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Autore: Loony Evans    07/06/2011    3 recensioni
Dal I capitolo:
Percy ridacchiò tra sé e continuò a camminare; mentre svoltava l’angolo era così concentrato a pensare al profumo della pelle lattea di Penelope che non si accorse della persona nascosta da un enorme carico di pacchi che gli andava addosso e lo atterrava.
E improvvisamente Percy sentì l’ultima voce che avrebbe voluto sentire: - Percy? Percy Weasley?-
- Audrey?!-
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Audrey, Nuovo personaggio, Percy Weasley | Coppie: Audrey/Percy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Cap.8

Dove si capisce quanto Lucy sia diabolica.

 

Mentre Audrey e Percy erano a mangiare al ristorante, Lucy se la rideva.
Dovete sapere che la ragazza aveva una mente davvero contorta e che per far funzionare il suo piano, sarebbe stata disposta a fare qualsiasi cosa.
Così, il giorno della cena a casa Weasley, si era alzata di buon ora e aveva cominciato a preparare tutto nei dettagli: per prima cosa, era scesa al piano sotterraneo del suo palazzo ed era andata alle tubature dell’acqua e aveva manomesso il tubo che passava per il suo appartamento.
Fortunatamente, abitava nella Londra Babbana, perciò l’amministratore aveva chiamato i tecnici Babbani che avevano avvisato che ci sarebbero voluti almeno otto giorni perché la casa fosse di nuovo abitabile.
Era andata al lavoro e aveva chiesto a George se quella sera avrebbe avuto impegni familiari e aveva scoperto della cena di famiglia, quindi era andata un po’ in giro per Diagon Alley fino alle dieci e mezzo di sera, poi, fortunatamente, aveva cominciato a piovere e lei si era fatta prendere in pieno per migliorare l’effetto.
Infine si era presentata a casa dell’idiota mentendo a tutto spiano per riuscire ad insediarsi in casa sua e controllare il ragazzo e la situazione.
Per farlo uscire e avere campo libero, aveva cominciato a distruggergli lentamente la casa e sabato ci era riuscita: una voce dal camino l’aveva chiamato e lui era corso via senza neanche salutarla.
Si era subito fiondata a cercare qualcosa che potesse spiegarle come stava in quel momento l’idiota, in campo sentimentale.
Dopo aver setacciato la casa in lungo e in largo, si stava per arrendere quando vide un baule nascosto nel sottoscala; lo aprì e vide di tutto: vecchie foto sistemate alla rinfusa, libri di scuola, un carillon, delle pergamene in disuso e una scatoletta chiusa ermeticamente.
- Troppo facile Perce…- commentò la ragazza- Alohomora!-
L’incantesimo agì immediatamente rivelando una foto dell’idiota e di una ragazza con capelli ricci e dorati: Penelope.
Dietro alla foto c’era una scritta: “Io e Penny al lago di Loch Ness 1 ottobre 1995”.
Sembravano così felici…era ovvio che ora Percy non riuscisse a dimenticarla, anche a Hogwarts l’amava tantissimo; perché diavolo l’aveva lasciato? Non era possibile che fosse per colpa della sua famiglia, Penelope era Corvonero ed era sempre stata logica fino allo stremo.
No, ci doveva essere un’altra ragione.
- Ti piace il mio baule Lucy?- la ragazza trasalì, non per la domanda ma per la voce che l’aveva posta: si girò e si trovò davanti Percy Weasley in persona.
- Molto…confuso.- disse non sapendo cos’altro dire.
- Ah. Ora puoi anche andartene.- continuò il ragazzo con freddezza.
- Come? Mi cacci?-
- Sono stato capace di ripudiare la mia famiglia, credi che non possa cacciare un’amica impicciona?- constatò Percy.
- Vuoi ripetere lo stesso errore?-
- No. Basta che tu mi dia quel baule e dimentichi di averlo mai visto.-
- Suvvia Percy, ti vergogni di una vecchia foto.-
- Come? T-tu non hai visto la nicchia?-
- Quale?- cominciò Lucy prima di vedere una leggera cavità in un fianco del baule e si arrischiò a prenderla prima che lui potesse fare alcunché.
Si smaterializzò immediatamente in una via di Diagon Alley; poi cominciò a leggere il foglio che aveva preso: era una vecchissima pagina di diario.

