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Autore: lyptonvillagers    28/02/2006    6 recensioni
Torniamo A Noi. Sono le parole che più abbiamo ripetuto io e Ada, nei MESI (giuro, mesi!XD) che ci sono voluti per scrivere il primo capitolo della nostra storia… Il problema infatti è che abitiamo a circa mille kilometri di distanza l’una dall’altra (trentino e calabria) e quindi la storia l’abbiamo scritta via messenger! La Torniamo a Noi parla della storia della nostra unica ragione di vita, gli U2. Siamo partiti dall’inizio, dall’ottobre del 76, ovviamente apportando alcune modifiche di modo che potessimo comparire anche noi nella storia ^^”
Genere: Romantico, Commedia, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Incompiuta
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-Capitolo Uno-
Paul quel giorno aveva passato una pessima giornata. Aveva per l’ennesima volta litigato col padre, e stavolta era una cosa seria. Voleva solo uscire di casa e dimenticare tutto sulle note di una chitarra, quando una voce femminile lo bloccò proprio mentre stava per varcare l’uscio di casa: “E dai Paul,cazzo,portami con te!” Era sua sorella minore Linda. Una ragazza piuttosto bassa, occhi azzurri come il fratello, ma i capelli erano di un verde accesso, e dal taglio decisamente punk. Insieme a Paul era la vergogna del signor Hewson.

"No!Piantala!Ti ho detto no!" Gli rispose lui senza troppi complimenti.

"Eddai,cazzo!Non vi darò fastidio,Paul!Mi vuoi lasciare qua da sola con papà?Che se mi vede mi fa fuori?" Disse indicando il suo nuovo strambo taglio di capelli. Bob non avrebbe certo compreso quella che lui definiva una "moda da drogati".

Dopo aver squadrato la sorella,Paul impietosito acconsentì con un "Ok,dai,ma non fare casino!"

Dopo questa breve trattativa i due fratelli uscirono di fretta da casa,e si avviarono verso casa Mullen. Infatti pochi giorni prima Paul aveva trovato affisso sulla bacheca della scuola un annuncio firmato Larry Mullen con su scritto "Ragazzo che e' stato disposto a buttare soldi in batteria cerca ragazzi che siano disposti a buttarne in chitarre" .A Paul sembrò simpatico, e visto che sapeva suonare un po’ di chitarra, ma non ne possedeva una, decise comunque di tentare.

Mentre Linda si divertiva ad osservare gli sguardi orripilati che le rivolgevano i passanti a causa dei suoi capelli, Paul cianciava su Dio sa cosa. Linda non lo ascoltava nemmeno. Sapeva benissimo che il suo adorato fratello aveva una lingua così lunga che ogni tanto doveva dargli aria: e questa era una di quelle volte. In fretta si lasciarono dietro Cedarwood Road, ed entrarono nel quartiere popolare.

“Ehi, Bono!”

Linda e Paul riconobbero quella voce. Era Gavin. E con lui c’era pure Guggi. Gavin e Guggi erano i due grandi amici di Paul. Loro, Linda ed altri ragazzi formavano un gruppo che chiamavano il Lypton Village. Insieme formavano una comitiva piuttosto affiatata, ed erano tutti uniti da un grande volere comune: il voler fuggire l’ottusità degli adulti, rimanendo sempre giovani. All’interno del gruppo tutti si riconoscevano con dei soprannomi: come Fionan Hanvey e Derek Rowen erano rispettivamente Gavin Friday e Guggi, Paul Hewson e Linda Hewson erano Bono Vox e Hawkmoon. In particolare, il nome di Bono Vox gli fu affibbiato a Paul proprio da Guggi, dal nome di un negozio di cornetti acustici . Bono si girò verso Gavin ed alzò il braccio, in gesto di saluto. Si fermarono. Gavin e Guggi li raggiunsero. “Bono e Hawk! Dove vanno soli soletti senza invitare i loro più grandi amici?” Gavin tentò di metter su una faccia offesa. “Si va… a tentar la sorte, Gavin.” Linda non sopportava quando il fratello dava questo genere di risposte da Frate Indovino. Lei era una persona più pratica. Riflessiva, ma più pratica e diretta. “Andiamo a casa di Larry Mullen, per l’annuncio.” Guggi e Gavin parvero sorpresi. “Oh, ci si butta sulla musica, Bono?”

