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Autore: gin90    07/06/2011    4 recensioni
Prequel di "Ad una passo dalla follia", come tutta la storia ha avuto inizio.
Nel corso della mia esistenza si sono susseguite una serie di vicende e situazioni talmente tanto fuori dall'ordinario, che ad un certo punto ho cominciato a credere che là dove esista un Dio, questo si diverta a mettere ostacoli su ostacoli sul mio percorso, e mentre io inciampo e inciampo e inciampo ancora, lui se la deve ridere di brutto dal suo trono ad un'infinità dalla mia testa, magari mentre sorseggia tutto gioioso una bella burobirra, e con il buono augurio che un giorno di questi gli vada di traverso!
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Un po' tutti | Coppie: Draco/Ginny
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo, Contesto generale/vago
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Capitolo 1
TUTTA COLPA DI MIO FRATELLO



Questa fic è un sequel di: "La Regina dei Ghiacci, L'ultimo Addio e Ad un passo dalla follia", anche se non avete letto le altre potete comunque leggere questa...rispetto alle precedenti è indubbiamente più comica, forse perché eravamo ragazzi, ad ogni modo ringrazio coloro che si accingono a leggere.



Dicono che passiamo più tempo a parlare male dei nemici che a dir bene degli amici
Mai parole furono più vere, perché io, Ginevra Weasley, ultima di sette fratelli, impegnavo davvero la maggior parte del mio tempo a criticare chi non mi andava a genio.
Ogni qual volta la mia mente era sgombra da qual si voglia pensiero, non potevo fare a meno di spettegolare; e parlavo, parlavo, un continuo vomito di parole che mi venivano su dal profondo del mio essere e che sicuramente avrebbero scandalizzato le povere orecchie di quella santa donna di mia madre.
Credo che ai tempi della scuola tutti abbiano avuto un compagno o una compagna che proprio non potevano soffrire, è una cosa normale infondo?
Ma non è questo il mio caso, io provavo un odio viscerale per Malfoy, Zabini e la sua cricca di sapientoni buoni a nulla se non a rompere l'anima al prossimo, e la cosa era più che reciproca.
Ogni volta che avevo la maledetta sfortuna di incrociare la loro strada, sentivo la rabbia montarmi fin dentro alle cervella e le mani prudermi tanto da farmi male.
Non è normale, penserete voi.
Ma infondo la mia intera vita non è mai stata normale, la mia scuola non è normale, le materie che studio non sono normali, i miei amici non sono normali, per non parlare della mia famiglia.
Mi chiamo Ginevra Weasley, e questa è la mia storia.


Nel corso della mia esistenza si sono susseguite una serie di vicende e situazioni talmente tanto fuori dall'ordinario, che ad un certo punto ho cominciato a credere che là dove esista un Dio, questo si diverta a mettere ostacoli su ostacoli sul mio percorso, e mentre io inciampo e inciampo e inciampo ancora, lui se la deve ridere di brutto dal suo trono ad un'infinità dalla mia testa, magari mentre sorseggia tutto gioioso una bella burobirra, e con il buono augurio che un giorno di questi gli vada di traverso!
Se dovessi definire la mia vita, mi basterebbero tre semplice parole: Teatrino dell'assurdo!
Ma se scoppia un incendio, ci deve essere anche qualcuno che accende la miccia.
Ho pensato e ripensato a quale possa essere stata la causa dei disastri avvenuti, ma ogni santissima volta, continua a tornarmi in mente una faccia rotonda, lentigginosa e non molto sveglia: mio fratello.
Perché tutto quello che accade è colpa di mio fratello, scoppia la casa?
E' colpa sua!
Sono in punizione?
E' colpa sua!
Torna Lord Voldemort?
E' colpa sua lo stesso!
Perché miei cari c'è una sola verità nella mia vita: le disgrazie non vengono mai sole, il più delle volte le accompagna mio fratello.
Allora caro il mio Ronald Weasley, se mi stai leggendo, sappi che è tutta colpa tua, se la tua cara e santa sorellina è finita tra le grinfie dei demoni, due demoni con un bel di dietro aggiungerei, non è altro che una tua meschina e schifosissima colpa!!!

