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Autore: Herm735    09/06/2011    6 recensioni
“Credo che sia il momento opportuno per parlare della profezia.” [...] "Il suo cuore è puro, incontaminato. Dovrà affrontare un lungo viaggio, e alla fine la metà del suo cuore sarà con lei per sempre.” Aveva scoperto che avevano due possibili ipotesi su cosa significasse quella frase.
Genere: Azione, Guerra, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Ginny Weasley, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Hermione, Luna/Ron
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Da Epilogo alternativo
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- Questa storia fa parte della serie 'WANTED'
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Salva a tutti ragazzi, mi scuso per l'imperdonabile ritardo nell'aggiornamento di Wanted, e prometto solennemente che adesso che la scuola è finita aggiornerò con più regolarità. Ringrazio per le recensioni luca76, Lights, roxy_xyz, GinevraRaconteur, cleomery e giuliailuig.

Buona lettura!




Il Voto Infrangibile


Quando si svegliò, la mattina successiva, non fu una sorpresa scoprire che Draco non era accanto a lei.
Ormai era abituata a svegliarsi da sola.
Aveva fatto un turno di guardia, durante la notte, e probabilmente avrebbe dovuto farne un altro entro poche ore.
Tuttavia, per quanto ci provasse, non riusciva a dormire.
Così si alzò, vestendosi lentamente.
Poi iniziò a camminare, istintivamente, senza pensarci troppo, limitandosi ad andare dove i suoi piedi la stavano portando.
Una volta che fu arrivata davanti alla tenda che stava cercando si sentì come paralizzata. Non riusciva a entrare.
Eppure era una cosa che aveva fatto migliaia e migliaia di volte.
Sospirando si decise ad entrare dentro la tenda, sentendosi immediatamente salutare dal pianto di una bambina.
Si avvicinò al letto al centro della stanza e la sollevò, prendendola tra le sue braccia.
“Cosa c'è, piccola Molly? Ti fanno ancora male i denti?”
Nessuno aveva mai capito perché, ma la piccola sembrava avere un particolare attaccamento alle braccia di Ginny, a cui preferiva solo quelle di sua madre.
Questo aveva causato non pochi problemi a Ron, che si era trovato spesso a chiedersi perché sua figlia non smettesse mai di piangere quando era lui a cullarla.
“Credo che sia l'ultimo. O almeno lo spero, visto che l'ultima volta che sono riuscita a dormire è stato sei giorni fa.”
Ginny sorrise a Luna, mentre la strega entrava nella stanza di ritorno dal bagno.
“Sei sempre stata molto brava con i bambini” le disse Luna, mentre prendeva Molly dalle braccia della rossa. “Scommetto che sarai una fantastica madre.”
Luna sorrise con gioia al pensiero del segreto che condividevano. Ginny ricambiò con un sorriso forzato.
Lentamente, si sedette sul letto a due piazze, mentre Luna si avvicinava al fasciatoio per cambiare il pannolino della bambina.
Fu in quel momento che Ginny capì di non poterlo permettere.
Non poteva lasciare che Luna giurasse sulla vita di Molly, non poteva rischiare che lo facesse, anche se dentro di sé sapeva che la sua amica avrebbe rifiutato senza secondi pensieri.
Non poteva comunque rischiare che qualcun altro morisse per il suo egoismo.
“Luna, hai mai pensato a come sarebbe stato?”
“Come sarebbe stato cosa?” chiese lei, senza distrarsi però dal suo compito.
“Fare come Hermione. Andare via. Provare ad essere felici.”
Luna rimase in silenzio per un lungo istante.
“Non c'è riuscita però. Lontano da Harry non c'è riuscita.”
Ginny si schiarì la voce.
“Lo so, però forse noi avremmo potuto riuscirci.”
Luna si voltò, guardandola bene negli occhi.
“C'è un momento, Ginny, in cui dobbiamo scegliere che strada prendere. C'è un momento in cui scegliamo chi essere. Io ho scelto di rimanere. E sono felice adesso. Sono la mamma della più bella bambina del mondo e ho sposato un uomo meraviglioso. Questo è il posto a cui appartengo, sai? La guerra è solo un ostacolo che riusciremo a superare.”
Ginny annuì lentamente, cercando di convincersi che quelle parole fossero vere.
“Cosa ti ha spinto a fare la tua scelta? Cosa ti ha fatto rimanere?”
Luna scrollò le spalle. Poi, come se fosse la cosa più scontata del mondo, sussurrò: “Ron.”
E quello bastò a Ginny.
Luna era rimasta, perché aveva trovato l'unica persona senza la quale non avrebbe mai potuto vivere.
Si alzò, quasi spaventando la strega che le stava difronte.
“Devo andare.”
Luna annuì e la vide uscire dalla tenda.
Non capì mai a cosa si riferisse Ginny.
Non capì mai se stesse dicendo che doveva andare via da quella stanza, o dal campo, o dalla sua vita.
Non capì da cosa Ginny stesse fuggendo.
Però lo avrebbe scoperto presto. Molto presto.

