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Autore: Lady_R    10/06/2011    3 recensioni
Quando Germania e Sicilia litigano lei va da Spagna, lui prova ancora qualcosa per lei ma lei non lo sa ... Una pesante litigata spinge Etna ad allontanarsi ancora di più da Ludwig ... Cosa farà Antonio??
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Germania/Ludwig, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bussarono alla porta, andò ad aprire, rimase scioccato quando una Sicilia in lacrime gli corse tra le braccia.

-Sicilia?! Cosa è successo? Perché piangi?-

-Germania- Disse solamente tra i singhiozzi.

Appena sentì quel nome un fuoco si accese in lui, un fuoco che ardeva la sua voglia di andare dal biondo e fargliela pagare per quello che le ha fatto. La sua Etna stava piangendo, e per chi? Per quel crucco mangia wurstel che pensa solo alle guerre e a pomparsi i muscoli. Antonio la fece accomodare in salotto, si allontanò dalla stanza per poi ricomparire con una scatola di fazzoletti sotto al braccio, un asciugamano e due tazze colme di tea fumante che teneva tra le mani, li posò sul tavolino davanti al divano, Sicilia prese la scatola e la posò sulle gambe, prendeva un fazzoletto alla volta come in preda ad una crisi. Il ragazzo le posò l’asciugamano sulle spalle.

-Sicilia carmase … respira- Antonio era preoccupato, il pianto era così forte da non farla quasi respirare, le posò la mano destra sulla schiena massaggiandola. La siciliana lo abbracciò di nuovo, Antonio la strinse tra le sue braccia, le accarezzò i capelli cercando di farla rilassare.  Furono quasi mezzora in quella posizione, il silenzio che si era andato a creare era spezzato solo dai singhiozzi strozzati di lei, che piano piano andavano ad affievolirsi, e dal picchiettare della pioggia sul vetro della finestra. Quando ebbe finito lo sfogo si stacco da lui, gli guardò la camicia bagnata dalle sue lacrime. Prese un altro fazzoletto e glie lo strofinò sopra.

-S-scusa … ti ho sporcato tutta la camicia- La sua voce era lieve sembrava un sussurro. Le prese la mano fermandola, Etna, sorpresa dal gesto, alzò lo sguardo per incontrare gli occhi color smeraldo di lui. Antonio la fissava teneramente, Sicilia dopo esser tornata alla realtà si rese conto di dove si trovasse.

-Oh cavolo … Non c’è Lovino vero?- Portò una mano davanti la bocca, aveva paura che il fratello la vedesse in quelle condizioni e preso da uno dei suoi attacchi di rabbia impulsiva sarebbe andato da Ludwig a picchialo.

-No, non ti preoccupare- Cercò di rassicurarla, prese anche l’altra mano e le osservò.

Lisce, delicate, morbide e profumate; le mani di una donna, e non una qualsiasi, la donna che tempo fa era sua e che dopo la rottura continuavano ad essere amici. Non riusciva quasi più a sopportare quella situazione; solo amici, continuavano a rimbombargli nella mente quelle parole da fargli venire il mal di testa.

-Ora dimmi cosa è successo, sei andata via con il sorriso per sistemare le cose con lui e mi ritorni in lacrime-

Sicilia abbassò lo sguardo, una mano la portò all’altezza del cuore. Passarono pochi istanti quando Etna decise di parlare.

-Mi ha lasciata!- Fu l’unica frase uscì dalle sue labbra.

Antonio era sconvolto da quella notizia –Cosa? Ma come…-

-Ci ha visti-

Lo interruppe suscitando in lui ancora più sorpresa.

-È tutta colpa mia … mi dispiace molto mi querida … O-ora sai cosa faccio?! Vado da Ludwig a chiarire, tu … tu rimani qui e …- Si alzò dal divano ma Sicilia lo prese per un braccio fermandolo.

-No, fermo … Non ti ascolterà, non ha voluto ascoltare me … non credo tu abbia più possibilità-

Il ragazzo si rimise seduto, stettero in silenzio, i minuti sembravano ore, le ore sembravano anni. Lo spagnolo esitò nel pronunciare qualcosa, dopo un quarto d’ora si decise a parlare.

-Sai forse … forse non è lui quello giusto-

-Potrebbe anche essere … ma …- fece una breve pausa –Io voglio lui-

Il moro si aspettò una risposta del genere ma volle tentare comunque.

