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Autore: toujourscannelle    08/06/2011    4 recensioni
"La biondina,persa in quei pensieri,si toccò istintivamente il polso,era fasciato da un braccialetto d'oro che recitava il suo nome,qualcuno lo aveva lasciato davanti alla porta di casa il giorno del suo quinto compleanno,ma Shelby non aveva mai voluto dirle chi fosse stato,la donna negava ma lei era sicura che sapesse chi si era preoccupato tanto di farle ricevere quel dono. Aveva immediatamente pensato ai due teenager che per sbaglio l'avevano generata e lo aveva conservato con cura per tutti quegl'anni."
Sono passati più di vent'anni da quando le New Directions camminavano per i corridoi del Mickinley.Ora sono tutti adulti,sposati e hanno figli.Ora loro popolano la scuola,tutti infettati dai difetti e dai pregi dei genitori.In cerca di verità che sono state negate da sempre o di nuove canzoni che li trascinino lontano da tutto.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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6.Sweet Home Ohio

i heard that you're settled down

that you found a girl and you're married now

i heard that your dreams came true

i guess she gave you thing i didn't gave to you


 

Ray

Osservava il moro comprare due bibite al piccolo chiosco, che era la cosa più simile ad un bar che si potesse trovare nei pressi del parco, il ragazzo stava cercando le monete dentro la tasca dei jeans, appena le trovò le porse all'uomo che lavorava al chioschetto che lo salutò con un sorriso. Roxanne era sdraiata sul prato, i fili d'erba le facevano solletico alle gambe, che il vestito color panna lasciava scoperte. Le nuvole si muovevano leggere sulla sua testa e un gruppo di bambini si rincorreva poco lontano. La ragazza stava giocherellando con una margherita quando sentì Ray sedersi accanto a lei, incrociando le gambe.
Per te.” Il ragazzo le porse una delle due coche ghiacciate che aveva appena rimediato. Rox ne afferrò e una e stappò la bottiglia cacciandosi quel liquido così rinfrescante in gola. Fino a pochi secondi prima era quasi sicura che sarebbe morta di sete su quel prato, per questo svuotò quasi per metà la bottiglia di plastica e finalmente soddisfatta staccò le labbra dall'apertura in alto. Deglutì ripetutamente tentando di alleviare quel pizzicorino che le si stava espandendo lungo tutta la gola e appoggiò la bibita sull' erba soffice.
Ferma, ferma! Non ci tengo a vederti stramazzare a causa di una congestione.” Ray la fissava con un sopracciglio alzato tenendo la sua coca, ancora sigillata, tra le mani. Il ragazzo scossè la testa e si sdraiò sul prato assumendo la posa che la ragazza aveva preso poco prima. Roxanne lo imitò quasi immediatamente e risprese a fissare il cielo.
Se mio padre lo scopre mi uccide.” Mormorò dopo aver vagato un po' con lo sguardo lei.
Mia madre non è di vedute poi così differenti. Diciamo che da quando un poliziotto mi ha scortato fino a casa nella volante alle due di notte è diventata parecchio più severa.” Ray si tolse il cappello appoggiandolo poco lontano da dove si trovavano loro, proprio sopra al suo adorato skate.
Che strano.” Commentò la ragazza sardonica.
Mi vieni a dire che non hai mai fatto niente di male prima di oggi?” Il moro si girò su un fianco in modo da trovarsi di fronte a Roxanne.
No. Ma a quanto pare sono più brava di te a non farmi scoprire.” Quell'affermazione lasciò il ragazzo con la bocca cucita, togliendogli ogni possibilità di replicare. Cosa che succedeva assai raramente, vista l'incredibile parlantina che Ray era solito sfoggiare nelle situazione più disparate, sopratutto durante le ore di letteratura. Niente era piacevole come zittire quel vecchio fumatore incallito che Figgins pretendeva li insegnasse il valore della parola e l'inevitabile necessità di esprimersi in versi. Aveva appena la sufficienza in tutte le materie, ma non era stupido. Semplicemente preferiva imbucarsi in qualche angolino sperduto di Lima con un paio di sigarette e il suo skate, piuttosto che passare le giornate con la schiena ricurva su montagne diappunti senza un senso o un'utilità comprensibili per il suo cervelletto da adolescente di provincia. Cavolo però se leggeva, fin da bambino quando sua madre era al lavoro e lui era costretto in casa con la vicina settantenne, che lui aveva sempre sospettato soffrire di narcolessia visto che non aveva mai tenuto gli occhi aperti per più di mezz'ora in sua presenza, a fargli da babysitter, era solito chiudersi nella sua stanza e divorare ogni cosa che assomigliasse vagamente ad un libro che si trovava sotto mano. Aveva letto il ritratto di Dorian Gray ben cinque volte, ed era rimasto incantato dai romanzi della Bronte, nonostante fossero decisamente più adatti ad un pubblico femminile. Ma questo ovviamente non lo sapeva nessuno. Eccetto sua madre e Betsy, la vicina di casa. Dopo svariati minuti riuscì a rispondere alla minuta ragazzina che gli stava accanto.
Mi piace farmi notare.”
Questo penso che lo abbiano notato tutti.” Ribattè lei. Stava osservando le nuvole, che le scivolavano davanti, ognuna aveva una forma e una sfumatura particolare. Parecchio tempo prima sdraiata in quello stesso parco giocava a vedere delle figure nelle bizzarre forme che assumevano le nuvole con suo padre.
Soprattutto Figgins.”
Ormai conosce il tuo fascicolo a memoria.”