Una volta fuori dalla tenda Ginny si sedette e pensò a cosa avrebbe dovuto fare.
Stare ferma, però, la fece solo innervosire ulteriormente.
Così si decise ad alzarsi e fare quattro passi.
Ancora una volta, però, non fu lei a decidere dove andare. Furono le sue gambe a portarla dove sapeva che avrebbe dovuto essere.
Facendosi coraggio entrò nella tenda, trovando Silente e Piton ad osservare attentamente una cartina del Mondo.
“Potrebbero essere ovunque. In un Continente qualunque. E noi non lo sapremo mai.”
Vide Silente annuire alla conclusione di Piton, prima che alzasse gli occhi e li immergesse dentro i suoi, attraverso gli occhiali a mezzaluna.
“Signorina Weasley. Posso fare qualcosa per te?”
Ginny annuì nervosamente.
“Sì, a dire la verità. Stavo cercando Amanda. Mi chiedevo se lei sapesse dove posso trovarla.”
“Credo che sia ancora dentro la sua tenda.”
Ginny si sentì una stupida. Ovvio che fosse dentro la sua tenda. Non sapeva neanche il motivo per cui era andata a cercarla lì.
Poi però ricordò che non aveva la più pallida idea di dove fosse la tenda di Amanda.
“Vai alla tenda di Hermione. Quella sulla sinistra è di Amanda.”
Ginny annuì con un piccolo sorriso in direzione di Silente, grata, per una volta, del fatto che non le fossero servite parole.
Uscì dalla tenda velocemente, e si diresse a passò spedito verso la persona che stava cercando.
Una volta davanti alla tenda, però, si rese conto che non sapeva cosa avrebbe dovuto fare né dire.
Scuotendo la testa, nel disperato tentativo si scacciare l'improvviso senso di indecisione, si fece largo attraverso l'ingresso ed entrò.
Amanda era difronte al proprio specchio, priva della maschera che solitamente le copriva il volto.
Ginny ricordò la prima volta che l'aveva vista senza di essa. Aveva detto agli altri di aver visto
Draco. E avrebbe così tanto voluto che fosse vero.
Draco era uno dei buoni, Draco era diventato il braccio destro di Harry. Draco era colui con cui tutti gli altri si aspettavano di vederla.
Ma non era lui. Stando davanti a quel volto, ricordò che non era lui la persona che amava di più al mondo. Non sarebbe potuto mai essere lui.
Ginny non aveva dimenticato. Non aveva dimenticato lo sguardo che aveva visto nei suoi occhi quando lui aveva provato ad uccidere Hermione. Non avrebbe mai dimenticato come si era comportato con la sua migliore amica Hermione, quando ancora lei era la sua migliore amica. Non avrebbe mai dimenticato le vite innocenti che Draco aveva portato via.
Ma poteva continuare a fingere. Poteva continuare a fingere di averlo fatto.
Poteva continuare a fingere che la parte oscura del giovane Malfoy fosse stata frutto di un incantesimo, anche se lei sapeva che non era così. Harry gli aveva creduto, lo aveva perdonato e gli aveva dato una seconda possibilità. Una possibilità di cambiare.
E Malfoy lo aveva fatto. Era un uomo migliore. Combatteva per il bene, riusciva a vivere senza rimorsi, riusciva ad amare.
E dopo molti mesi di corteggiamento alla fine Ginny aveva ceduto ed aveva accettato di uscire con lui. Pensava che l'avrebbe aiutata a dimenticare.
Ma come avrebbe mai potuto dimenticare?
Amanda velocemente indossò la maschera.
“Ginny. A cosa devo una tua vista così presto?”
Ginny si morse l'interno della guancia per evitare di dire quello che pensava.
Ma poi si ricordò che Amanda avrebbe comunque potuto leggerlo nei suoi pensieri, così lo disse comunque.
“Non volevo permetterti di avvicinarti a Luna.”
Amanda, che fino a quel momento l'aveva osservata attraverso lo specchio, si voltò lentamente nella sua direzione.
“Credi davvero che avrei chiesto qualcosa del genere a Luna? Ovviamente non lo avrei mai fatto, lo sai, né a lei né a qualcun altro avrei mai chiesto un simile sacrificio, sapendo che la missione che devo affidarle l'avrebbe portata alla morte. Solo a te, che sono sicura non morirai, potevo chiedere un sacrificio tanto grande. O a te o a qualcuno che avrebbe accettato la morte.”
La spina dorsale di Ginny fu percorsa da un brivido, quando capì a chi si stesse riferendo.
Quello era il motivo per cui era lì. Per Luna e per qualcun altro, che avrebbe accettato la morte, se fosse stata Amanda a chiederglielo.
“Dopo tutti questi anni al tuo servizio, sacrificheresti la sua vita?”
Amanda scosse la testa.
“Spero di non dover mai avere una risposta a questa domanda.”
Neanche lei ne era sicura. Avrebbe davvero chiesto ad una delle persone a lei più vicine di sacrificare la propria vita, anche se era di fondamentale importanza che quella missione fosse portata a termine?
Probabilmente no.
I suoi affetti, in fondo, erano la sua unica e immensa debolezza.
“Ho delle domande. Delle richieste, prima di accettare.”
Amanda si limitò ad annuire, aspettando che Ginny iniziasse a parlare.