Luglio, La Tana
La rossa Grifondoro aveva appena finito il suo quarto anno e si accingeva a iniziare il quinto.
Quel giorno d'estate, il caldo era terribilmente torrido e Ginevra cercava con scarsi risultati di rinfrescarsi bevendo un the ghiacciato.
Mentre stesa sul suo letto, pensava e ripensava nella speranza che un'idea brillante su come trascorrere il pomeriggio le balenasse nel cervello così dal nulla, un forte tonfo interruppe la sua geniale mente; e un altro, e un altro ancora, poi grida, strepiti e chi più ne ha più ne metta.
Ora, la giovane Grifondoro non si sarebbe sprecata per nulla ad alzarsi dal letto, scendere le scale e controllare l'accaduto, scherzate?
Troppa fatica.
Poi magari era la mamma che si era finalmente decisa e aveva abbracciato la teoria della sua unica figlia femmina: aveva fatto troppi figli quindi doveva eliminarne qualcuno, e dato che l'ultimo arrivato male accontentato, contando che lei era unica nel suo genere poiché femmina, la triste, e neanche tanto, eliminazione sarebbe toccata a Ron, che poi a pensarci bene avrebbe preso tre piccioni con una fava, perché con lui sparivano finalmente anche quegli sfigati dei suoi amici e Ginevra visse felice e contenta.
Ad ogni modo, nonostante queste buone ragioni, decise di alzarsi comunque, perché quale che fosse la ragione di tanto baccano, la sua emicrania stava peggiorando paurosamente.
Scese le scale svogliatamente con indosso un paio di short neri ed un top viola, scalza con il suo the in mano trotterellò giù dagli scalini, fino ad individuare la fonte del trambusto, la camera di Ron.
In quel momento gli occhietti nocciola le si illuminarono, forse davvero suo madre aveva deciso di uccidere quell'idiota patentato di suo fratello.
Si avvicinò all'uscio e proprio quando stava per appoggiare la mano sulla maniglia...
Sbam.
Qualcuno aveva aperto la porta rovesciandole tutto il suo adorato the addosso e buttandola a terra.
E chi poteva essere se non quel decerebrato, sottosviluppato, complessato di suo fratello?
"RONALD WEASLEY SEI UN DEFICIENTE!"
E chi poteva aver pronunciato tali soavi parole?
Ginevra si alzò massaggiandosi la testa e incontrando finalmente le fonti di tanto baccano, Ron e la sua amica Hermione che si guardavano in cagnesco aspettando il momento buono per azzannarsi.
Se prima aveva pensato che chiunque avesse urlato poteva essere considerato un esempio di genialità, dovette ricredersi immediatamente, perché Hermione Granger non aveva nulla di geniale, già solo per il fatto che era innamorata di suo fratello e non aveva neanche il coraggio di dirglielo la cretina.
Guarda un po' che strana gente gira a questo mondo?
Ad ogni modo, solo dopo che Gin si era ripresa dalla botta colossale quel mentecatto si accorse di lei.
"E tu dove vai conciata così? Mi sembri una mignotta!"
Ginevra fece scorrere lo sguardo su suo fratello, poi su Hermione ed infine su Harry, seduto sul letto, che la guardava come se non avesse mai visto una ragazza.
Stette ferma con le mani sui fianchi per un tempo interminabile, tanto che suo fratello si voltò nuovamente verso Hermione ignorandola bellamente.
Ma quello che Ron non sapeva, era che Ginevra non era nata per essere ignorata, proprio no.
Con il dito indice ticchettò la spalla di suo fratello e appena questo si girò con aria scocciata lei gli sferrò un bel pugno sul naso che grondò di sangue in meno di un secondo.
E mentre Ginny rideva, Ron si scaraventò su di lei buttandola a terra e sferrandoli un morso sul braccio sinistro.
Erano diventati un grumo di pugni, schiaffi, calci e capelli rossi; per separarli ci volle tutta la forza di Harry, Hermione e Mamma Weasley, che una volta rimessi in piedi i suoi frugoletti si perse in una colossale filippica.
"Ma vi rendete conto di che idioti che siete? Prendervi a botte, sulle scale, davanti agli ospiti per giunta, vergogna."
"Non si preoccupi di noi signora Weasley, infondo non è successo nulla!"
"Tu sei troppo buono Harry caro."
Ed ecco a voi Harry James Potter, l'avvocato delle cause perse, ribattezzato Harry-caro.
"Tornate ognuno nelle vostre stanze e comportatevi come si deve."
"Si mamma."
Molly tornò alle sue faccende trascinando il suo enorme posteriore giù per le scale.
"Sei una cretina, è tutta colpa tua!"
"Ne vuoi ancora Ron?"
I due fratelli si guardarono in cagnesco, finché Ginevra non decise che era ora di sloggiare e fare qualcosa di più produttivo, tipo uscire.
Si voltò salutando il magico trio....
"Ron, Hermione..."
...Calandosi in una perfetta imitazione di:
"...Ci si vede Harry-caro"
Il passatempo numero uno di Ginevra Weasley? Prendere in giro Scemo più Scemo e l'esemplare donna di tricheco che girava sempre intorno a loro tipo fatina del dentino, o forse è meglio dire fatina della zanna!
Ad ogni modo, se quel giorno quel cretino di suo fratello non avesse disturbato il suo dolce far nulla, lei non sarebbe uscita...
...E sei lei non fosse uscita...
Non avrebbe incontrato i suoi due demoni personali...
Non ci sarebbe stata nessuna storia, nessuna catastrofe, nessuna super nova che si schianta sulla sua testolina...
Come potete vedere è sempre colpa di Ron....
Magari ora sarebbe sposata con due o tre mocciosi annessi con gli occhiali e la fronte sfregiata...
Ripensandoci non tutti i mali vengono per nuocere....


Ok, credo che il prologo parli da solo...
A presto...
Kiss Gin90










  
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