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Autore: Loony Evans    12/06/2011    2 recensioni
Dal I capitolo:
Percy ridacchiò tra sé e continuò a camminare; mentre svoltava l’angolo era così concentrato a pensare al profumo della pelle lattea di Penelope che non si accorse della persona nascosta da un enorme carico di pacchi che gli andava addosso e lo atterrava.
E improvvisamente Percy sentì l’ultima voce che avrebbe voluto sentire: - Percy? Percy Weasley?-
- Audrey?!-
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Audrey, Nuovo personaggio, Percy Weasley | Coppie: Audrey/Percy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Cap.9

Dove Percy e Lucy vengono a conoscenza del segreto di Carl e lo odiano sempre di più.

 

- Carl Azure Future Horizon Price!- chiamò Lucy usando il nome completo di Carl.
Lui si voltò terrorizzato e sbiancò quando vide i due ragazzi che lo raggiungevano furenti.
- Che diavolo stai facendo?!- lo aggredì Percy.
- Io…niente, c-cioè…- tentò di dire lui, invano.
- Chi è lei?- chiese il rosso sempre più arrabbiato.
- Io s-sono Alyssa, la fidanzata di Carl.- balbettò la bionda.
I due amici la fissarono ad occhi sgranati e, prima che Lucy se ne potesse accorgere o potesse fare alcunché, Carl venne schiantato contro la parete di un negozio lì a fianco e le due ragazze fissarono allibite Percy che aveva ancora il braccio teso e, mentre Alyssa correva a soccorrere Carl, Lucy tolse la bacchetta di mano al rosso.
- Sei totalmente impazzito?!- chiese Carl.
- Non qui, andiamo.- si intromise Lucy smaterializzandoli immediatamente alla Tana, in territorio neutrale.
Quel giorno erano eccezionalmente presenti solo i signori Weasley che guardarono esterrefatti i quattro materializzarsi nel loro giardino, il figlio che era riuscito a rimpossessarsi della bacchetta e che la puntava contro un ragazzo biondo, e una ragazza bassa che cercava di trattenerlo.
- Percy!- esclamò Arthur- Ma che succede?-
- Niente signor Weasley, solo avrei bisogno di aiuto per togliere la bacchetta a suo figlio; può?- chiese Lucy affannata.
L’uomo annuì e lo trattenne mentre la mora gli prendeva il legnetto dalle mani.
- Come diavolo hai potuto?! Fare questo a Audrey!- ringhiò Percy cercando di togliersi dalla stretta del padre.
- Percy!- si intromise la signora Weasley dopo che il figlio riuscì a tirare un calcio in pancia a Carl, non l’aveva mai visto così furente- Ora tu vai con tuo padre a darti una calmata, Carl va a spalmarsi del Dittamo sulla pancia, e io e le ragazze andiamo a parlare di ciò che è successo. Tutto chiaro?!-
- Sì signora…- risposero in coro.
Così Percy andò con Arthur nella sua vecchia camera a calmarsi, Carl andò in bagno a spalmarsi il Dittamo e Lucy, Alyssa e Molly andarono in cucina a parlare.
La donna ascoltò tutto con calma ma la sua espressione tradiva del disgusto profondo: -Quindi, se ho capito bene, tu non sapevi nulla di questo Alyssa.- disse Molly.
- Esatto.- rispose la ragazza.
- E, Lucy, tu e mio figlio li avete visti mentre si davano un bacio.-
- Precisamente.- fu la rabbiosa risposta.
- Deduco che Audrey non sa nulla di questo.-
- Suppongo…- rispose Lucy.
- La colpa è quindi tutta di Carl.- concluse la signora Weasley.
- Ovvio.- asserì Lucy.
- Solo, non mi spiego come mai Percy si sia arrabbiato così tanto.-
- Perché gli piace Audrey ma non vuole ammetterlo.- rispose Lucy con un dito verso il cielo per darsi segno d’importanza.
Alyssa e la signora Weasley ridacchiarono soprattutto quando Percy uscì dalla cucina e cominciò a inveire a bassa voce contro Lucy.
- Cosa volete fare?- chiese Arthur- Lo direte ad Audrey?-
- Non lo so, forse dovrebbe farlo lui…- mormorò Percy riferendosi a Carl.
- Sì.-
- È giusto.- concordarono gli altri.
Alyssa si alzò e disse: - E’ ora che me ne vada. Vorrei mostrare a quel porco cosa penso di lui ma credo che voi glielo dimostrerete meglio. Arrivederci.-
- Ciao Alyssa.- salutarono.
- È uscito dal bagno Carl?- chiese Molly.
- No. In effetti è lì da molto tempo.- osservò Percy.
Il ragazzo si alzò e andò in bagno; lo trovò deserto con la sola presenza di un biglietto che diceva:
Per Percy e Lucy,
ora non posso affrontarvi: non ne ho la forza.
Però vi prometto che, al momento giusto, lo dirò a Audrey e affronterò le conseguenze.
Salutatemi i signori Weasley.
Carl

