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Autore: The DogAndWolf    09/06/2011    4 recensioni
La dottoressa Jackleen Simmons viene chiamata da New York per un consulto al Princeton-Plainsboro.
Il suo arrivo sconvolgerà la vita di un membro della squadra di House in particolare: Tredici.
Arrabbiata con il mondo, conquistatrice incallita, geniale giovane chirurgo... riuscirà Jackleen, tra ex irascibili, capi cinici e colleghi diffidenti, a trovare un po' di pace grazie a Remy alla fine di questa long-fic?
Magari proprio a Seattle, dove abita e lavora la sua migliore amica?
Crossover tra House e Grey's Anatomy (fine quinta stagione in poi).
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Remy Hadley/Tredici, Un po' tutti | Coppie: Greg House/Lisa Cuddy
Note: Cross-over, Lemon | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Sesta stagione
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Jackleen chiuse la porta del laboratorio dietro di sé con violenza.
Si stava insultando mentalmente per aver fatto avvicinare troppo quella sconosciuta, si stava odiando per averle permesso di ferirla così tanto.
Decise improvvisamente di non provarci mai più con lei. Si sarebbe concentrata sul lavoro, avrebbe salvato la vita alla paziente e sarebbe ritornata in men che non si dica a New York, a operare in quel noioso ospedale che la stava soffocando già da un po’ di tempo. E, sicuramente, sarebbe andata nuovamente per locali mentre era lì. Era matematico: non sopravviveva senza sesso.
Avrebbe velocemente dimenticato quella dottoressa. L’avrebbe trattata freddamente e l’avrebbe ignorata per il resto del suo soggiorno a Princeton. Sarebbe stata professionale, non doveva darle la soddisfazione di farle capire di averla sconvolta completamente in meno di un paio di giorni. Era inammissibile. Gliela avrebbe fatta pagare, magari portando una delle sue conquiste al lavoro. Oh, sì, sarebbe stato divertente. Si sarebbe pienamente vendicata.
Il chirurgo biondo svoltò l’angolo con un ghigno malvagio in volto, diretta al laboratorio analisi per archiviare i suoi risultati. Come aveva pensato, il bambino non era figlio del marito della paziente. Quindi poteva includere qualche malattia genetica alle sue ipotesi. E anche…
Girò nell’ennesimo corridoio e si trovò davanti una scena che, nei suoi piani brillanti di vendetta, non aveva minimamente considerato.
Un imbestialito Eric Foreman stava davanti a una Remy Hadley tanto arrabbiata quanto terrorizzata.
«Allora? Te la sei scopata?» le ringhiò contro l’uomo, cercando il suo sguardo.
«Piantala…» sibilò la ragazza, abbassando gli occhi, con tono più colpevole che innervosito.
Jackleen rimase immobile, temendo di essere notata se solo avesse mosso un muscolo. C’era qualcosa di sbagliato in quella scena: perché Remy era così spaventata da quel dottore? Anche se non l’avrebbe ammesso nemmeno sotto tortura, stava morendo dalla voglia di origliare quella discussione per vedere a cosa avrebbe portato.
Foreman afferrò il polso della ragazza prima che Remy riuscisse a scappargli.
«Guardami! Ti ho chiesto se te la sei scopata!» continuò, furioso, l’uomo.
La dottoressa Hadley, con un gesto dettato più dal suo orgoglio smisurato che da coraggio, alzò gli occhi chiari in quelli neri del chirurgo, rispondendogli sprezzante: «Che cosa te ne frega? Ti ho lasciato da settimane, ormai dovresti averla superata, no?». Alle sue parole, Foreman serrò la mandibola con ira, intensificando la presa sul suo polso, tanto che Remy si lamentò: «Lasciami, mi… mi fai male!».
«Ti sei scopata quella puttana, vero?» ringhiò ancora l’uomo, sordo alle sue proteste.
Un lampo di pura ira passò negli occhi azzurri della ragazza a sentir quell’epiteto rivolto a Jackleen e mormorò a denti stretti, dimentica persino del dolore, con tono gelido: «Vaffanculo!».
Tredici notò subito una contrazione dei muscoli di Foreman. Una contrazione che conosceva fin troppo bene. Sapeva cosa preannunciasse quel segnale e chiuse gli occhi, cercando di proteggersi istintivamente con il braccio libero, anche se sapeva che sarebbe stato troppo lento.
Ma Remy non sapeva che anche la dottoressa bionda, spettatrice di quella scenata, aveva riconosciuto quel chiaro segnale. Non sapeva che anche lei l’avesse visto così tante volte. Non sapeva che anche lei avesse reagito d’istinto.
«Lasciala immediatamente.».
