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Autore: Black Mariah    14/06/2011    5 recensioni
-Io...noi non possiamo...- gli disse non guardandolo, cercando di aggiustarsi alla meglio il vestito.
Gerard le si avvicinò di nuovo e cercò nuovamente di baciarla, non dandole ascolto.
-No, basta...davvero...Io non voglio...- disse lei allontanando il viso dal suo per non farsi corrompere nuovamente dalle sue labbra.
-Perchè?- disse quasi arrabbiato Gerard. Che le prendeva? Non poteva darsi di nuovo a lui e poi allontanarlo quando voleva lei.
-Perchè sono fidanzata, cazzo.- rispose Annie arrabbiata con se stessa -E non ho intenzione di tradire il mio ragazzo, nè tanto meno di essere la tua amante!- continuò ad alta voce.
"SEGUITO DI LIKE A FUCKIN' ROCKSTAR" (non è necessario leggere la prima storia)
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gerard Way, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Do you remember when we met

you told me this gets harder,

well it did.

 

Il profumo di shampoo dei capelli corvini vicino la testa di Gerard quasi lo estasiavano. Era davvero un buon profumo, al cocco, e penetrante entrava nelle narici creando quasi una sorta di assuefazione.

La ragazza si accoccolò tra le braccia di Gerard abbracciandolo. Le piacevano gli abbracci del ragazzo, erano delicati ma allo stesso tempo erano rassicuranti.

Si trovavano entrambi in una navetta che gli avrebbe portati all'albergo. Erano stati invitati ad una festa a Miami. A Gerard non andava per nulla di andare, soprattutto perchè era un cosidetto "pool party", una festa in piscina, in cui tutti avrebbero mostrato bikini e costumi sexy mettendo in mostra il fisico palestrato tipico dell'east coast, e a lui di mostrare il suo fisico esile e non muscoloso non andava proprio.

 

-Ci vengo ad una condizione- disse alla sua ragazza.

-E quale sarebbe?- fece lei con tono curioso, come a voler sentire che cosa si sarebbe inventato quella volta.

-Vengo in maglietta e pantaloncini. Levati dalla testa che mi devo mettere in costume...- Sentenziò un po' stizzoso.

-L'importante è che ci andiamo!- rispose lei contenta che il suo ragazzo avesse accettato.

 

L'aveva fatto solo per accontentare la sua ragazza, per nient'altro, e avrebbe dovuto fingersi anche piuttosto entusiasta della cosa se non avesse voluto sorbirsi le paranoie della sua accompagnatrice.

Mentre ripercorreva mentalmente il perchè stesse in un furgoncino Mercedes, un pensiero, quasi un lapsus, gli trafisse il cuore.

Era passato un anno e mezzo da quando era andato a Miami e l'ultima volta c'era andato con qualcun altro.

-A che pensi?- disse la donna tra le sue braccia che aveva alzato il capo e che si era messa a guardare il volto di Gerard.

-A nulla, sono solo un po' stanco- commentò lui. Abbassò lo sguardo incontrando gli occhi della ragazza. Erano due perle nocciola, abbastanza comuni a dir la verità, ma particolari nella loro normalità. Avevano il potere di sorridere, e forse era proprio quella la ragione per cui a Gerard piacevano quegli occhi.

-Appena ci sistemiamo in albergo mi farò un bel bagno caldo...- pensò la ragazza ad alta voce. Avrebbe voluto chiedergli di accompagnarla ma davanti al silenzio del ragazzo non disse nulla.

-Ci sei già stata a Miami?- le chiese Gerard. Gli si stava addormentando il braccio. L'arto si stava atrofizzando per il peso della ragazza e un fastidioso formicolio aveva iniziato a tormentarlo.

-Sì, Jackie mi invitava ogni estate per sdebitarsi della mia ospitalità quando andavamo in Scozia.- commentò.

Gerard annuì con la testa. Era piuttosto spento da qualche tempo a questa parte e la ragazza che aveva al suo fianco non era nemmeno al corrente della motivazione.

Il ventò spostò quei lunghi capelli corvini portando il loro odore alle narici di Gerard, spostò il braccio per evitare si atrofizzasse del tutto e sporgendosi un po' di più verso la ragazza le rubò un bacio sulle labbra.