E io potrei elencarti tutti i titoli dei libri presenti nel suo ufficio, anche se sospetto che non ne abbia mai aperto nemmeno uno.” L'ufficio del preside era la sua seconda casa ormai, passava più tempo a chiaccherare con Figgins e con la consulente scolastica che in classe. Nonostante questo era sempre riuscito a mantenere una reputazione dignitosa all'interno del Mckinley, era presidente di svariati club e l'anno precedente si era candidato come rappresentante degli studenti, aveva perso per pochi voti e aveva imparato a stringere i denti ogni volta che sentiva la voce di quel babbeo di Robert Evans uscire dagli autoparlanti. Non aveva niente del rappresentante quello lì. L' unica cosa che Chang era riuscito a dirgli per confortarlo dopo la sconfitta era che probabilmente se avesse smesso di fare tutte quelle cazzate Figgins lo avrebbe preso seriamente in considerazione come rappresentante. Non lo aveva mai picchiato tanto come durante quel pomeriggio.
Perchè fai così?” Improvvisamente si trovò lo sguardo profondo e color foglia della ragazza.
C..c..così come?” Balbettò passandosi una mano tra le ciocche scure.
Sei un ragazzo intelligente, hai talento da vendere. Perchè devi buttare tutto all'aria per un paio di birre e la fama da cattivo ragazzo?” Si spiegò meglio. Roxanne notò subito che era riuscita a mettere in difficoltà il super spavaldo Ray Hewer con una stupida domanda, che però era la domanda giusta. La castana aveva centrato il punto, d'altronde era sempre stata brava a capire la gente, probabilmente perchè aveva sempre preferito osservare le persone piuttosto che buttarsi nella mischia. Sapeva quante volte al giorno Georgie schizzava in bagno a sistemarsi trucco e capelli e dove fosse solito parcheggiare il preside, quante volte alla settimana il bidello pulisse il corridoio principale e aveva notato la mania di Nick di fissarsi i piedi quando non sapeva cosa dire. Lei era un po' come la bambina che fissava della storia di Burton, osservava la gente, il cielo e gli alberi, non aveva mai avuto nessuno intorno che la distraesse permettendole di fare altro, eccetto suo padre. Ma dopo aver vissuto sedici anni passati a scrutare nel profondo delle persone si chiedeva quando avrebbe offerto ai suoi occhi vacanze e balocchi.
E' così tremendo non essere degli idioti completi?” Aggiunse vedendo che il ragazzo non si decideva a rispondere.
Io...” Borbottò. “Tu invece perchè non hai amici?E' così tremendo convivere con persone della tua età?” Ray urlò in faccia a Roxanne quel dubbio che le si affondò nel petto come un coltello decisamente affilato.
Io sarò anche un cazzone o tutto quello che ti pare, ma almeno la gente non mi considera pazzo o associale.” Ray era stato decisamente infastidito dalle domande insistenti della ragazzina magrolina che si ritrovava davanti e visto il caratterino che si trovava non aveva potuto fare a meno di rispondere. Erano fatti suoi se preferiva acculturarsi di nascosto e farsi vedere come un ragazzo interessante con una canna sempre in mano. Erano beneamatissimi cazzi suoi. La castana girò la testa di lato per non farsi vedere da lui quando si accorse che gli occhi le stavano diventando umidi e il mondo diveniva sfocato, tutto grazie all'ultima osservazione di Ray. Le aveva dato fastidio come le aveva urlato addosso, ma aveva sentito solo un debole pizzicorio in fondo alla gola ma l'ultimo commento l'aveva distrutta. Deglutì. Nessuno si era mai azzardato a farle franare addosso quella scomoda verità. Sapeva quello che tre quarti della scuola le mormorava alle spalle. Veniva da una famiglia composta da due padri gay, già questo era considerato tutto fuorchè normale, inoltre uno dei due li aveva abbandonati e lei non parlava praticamente con nessuno dai tempi delle elementari. Andava in giro saltellando, con tutti quei vestitini colorati addosso e le all star consumate. Ma lei non era pazza, lei aveva semplicemente qualcosa da dire a differenza di quelle decine di Cherleaders e giocatori di Football, che avevano in testa solo il proprio aspetto e che non vedevano più in là delle mura del Mckinley. Lei viaggiava su tutta un'altra onda, lei fuggiva via da Lima tutti i giorni con la mente e spesso non voleva tornare più indietro e non lo faceva fino a che suo padre non si decideva ad agitarle disperatamente una mano davanti alla faccia. Valeva mille di loro ed era convinta che per Ray fosse lo stesso, non conosceva ancora le miriadi di parole mai dette che quel ragazzo aveva sempre nascosto, ma sentiva che aveva qualcosa di speciale. Proprio per questo quella reazione eccessiva l'aveva messa a disagio, lei non lo avrebbe mai attaccato così. Non lo avrebbe mai fatto perchè capiva come ci si potesse sentire.
Rox mi dispiace.” Dopo lunghi minuti di attesa si era reso conto di aver decisamente esagerato e di aver cosparso di limone una ferita ancora aperta. Le appoggiò una mano sulla spalle, ci aveva messo un po' a clamarsi ma ora aveva capito di essere stato un idiota, come sempre.
Vaffanculo!” La castana si rialzò come una furia. Afferrò la borsa di stoffa a una velocità impressionante e puntò lo sguardo su di lui. Erano una calamita quegl'occhioni verdi che lo fissavano disperati, non aveva mai visto tanta forza in uno sguardo.
Mi dispiace non dovevo io...” Il moro tentò di scusarsi di nuovo.
Non ti preoccupare ora tolgo il disturbo, mi aspettano al manicomio.” Roxanne corse via sparendo piano piano alla vista del ragazzo che rimase seduto su quella distesa d'erba senza poter muovere un muscolo.

