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Autore: Euterpe_12    10/06/2011    5 recensioni
Lui una notte ha deciso che non aveva più speranze. Quella notte ha creduto per qualche attimo che sarebbe rimasto solo per il resto della sua vita. Perché lei non lo ama, non lo ha mai amato. Ryou si sentiva solo, quella fredda notte di pioggia. Ma una ragazza sconosciuta ha riscaldato le sue membra con dolci baci e carezze di fata. Lasciandogli tuttavia, un ricordo importante. Non amore, no. Ma un essere vivente, con un cuore e tante responsabilità. (RyouxIchigo e poi? Chissà... )
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ci siamo… ultimo capitolo di questa fic che piano piano pare essersi scritta da sé

Ci siamo… ultimo capitolo di questa fic che piano piano pare essersi scritta da sé. Mi dispiace non abbia riscosso molto successo, ma in realtà quello che ha saputo donarmi mentre la scrivevo vale più di tutto. Vi lascio alla lettura, ringraziando, comunque, chi ha saputo apprezzare questa fic.

I ringraziamenti al fondo.

Buona lettura! Euterpe_12

 

Unmarried Father

 

***

 

10.

 

La mattina si disegna tranquilla al di fuori della bella Tokyo. I fiori primaverili colorano strane macchie di qua e di là per il prato ormai colmo di persone. Chi cammina gustandosi un gelato, chi corre con l'I-pod nelle orecchie. Io rimango seduto su una panchina, le gambe incrociate ed il gomito sinistro poggiato sullo schienale. Gli occhiali da sole nascondono il mio sguardo a chiunque provi a decifrare il mio volto. Forse chi mi conosce rimarrebbe sorpreso nel notare, una volta tolti gli occhiali, la felicità dipinta sulle iridi azzurre.

La aspetto.

Così magnifica e dolce, che da quando ha saputo aprirmi il suo cuore anche il mio ha ricominciato a battere.

Abbasso lo sguardo, notando accucciato ai miei piedi un cagnolino marrone. Ansima con la lingua di fuori, poi alza i suoi grandi occhi neri sulla mia figura. Noto che tra le zampe ha una pallina rossa. Posa lo sguardo su di essa pregandomi, tacitamente, di lanciarla.

Sorrido.

Mi abbasso e lancio l'oggetto lontano, così il cagnolino corre a prenderlo.

-E bravo Ryou-kun, finalmente hai imparato a giocare con Briciola!- esclama finalmente Ichigo. Sposto lo sguardo sulla sua figura fasciata in un paio di pantaloncini sportivi rosso fragola e una canotta bianca. Ha deciso di fare sport questa primavera, perchè vuole essere in piena forma per il grande evento.

-Non credo che basteranno tre mesi per renderti completamente perfetta...- le avevo detto con aria fintamente seria quando mi aveva mostrato i suoi progetti di dieta qualche settimana fa.

-Ma Ryou-kun, così non mi sei di alcun aiuto!- aveva risposto sbuffando e tirandomi un pugno sulla spalla. -Il fatto che madre natura sia stata così generosa con te, non implica che gli sforzi di noi poveri mortali debbano essere sminuiti!- aveva poi dichiarato alzandosi dal letto e andando a farsi una doccia. Avevo cercato di raggiungerla ma lei si era opposta, dicendo che non apprezzavo il suo corpo e che, quindi, non meritavo di guardarla. ma la mia forza aveva vinto e tra uno spruzzo e l'altro ci eravamo amati sotto quella doccia bollente, pieni del nostro affetto e della nostra felicità.

Torno al presente. Si ferma davanti a me e mi scocca un bacio sulla guancia. Sorride. Io amo il sorriso di Ichigo e lei lo sa, per questo me ne fa dono ogni volta che ne ha la possibilità.

-Ho capito che deve piacermi.- dico riferendomi a Briciola, il nuovo coinquilino di Ichigo e che presto sarebbe diventato anche il nuovo amico mio e di Momoka. Chiudo gli occhi, ricordando come Briciola è entrato nella nostra vita.