Odiava dare i baci quando sulle labbra della ragazza c'era del rossetto, ma quella volta si sforzò di farlo, benchè il sapore amaro del trucco porpora quasi lo disgustarono.

-Ora hai le labbra rosse.- commentò innocentemente lei.

Gerard le sorrise penetrandola con lo sguardo. Sentì le dita calde e un po' inumidite dal sudore della ragazza sfiorarli la bocca per cercare di pulire le labbra colorate di rosso. Dolcemente si fece massaggiare da quel tocco delicato seppur freddo.

 

**

 

-Chace, non credo che questo costume mi stia bene! E' minuscolo!- commentò la ragazza da dietro la porta del bagno.

-Tesoro se non esci e non mi fai vedere niente non posso darti ragione!- rispose il ragazzo appoggiato alla porta bianca. Perchè stava così tanto per mettersi un maledetto due pezzi?

-Ma mi vergogno! Non sono mai andata ad una festa in piscina!- si lamentò ancora la ragazza.

-Uffa...- sbuffò il ragazzo.-Se non esci entro cinque secondi da questo maledetto bagno entro io.- disse.

-Ma sono nuda!- aggiunse ancora lei.

-Vuoi uscire?- minacciò lui abbassando la maniglia della porta.

-Ok, ok! Esco!- fece la ragazza di fronte al tono un po' scazzato del fidanzato.

La porta si aprì cigolando e mostrò una ragazza da un corpo tonico e abbronzato.

Gli occhi celesti di Chace si spalancarono di fronte a quella vista. Era semplicemente mozzafiato.

-Allora?- lo esortò la riccia davanti a lui. -Te lo dicevo che sta male. E' striminzito!- aggiunse uscendo dal bagno e andando a posizionarsi davanti allo specchio della camera da letto.

Era un costume troppo piccolo per i suoi gusti. Si era sempre sentita a disagio indossandone uno, ma quello era davvero troppo...La mutandina era a vita bassissima e il pezzo di sopra era praticamente una fascia nera.

Chace arrivò da dietro abbracciandola. -Sei praticamente stupenda- disse concentrandosi a guardare l'immagine della ragazza riflessa nello specchio. Si stava eccitando solo a guardarla.

-Ma è minuscolo...- commentò lei quasi afflitta. -E mi vergogno ad andare girando così...Non mi farò nemmeno il bagno per giunta!- continuò lamentandosi.

-Oh Dio, Annie, quando la smetterai con queste paranoie? Ma ti rendi conto di quello che dici?- Disse Chace. -Sei praticamente...wow!- commentò lui passandosi una mano fra i capelli biondo scuro e strabuzzando gli occhi -...E poi non è minuscolo, sono i tuoi viaggi e inibizioni mentali che te lo fanno pensare. Cioè, se tipo fosse stato minuscolo, nel senso che lasciava ben poco all'immaginazione, di certo non te l'avrei fatto indossare!-

La ragazza continuò a guardarsi poco convinta nello specchio.

-Smettila di pensare- sentenziò lui -E comunque forse non hai mai visto certi costumi che esistono. In confronto a quelli il tuo sembra una vestaglia.- disse.

La ragazza sorrise davanti a quella battuta e si portò i capelli ricci dietro. Il ragazzo che aveva davanti, Chace, era praticamente bellissimo e anche lui era in costume, un pantaloncino blu di Armani. Il suo petto nudo era definito e il suo ventre mostrava addominali abbastanza definiti che la facevano impazzire.

-E comunque ci sarà una buona ragione se ti hanno eletta la frontwoman più sexy dell'anno...- fece lui avvicinandosi e abbracciandola. Il contatto con la sua pelle nuda la fece rabbrividire.

-Pff...- commentò lei -Solo perchè Beyoncè l'hanno eletta l'anno scorso- aggiunse.

Il ragazzo scoppiò a ridere.

-Sei incorregibile! Allora mettiamola così, non mi sarei messo con te se non fossi stata sexy- sussurrò Chace alla ragazza.

Il rumore della sua voce le provocò un leggero formicolio dietro la schiena, aumentato dalle mani di Chace che la sfioravano.

