una unione no è un fatto sociale, vedendo quei due insieme scoprì che amare, come parola, non è solo un 'concetto' ma verità e realtà....e che i sentimenti non erano punti deboli che dovevo reprimere ogni istante, che ogni mio pensiero o idea potesse essere espressa senza vergogna, che il salutare o parlare alla servitù non fosse riprovevole.....il poter fare le cose senza chiedere il permesso, il poter ridere quando volevo, cosa vietata fino a quel tempo....e poi....vedevo loro due con il figlio, che lo trattavano diversamente da come ero cresciuto amandolo con tutti loro stessi, che giocavano o si rincorrevano nel giardino tutti e tre ridendo e facendo baccano senza alcun timore, che parlavano e facevano battute con i servi come se foss enormale, che facevano cene e rimpatriate con gli amici fino a tardi, era....una cosa così diversa.....avevo assistito a cene e riunioni, in piedi contro un muro, mentre si parlava di guerra, amministrazione e eserciti..con loro invece io potevo sedermi a mangiare a tavola, alle riunioni potevo far parte del gruppo...dopo una settimana vidi un mondo a me alieno e...feci una cosa che portò,da parte della mia famiglia, l'allontanamento del sottoscritto dalla famiglia...in poche parole non sono più figlio di mio padre..."
disse sorridendo tristemente

"Mi spiace Dararai....così tu lavori per loro esatto..???"
chiese Lina mentre prendeva in braccio Raudy dopo aver fatto capricci al povero Gourry

"Si...ho mandato due lettere, una al mio ex padrone e una alla mia famiglia....chiedendo scusa per la mia decisione e troncando con loro ogni cosa....le rispose che ricevetti ovviamente no n erano affatto....felici ma...sono quasi tre anni che vivo con loro e posso dirvi che son felice, anche il mio caratter e è cambiato come avete notato ...eheheh....adesso, come dice la mia padrona, sono semplicemente me stesso,...e sono felice....."

Il gruppo rimase silenzioso ad ascoltare il ragazzo, capiva ormai abbastanza per aiutarlo e sopratutto Lina si rese conto che quello che vedeva di strano era questo, il non sapere chi fosse e la ricerca, probabilmente, di diventare niente altro che ciò che si era alla nascita...cercando di cancellare gli anni di influenze e divieti....si chiese se anche Gourry avesse subito le stesse restrizioni e obblighi vedendosi cancellare anni di innocenza e fanciullezza. Poi le venne una domanda

"Dararai....tu hai detto che la tua padrona padroneggia la magia....è vero???"

"Si..anche il padrone se la cava...anche s e non allo stesso livello....eheh...a volte non ha voglia di fare incantesimi e combina disastri...."
ridendo ricordando alcuni avvenimenti

"E dimmi...quanti anni ha???"

"Ecco...ha la mia età Miss Lina...venticinque anni...."

"Davvero??e da quanto è così abile con le arti magiche??"

"da molti anni, è lei che mi ha insegnato quello che so.....sia a livello di incantesimi sia i codici della gilda per messaggi cifrati e sia....”

“Aspetta..quindi tu consoci quei codici perché la tua padrona te li ha insegnati”

“Si…per aiutarla nel suo lavoro di studio…”

“Ora mi è tutto chiaro…dicevi???”

Disse Zel

“…ah…e quella che lei chiama...'la filosofia di una grande maga'....ma è una cosa troppo lunga da spiegare e poi..meglio non dire nulla....sapete, lei ha certi modi di fare parecchio...ecco....."

NOn sapeva che dire ma per tutti fu sufficiente, la videro come una donna piena di sè, utilizzatrice della magia per scopi scientifici e di ricerca e che fosse una personalità schietta e pratica.

"Sembra una donna molto particolare....mi farebbe piacere conoscerla..."

"Ehm....ecco...." non sapendo che dire "certo...quando l'avremo svegliata potrete conoscerla...."

"Qualcosa non va???"
domandò nuovamente Zel

"NO, no...tutto ok...manca poco, ormai siamo a casa...."
disse contento cercando di cambiare discorso

Videro davanti a loro una casa in stile padronale, con colonne e archi ad adornare l'ingresso, composta da sale al pian terreno e le stanze private al primo piano. Sembrava non avere giardino personale e nè mura, stava in mezzo al nulla, attorniata solo da strade battute, boschi e verde, che ormai purtroppo sembravano tutti morti.

"Dararai, perchè non ci sono mura o simili?"

"Ve l'ho detto Lina...siamo su un confine, la casa è stata creata a metà su una regione e metà su un'altra...."

"Davvero??? E perchè???"

"Ehm...ve lo dirò più avanti...."

"Uffa che rottura...Dararai, giuro che se non mi dirai tutto, ma tutto, per te saranno guai..."
bofonchiò Lina di pessimo umore

"Ok, ok...no voglio finire arrosto...."

"COme sai che Lina ti farà arrosto???"

Lui si voltò verso GOurry, sentendo quella domanda e ridendo disse

"Ehm....Lina Inverse è molto conosciuta...quindi so bene cosa potrebbe fare...ehehe..."

"Non fa una grinza..:"

"GOurry smettila per favore...."
urlò lei allo spadaccino

Raudy inziiò a ridere agitando il giocattolo mentre Lina cercava di tenerlo trnaquillo

"Oh andiamo Raudy...no n fare così....fra poco sarai a casa ....."

"Il signorino adora stare con voi, per fortuna fino ad ora è sempre stato calmo....."

"Vogglio totta di lapponi...."

"Raudy non abbiamo torta di lamponi e quindi aspetta un pò...ok???"

"No, mama...vogglio totta....no fatta da te...."

"COME???"

"Ehm....la padrona non è molto brava in cucina e così....hanno due cuochi per preparare pranzi e cene....amano mangiare bene...."

"certo che tu, signorino, sei proprio discolo....se dico fino a acasa...aspetti fino a casa...."
disse Lina categorica al bambino

"NOOOOOOOOO"

"Raudy, basta, o questa sera niente dolce....."

Il bambino si zittì, la guardò con occhi lacrimosi e tenerosi e lei cercò di non guardarlo in faccia, voltando lo sguardo....

"MAma....peffavorree......"

"RAudy.....su....fra poco potrai mangiare...."

"Signorino...." disse Dararai al bambino " guardi...fra poco Nanni le darà qualcosa..:"

"nanni???"
domandarono tutti

"Si è la governante....il signorino no n risuciva a dire il suo nome e la padrona...l'ha...chiamata così per essergli facile......ehm...."


"AHAHAHAHA.....la voglio conoscere......"
rise Gourry divertito

Davanti a loro la grande casa si ergeva in tutto il suo splendore, color crema, tegole del tetto spiovente rosse e balconi decorati che si stagliavano dalla rampicante ormai secca. Una tenda si scostò da un piano superiore e poi quando raggiunsero il portone, questo is aprì e una figura di  una donna uscì sconvolta, fissandoli.














                           

   
 
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