-Forse dovresti stare con qualcuno che ti sta sempre vicino, con cui ti confidi e che ti ascolta, ti aiuta e ti consola … qualcuno che farebbe di tutto per farti sorridere, e non farebbe mai niente … che ti possa far soffrire-

Etna alzò lo sguardo incontrando quello del ragazzo. Si guardarono intensamente negli occhi, quegli istanti sembravano interminabili. Spagna posò una mano sulla guancia della ragazza, si avvicinava sempre di più al volto di lei. Sicilia non disse ne fece nulla, gli lasciò campo libero. Le loro labbra si sfiorarono per poi unirsi in un bacio profondo e passionale.

In quegli istanti le loro menti si annebbiarono, il rumore della pioggia e i tuoni sembravano lontani, andavano ad affievolirsi man mano che il bacio si faceva sempre più intenso.

Antonio fece sdraiare Etna sul divano, lui sopra di lei, l’osservò come se fosse irreale, come se non credesse che fosse li con lui, o meglio sotto di lui. Le sembrò la cosa più bella del mondo, con i capelli bagnati che andavano ad appiccicarsi al volto e le gocce d’acqua che scendevano al collo fino alle spalle scoperte. La baciò un’altra volta, le mancava; il suo sapore, il suo profumo, il tocco delle sue dita sulla sua pelle, le emozioni  che gli donava anche solo toccandolo.

Gli mancava tutto di lei, promise a se stesso che avrebbe fatto di tutto pur di tenerla tra le sue braccia, di non farla più andare via.

Lasciò la sua bocca per poi passare al collo, quei baci erano roventi. Dal collo passò a mordere, leccare e baciare la spalla destra, le sollevò la gonna, le accarezzò la coscia. Sicilia emise un sospiro eccitato, si morse il labbro inferiore e chiuse gli occhi. Dalla coscia passò a massaggiare il gluteo, Etna incrociò le gambe dietro di lui tenendolo più a se. Lo spagnolo alzò il volto per poter guardare quello eccitato dell’amata.

Portò la mano libera alla bocca di lei accarezzandole con i polpastrelli delle dita le labbra carnose. Si avvicinò ancora di più, sentiva il suo fiato caldo sulla pelle, il profumo che inebriava le narici. Desiderava con tutto se stesso che quegli attimi non finissero mai, che il tempo si fermasse.

La baciò ancora una volta, le loro lingue si cercavano, si rincorrevano. Infilò la mano, con cui aveva accarezzato le sue labbra, sotto la maglietta, le accarezzò il ventre fino a salire alla stoffa del reggiseno.  Sicilia emetteva gemiti e sospiri, aveva il viso rosso per l’eccitazione, gli accarezzava la schiena tenendo l’altra mano attanagliata ai suoi capelli.

D’un tratto sentì l’eccitazione di lui far pressione sulla sua femminilità, si staccò dalle labbra dello spagnolo inarcando la schiena indietro. Antonio le baciò il collo e la parte scoperta del petto.

-Sicilia, mi amor-

-Nh…-

Spagna portò la mano sinistra dal gluteo a massaggiarle, sulla stoffa delle mutandine, la femminilità.

Era fantastico sentirla gemere, sentire i suoi muscoli contrarsi al suo passaggio, era come un tuffo nel passato, rivivere quelle emozioni che credeva non avrebbe mai più provato. Ancora un altro bacio. Sicilia gli sbottonò la camicia per poi accarezzare i muscoli dalle lineature perfette, certo non erano quelli scolpiti di Germania, ma aveva comunque un bel fisico.

Gemette pure lui quando sentì le dita di lei accarezzargli il ventre e la lingua sul collo..

-Sicilia … te amo!-

A quelle parole la siciliana si destò, Antonio non capiva il perché di quella reazione.

-Etna mi amor … Ho fatto qualcosa di sbagliato?-

-No, sono io che sono sbagliata-

Spostò lo spagnolo, sistemò la maglietta e si alzò dal divano.

-Mi querida dove vai?- Spagna la guardava confuso.

Sicilia si voltò in direzione dello spagnolo , lo guardò dispiaciuta.

-Scusami Antonio … ma non posso-

Fece per andarsene ma Antonio scattò dal divano abbracciandola da dietro.

-Non te ne andare, finalmente ti ho di nuovo tra le mie braccia e mi abbandoni in questo modo ?!-

La ragazza tenne lo guardo basso, si girò, vide la camicia sbottonata e la riabbottonò. Spagna la fermò, prese la mano destra e la portò alle labbra baciando il palmo.