Annie si fece trasportare dal suo profumo che le riempì le narici e si sporse dandogli un bacio. Il ragazzo volenteroso ricambiò, insinuandosi nella sua bocca più prepotentemente. La strinse di più a sè e sentendo le curve della ragazza pressate sul suo petto iniziò ad eccitarsi.

Annie gli diede un altro bacio, più lungo e più passionale del primo. Adorava assaporare quelle labbra e soprattutto adorava quel corpo, muscoloso quanto bastava ma allo stesso tempo morbido e delicato. Gli passò una mano tra i capelli biondo scuro e non appena si staccarono cercò i suoi occhi di ghiaccio. A differenza del loro colore, erano degli occhi che infondevano calore, infondevano il calore ardente della passione.

Le mani del ragazzo scivolarono lungo i fianchi della ragazza e si piazzarono sul bacino.

-Quanto tempo abbiamo?- chiese Annie facendo spostare il ragazzo verso il letto.

-Tutto quello che vogliamo. Steven di certo non baderà alla nostra puntualità- le disse lui baciandole il collo. La ragazza si stese sul letto e portò con sè anche Chace che adagio, si fece spazio tra quel corpo femminile.

 

**

 

-Andiamo Gerard non essere così musone!- disse Linsdey al ragazzo tenendolo per mano. -Jackie non vede l'ora di conoscerti! Gli ho parlato tanto di te, perfavore non farti vedere imbronciato!- supplicò quasi la ragazza a Gerard che le sorrise.

-Sì, scusami è che ultimamente mi rabbuio facilmente...- commentò il ragazzo baciandole le labbra. Per fortuna non aveva il rossetto.

-Ma perchè poi? Se c'è qualcosa che non va non devi fare altro che dirmelo lo sai...- gli disse Linsdey cingendogli i fianchi.

-Certo- sviò lui. Le sue mani sfiorarono la schiena nuda della ragazza. -Stai bene in costume...- commentò guardandola meglio.

Linsdey sorrise. Provava un'assurda sensazione di leggerezza quando Gerard le faceva un complimento.

Il ragazzo si fermò un attimo a scrutare il corpo della ragazza. Aveva tantissimi tatuaggi che le decoravano il busto, le braccia, e ne aveva uno sulla coscia destra che mostrava solo quando portava le minigonne e le calze a rete. A lui i tatuaggi non piacevano, cioè, non se li era fatti piacere perchè aveva paura degli aghi e guardandola pensava che forse erano un po' troppi, però...quella era la sua ragazza al momento, e gli piaceva così.

Linsdey era molto magra sebbene avesse delle belle forme femminili, ed era anche molto slanciata...Era più alta di...Annie.

Annie.

Un dolore lancinante gli trapassò lo stomaco.

Abbandonò quel pensiero. Gli mancava il respiro ogni volta che ci pensava...Chissà dov'era. Aveva rinunciato a informarsi su di lei. Gli faceva troppo male. Il mese prima, mentre era nel letto con Linsdey, in tv passarno una notizia in cui dicevano che era stata eletta su Vanity Fair la frontwoman più sexy degli ultimi dieci anni, e lui solo a vederla, solo a vedere quell'intervista in cui le guance della ragazza diventavano rosse per l'imbarazzo e per il premio ricevuto, iniziò ad andare nel panico, gli veniva quasi da piangere e aveva iniziato a trattare male Linsdey, ingiustamente...lei alla fine non c'entrava nulla.

Era passato più di un anno e lui non aveva ancora superato la batosta. L'aveva solo elisa, accantonata..."rimpiazzata".

-Grazie...- rispose con occhi sorridenti la ragazza. -Anche tu stai bene così- gli disse lei.

Come aveva promesso Gerard non era a petto nudo, portava un costume nero e una maglia abbastanza figa secondo lui, bianca con delle stampe nere.

La voce della ragazza lo distrasse. Abbandonò quei pensieri e ritornò al suo presente. In quel momento il suo presente era la ragazza che aveva davanti, Linsdey, che si era scelto qualche mese dopo la rottura con Annie. Lei gli piaceva davvero, ed era ingiusto farla soffrire perchè lui voleva soffocare la sua di sofferenza...anche se indirettamente lo stava facendo.