-Che meraviglia!- aveva detto Ichigo fermandosi davanti alla vetrina di un negozio di animali. Al centro cera un piccolo cagnolino nero, un terranova. Momoka si era messa al suo fianco, sostenendo che anche i coniglietti dentro il negozio erano tenerissimi. Entrambe si erano voltate verso di me e mi avevano pregato di entrare nel negozio. Mio malgrado ho dovuto acconsentire ed entrambe sono schizzate dentro le quattro mura, guardando di qua e di là. Coniglietti, criceti, pesci e gattini fecero da sfondo in quel pomeriggio di metà marzo.

-Guarda.- aveva detto Momoka indicando un cagnolino già cresciuto dentro ad una gabbia. Era di un lieve color castano ed il musetto era triste. Ichigo si era inginocchiata di fronte alla gabbia e subito le si era avvicinata la proprietaria del negozio.

-E' stato abbandonato.- aveva detto la donna. Ichigo aveva alzato lo sguardo. -Non potremo tenerlo per molto ed ora desideriamo dargli una casa... gratuitamente!-

Dopo le mie mille richieste ero poi riuscito a tirare fuori Ichigo e Momoka dal negozio. Quella stessa sera poi avevo visto la rossina piuttosto triste, senza capirne davvero il motivo.

-Cos'hai?- le avevo chiesto parcheggiando sotto casa sua. Lei guardava di fronte a sè, l'aria meditabonda.

-Credo di voler accudire quel cagnolino del negozio di animali, quello abbandonato.- aveva detto stringendo i pugni. -Era così solo!- esclamò poi. Sensibile com'era, la storia di quel cagnolino doveva averla colpita nel profondo. Iniziai a ridere. -Che c'è?- chiese sorpresa.

-Ichigo, tu sei incorreggibile.- risi ancora. La sua aria interrogativa mi aveva fatto comprendere che non aveva capito. -Hai sempre voglia di aiutare gli altri... compreso me.- mi ero piegato su di lei e le avevo scoccato un bacio a fior di labbra, breve ma così intenso da lasciarmi il suo sapore.

Il giorno dopo mi ero presentato in ufficio con il cagnolino al guinzaglio. Ichigo si era divertita un sacco a cercare di nasconderlo a George, perchè ovviamente non era possibile lasciare animali nel luogo di lavoro. Fortunatamente eravamo sfuggiti alle ire del mio capo e questo ci aveva procurato un mucchio di divertimento.

Briciola prende un paio di mie carezze, poi Ichigo si siede accanto a me.

-Ho perso 500 calorie!- esclama la mia ragazza mostrandomi il contapassi che aveva comprato una settimana prima. -Peccato che sono stanca morta e che non posso continuare...- sussurra poi. Briciola inizia ad abbaiare ad alcuni bambini che corrono via per poi riavvicinarsi e accarezzarlo. Che coraggiosi i bambini, non hanno paura di nulla. Sorrido e mi tolgo gli occhiali da sole. Mi guarda.

-Che ne dici di bruciarne altre a casa tua?- le domando sensuale all'orecchio.

-Stupido!- dice lei tirandomi una gomitata nello stomaco. Faccio finta di avere un dolore lancinante e per questo si sente in colpa.

-Però... sarebbe un'attività sportiva niente male.- sussurra allora, prima di stringermi a sè. Il suo profumo è buonissimo anche dopo le fatiche della corsa. Mi avvolge e mi fa sentire bene, in piena armonia con lei. Proprio come il giorno del suo compleanno.

-Il compleanno è il giorno più importante dell'anno per me!- aveva esclamato il 14 di marzo camminando al mio fianco per le vie del centro. Momoka camminava pochi passi avanti a noi, i lunghi capelli neri raccolti in due codine basse. Ogni tanto si voltava sorridendo: le avevamo appena rivelato che Ichigo avrebbe trascorso tutto il suo tempo con noi. Da bambina sveglia qual'era aveva subito compreso di aver appena guadagnato una mamma per il resto della sua vita. Ed Ichigo ne pareva onorata, felice e orgogliosa. Ci eravamo poi fermatii davanti alla vetrina di una gioielleria. Ichigo pareva sognante, quasi eterea con le luci della città che l'avvolgevano. Un sorriso tenero le colorava le labbra.

