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Autore: carcar93    13/06/2011    1 recensioni
Nell'ultimo giorno di scuola, tutti stanno assaporando l'arrivo imminente delle vacanze.
Soul rivela ,ai suoi amici, che la sua famiglia possiede una villa in Florida, precisamente a Miami, ed li invita a passare le vacanze lì.
Il gruppo è estasiato e Liz, Maka, Black Star, Kid e Tsubaki accettano volentieri.
C'è un imprevisto, chi o cosa sarà?
NdA:
SoTsu e BlackMa, per kid scoprirete leggendo, spero che piaccia molto, buona lettura.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Black Star, Death the Kid, Maka Albarn, Soul Eater Evans, Tsubaki
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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6. A cosa stai giocando Alice? e con chi?
-penso dovremmo dirlo agli altri- disse Tsubaki, era passata circa una settimana da quando era passata quella sera, ormai Soul non faceva altro che usifruire di ogni scusa che gli capitvava a tiro, in modo da poter andare ad assaporare le labbra di Tsubaki, non sapeva ancora come definire il sentimento che provava verso Tsubaki, amore? attrazione? istinto? ma preferiva non trovare una domanda a ciò, anche la ragazza provava lo stesso sentimento per lui e quindi questo gli importava.

-perchè?-chiese l'albino, si trovavano nella sua camera, una camera spartana, senza arredamento personale, da quando c'era stato l'allontanamento dalla famiglia, il padre aveva fatto gettare via tutto quello che potesse ricordare Soul, quaderni, spartiti, affetti personali, tutto era stato buttato via o bruciato, non doveva esserci segno di Soul Eater Evans in ogni casa che appartenesse alla famiglia.

-non mi piace fare questo tipo di cose, aspettare fino a notte fonda per vederci, usufruire di ogni singolo momento per poter ritrovarci, se dobbiamo fare ciò voglio che lo facciamo alla luce del giorno- disse Tsubaki, erano dei motivi trita e ritrita, sentiti spesso nei film romantici, e la ragazza voleva che l'albino l'ascoltasse, che esaudisse ciò che voleva.

-sicura? è solo per questo? stiamo reggendo bene, perchè dovremmo rendere pubblico? e poi ti devo ricordare quello che è successo oggi?- chiese Soul, si, certo, era solo una settimana che aveva questi incontri segreti con Tsubaki, che volesse renderlo pubblico, però, lo inquietava, fare ciò voleva dire sventolare un mantello rosso davanti ad un toro, ed in quel caso il toro sarebbe stato Black Star, e poi loro avevano degli incotri sotto la luce del sole, la mattina stessa se l'era presa e portata sulla spiaggia, certo, l'orario non era di quelli giusti visto che erano le 6 di mattina e Tsubaki stava ancora dormendo dal sonno, ma la luce dell'alba aveva assistito a quello scambio di baci.

-lo so, lo so, e sei stato stupendo stamattina, ma... mi da fastidio- disse Tsubaki, mentre volse lo sguardo in basso, chiudendosi un pò a riccio, non poteva reggere lo sguardo del ragazzo che si trovava affianco a lei, entrambi sdraiati sul letto, sentiva i penetranti occhi rosso cremisi che la fissavano, ma non voleva dire la verità, sarebbe sembrata una vera stupida, d'altro canto non poteva negare che anche quel tipo di relazione le dava delle soddisfazioni, prendendo in cosiderazione ciò che aveva detto il ragazzo, quella mattina la svegliò prima di tutti ed andarono ad assistere all'alba, ed aveva ben gustato quello scambio di baci passionali.

-ma?- chiese il ragazzo, aveva fatto centro, sentiva che c'era dell'altro sotto, ma la ragazza non voleva ammetterlo, forse era un pò incontinente quella domanda, ma doveva farla, voleva che Tsubaki avesse il meglio da lui, e quindi l'unica cosa che poteva fare era entrare a conoscenza di ciò che amava o odiava la ragazza, ruppe quel tentativo di mettersi a riccio prendendole il mento con una mano, ed alzando il volto in modo che i loro sguardi si incorciassero.

-beh... mi dà fastidio che Maka continui a farti delle avance- ecco la verità, non poteva affrontare lo sguardo penetrante di quegli occhi rosso cremisi, era gelosa, si, poteva dirlo forte, sopportava quando vedeva che Maka continuava a lanciare occhi sognanti e di ammirazione verso l'albino, lei lo voleva solo per se, non voleva condividerlo con nessuno, anche se in parte era felice, ogni tanto ripensava alle parole che gli aveva detto Maka quando uscirono, l'importante è che io ho Soul, le avrebbe riso in faccia sentendo quelle parole.