Lui la guardò silenzioso. Le sorrise. Lei non lo sapeva ma era un sorriso di compassione...compassione non per lei ma per se stesso...a che cosa si era ridotto...Ma malgrado tutto avrebbe dovuto cominciare ad andare avanti, a lasciarsi dietro il passato e i ricordi. L'aveva già fatto e l'avrebbe fatto anche questa volta. Sorrise di nuovo, questa volta più convinto di sè.

-Andiamo a questa festa và...- disse con un'allegria che si era fatta venire sul momento. Cercò di nuovo le labbra di Linsdey, ad un certo punto gli era venuta voglia di averla, di stare con lei fisicamente. Avrebbe voluto sfogarsi...

Prima di uscire dall'hotel la ragazza si mise un pantaloncino di jeans che era praticamente una coulotte e una maglia super aderente. Gerard la guardò meglio. Era davvero carina e anche sexy. E poi era una musicista e lui lo sapeva bene, le musiciste avevano sempre un qualcosa di carnale che si portavano dietro.

In una decina di minuti arrivarono al lido privato di Jackie. C'erano già tantissime persone e una fila quasi chilometrica fuori la porta. Tutto il posto era vigilato da bodyguard e sicurezza. Quello era il prezzo da pagare per essere famosi...

-Cazzo Lins...- commentò Gerard. -Non mi avevi detto che Jackie era così...-

-Importante da avere tutta 'sta sicurezza? Non lo sapevo neanche io a dire il vero. E pensare che da piccola viveva in una casetta di prefabbricato. Guarda là che casaccia!- indicò la ragazza. Davanti a loro c'era una villa che avrebbe dovuto avere quattro piani, una villa che oltre ad affacciarsi sul mare aveva anche quel genere di piscine sospese con cascate.

-Sarà di Steven....- aggiunse la ragazza.

-Chi è Steven?- chiese Gerard mentre mostrava i documenti alla security con la lista.

-Il suo ragazzo...Sai ha diretto molti film, ultimamente ha iniziato a nuotare con i pesci grandi!- rispose Linsdey mostrando i suoi documenti. Gerard l'aspettò e le cinse i fianchi per avvicinarla.

-Guarda che non mi rapiscono mica...- disse lei sorridendogli.

-Beh, non si sa mai. Stasera poi sei altamente provocante- fece lui guardando le sue gambe.

Linsdey sorrise.

-Io direi di andarci a sedere lì- disse Gerard indicando dei divanetti appena liberati.

-Forse è meglio se andiamo a salutare Jackie, almeno ci facciamo vedere...-

-Ok, come vuoi...Ma perchè poi questo party enorme?-

-Ma boh!- rispose spontaneamente la ragazza. -A me ha detto che dava una festa e basta!-

Si fecero spazio tra le persone che ballavano o che facevano la fila per un cocktail cercando di intercettare Jackie, che tra l'altro Gerard non sapeva nemmeno come fosse fatta e perciò fece guidare Linsdey.

 

**

Annie stava sorseggiando amabilmente il suo Cosmopolitan e stava guardando divertita la gente davanti a lei che ballava e faceva la figa per rimorchiare. Di solito quella cosa la faceva sempre con le sue amiche che in quel momento non c'erano. Per un attimo gli passò per la mente l'immagine di Cher che criticava e sfotteva tutte le paperelle presenti che cercavano di accalappiarsi i ragazzi migliori e le scappò un sorriso.

-Perchè ridi da sola?- le chiese Chace arrivando davanti a lei con un Mojito in mano.

La ragazza scoppiò a ridere per l'imbarazzo, era stata sgamata in pieno...

-Niente!- fece lei sorridendo e facendo accomodare il ragazzo accanto a lei sulla dormosa in vimini. -Stavo pensando a Cher e al fatto che se si fose trovata qui di certo non avrebbe smesso di spettegolare sui presenti...-

-Tipico di Cher, l'adoro!- disse Chace facendo sedere Annie in braccio e baciandola. La ragazza rabbrividì al suo tocco.

-Anche io!- commentò lei dopo essersi staccata dalle sue labbra.

