Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: ladymisteria    11/06/2011    1 recensioni
L'ultimo anno dei famosi Malandrini, tra nuovi amori, incredibili peripezie e vecchi nemici sempre in agguato...
Questa fanfiction è stata riveduta, ampliata, corretta e riscritta a seguito dell'imperdonabilmente lungo periodo di abbandono da parte della sua autrice.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Nimphadora Tonks, Nuovo personaggio | Coppie: James/Lily, Remus/Ninfadora
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

«Come hai fatto a liberarti di Mrs. Purr?» chiese stupefatto Sirius, non appena l'amico fece il suo ingresso nel dormitorio.

«Non l'ho fatto. Dora ha semplicemente portato a termine il tuo "tentativo di salvataggio", Felpato» replicò tranquillamente il licantropo, sedendosi sul proprio letto.

James - corrucciato accanto alla finestra del dormitorio - emise uno sbuffo scontento.

«Auguriamoci che il tuo anticipato ritorno possa aiutarci con il piccolo inconveniente causato da Sirius... Vedi, il nostro caro Felpato non solo ha deciso di farsi requisire la mappa da Gazza, ma anche di tornare qui senza averla recuperata!» sbottò di malumore.

Remus sgranò gli occhi - voltandosi verso Sirius appena in tempo per vederlo alzare gli occhi al cielo con un sospiro di stanca rassegnazione.

«Ti ho già spiegato le mie ragioni, e ti ho più volte chiesto scusa per il mio imperdonabile errore. Cos'altro vuoi che faccia, Ramoso? Che mi prostri ai tuoi piedi supplicando la grazia?» disse a denti stretti l'Animagus.

Ma Remus interruppe sul nascere la tagliente risposta di James, alternando lo sguardo tra i due amici.

«Non è il momento di litigare fra noi. L'importante, ora, è unicamente recuperare la mappa prima che qualcuno scopra come funziona. Non la ritengo una possibilità molto probabile, ma non mi sento di voler sfidare più del dovuto la nostra fortuna. E sono certo che anche voi, come me, vogliate che essa torni nelle nostre tasche al più presto...».

Sia James che Sirius annuirono.

«Qualche idea di come fare?» s'informò Sirius.

«Troveremo un modo. Da quanto mi ha detto Dora, hai cancellato la memoria di Gazza»

«Esatto»

«Allora probabilmente non ricorderà a chi ha preso la mappa. Con tutta probabilità la metterà in uno dei suoi cassetti e lì la lascerà - insieme alla mia bacchetta. Chiaramente non potrò andare a richiederla personalmente, o intuirebbe che entrambe appartengono a me...» meditò Remus a mezza voce, prima di alzare nuovamente gli occhi su Sirius. «Potremmo chiedere al tuo elfo di recuperarle per noi, Felpato. I suoi poteri gli danno vantaggi a noi preclusi...».

«In realtà, credo che dovremmo lasciare che Kreacher prosegua nel suo compito di sorvegliare Regulus. Di certo non cercherà di giocarci qualche tiro mancino, sapendo che la sicurezza del suo amato padrone è in gioco...» s'intromise James, ricevendo un tacito d'accordo da parte di Sirius.

Remus sospirò, passandosi una mano tra i capelli.

«Molto bene. Vedremo di trovare un altro modo per recuperare le nostre cose».

[*]

«Che vorrebbe dire: "saremo controllati"?!» esclamò Sirius il mattino seguente, quando Tonks, Lily e Lidia portarono loro la notizia dell'arrivo al castello di una strega - mandata dai genitori dei ragazzi vittime dei loro scherzi - che avrebbe dovuto determinare il loro effettivo ruolo nella spiacevole faccenda.

«Non sappiamo che dirvi: purtroppo anche noi l'abbiamo appena saputo...».

James imprecò contro la biancheria di Merlino, mentre Remus si passò nervosamente una mano tra i capelli.

«Si sa chi sia? Qualcuno dell'Ordine?»