Roxanne

La castana tirò fuori un kleenex dalla borsa e si asciugò le guance umide. Aveva gli occhi arrossati ma sperava che se si fosse data un tono nessuno di sarebbe accorto di niente. La ragazza aprì la porta di casa e si trovò davanti il padre, occupato a svogliare una rivista sui matrimoni comodamente seduto sul divano.
Ciao scricciolo.” L'uomo la salutò con un gesto della mano e un enorme sorriso. In quel momento si ricordò perchè stava bene solo in compagnia di quell'uomo e con poche altre eccezioni. Quel sorriso. La faceva sentire amata e la scaldava durante ogni secondo della sua vita. Doveva tutto a quello strano omino fissato con il mobilio e con i vecchi musical.
Ciao Pà.” Roxanne ricambiò il sorriso e si diresse verso l'angolo cucina buttando la borsa sul ripiano, che atterrò sul legno con un tonfo.
Pronta per un'eccitantissima lezione di matematica?” Domandò l'uomo con voce piatta.
Lo so che non sei entusiasta della cosa ma sembra simpatico e finchè non mi dirai esattamente chi cavolo è continuerò ad invitarlo a casa.” Lo provocò la figlia puntandogli un dito contro. Mentre il padre borbottava dal suo comodo angolino la castana tirò uno yogurt fuori dal frigorifero.
Non vedo l'ora che tu sia maggiorenne e allora potrò finalmente fare quello che voglio in casa mia.”
Conoscendoti dopo qualche ora ti ritroverei in lacrime sul mio pianerottolo pronto ad implorarmi di tornare.” Ribattè la ragazzina infilandosi una cucchiaiata della sua merenda in bocca.
Contaci.” Il quadretto familiare fu interrotto dal prepotente suono del campanello che annunciava il probabilme arrivo del nuovissimo insegnante di ripetizioni di Roxanne. La castana buttò l'involucro ormai vuoto dello yogurt e si avvicinò alla porta.
Rox!” La ragazzina sussultò sentendo la voce del padre. “Hai una foglia tra i capelli.” Roxanne se la sfilò dalle ciocche color cioccolato con un gesto impacciato e aprì la porta.
Ah. Papà! E' Dave.” Roxanne sorrise a quell'uomo corpulento con l'aria da gigante gentile che si trovava oltre la porta d'entrata di casa Hummel.
"Ciao!” L'uomo, che nonostante fossero passati parecchi anni ricordava ancora un bizzarro folletto soprattutto a causa del colore degl'occhi, spuntò accanto alla figlia per accogliere l'amico.
Scusate l'intrusione, sono venuto per la tv.” Spiegò una versione decisamente cresciuta del bulletto che in passato aveva perseguitato Kurt.
Oh è vero! Entra pure.” I due componenti della famiglia Hummel si scostarono permettendo a Karofsky di fare il suo ingresso. Roxanne si sitemò sul divano mentre i due uomini si piazzarono davanti al televisore di ultima generazione del quale Kurt era follemente innamorato da qualche giorno, peccato che non avesse la più pallida idea di come montarlo.
E' una meraviglia, davvero. Non ne ho mai visto uno così grande.” Ridacchiò Dave passandosi una mano ta i corti capelli castani.
Sarebbe ancora più meraviglioso se si accendesse.”
A questo ci penso io Kurt.” Il tecnico personale di casa Hummel si mise in ginocchio iniziando a ravanare tra le centinaia di cavi colorati che pendevano dal televisore nuovo di zecca.
Come stanno le ragazze?” Kurt si era posizionato dietro a Dave con le mani sui fianchi ed era tutto intento a osservare il lavoro dell'uomo.
Alla grande. Maggie ha appena iniziato le medie ed è al settimo cielo. Si trova molto bene nella nuova scuola, l'ho appena riportata a casa.” Rispose infilando la testa dietro all'apparecchio alla disperata ricerca di qualche pezzo fondamentale per il funzionamento di questo.
Se ha bisogno di una mano per qualsiasi cosa ci sono io.” Si intromise Roxanne.