-Tranquilla, massimo dopo domani la rivedi, anzi le rivedi tutte- le sussurrò nell'orecchio.

Annie diede un sorso al suo cocktail e fu seguita a ruota da Chace che si stese sul lettino. La ragazza lo scrutò. Possibile che doveva sempre essere sessualmente attraente in ogni cosa che faceva?. Quel fisico che si ritrovava di certo non l'aiutava a ragionare lucidamente.

-Che c'è?- fece lui vedendo come la ragazza lo stesse guardando...a dire il vero se lo stava mangiando con gli occhi.

Annie sorrise e lasciò il bicchiere sul tavolino. Non le interessava essere davanti a centinaia di persone, tanto non sarebbe importato a nessuno...Si distese sul corpo di Chace e gli cinse il collo con le braccia. Il ragazzo sorrise.

-Stavo semplicemente guardando il mio ragazzo...- gli sussurrò nell'orecchio lei. Chace le cinse i fianchi e spostandosi di lato la fece accomodare al suo fianco. Così l'avrebbe potuta guardare meglio anche lui.

I battiti del cuore di Annie presero a velocizzarsi sotto le carezze che il ragazzo le stava facendo dietro la schiena. Chace avvicinò il viso al suo e la baciò di nuovo, con più forza. Le sue labbra sapevando di zucchero e menta. Erano un'associazione buonissima. Annie attrocigliò le gambe tra quelle del ragazzo. Per fortuna indossava degli shorts neri...

-Non ti è bastato oggi pomeriggio?- le sussurrò lui nell'orecchio, quando la ragazza cercava disperatamente un contatto con il suo petto nudo.

-A te è bastato?- gli rispose Annie guardandolo negli occhi. Gli passò una mano fra i capelli che si scompigliarono un po'.

Chace sorrise, no che non gli era bastato. Annie seguì il contorno delle sue labbra incurvate in un sorriso malizioso e lo baciò di nuovo. Gli morse il labbro inferiore. Il ragazzo fu attraversato da una scossa di libido. Perchè non riusciva mai a controllarsi?

Quasi famelico cercò di nuovo le labbra della ragazza e questa volta si sporse sopra di lei, cercando un contatto con il suo corpo, cinto da una misera fascia di microfibra nera. Aveva un seno morbido ma allo stesso tempo sodo e a lui piaceva da morire.

-Meno male che non ci sono paparazzi a questa festa altrimenti amico, ti avevano messo nel sacco!- commentò Steven in piedi di fronte a loro.

Chace si staccò dalle labbra della ragazza e con un gran sorriso si alzò andando ad abbracciare l'amico. Anche Annie si alzò guardandosi un po' intorno, per fortuna nessuno oltre a Steven aveva badato a cosa stessero facendo...

-Piacere Annie- fece lei sfoggiando il più smagliante dei sorrisi. L'uomo dai capelli ricci e marroni ricambiò con una salda stretta di mano.

-Ah e così state insieme!- fece Steven rivolto a Chace -Mi dovevi aggiornare!- aggiunse.

-Ahah, sai non ho avuto molto tempo- si scusò il ragazzo sorridendo. Annie gli guardò il profilo, aveva dei denti perfetti e bianchissimi che risaltavano ancora di più. E poi non si era rasato, e la parvenza di barba sulla sua mascella era qualcosa di terribilmente attraente.

-Come vanno le riprese di Gossip girl?- fece Steven.

-Ah, benone. Abbiamo finito la terza stagione. Ora con loro sono in pausa e sto girando un altro film a New York.- rispose sorridendo il ragazzo.

-Mi fa piacere!- commentò lui posando lo sguardo su Annie. Era ancora più bella dal vivo. -E a voi come procede? Sta per uscire il nuovo album, no?-

-Già- rispose lei -tra un mese scarso e poi in tour!- e sorrise per il fatto che Steven l'avesse riconosciuta e non le avesse fatto la domanda di rito in quei casi "Ma tu sei la cantante delle Helenas?".

