Stavo consolando una Corvonero del mio anno che era rimasta ferita al braccio, quando sentimmo la voce di Lord Voldemort decretare la morte di Harry. Tutti ammutolimmo, mai c’ era stato un tale silenzio in Sala Grande con un tale pienone di gente. Si sarebbe potuto sentire il mormorio di un Gorgosprizzo, pensai. In silenzio guardai la McGrannit che si avviava al portone.

Il mio cuore iniziò a battere più velocemente, perché pensare che Harry era morto, mi faceva star male. Lui uno dei miei pochi amici, uno fra i primi ad accettarmi per quella che sono. Lui mi aveva accettata come Luna, non come Lunatica. Lui mi considerava una sua amica.

Abbandonando per una volta la mia camminata saltellante, mi diressi al portone con la bacchetta sfoderata. Dovevo controllare di persona, se avevano detto la verità.

Arrivai al portone che Ginny, Ron e tanti altri erano già li. Sulle loro facce stanche c’ erano dipinte tristezza e disperazione.

Mi voltai verso i Mangiamorte e vidi Harry fra le braccia di Hagrid. Sospirai di sollievo. Vedevo da lontano che non era morto, vedevo una vena pulsare sul suo collo scoperto. Dai, ma chi poteva essere cosi ingenuo da pensare che fosse morto? Voldemort, stava bleffando, era evidente.

Poi lo scrutai meglio. Vedevo Voldemort veramente felice, non stava fingendo, lo capivo dal suo sguardo. Lo vedevo bearsi delle facce disperate di chi mi stava attorno.

Volevo girarmi, avvertire i miei amici e così lenire il loro dolore, ma poi mi bloccai. Se Harry si fingeva morto, non era certo per ferirli. Lui era la persona più dolce ed altruista del mondo, non avrebbe mai fatto dl male a chi lo aveva sempre sostenuto. Doveva esserci qualcosa sotto. Qualcosa che serviva per uccidere Voldemort. E chi ero io per far fallire i piani del Prescelto?

In quel momento, fui veramente grata al cappello parlante per avermi assegnata a Corvonero. Qualcun’ altro, tipo Ginny o Neville non avrebbe esitato ad agire d’ istinto, ma per fortuna di Harry, io ero una Corvonero e non perdevo la ragione quasi mai. In un attimo compresi ciò che dovevo fare.

Allora iniziai a urlare anche io contro i Mangiamorte, cercando di sembrare veramente dispiaciuta. Odiavo dover far del male ai miei amici, ma era necessario per poter finalmente far finire questa inutile, stupida guerra. Per poter finalmente vivere in pace. Per poter finalmente essere serenamente la solita, stramba Lunatica Lovegood.
 
 
note:

beh, che dire, questo capitolo non mi piace. È strano, non pensavo mi venisse così…lo pensavo più….beh, più. Dopotutto parla di Luna, doveva essere strano. Però così è troppo strano.
Sarà che ora che lo posto mi sento strana anche io. Forse ho la febbre;)
 
E dopo questa nota da psicopatica, vi lascio al vostro destino. Se avete tempo, lasciate una recensione a questa pazza!!
Baci:)