-Ryou-kun?- disse, stringendomi la mano. Non le chiesi nulla, mi limitai a guardarla negli occhi poi la vidi prendere coraggio. Sospirò piano piano poi tornò con lo sguardo ad un anello nel pieno centro della vetrina. Era piccolo, con una pietrina trasparente al centro.

-Quello è il classico regalo che si fa per dire ad un'altra persona che vorresti averla per tutta la vita al tuo fianco...- sussurra. Io mi ero voltato osservando meglio l'oggetto, poi ero tornato su Ichigo. Istintivamente la mano aveva raggiunto la sua spalla. Mi ero voltato verso Momoka ed una strana sensazione mi aveva colpito il cuore. Di fronte a lei, con assoluta naturalezza, ero entrato nel negozio ed avevo comprato l'anellino. Ichigo rideva e piangeva guardandomi. Ero così emozionato che nemmeno pensavo a ciò che facevo. Sapevo solo che gli anni che avevo trascorso lontano da lei erano stati i più duri della mia vita e che non avrei mai e poi mai voluto trascorrere nemmeno un minuto senza Ichigo Momomiya. Mi ero così voltato verso di lei, infilandomi la scatolina in tasca.

-Tu non hai visto niente...- dissi riprendendo a camminare. Lei ancora rideva e piangeva mentre Momoka mi prendeva la mano.

-Papà, sei un po' matto!-

-Perchè dici così?- le domandai.

-Me l'ha detto Ichigo!- ridemmo insieme.

Il giorno dopo avevo deciso di festeggiare Ichigo con una cena a casa mia. Momoka aveva deciso di andare a dormire da una sua compagna di scuola e io ne ero stato piuttosto contento. Il fatto che si stesse facendo finalmente delle amichette mi riempiva il cuore di gioia. Le avevo versato del vino, l'avevo guardata a lungo negli occhi.

-Ma cosa pensi di fare con l'anello che hai comprato ieri?- mi aveva chiesto ad un certo punto tra un bacio e l'altro. Avevo deciso di non risponderle. Avevo fatto cadere lì il discorso e l'avevo baciata più e più volte. Ci eravamo ritrovati a fare l'amore stretti l'uno all'altra, così intensamente che alla fine l'avevo vista stanca sdragliata tra le mie braccia, colorata dai raggi di luna.

-Avrei voluto vivere così tutti i compleanni della mia vita.- aveva sussurrato.

-E li passeresti così per tutta la vita?- le avevo domandato. Aveva annuito tranquilla, nemmeno un'increspatura nello sguardo.  E lì avevo avuto il coraggio. Allungata una mano verso il comodino, avevo poi cercato la sua mano sotto le lenzuola e le avevo dato la scatolina che il giorno prima l'aveva fatta piangere.

-So che è presto...- avevo sussurrato. -Ma perchè privarci ancora della felicità?- aveva riso e pianto ancora e ancora avevamo fatto l'amore.

Così avevamo deciso: il 24 di luglio, insieme. Saremmo divenuti marito e moglie così come, forse, avevo desiderato dal primo momento che l'avevo vista.

Ed ora sono qui. 24 di luglio, davanti ad uno specchio con la cravatta ancora da indossare. So già che Ichigo entrerà in chiesa bella da mozzare il fiato, che Keiichirou piangerà e che le altre ragazze si diranno orgogliose di essere le damigelle d'onore di una coppia come la nostra. Sento bussare alla porta. E' un suono leggero per questo immagino chi sia.

-Entra pure!- i piccoli passi di Momoka si fanno sentire nella stanza e lei è di fronte a me fasciata in un abitino bianco: sembra lei la sposa. Mi inginocchio a terra e lei si allaccia al mio collo. Mi stringe forte forte e sento la spalla bagnarsi delle sue lacrime dolci. La guardo e le bacio una guancia con la tenerezza che solo lei sa suscitare in me.

Momoka, quella parte di me che non se ne andrà mai via dal cuore e dalla mente. Momoka, con il mio sangue, i miei occhi e il  mio stesso cuore. Le sfioro il nasino.

-Che succede?- le domando preoccupato. E' emozionata.

-Sono felice.- dice allora.

-Sì?- ora sono molto più tranquillo.