-fammi capire... sarai forse gelosa?- disse Soul, tutto qui? era solo gelosia quello che voleva far sì che la relazione venisse fuori? si sentì sollevato da quelle parole, se era gelosa voleva dire che un pò la ragazza si interessava per lui, un sorriso si presentò sulle sue labbra, non era un sorriso per deriderla, ma un sorriso che voleva dire che la capiva, anche lui si sentiva un pò geloso quando vedere Black Star che ci provava con lei, ma non si preoccuava di molto, conosceva già che Tsubaki si sarebbe comportato in maniera fredda con l'azzurro e quindi non ci pensava molto, ma visto che erano in tema disse
-beh... a dirti la verità anche io sono un pò geloso quando Black Star ti fa delle avance, la mia mente mi rassicura perchè mi dice che tanto ti rivedrò la sera stessa, ma quelle immagini...- disse, facendo cadere la frase, sicuro che anche Tsubaki provava la stessa cosa quando Maka ci provava con lui.

-perciò...possiamo dirlo agli altri?- l'occasione fu giusta, anche Soul si sentiva un pò a disagio quando Black Star ci provava con lei, e quindi voleva far si che tutto finisse, gli dispiaceva perchè avrebbero ferito sia Black Star che Maka, del ragazzo non gli importava molto, ma la preoccupava Maka, non voleva ferirla nel cuore.
-vedremo... ma per il momento vorrei continuare a rimanere così, posso?- chiese Soul, voleva tornare a fare ciò per il quale si erano incontrati, assaporare le il dolce sapore delle labbra della ragazza, cosa che fece subito appena Tsubaki gli fece un cenno con la testa.

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Le giornate passarono tranquille in villa Evans, Maka continuava a fare gli occhi dolci a Soul, in modo da poter essere la sua fidanzata, ma ogni tentativo risultava nullo o vano, Maka mancava di coraggio in quelle cose, e non faceva altro che osservare Soul da lontano, aspettando che lui facesse la prima mossa, cosa che lui non aveva assolutamente intenzione di fare, oppure parlava con Tsubaki, cosa non molto saggia visto la relazione, ancora segreta, con Soul.

Black Star invece aveva coraggio e sfruttava ogni occasione buona per poter fare delle avance a Tsubaki, in questo caso due erano i finali, o Tsubaki si comportava con una tale freddezza che Black Star desisteva, oppure c'era un intervento esterno, come la pallonata sul volto lanciata da Soul.

Tra questi due tentativi di coppia, ce ne era anche un altro, Liz tentava di far capire a Kid che lo amava, ma il ragazzo, pur avendo capito le intenzioni della ragazza, non intendeva avere una relazione con lei, fece una lista di pro e contro, ma sempre non sapeva cosa fare, più che altro la sua indecisione era fondata da un'altra persona, Alice.

Negli ultimi giorni, Kid ed Alice si erano ritrovati concordi su parecchie cose, ed avevano scoperto di avere parecchi gusti in comune, Kid non provava un vero e proprio amore per la ragazzina sedicienne, ma sentiva di essere completo quando era con lei, rimase però continuamente indeciso, finchè non arrivò una sera.

I ragazzi si trovavano in salotto, avevno appena finito di mangiare e stavano perdendo tempo, aspettando che la disgestione facesse effetto e li costringesse a ritirarsi nelle proprie stanze, mentre Kid stava discutendo con Soul e Black Star, si accorse che Alice si trovava sul piccolo terrazzo esterno, quello che collegava giardino alla casa con una scala, la ragazza dai capelli bianchi sembrava star "discutendo" con qualcuno al cellurare, si preoccupò per lei, non poteva spiegare il perchè di ciò, ma voleva che almeno lei potesse vivere quelle vacanze in serenità, e non discturbata da quel qualcuno con il quale stava parlando al telefono, sfruttando un piccolo momento duante il quale Black Star se la stava prendendo con Soul, si alzò e si diresse velocemente sul terrazzino, riuscì a captare solo le ultime battute della telefonata
-ah si! beh, non mi importa, Soul aveva ragione, sei un idiota!- disse la ragazza, stroncando la chiamata, per poi rendersi conto che Kid era lì, uno sguardo di comprensione che le fece capire che aveva il via libera per uno sfogo monumentale
-hai sentito tutto?- chiese, osservando il ragazzo.

