Erano passati giorni da quando ero arrivata in questo mondo, avevo fatto conoscenza di Ran Mouri e di Sonoko Suziki, gli avevo detto che ero la figlia di Shuichi Kudo, lo zio di Shinichi, ovvero mio cugino, mentre Sakura Kudo sarebbe mia madre. Mi sono inventata anche un nome fittizio, per via dell'organizzazione e per via che il mio nome in Giapponese non c'è una pronuncia esatta, infatti mi sono scelta il nome di:
<< ... Yuki Kaname Kudo!?! >> mi chiese il professor Agasa
<< Esatto! >> risposi io sorridendo
<< Ma perché due cognomi? >> domandò Ai
<< Giusto perché? >> ripeté il professor Agasa
<< Perché dirò al Governo che sono stata via per una missione, non credo che all'improvviso Shuichi e Sakura Kudo si ritrovano con una figlia spuntata dal nulla! >> risposi io
<< Già hai ragione! >> esclamarono in coro i due abitanti di casa Agasa
<< Avete per caso il numero di Jodie-Sensei? Sapete... gli devo chiedere una cosa!!! >> esclama io
<< Jodie? Intendi la nuova insegnante d'inglese del mio liceo? >> domanda Conan
Annuì. << E' un'agente dell'FBI sotto copertura, visto che adora i videogiochi giapponesi ed in America non ci sono, ha deciso anche per questo motivo di venire qui in Giappone. Ma sopratutto per cercare Vermouth...!!! >> esclamai io
<< Vermouth? Chi è? >> domanda Ai
<< Non ti dice niente il nome Bermouth? >> chiesi io rivolgendo ad Ai uno sguardo freddo
Finimmo la conversazione in dieci minuti, dicendo che dovevo incontrare Ran e Sonoko per andare a comprare le ultime cose della scuola, visto che dopo domani incomincio la scuola, i miei genitori, ovvero gli zii di Shinichi, erano d'accordo della mia entrata in famiglia, naturalmente anche i genitori di Conan erano d'accordo.
<< Yuki, sono arrivare Ran e Sonoko!!! >> urla il professor Agasa dall'ingresso
<< Arrivo subito!!! >> risposi io dalla mia camera, prendendo la mia borsa e uscendo di corsa salutando tutti.
Mi misi in mezzo a loro sorridendo. Non sapevo che da lì a poche ore mi sarebbe successo una cosa che non avrei mai immaginato di fare o di essere o di incontrare. Era tutto una questione di tempo, ma qui stiamo parlando di ore.
Quando entrammo in negozio avevo la sensazione di essere seguita da qualcosa o da qualcuno, restammo lì dentro per circa due ore, ed poi uscimmo, dopo di che salutai le mie amiche e quando mi diressi verso la casa del dottor Agasa passando per il parco una voce mi richiamò
<< Tu devi essere la nuova Kudo, ho indovinato? >> domanda una voce maschile alle mie spalle
Mi voltai e vidi...