Mentre Paul chiacchierava con Gavin, Linda buttò un occhiata a Guggi. Era uno strano personaggio, Guggi. Sempre silenzioso, bruttino, poverino, emaciato, con quell’aria da carestia sempre addosso, eppure allegro, all’occorrenza. A volte sembrava letteralmente scomparire in un mondo tutto suo, per poi ritornare in superficie quasi vuoto, estraniato. Anche adesso Guggi guardava Bono, ma con le papille vuote, come se stesse pensando a chi sa che cos’altro…”Ok, vi lascio. Ci si vede. Dimmi come va, Bono. Ciao Hawk!” i saluti finali di Gavin la riportarono in superficie. Ripresero a camminare. Il Lypton Village era stato molto importante per loro. All’epoca della morte della morte della loro madre, non gli rimaneva niente, se non quel buffo gruppo di amici. Linda aveva 13 anni, allora, Paul 14. Nessuno di loro era abbastanza grande per affrontare quella perdita da solo. A casa non gli restava che un padre distrutto e reso muto dal dolore, ed un fratello di 21 anni con cui non erano mai andati troppo d’accordo… Allora si rifugiarono nell’amore e nel sostegno che poteva esserci in un gruppo di adolescenti scapestrati. Linda si girò verso Paul e si accorse che stava ancora cianciando. Stava per mettersi ad ascoltarlo quando si accorse che, per fortuna., erano arrivati. Suonarono al campanello e notarono dietro ai cespugli una dozzina di ragazza acquattate che aspettavano l'aprirsi della porta per dare un occhiatina al Larry. “Oche!” commentò sprezzante Linda, mentre il fratello memorizzava ogni viso.

*
Mentre Larry faceva conoscenza con i fratelli Evans,sentì il campanello di casa sua suonare Si scusò con Dave e Dick ed andò ad aprire. Si trovò davanti Paul Hewson, un tipetto famoso per i suoi atteggiamenti punk, e sua sorella, che non era certo da meno. Paul era un ragazzo non molto alto, dai folti capelli castano scuro, occhi azzurri, e una spruzzata di lentiggini sul viso. Indossava una giacca sopra un maglione a collo alto ,e dei pantaloni attillati, tutto rigorosamente nero. Aveva una catena che gli trafiggeva il viso dall’orecchio al naso. Non per nulla era noto come l'Anticristo. Questo nome derivava dal suo essere polemico e testardo,quasi aggressivo. “Speriamo non sia un piantagrane”, pensò Larry, osservando il compagno che sorrideva spavaldamente mentre borbottava un saluto. Larry notò una ragazzina affianco a Paul. Probabilmente era una sua spasimante che cercava di intrufolarsi in casa. "Prego,accomodati" disse a Paul indicando l'interno della casa. Il ragazzo entrò,ma mentre Linda varcava la soglia Larry le rivolse un timido “Scusa, tu non potresti e-entrare…” Linda lo incenerì letteralmente con lo sguardo, e Larry si girò implorante verso Paul, come in richiesta d’aiuto. Prima che sua sorella aprisse bocca Paul disse “Ehm, non potrebbe entrare? Mia sorella è un po’ brusca ma non farà rumore e…” Larry tirò un sospiro di sollievo e lo interruppe: “Ah, tua sorella? Allora sì, può entrare, sì…” Larry sapeva bene cosa voleva dire mettersi contro le “cespugliste”, e sapeva anche che era meglio non averci niente a che fare. Si guardò furtivamente intorno chiudendo la porta, si rivolse verso i quattro ragazzi nella stanza e disse “Ci spostiamo nella cucina, che si sta più comodi…. Ah! Vi presento Paul Hewson….” “Ehilà!Bono!” lo interruppe Dick sollevando un braccio. I due infatti si conoscevano, perché anche Dick Evans frequentava il Lypton Village. “Ehi Dick!Anche tu qui?” rispose Bono sorridente, rivolgendogli un cenno di saluto. Era felice di vedere una faccia conosciuta.

"Vi....vi conoscete già?" mormorò Larry. I due risposero con un cenno d'assenso. Dopo di ché Larry richiamò l'attenzione di tutti su di lui.

"Ecco....bene.....per la band....io pensavo...."

Ma subito fu interrotto da Bono: “Ecco, bene, per la band, io pensavo che potrei essere il chitarrista, me la cavicchio. Non ho una chitarra, ma potrei comunque procurarmela facilmente. Voialtri cosa sapete fare? Ah,e per le canzoni.....io proporrei....”

Una vocetta interruppe lo sproloquio di Bono. Era Larry che cercava di riattivare l’attenzione su di lui. “Volevo chiedere….scusate….c’è qualcun altro che vorrebbe suonare la chitarra?”