-diciamo non tutto, se vuoi posso dirti che non ho sentito neanche la parte dove dicevi che Soul aveva ragione- disse Kid, capiva un pò i motivi di quella sfuriata di Alice, ogni tanto anche lui aveva avuto dei litigi con suo padre, ma poi tutto tornava come prima, con Alice, probabilmente, non era la stessa cosa, e quindi voleva essere lì, a dargli conforto, a dargli una spalla su cui piangere.

-grazie allora, sai era mio padre-disse la ragazza, gli occhi lucidi, avrà pianto penso Kid, ciò confermava ancora di più il suo voler essere una spalla su cui piangere per quella ragazzina dai capelli bianchi.

-non ti preoccupare,Alice. Ti capisco, sai...anche io alcune volte me la prendevo con mio padre, quando ero più piccolo non volevo che io uscissi perchè potevo essere rapito o altro, non mi lasciava i miei spazi- disse Kid, quanto capiva Alice, aveva avuto discussioni dello stesso tipo con suo padre, quando circa aveva  tredici anni il padre lo chiuse in camera sua, era piccolo, inesperto di ciò che acadeva in città, rimase in casa fin quando non relizzò che era un ragazzino viziato e iniziò ad agire come un ragazzo maturo, rispetto alla sua età.

-esatto, sai...papà... non vuole che io sia qui con voi... lo irrita il fatto che anche Soul sia qui... e che io potrei essere influenzata da lui- disse Alice, quella voce debole, quasi come un sussurro, che suonò a Kid come una richiesta di aiuto, doveva intervenire, negli ultimi giorni diventò molto vicino a Alice, ed aveva cominciato a conoscerla, odiava parlare di qualcosa di noioso come le cose che accadevano nel mondo, oppure rispondeva ho sedici anni, quando ne avrò venti e mi ineresserà direttamente starò attenta come per dire che era ancora una ragazzina e voleva far si che passasse la sua adolescenza senza alcuna pressione dal mondo esterno,ma ogni tanto doveva affrontare la relatà, capire che non era più la bambina di 6 anni.

-potresti parlarmente se vuoi... sai, Soul non ci ha mai detto il perchè vive da solo e lontano dalla sua famiglia- disse Kid, questo era vero, Soul non aveva mai parlato loro della sua famiglia, per circa un anno aveva nascosto loro il suo cognome, più tardi lo scoprirono, scoprirono che Soul era un Evans, una ricca famiglia di musicisti, e che viveva da solo perchè aveva avuto un litigio con suo padre, ma non era andato nei dettagli su ciò.

-Soul non vi ha mai detto niente?...ok, come ben sai noi Evans siamo una famiglia di musicisti, quando Soul aveva circa quattro anni, papà iniziò ad istruirlo per farlo diventare un gran suonatore di piano, con grand sforzi Soul ci riuscì , partecipò a delle gare, vinse, guardagnò fama e trofei, fin quando decise di smettere, Soul aveva 10 anni, si stava preparando per una gara, ma si scoprì che dietro le sue vincite c'era lo zampino di papà, perciò Soul e papà litigarono, Soul lo sfidò, voleva dimostrare che sapeva benissimo cavarsela da solo, quindi disse che avrebbe lasciato casa, e sarebbe tornato solo tra 10 anni, se in quel lasso di tempo, avrebbe trovato qualcosa di utile nella vita, avrebbe avuto metà dei possedimenti degli Evans, sennò avrebbe fatto tournè incredibili ed impossibili da reggere, per poter recuperare l'ultimo decennio perso- disse Alice, uno sguardo abbattuto, come se avesse appena avuto una bruttissima notizia, Kid la capì, si era affezzionata a loro, e non voleva tornare indietro perchè glielo ordinava a suo padre.

Kid, lentamente, si avvicinò alla ragazzina, prese un lungo sospiro e disse
-Alice...- la ragazzina alzò lo sguardo per poter guardare negli occhi Kid, che premette le sue labbra contro le sue, un bacio rapido, appena si staccò il ragazzo disse
-d'ora in avanti fregatene di tuo padre, ti capisco, abbiamo avuto gli stessi problemi, ma d'ora in avanti ricordati che ci sarò io a proteggerti- entrambi erano in una posizione difficile nella loro famiglia, entramib sarebbero dovuti essere i successori al potere, Alice perchè Soul aveva dato forfait, mentre Kid era l'unico figlio di famiglia, entrambi erano stati sotto protezione, e non poterono agire come volevano, entrambi avevano avuto una adolescenza difficile.