Percy lesse il biglietto con voce sprezzante e poi disse: -Codardo! Scommetto che non lo dirà mai ad Audrey.-
- Be’, non è detto: magari glielo dirà davvero.- obiettò la signora Weasley.
- Sì, e quando?- ribatté il figlio.
- Calmati Perce.- disse Lucy – Non possiamo dirlo a Audrey, Carl ha il diritto e il dovere di dirglielo e noi non possiamo intrometterci.-
- Ma…-
- Ma niente. Ora è meglio che andiate.- si intromise il signor Weasley.
I ragazzi annuirono e si smaterializzarono, mentre Lucy tornò a vedere come andava in suo appartamento, Percy andò da Matthew e Carol per un po’ di sostegno ma trovò una scena molto strana: Matthew era bloccato sul divano e la moglie era probabilmente in cucina per i rumori.
- Matt? Stai bene?- chiese.
Il ragazzo annuì con gli occhi spalancati e un sorriso radioso stampato in faccia: -Sono padre Perce!- esclamò.
Percy si diede una manata sulla fronte e si diede dell’idiota per non essersi ricordato di ciò che gli aveva detto Audrey; dalla cucina affiorò Carol con un barattolo di miele in mano.
- Ehi Percy! Il bimbo continua a reclamare dolci.- disse allegramente- Oh non fare quella faccia! So che Audy te l’ha detto. L’ho già punita.-
- Uao. Non credevo che l’avresti preso così bene Matthew.- osservò Percy.
- Bene? È lì da ieri pomeriggio. È felice, però è anche scioccato.- disse Carol.
Percy rimase lì per un po’, felice di essere tra amici allegri e gioiosi e di distrarsi, ma poi si sentì in dovere di dire tutto anche a loro.
Purtroppo causò una reazione esagerata, tanto che lui e Carol dovettero trattenere Matthew prima che andasse a cercare Carl per ucciderlo; alla fine concordarono tutti sul fatto che nessuno di loro dovesse dire nulla a Audrey.
- Ma se Carl non glielo dice entro un mese, io lo strozzo.- aggiunse Matthew e Percy concordò energicamente.
- Ragazzi…- mormorò Carol, ma prima che potesse dire nulla, corse in bagno a vomitare.
- È da ieri che continua a vomitare, spero sia normale…- disse Matthew.
- Fattelo dire da uno che ha sei…cinque fratelli: è più che normale.- rispose Percy esitando sul numero dei fratelli: ricordare Fred gli causava sempre una fitta di dolore acuto.
Matthew fece una strana smorfia e gli mise un braccio sulle spalle e lo strinse.
- Come lo chiamerete?- chiese Percy.
- Audrey se è una femmina, Colin se è un maschio.- rispose il ragazzo.
- Come mai?-
- Carol ha promesso ad Audrey che gli avrebbe dato il suo nome se fosse stata una bambina, io ho scelto Colin se è un maschio perché il mio padrino si chiamava così. È morto durante la guerra, ucciso da Dolhov, credo.-
- Ah.-
Rimasero in silenzio per qualche momento, quel silenzio consapevole in cui non c’è bisogno di parlare, il silenzio tra amici.
Finalmente Carol finì e tornò in soggiorno sempre tenendo in mano un enorme barattolo di miele e disse: -Percy, perché hai schiantato Carl?-
- Perché ha ingannato Audrey.- rispose il ragazzo semplicemente.
- Dunque? Mi sembra esagerato cercare di provocargli un trauma celebrale. O forse avevi già qualcosa contro di lui…- insinuò la donna.
Percy arrossì e non rispose.
Matthew sgranò gli occhi e disse: -Perce, non è che ti piace Audrey?-
- Come?! No! Io non…no.- rispose il ragazzo scandalizzato.
I due si guardarono con un’occhiata d’intesa e dissero: -Come no.-
Lui si smaterializzò a casa sua e inciampò nel baule aperto e si trovò a pancia in giù con in mano il foglio della sua “confessione” che a quanto pare Lucy aveva rimesso a posto e si sentì un verme, Audrey era così bella…

  
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