-Sì, perchè ora ho una mamma.- mi siedo a terra e lei mi imita. Inginocchiata in mezzo alle mie gambe, appoggia la testolina sul petto del suo papà.

-E... Ichigo ti piace come mamma?- domando sapendo già la risposta. Momoka annuisce, intelligente e furba.

-Ho sempre desiderato una mamma tutta per me...- piange ancora tra i sorrisi di bimba. La stringo a me, poi le accarezzo i capelli scuri. Pochi attimi e le sfioro il capo con le labbra, il dolce profumo di bimba mi attraversa le narici.

Momoka, se solo sapessi quante cose mi hai insegnato. Quante cose ho provato ad insegnare io a te e quante volte avrei voluto cambiare questo mondo da cima a fondo per renderlo adatto a te. Quanto avrei voluto riempire il vuoto che solo una mamma che ti ama davvero può riempire. E quante notti ho desiderato acquietare i tuoi sogni con la dolcezza che, purtroppo, il mio cuore solo raramente riesce a tirare fuori.

-Ti amo, piccola mia.- dico, mentre una lacrima mi attraversa la guancia. Mi dico che è questione di allergia o chissà cos'altro, in realtà sono solo emozioni. Lei ride.

-Ma si dice alle fidanzate!- le accarezzo ancora la nuca.

-Ti voglio tanto, tanto, tanto bene papà.- sorride alzandosi. La imito poi la prendo per mano. Ancora uno sguardo allo specchio, mi asciugo la guancia e dico che da oggi una vita nuova sta per iniziare. Non più solo con la piccola Momoka, ma insieme ad una donna, una mamma e una moglie. Insieme.         

 

Ok, siamo arrivati alla fine. “Unmarried Father” è una storia che mi era venuta in mente in una sera estiva, immaginando una persona sola costretta a liberarsi della propria tristezza sfogandosi con un’altra persona magari altrettanto triste. Ho pensato alle conseguenze di un gesto apparentemente senza significato, al fatto che anche i bambini possono insegnare agli adulti. Spero di avervi trasmesso le stesse emozioni che questa fic ha suscitato in me, con una Ichigo più decisa rispetto a quella che descrivo di solito, più adulta e un po’ più donna. Un Ryou che cresce con una bambina, immagine lontana da quella dell’anime/manga, ma spero di aver saputo reggere il gioco. Spetta solo a voi dirmi la vostra. E come faccio al termine di ogni mia fic chiedo a chi non ha mai commentato di dirmi la sua in quest’ultimo capitolo, perché vorrei davvero sapere quali emozioni le mie storie suscitano in voi.

 

E poi ringrazio…

 

 

Coloro che hanno inserito la storia tra i preferiti: andrea83_2007, fiore di ren, HopeThe Dark, liliana87, Little Smile, Mikan96, redeagle86, Serenity Moon, Soledad, _Francesca92_, _ire_

 

Coloro che l’hanno inserita tra le ricordate: Sweet96 e _ire_

 

Coloro che l’hanno inserita tra le seguite: algin91, anu, Cherryblue, ChibiRoby, dubhe93, elisa nico, GingerBread, hina, illy1991smile, jess chan, lalex, merygreis, Serenity Moon, Sweet96, _Francesca92_, _ire_

 

Coloro che hanno commentato: edeferica, Antys, KikiWhiteFly, Soledad, BhuddaForMary993, Serenity Moon, Fantasy991, illy1991smile, Rubis Hd, Mikan96, Sweet96.

 

Bene, spero di non aver dimenticato nessuno! Allora vi lascio e se vorrete rileggermi faccio un po’ di pubblicità occulta XD

In stesura:

Tokyo mew mew: “EVERYTHING BURNS” una RyouxIchigo e KisshuxIchigo piena di intrighi e sorprese!

Marmalade Boy: “C’era una volta cioocioo-land” a.u dove Yuri non sarà il classico bravo ragazzo che siamo abituate a vedere…

Doremi: “MAGICAMENTE” le nostre streghette saranno in grado di far parte di una missione che riguarda i FLAT4 e la piccola Hana-chan?

 

Spero di ritrovarvi, e grazie ancora per aver seguito la mia storia sin qui.

Con affetto,

Euterpe_12

 

   
 
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