Le parole uscirono dalla bocca di Jackleen quasi a fatica per colpa dell’immensa rabbia che in quel momento la soffocava, premendole con forza sul petto.
Remy aprì gli occhi, udendo inaspettatamente la sua voce e subito seppe perché il colpo non era arrivato: davanti a lei c’era una Jackleen Simmons così infuriata da farle quasi paura, che tratteneva con morsa ferrea la mano di Foreman che altrimenti si sarebbe schiantata sulla guancia della giovane dottoressa.
L’uomo, spiazzato da quell’interferenza, mollò la presa al polso della ragazza, che si era già arrossato in modo impressionante.
Remy, spaventata dalla piega che aveva preso quella discussione, si andò subito a rifugiare accanto a Jackleen mentre Foreman si riprese da quell’attimo di sorpresa, scrollandosi dalla bionda, e sbottò alla donna con cui stava litigando fino a poco prima: «Ecco, scappa tra le braccia di quella puttana lesbica, brava… tanto lo sapevo che eri una tr-…».
«Non osare!» gli abbaiò Jackleen a mo’ di avvertimento. Remy la osservò per un momento: era completamente livida dalla rabbia e sembrava pronta a scatenare la sua furia sul chirurgo davanti a loro, probabilmente trattenuta solo dagli sguardi curiosi che ormai avevano attirato.
L’uomo la sbeffeggiò con una risata fredda, seguita da un: «Altrimenti cosa fai?».
Prima di avere il tempo di fare o dire altro, Foreman fu brutalmente sbattuto di faccia sulla candida parete dell’ospedale da Jackleen, che gli aveva immobilizzato entrambe le braccia: il primo arto era girato in una posizione molto scomoda dietro la schiena dell’uomo, il secondo premuto tra il corpo del dottore e il muro.
Tredici sobbalzò per la velocità della donna mentre tutti gli altri spettatori, più che altro infermiere, si lasciarono andare ad esclamazioni sorprese.
La dottoressa bionda sibilò furiosa a Foreman, a denti stretti: «Sfiorala un’altra volta e ti spezzo ogni singolo dito di entrambe le mani in fratture così scomposte che non riuscirai mai più a centrare il cesso quando pisci, stronzo…».
Remy trattenne il fiato per la violenza delle sue parole mentre l’uomo s’irrigidì contro il muro.
Jackleen ridacchiò gelida e beffarda: «Anche se devo dire che se continui così non ci sarà alcun bisogno del mio intervento, coglione alcolizzato.».
Foreman tentò di liberarsi, ma la forza che poteva esercitare in quella posizione di svantaggio era a dir poco irrisoria al confronto della presa della donna.
Per alcuni istanti di panico Remy temette che Jackleen tenesse davvero fede alla sua promessa, mandando all’aria non solo il suo lavoro a Princeton ma forse persino tutta la sua carriera. Allora la ragazza si avvicinò alla bionda, sfiorandole la spalla, rivolgendole un sorriso grato e rassicurante. La donna lasciò immediatamente andare il medico, si allontanò rapidamente da lui, prendendo la mano di Tredici e trascinandosela dietro.
Quando Foreman si girò per urlare dietro alle due tutta la sua ira e vendicare la sua umiliazione, erano già sparite dietro l’angolo e non sentirono le sue parole.
In silenzio raggiunsero l’ascensore e Jackleen lo chiamò, senza lasciare per un attimo la mano di Remy, che la osservava incuriosita ma intimorita dal fatto che potesse esplodere di nuovo da un momento all’altro. In fondo non sapeva se fosse ancora arrabbiata con lei per la discussione che avevano avuto e la sua espressione indecifrabile non l’aiutava affatto a capirlo.
Appena la porte si aprirono la bionda la guidò dentro e solo quando l’ascensore ripartì smise di tenerle la mano, forse perché era certa che non potesse più scappare.

 
*****
Ok, vi confesso che ho pubblicato in tempo per miracolo! xD Seconda confessione: lo so, Foreman è terribilmente OOC... .__. Odio questo fatto, ma mi serve davvero così per la mia storia... quindi, visto che odio più il pg di Foreman che l'OOC, lo posso accettare... ù.ù xD
Che ne pensate di questa versione kickboxing di Jackleen? xD Ve l'eravate aspettata o pensavate che fosse solo tutta scena quando minacciava le persone? xD
Come ultima cosa vorrei tutte le vostre speculazioni su cosa potrà succedere dopo questo capitolo (interrotto bruscamente, lo so e mi scuso, ma era per il pathos xD)... eheh, sono curiosa di sapere cosa vi aspettate, sì! ù.ù xD
Detto questo...

Hope you liked it! ^^
Dog
   
 
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