E Bono: "Già, c'è qualche altro chitarrista? Poi bisognerà trovare un bassista, io non sono proprio capace... Tu Dick suoni la chitarra, vero?”

“Si,ma ci sarebbe anche mio fratello Dave….è davvero un mago,con la chitarra!”

“Beh,ora non esagerare”. Era la prima volta che Dave Evans proferiva parola,dall’inizio della riunione. Era un ragazzo alto e dinoccolato,il suo viso aveva una strana forma appuntita ed era contornato da una lunga zazzera di capelli castani. Nei suoi profondi occhi verdi si poteva vedere un abisso di melanconia e tristezza. Le sue mani erano grandi,bianche e con lunghe dita affusolate. Indossava un maglione verde con il collo a V,sopra un paio di pantaloni beige. Nell’insieme era molto patetico. "D'accordo,allora cosa ne dite di provare?Così decideremo chi sarà il chitarrista solista." esclamò Bono battendo le mani .

*
La riunione finì che era sera inoltrata. Dave percorreva la strada del ritorno.Non poteva credere a quello che era appena successo:era diventato il chitarrista di una band e finalmente aveva trovato degli amici. A dire il vero c’era stata una piccola discussione dopo che Mullen aveva nominato chitarrista lui invece di Hewson. Alla fine Paul,dopo essere stato nominato cantante, aveva placato un po' le ire,ma si era dimostrato freddo con lui per tutta la serata. A Dave era un po’ dispiaciuto,perché Paul gli aveva dato subito una forte impressione: era rimasto folgorato dal suo modo di fare carismatico e risoluto. Di certo era più adatto di Mullen per comandare una band. Larry,infatti,gli era subito sembrato piuttosto introverso e timido;però quando aveva preso in mano le bacchette…Dio,sembrava nato per suonare la batteria! Acquistava un fascino inimmaginabile per un ragazzino di quattordici anni. L’esatto contrario di Adam Clayton,un ragazzo arrivato in ritardo e intenzionato a suonare il basso. Era davvero un tipo assurdo,con un cespuglio di capelli biondi e vestito come un avanzo di figlio dei fiori. Dave ne aveva già sentito parlare, più per le sue performance anticonformiste a scuola che per il suo talento, in effetti inesistente, musicale. Purtroppo erano stati costretti ad ingaggiarlo poiché non si era presentato nessun altro aspirante bassista e perché,comunque,faceva scena.

Dave era immerso in questi pensieri quando una voce ne interruppe il corso.

"Daaave!!" .

Era Paul Hewson,che correva urlante verso di lui.

“Si?”. Dave si voltò di scatto e,non vedendo dove metteva i piedi,cadde a terra,proprio in mezzo alla strada. “Volevo appunto dirti di stare attento…Ma ormai è troppo tardi!” esclamò ridendo Paul raggiungendolo ed aiutandolo a rialzarsi. “Mi spieghi perché cammini sul ciglio del marciapiedi?Pensa se fosse passata un’auto!”

Dave rispose con un sorriso,arrossendo.

“Senti,scusami per prima…sono stato un cafone…”

Il volto di Dave si illuminò. Sorrise nuovamente e rispose:“Figurati,già dimenticato!”

“Ascolta,ma tu dove abiti?”

“In fondo a questa strada,perché?”

“Ah,devo percorrerla anche io per arrivare a casa mia!Se ti va percorriamo un tratto di strada assieme!”

“Certo!E dimmi….come ti sono parse le prove di oggi?” "Le prove... fantastiche!! Larry è un grande, ci da dentro con quelle bacchette!E Adam?Adam!Quello è un figo, è veramente unico!! Non saprà suonare ma guardatelo! Poi tu e tuo fratello, siete grandiosi!! Sembra che siate nati con la chitarra in mano!! Andremo un sacco avanti!! Andremo pure a Top of the Pops, sfonderemo te lo dico io, sfonderemo!”

Dave scoppiò a ridere. Quel Paul era troppo forte! Con uno come lui a guidare la band potevano davvero farcela! “Però non trovi che la cucina di Larry sia un po’ troppo piccola?Insomma,dobbiamo,attrezzarci!!In fondo suoneremo a “Top of the Pops”,no?”

“Di questo se ne occupa il sottoscritto! Credo proprio di conoscere la persona giusta!”

Rispose Paul con un sorriso enigmatico.

-Fine primo capitolo-

  
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