Glielo dirò sicuramente, ha una gran voglia di vederti.” La figlia di Kurt era una specie di modello per le piccole Karofsky, per la maggiore, Maggie, soprattutto. Sin da quando erano piccole imitavano ogni sua mossa e se lei voleva qualcosa le due obbedivano subito. Crescendo erano diventate sempre più dolci nei suoi confronti e ora che Margaret aveva iniziato a studiare sul serio, lei sarebbe sempre stata pronta a darle una mano.
Allora salutamela Dave.” Aggiunse la ragazzina sorridendo.
Lexie?”
Sta alla grande anche lei, saltella da tutte le parti come una molla. Insomma il solito.” L'uomo saldò i due cavi che teneva nel pugno e il televisore emise un ronzio soffocato.
Rox vai su a prendere i libri di algebra invece di rimanere buttata sul divano.” La ragazzina sbuffò e strisciando i piedi salì le scale, che suo padre le faceva percorrere fin troppe volte al giorno. Ma perchè non avevano una casa con un piano solo?
Tu e Kaley avete risolto per le visite?” Chiese Kurt abbassandosi al livello dell'amico non appena Roxanne fu sparita al piano superiore.
Si, siamo andati dal giudice. Posso andarle a prendere a scuola quando voglio e un weekend si e uno no sono tutte per me. Inoltre mi sono proposto come babysitter se mai Kaley decidesse di uscire con qualcuno.” Rispose Karofsky mollando i cavi sul tappeto e afferrandò le istruzioni.
Magari tra qualche mese appena avrà sbollito la rabbia potrai anche fermarti a cena da loro.”
Aspetta e spera Kurtie. Intanto cercherò di godermele il più possibile durante i weekend.” Borbottò il più grosso dei tue attaccando alla presa la spina più grande di tutte.
Non devi tirarti giù. Adesso che hai sistemato l'appartamento puoi anche ospitarle per la notte, ti ricordi quanto ti sembrava impossibile questa cosa un mese fa? Puoi farcela Dave.” Il padrone di casa gli posò una mano sulla spalla destra in segno di conforto. Non aveva osato farlo, ma da quando era successo il casino aveva una voglia incredibile di urlargli in faccia te lo avevo detto. Fino a tre mesi prima Karofsky aveva continuato a raccontare a tutti di essere completamente etero, aveva una bella moglie e due fantastiche bambine. Sembrava la vita perfetta. Peccato che lui appena aveva un attimo liberò si presentava a casa sua sull'orlo della lacrime chiedendogli consigli e ripetendo che non ce la faceva più. Finalmente dopo che Kurt lo aveva quasi costretto a sputare fuori la dura realtà, aveva raccontato tutto a sua moglie. Kaley era andata su tutte le furie e svariati soprammobili, dall'aspetto orrido che li erano statai regalati per il matrimonio da un gruppo di anziane zie, erano sfrecciati per tutta la stanza cercando di colpirlo. Da quel giorno Dave era stato sbattuto fuori casa. Kurt ricordava perfettamente quel giorno alle undici di sera il campanello aveva trillato e se lo era trovato davanti a casa sotto il diluvio con un'aria afflitta che lo faceva somigliare ad un enorme pulcino bagnato. Però dopo una piccola debolezza iniziale si era ritirato in piedi e aveva preso un appartamento lo aveva sistemato, tutto da solo e ora era pronto ad ospitarci le sue bambine, che amava più di qualsiasi altra cosa a questo mondo.
Grazie fatina.” Kurt ridacchiò, l'omone non aveva mai perso l'abitudine di chiamarlo così. Il campanello trillò per la seconda volta seguito dai passi affrettati di Roxanne, che scendeva le scale con una pila pressochè infinita di libri. Questa volta fu Kurt ad avvicinarsi all'entrata e ad aprila, sforzandosi di sembrare a suo agio con la decisione della figlia.
Ciao.” Mormorò trovandosi davanti Blain Warbler in persona, con i suoi soliti riccioli color liquerizia e il sorriso a trentasei denti che non gli spariva mai dal viso.
Ehi.” Esordì con voce profonda. Kurt sorrise, di nuovo e lasciò passare il secondo ospite della giornata.