5 aprile 1991

Caro diario,
In realtà non ho un diario: ho solo bisogno di sfogarmi con qualcuno e nono posso farlo con i miei amici, mi odierebbero di sicuro.
Oggi ho fatto una cosa orribile che però, forse, mi farà finalmente avere Penelope: lei non lo ammette ma è gelosissima.
Comunque non avrei dovuto usare quel metodo, Audrey è troppo buona e credo che non riuscirò più a guardarla per la vergogna.
Ora credo dovrei spiegare cosa è successo e credo che in effetti mi farebbe bene.
Vedi, prima Penelope non mi considerava neanche come ragazzo, ma solo come amico; però ieri sera mi è venuta un’idea tanto brillante quanto ripugnante.
Così questa mattina ho chiamato Audrey in un’aula deserta, sapendo che Penelope passava sempre di lì da sola ogni mattina, e al momento giusto l’ho baciata.
Lei è rimasta ferma per un momento durante il quale ho sbirciato alla porta e ho visto Penny che si allontanava con espressione infastidita.
Per cavarmela con Audy, ho finto di risvegliarmi da un incantesimo e le ho chiesto cosa fosse successo, lei è rimasta un po’ delusa, ma si è subito ripresa e mi ha spiegato cosa fosse successo e io mi sono scusato.
Piccola dolce Audrey, mi dispiace da morire ma forse finalmente si libererà dalla sua stupida cotta; quindi, in fin dei conti, ho fatto un favore a tutti e due, no?


Lucy finì di leggere e rimase ferma a fissare il foglio, scioccata e tremante; improvvisamente apparve Percy che, a quanto pareva, l’aveva trovata e lei reagì d’istinto: gli diede un pugno nelle costole e gli urlò in faccia: - COME HAI OSATO?! HAI USATO AUDREY! T-TU SEI UN ESSERE REPELLENTE, NON RIESCO A CAPIRE COME LA TUA MENTE CONTORTA ABBIA POTUTO FAR USCIRE UNA CAZZATA DEL GENERE! TU SEI, SEI…NON SO NEANCHE COME DEFINIRTI TANTO È ORRIBILE CIÒ CHE HAI FATTO!-
- Lo so…-
- LO SAI?! LO SAI?!-
- Sì, lo so! Non mi voglio giustificare perché hai ragione da vendere; posso solo dirti che non riuscivo neanche a guardarla tanto mi faceva schifo ciò che avevo fatto. Solo ora che l’ho rivista felice con Carl riesco a fissarla negli occhi…- confessò Percy.
- Oh. Ti senti uno schifo?-
- Sì, so che non ti basta.-
- È già qualcosa. Non basta ma la rabbia mi passa in fretta. Non lo dirò ad Audrey ma mi aspetto che lo faccia tu, chiaro.-
- Un giorno lo farò, te lo giuro.-
- Ah no! Tu mi devi giurare solo una cosa in vita tua: devi chiamare vostra figlia Lucy.-
- Vostra?-
- Tua e di Audrey.- disse la ragazza distratta da un enorme cono gelato retto da una bimba con i capelli ricci.
- Come? Lucy, tu non stai cercando di far mettere insieme me e Audrey, vero?-
- Ehm…certo che no…- esitò la ragazza.
- Certo che la rabbia ti passa in fretta.- commentò il rosso.
- Sono una buona amica.- ribatté lei.
- Lo so.- sorrise Percy- Ma ora rispondi alla mia domanda.-

- Quale?-
- Stai cercando di farmi mettere con Audrey?-
La ragazza balbettò e divenne rossa: - Andiamo, non dirmi che Audy non ti piace proprio per niente!- ribatté Lucy.
- Be’, lei è carina e dolce, ma…-
- Sta con Carl?-
- Già.- ammise il ragazzo.
- Capisco, ma tu non ti devi arrendere e…- cominciò la mora, ma venne interrotta da Percy che le chiese: - Audrey si è per caso fatta bionda?-
- No, perché?-
- Perché se non è lei, contro chi diavolo si sta strusciando Carl?-

  
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