«Nessuno di nostra conoscenza. In realtà, mi è sembrata sin da subito una strega con qualche serio problema a livello mentale...» sbottò Tonks, nervosa anch'ella.

«Se è stata scelta dai tuoi nonni la sua pazzia è pressochè indubbia, Tonks» sbuffò Sirius divertito, riuscendo a far ridere i presenti nonostante la serietà della situazione.

[*]

«Professore, come possono prendere decisioni per i suoi studenti? Nella sua scuola?!» sottolineò Remus con enfasi.

«Come già ho avuto modo di spiegarti, signor Lupin, è necessario che tu e i tuoi amici capiate che ogni azione ha delle conseguenze...» ripetè pazientemente Silente, nascondendo a stento un sorriso quando il licantropo lo interruppe nuovamente con le proprie proteste.

«Ma noi abbiamo già compreso una cosa simile! Abbiamo affrontato le conseguenze delle nostre azioni: siamo stati giustamente puniti, a causa di esse!».

L'anziano preside sospirò, congiungendo le dita innanzi a sè.

«Appare evidente che per i genitori delle vostre vittime, le punizioni assegnatevi non sono sufficienti al danno subito» sospirò pacato.

«Con tutto il rispetto signore, il danno che i nostri compagni hanno subito è ben poca cosa, se paragonato a ciò che sono costretti a subire coloro i quali incontrano i maghi e le streghe che loro supportano con tanto accanimento!» scattò Remus, il tono acceso e una scintilla ribelle negli occhi. 

Ancora una volta Albus Silente sospirò con aria paziente.

«Non sempre le cose vanno come vorremmo, signor Lupin. Non sempre le persone malvagie hanno ciò che più meriterebbero...»

«E per quale motivo, dunque, dovremmo dovremmo averlo noi?».

Silente non replicò, scuotendo piano il capo.

«Temo che questo sia qualcosa che tu e i tuoi amici dovrete comprendere da soli a vostro tempo: non posso fornirvi io la risposta».

Comprendendo di essere appena stato congedato, Remus si voltò e lasciò l'ufficio.

[*]

Sirius e James erano immersi in una fitta conversazione con Alastor Moody, quando Remus li raggiunse nel cortile.

«Lupin, vieni qui!» abbaiò l'Auror non appena lo vide, e Remus non potè fare a meno di sospirare rumorosamente.

«Ora che siete tutti e tre qui, ho bisogno di sapere se la nostra ultima conversazione ha dato i suoi frutti... Siete riusciti a superare ciò che ostacolava la vostra completa formazione quali maghi? Avete messo voi stessi nell'apprendimento dei vostri limiti e nella conoscenza di come aggirarli?» continuò Moody, scrutandoli tutti e tre con l'occhio magico.

«Non è stato semplice, ma possiamo affermare di averlo fatto, sì» confermò James, dopo un'occhiata approfondita agl amici al suo fianco.

«Ottimo! Ora, la mia prossima lezione è: dimenticate ogni cosa. Fingete che non vi abbia detto nulla, e che la nostra precedente chiacchierata non abbia mai avuto luogo. Non fare quella faccia, Blackl» replicò Moody deliziato, osservando Sirius guardarlo come se gli fosse improvvisamente cresciuta una seconda testa. «Dovete imparare a non fare mai qualcosa solamente perché vi viene ordinato: fatelo perché voi per primi volete farlo! Imparate a ragionare su qualsiasi cosa vi viene chiesta: chiedetevi se sia giusto o meno portarla a termine. Se la risposta sarà sì, avanzate. Se invece non lo riterrete giusto, rifiutatevi. Non abbiamo bisogno di marionette, ma di soldati!».

E senza aggiungere altri se ne andò, lasciandoli solo a scambiarsi una nuova occhiata scioccata.

«Sapete una cosa?» esalò alla fine Sirius, osservando Moody allontanarsi zoppicando. «C'è, in effetti, una cosa che voglio assolutamente fare, ora... Schiantare quel tizio!».

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ladymisteria