L'espressione che assunse il viso di Dave alla vista dell'ex solista della Dalton fu qualcosa di indescrivibile. L'uomo con la bocca aperta come se dovesse urlare qualcosa si limitava a fissare il moro senza spiccicare verbo.
Karofsky?”
Hobbit?”

A Kurt scappò un risolino sentendo il buffo soprannome, che Dave era solito usare per parlare di Blaine ai tempi del liceo.
A quanto pare questa è la settimana delle rimpatriate.”
Come mai da queste parti?” Il più alto fece un passo in avanti sfoggiando quel sorrisino furbo che non gli si vedeva addosso da almeno una ventina di anni.
Mi mancava l'odore di fritto.” Rispose freddo l'altro, come sempre senza scomporsi minimamente.
Comprensibile. Bè io torno al mio lavoro.” L'omone diede la schiena al nuovo arrivato e si concentrò nuovamente sul lucido schermo nero che lo guardava con aria di sfida.
Bene. Pronta Roxanne?” La ragazzina annuì e si sedette al tavolo della cucina, pronta per essere innondata da formule matematiche.

L'ex Warbler si sedette accanto alla castana e aprì il primo libro che si trovò davanti.
Da dove iniziamo?”

 

 

Violet

La ragazzina smise di correre e si infilò in un vialetto buio. Non sentiva più i passi delle altre da parecchio tempo e molto probabilmente avevano finalmente smesso di seguirla. Le aveva seminate dopo svariati minuti, erano quelle che avrebbe dovuto considerare amiche e con le quali trascorreva la maggior parte del suo tempo ma spesso diventavano appiccicose come cozze. Lettie girò a sinistra camminando velocemente, i riccioli scuri le sballonzolavano sulle spalle e i tacchetti degli stivali che portava quel giorno sbattevano sull'asfalto. La bruna si fermò a lato di una villetta e facendo attenzione a non strapparsi i jeans scavalcò il cancello come se fosse la cosa più normale del mondo. Alzò la testa studiando la pianta rampicante appiccicata alla parete della casa.
Sono già spuntati i fiori.” Mormorò. Percorse qualche centimetro tastando la parete in cerca dei pioli di metallo della scaletta che aspettava solo lei. Non appena la trovò, dopo aver controllato che fosse ben fissata al muro, iniziò ad arrampicarsi per raggiungere la finestra illuminata del primo piano posta esattamente sopra di lei. Bussò sul vetro, serrato, per farsi notare dalla figura minuta che girava all'interno dela stanza. Dopo qualche secondo sentì scorrere il vetro e due braccia pallide la tirarono dentro.
Mi hai fatto venire un accidente. La smetterai prima o poi di usare quella dannata scala?” Una ragazza castana sbuffò tornando a sedersi sul letto, esattamente nel punto in cui era prima di essere interrotta dall'arrivo della bruna e incrociò le gambe con aria scocciata.
Quando tuo padre si deciderà a toglierla io inizierò ad entrare dalla porta.” Rispose staccandosi un elastico rosso dal braccio e serrando i suoi riccioli in una coda alta sulla nuca.
Allora glielo farò notare domani mattina.” Sbuffò l'altra.
Come mai oggi non ti sei fatta viva a scuola?” Violet si buttò accanto all'amica facendo scricchiolare le molle del letto.
Sentivo il bisogno di staccare la spina per qualche ora.” Rispose la castana chiudendo il portatile che le si trovava davanti.
Tutta sola soletta?” Violet sbattè le ciglia e assunse la sua migliore espressione da cucciolo. Sua madre non resisteva mai a quegl'occhioni scuri.
Lo so che lo sai, piantala di fare l'idiota.” Roxanne si allontanò dall'amica sbuffando.
Ok,ok. Confesso. Ti ho visto correre via con Ray bello e dannato Hewer. “ Violet alzò le mani in segno di resa.