-grazie Kid, tu si che mi capisci- disse Alice, nei suoi occhi una luce diversa, una luce di gioia, una luce che fece felice Kid, aveva una certa attrazione per Alice, ma adesso sapeva che doveva essere al suo fianco per poterla proteggere.

                                                                                                       ********

La sera stessa, Soul incontrò la sorella, molte volte, da quando erano lì, aveva discusso a notte fonde con la sorella, sapeva che quella faccia gentile che utilizzava con i suoi amici era sono una maschera, sapeva di cosa era capace Alice, e teneva le dovute distanze dalla ragazzina dai capelli bianchi, la sua fortuna era che non era vanuta ancora a conoscenza della sua relazione con Tsubaki, doveva cercare di mantenterla segreta alla sorella, oppure doveva dirlo a tutti quanti, e questo gli sembrava una mossa poco intelligente, visto che era a conoscenza della forza di Black Star.

-ho visto che ho avuto una appassionata discussione con Kid- disse Soul, si trovavano nella sala da pranzo, sul tavolo un cellulare rosa, quello di Alice, la ragazza stava guardando oltre la porta di vetro, poche ore fa li aveva visto, aveva visto quel bacio tra Kid ed Alice, non si preoccupò molto per Kid, non era un amico stretto, ma non voleva che Alice avesse a che fare con qualcosa o qualcuno di riconducibile a lui.
-ah si, piaciuto lo spettacolo?- chiese Alice, stava ancora guardando la finestra, immaginava già quale sarebbe stato il volto di Soul, non aveva senso girarsi per poterlo guardare dritto negli occhi, era sicura che quegli occhi rosso cremisi, molto simili ai suoi, sarebbero stato colmi di odio.

-oh si, Kid mi ha detto tutto nei minimi particolari, davvero molto bella come cosa, "papino" che ti dice di tornare a casa immediatamente- disse Soul, ovviamente prima di poter affrontare Alice, l'albino si era diertto nella stana di Kid ed aveva chiesto cosa avevano detto lui e Alice, il perchè di ciò, in modo da poter essere al corrente dei fatti, si era fatto anche una sua idea, certamente Kid aveva agito di testa propria, ma la cosa che le dava fastidio era la falsità di Alice, bastava solo provarlo, rapidamente prese il cellulare di Alice e lo mise nella tasca, se ciò era vero doveva solo controllare le chiamate ricevute.

-oh, grazie, grazie, ma quello storia è vera, sai, da qualche giorno stavo cercando di farvi riapacificare, ma papà non voleva, e quindi quando ha scoperto che io ero qui mi ha chiamato- disse Alice, si voltò verso di Soul, avvicinandosi al fratello, poteva notare il grande disprezzo che aumentava nell'animo di Soul, ma sapeva che l'albino non poteva fare niente su di lei, perciò poteva dire di essere in una botte di ferro.

-oh, certo, come no, potresti ingannare gli altri, ma non me- disse Soul, era una frase vecchissima, vista in moltissimi film, ma tutto quello che voleva fare era far andare via Alice, sicuramente la ragazzina avrà pensato di essere in una botte di ferro, ma lui era più grande, certo, aveva solo un anno in più rispetto a lei, ma lui si portava sulle spalle quasi 8 anni di vita in solitario, senza aiuti econoomici da parte del padre o altro, si era guardagnato una certa posizione da solo.

-ma che cosa hai contro di me? vabbè, sono stanza, vado a dormire, notte notte- disse Alice,prima di andare un sorrisino vincente sulle sue labbra, che diceva a Soul un preciso di messaggio "non ho un punto debole", poteva ritenersi fortunata, aveva aspettato l'occasione perfetta, e quella sera Kid gliela aveva messa su un piatto d'argento, non poteva rifiutarla.

Soul sorrise, era riuscito nel suo intento, appena si accerto che la ragazza non tornasse più si disse quanto era stupida e perchè era suo fratello, velocemente prese il cellulare rosa,  andando a controllare le telefonate ricevute, il display era la prova perfetta, incriminava il vero intento di Alice, infatti il display diceva

Ultima chiamata: Natasha
15:37 11/06/2011

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perfetto, il capitolo è bello lunghetto, se mi volete uccidermi, uccidetemi, ma vi dico solo una cosa, non è che rimanete a leggere e basta, RECENSITE,sennò che ne so io se vi va bene oppure no? certo, anche io all'inizio ero così, ma poi mi sono messo a recensire qualcosa, quindi per farove recensite il capitolo
Se non avete capito qualcosa ditemelo, sarò lieto di spiegarvelo
.ringrazio chi ha letto il capitolo precedente.
   
 
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