Una volta che Amanda le ebbe spiegato cosa avrebbe dovuto fare, in che cosa consisteva la sua missione, Ginny espose le sue richieste, che Amanda accettò con disponibilità.
Ginny le aveva chiesto di rendere partecipe di quella missione anche un'altra persona. Poi le aveva chiesto di permettere a quella persona di aiutarla a svolgere la missione che le era stata affidata. Ed infine, la cosa che più di tutte aveva fatto pensare Amanda.
“Siamo d'accordo allora?” chiese ancora Ginny.
Amanda sapeva di non avere scelta. Doveva essere Ginny a farlo, e se quella era la sua ultima condizione, allora il rifiuto non era contemplabile.
“Sotto costrizione” Amanda sospirò. “Sei pronta?”
Ginny annuì. “Ma non ci serve una terza persona per sigillare il Voto?”
Amanda annuì. “Ho mandato Blaise a chiamare Silente.”
Sentendo quel nome lo stomaco di Ginny si strinse in una morsa ferrea.
“Perché non poteva essere Zabini a farlo?”
“Perché oltre a te e a me, l'unica persona a conoscenza di questa missione è Silente.”
Ginny annuì. In fondo, Silente sapeva tutto.
Qualche istante dopo il mago entrò nella stanza.
“Ginny ha preso la sua decisione” lo informò Amanda.
Silente annuì, sorridendo in direzione della strega.
“Sono felice di sapere che è quella giusta.”
Ginny annuì, senza l'ombra di un sorriso sul suo volto.
Si affrettò a prendere una delle mani di Amanda. “Facciamolo prima che cambi idea.”
Silente puntò la bacchetta sulle mani giunte delle due streghe.
“Ginevra Molly Weasley, giuri tu di custodire quello che Amanda ti consegnerà a costo della tua stessa vita e di quella del bambino che porti in grembo?”
Ginny deglutì inutilmente. “Lo giuro.”
“E giuri di non rivelare mai questo segreto a nessuno a cui non sia stata Amanda a rivelarlo?”
Spostò lo sguardo da Silente alla strega davanti a lei.
Si assicurò di farle capire con gli occhi il motivo della sua esitazione.
Amanda annuì.
“Lo giuro.”

Appena il Voto fu concluso, Amanda fece ciò che Ginny le aveva chiesto.
“Mezz'ora. Cinquanta metri ad est dell'ultima tenda. Assicurati che sia lì.”
“Ci sarà” le rispose con sicurezza Amanda.
Ginny annuì, prima di incamminarsi nel luogo concordato per l'incontro.
Il tempo trascorse nella più assoluta calma e lentezza.
Stava aspettando, voltata verso gli alberi e dando le spalle al campo.
Neanche venti minuti dopo, sentì una voce alle sue spalle. Una voce che non sentiva da moltissimo tempo.
“Ginevra.”
Un piccolo sorriso si fece strada sul suo volto. Il primo vero sorriso da moltissimo tempo.
“Ho sempre adorato il modo in cui suona quando sei tu a dirlo.”
Sentì la persona alle sue spalle avvicinarsi, fino ad essere a solo pochi centimetri da lei.
“Lo so” rispose dolcemente.




Le domande aumentano. Per quanto riguarda le risposte, stanno quasi per arrivare, tenete duro ancora un po'.
Spero che questa storia continui a piacervi, e non vedo l'ora di leggere i vostri commenti.

Recensire richiede solo un minuto del vostro tempo. Ringrazio chiunque di voi si prenderà la briga di scrivermi due righe e farmi sapere la sua opinione. Grazie a tutti per aver letto il capitolo e un grazie particolare a chi segue la storia.





  
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