Ora però voglio sapere i dettagli piccanti. Cos'è che non so?” La riccia ridacchiò con fare malizioso.
Assolutamente niente.”
Dai Roxina. Non puoi tenermi così sulle spine.” La cheerio insistette ancora una volta.
Siamo stati bene....fino a che non abbiamo iniziato ad urlarci in faccia.” La mini Hummel cedette con un sospiro. Tra le ripetizioni di algebra e il divertimento causato dalle occhiate di fuoco che si erano lanciati Blaine e Dave durante il pomeriggio, la scenata del parco le era quasi completamente passata di mente e non voleva certo ripensarci ora.
Che ha combinato quel cazzone?” Violet si mise a sedere guardando negl'occhi l'amica.
Niente...insomma io ho esagerato e lui mi ha dato della pazza.” Riuscì a confessare Roxy, ma sempre evitando il contatto con lo sguardo della bruna.
Appena lo becco lo ammazzo di botte. Giuro che lo faccio. Come si permette quel coglione senza un minimo di cervello? Quell'idiota che passa le sue giornate con una sigaretta in bocca e in compagnia di Chang? No dico Blake Chang!” Violet scattò in piedi accanto al letto e iniziò a girare avanti e indietro alzando sempre di più la voce.
Calmati. E' iniziata per colpa mia. Lui ha esagerato ma effettivamente la colpa è mia.” La castana si alzò e fermò la furia di quella pantera, quale era la sua migliore amica, prendendola per le spalle.
Respira Lettie. Respira.”
Non lo uccido solo perchè questo potrebbe causarmi l'espulsione dalla squadra e dobbiamo assolutamente vincere il campionato quest'anno. Però una paralisi permanente non gliela toglie nessuno.” Chiarì Violet agitando un dito in faccia a Roxanne.
Evita di lasciare la squadra in mano alla Barbie o all'altra arpia ispanica.”
Mai! Lotterò con i denti per avere la mia posizione di rilievo, anche a costo di rompere l'altro piede a Olive.” La parola che poteva descrivere meglio Violet era aggressiva, la ragazza non aveva avuto paura di rompere il naso a un membro della squadra di football la settimana precedente e certo non si sarebbe fatta tanti problemi a innescare una rissa con un'altra ragazza.
Verrò come sempre a fare il tifo per te.”
Se non ti presenti sarai fatta fuori insieme a Hewer.”
Agl'ordini.” Ridacchiò Roxanne. Erano amiche da quando se lo poteva ricordare esattamente come suo padre e la madre di Violet. Erano inseparabili. Almeno quando erano per conto loro. Da quando Violet aveva preso la strada della popolarità ed era entrata nei Cheerios, lei, per la felicità dell'amica, era stata costretta a farsi da parte. Ora si vedevano solo quando nessuno aveva la possibilità di ficcare il naso e spesso quel posto era casa Hummel. Lì di certo non sarebbe mai passata nessuna cheerleader a cercare Violet. All'inizio di quell'amicizia segreta Roxanne si era opposta, non le sembrava giusto, si sentiva messa in secondo piano dall'altra ragazza. Era come se Lettie si vergognasse di lei. Ma con il passare del tempo aveva capito che il problema era un altro. C'erano due cose alle quali Violet Hoult teneva sopra ad ogni altra. Roxanne e il ballo. Le Cheerios erano la cosa più simile a un corso di danza che ci fosse al Mckinley e Violet lo prendeva sul serio. Proprio per questo Roxy si era fatta da parte, lasciando la via libera per i sogni dell'amica. Ma doveva ammettere che vedersi di nascosto era decisamente più divertente di qualsiasi altro banale incontro in gelateria.
Ora siediti e raccontami tutti, prometto di non urlare.”
Promesso?” Si accertò la castana.
Promesso.”