-Ti prego … Non tornare da lui, ti farà solo soffrire-

-Non tornerò da lui …-

-Allora dove vai? Rimani qua con me!-

-Non posso … Non è giusto sia nei tuoi che nei suoi confronti-

Sicilia si staccò da lui per poi avviarsi verso la porta d’ingresso, ormai aveva smesso di piovere. Le case, le piante, le strade erano bagnate d’acqua piovana. Un soffio di vento umido l’avvolse appena aprì la porta, sentiva gli occhi di Antonio fissarla con tristezza, l’unica cosa che pensava in quel momento era un “mi dispiace”. Esitò prima di uscire per poi avviarsi verso la sua terra.

 

CONTINUA...

 

Angolo dell'autrice:

Eheheh ... Il 5° capitolo è fatto ^^ ... Cosa farà Sicilia? Ludwig e Antonio? Scopritelo al prossimo capitolo.


Pru: Emh ... So già che me ne pensitò ... ma ... Perchè quei due sono completamente rossi?

*Spagna e Sicilia stavano bruciando dalla vergognia*

Lady: Eeeehhh sapessi u.u

Prus: Conoscendoti meglio non indagare.

Lady. Braaaaavoooo ^^

Pru: Certo!! ... passiamo alle recensioni ...

Lady: Konoha_Hellsing_94 è la prima ... Che carina vuole giocare al dottore con Francis ^^

Pru: A proposito ... Dov'è?

Fra: S-s-sono ... q-q-q-qu-i!!!!

*Francia stava tremando nascosto dietro l'autrice*

Lady: Te ne vai?!

Fra: Non ci p-penso n-n-nemmeno con q-quella a piede l-libero

Lady: Poor Furansu *patta Francia*

Fra: Oh mon amour *l'abbraccia da dietro*

Lady: Staccatiiiiiiiii ... Sono di propietà della Germania.

Fra: Non credo si arrabbierà per un abbrac...

*Germania puntò la sua Luger P08 alla tempia del francese*

Ger: Staccati da lei se vuoi salva la vita mangia rospi

*Francis si stacca dalla ragazza tenendo le braccia alzate*

Fra: Eheh ... Non ti arrabbiare per così poco.

Ger: Non azzardarti più a toccarla.

Lady: Oh mio Doitsu ** ♥ *abbraccia Ludwig*

Ger: Ehi, che fai ... staccati

Lady: Mi amor non ci penso nemmeno.

Pru: Avete finito col triangolo? Ci sarebbero delle recensioni a cui bisogna rispondere.

*Lady si stacca dal tedesco*

Lady: *cof cof* allora ... Konoha sono felicissima che anche questo capitolo ti sia piaciuto ^^ non lascerò questa fic a metà, quando inizio qualcosa la devo portare a termine ... Però sulla coppia si ... E non sai quanto mi fa felice che le mie fic con Sicilia ti piacciano ^^ ... So che già te li ho fatti ma ...TANTI AUGURIIIIIIIIIII :D

Pru: Konoha consolati, ce chi sta peggio di te ... Se a 17 anni sei con un piede nella fossa figuriamo l'autrice a 18

Lady: Io ci sono caduta nella fossa u.u

Ger: Passiamo alla prossima recensione ...  JhonSavor

Lady: Un angelo mi ha sorriso **

Pru: Mi dispiace distruggere il tuo castello di carte (veramente no)  JhonSavor ma sono io l'unico e l'indiscusso magnifico me u.u quindi cerca di stare al tuo posto plebeo...

Lady: Gilbo abbassa la cresta ... Comunque, mi fa veramente piacere che ti piaccia la mia serie con Sicilia ^^ e mi dispiace molto per tutto il tempo che ti prende l'università, tranq non ce l'ho con te ... Arthur ma che stai facendo a sto poveru cristianu?!

Ing: Non è mica colpa mia ... Sta facendo tutto lui

Lady: Se se ... Comunque ... Sicilia ha avuto molti "amanti" XD e Lovino li massacrava uno dopo l'altro.

Sud: Guai a chi mi tocca la mia adorata sorellina

Lady: A cuccia cagniaccio.

Sud: Ma come ti permetti è__é terrona

Lady: Ahahaha senti chi parla XD ... Comunque si, sono terrona e fiera di esserlo ;)

Ger: Grazie mille JhonSavor per l'enorme stima che hai per me -_-'' ... Il pragmatismo teutonico è andato a farsi benedire quando l'autrice ha scritto questa fic ... Hai gettoto via il mio orgoglio (riferito all'autrice)

Lady: Scusa mi amor ^^ ma l'ho dovuto fare

Ger: Scuse

Lady: Non è vero ç___ç ... Comunque JhonSavor ti ringrazio per la comprensione, cercherò di non demoralizzarmi più di così T__T ... Ti ringrazio per aver recensito ^^ ... alla prossima.

Ger,Pru,Lady: Auf Wiedersehen.

  
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