*NOTE
Ed ecco qua il nuovo capitolo, è decisamente Roxanne-centric anche se non lo doveva essere. Volevo infilare la sfuriata con Ray, l'incontro di Dave e Blaine e la serata con Violet in un pezzetto solo e poi andare avanti con altri pg ma diventava troppo lungo e quindi ho dovuto pensare ad un'altra soluzione. Nel prossimo cap andrò avanti con gli altri, promesso!xD Ray e Roxy sentono di avere qualcosa di diverso dagl'altri e questa cosa li unirà o dividerà? Vedremo in seguito. Per ora li ha decisamente allontanati vista la sfuriata di Roxanne, non avete idea di quanto io mi sia divertita a scrivere quel pezzetto! E' finalmente spuntata Dave, spero che vi sia piaciuta la sua entrata, visto che mi avete chiesto parecchio di lui e soprattutto spero vi sia piaciuto lo scambio di battute con Blaine, anche se decisamente stringato. Alla fine piccolo colpo di scena, Violet e Roxy sono amiche da sempre, ma nessuno sa niente...
Nel prossimo capitolo torneremo al Glee, che purtoppo ho messo un pò da parte in questi ultimi capitoli e Powell assegnerà il primo compito.....spero che il tema che ho scelto vi piacerà. E' qualcosa di molto semplice per iniziare bene l'anno.  Penso di avervi detto tutto, ancora una volta grazie per visualizzazioni, commenti eccecc continuate così....magari qualche commentino in più non sarebbe male...eddaaaai fatemi contenta! ;)
Un bacione, alla prossima!
Feds

  
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