-Ho sentito che sarete al Project revolution quest'estate anche.-

-Sì, a giugno finiamo la prima parte del tour mondiale e poi stiamo in America durante l'estate per ripartire di nuovo a settembre.-

Steven continuò a parlare con i ragazzi salutando spesso un via vai di gente fino a quando non si lanciò nuovamente a capofitto in una conversazione con Chace. Lui non le aveva detto che erano così amici...Annie credeva che Steven fosse solo un conoscente lontano che gli aveva invitati per aumentare i personaggi famosi alla festa.

-Tesoro vado a prendermi qualcosa da bere, vuoi un altro cocktail?- chiese Annie al ragazzo che non la smetteva di cingerle i fianchi.

-Mmm non saprei...Ti dispiace se facciamo a metà?- rispose lui dandole un bacio sulla fronte.

-Certo che no. Che prendo?-

-Sex on the beach?- chiese lui interdetto sorridendo e guardandola. La ragazza colse la malizia negli occhi celesti di Chace.

-Anche dopo...- rispose lei sfacciata. -Vada per il Sex on the beach!- aggiunse ridendo e scomparendo fra la gente.

Intravide il bancone dei cocktail e a suo malgrado per un bicchiere avrebbe dovuto aspettare un po'. C'erano un sacco di persone...

Si avvicino al piccolo gruppo e iniziò a guardarsi intorno in cerca di qualcuno di conosciuto...Macchè.

-E' la seconda volta che aspetto tre ore per avere un po' di vodka...- disse una voce femminile di fianco a lei. Annie si girò a guardarla e le sorrise come a volerle far capire che condivideva ciò che aveva appena sentito.

-Per fortuna che i barman sono molti altrimenti non ce ne saremmo più andate!- disse lei. La ragazza dai capelli neri raccolti in due codini bassi le sorrise attaccando bottone.

-Ciao, io sono Linsdey...- disse porgendole la mano. Annie notò che aveva un braccio interamente tatuato.

-Ah, ciao...Annie- rispose stringendo la mano della ragazza. Ora che ce l'aveva di fronte la scrutò un po' meglio: era magra, portava degli shorts di jeans cortissimi che facevano vedere un tatuaggio sulla coscia destra, il pezzo di sopra del bikini era nero e le sue braccia erano cosparse di tatuaggi e in particolar modo quello sinistro su cui, se non si sbagliava, c'era una specie di gallo...o forse una fenice un po' a caricatura.

La guardò in faccia...Era carina nel complesso.

-Ma tu non sei la cantante delle Helenas?- chiese lei poco dopo. Ecco la domanda di rito che Steven non aveva fatto.

-Ah...- l'aveva riconosciuta. -Mmm...sì- disse timidamente sorridendole.

-Sai, credo che ci siamo incontrate una volta ad un festival...- disse Linsdey -forse un annetto fa...-

-Davvero?- chiese Annie sforzandosi di ricordarsi di lei. Una ragazza così, con tutti quei tatuaggi di certo non se la sarebbe scordata...

-Mmm sì, credo che fossimo in California. Io sono la bassista dei Mindless Self Indulgence- fece Linsdey aiutando la cantante a ricordare.

" Mindless Self Indulgence" pensò...Non era nuovo come nome...Mentre si mangiava la testa per cercare di ricordarsi di loro un lampo le balenò per la testa. Ecco dove l'aveva vista...

-Ah...Quindi sei la bassista del gruppo che ci ha definite le "gallinelle del rock"- disse sorridendo Annie. Lo disse sorridendo perchè credeva che quell'appellativo probabilmente non era stata opera di Linsdey, altrimenti non credeva fosse tanto stupida da presentarsi educatamente a lei dopo che l'aveva insultata.

-Eh...- Linsdey sembrò andare in difficoltà -Certe volte Jimmy e Kittie sono un po' fuori luogo...- disse cercandosi di scusare. Annie distolse lo sguardo da sopra di lei e guardò altrove.

-Tranquilla- fece -Non possiamo mica piacere a tutti...- Il suo tono si era fatto un po' stizzoso.

-Beh, se ti può rincuorare io non lo credo...- fece Linsdey.

-Grazie...- disse Annie educatamente. In fondo non le interessava cosa potevano pensare di lei o del suo gruppo. Gallinelle o principesse che erano, era soddisfatta per come stava andando la loro carriera.

Mentre Annie continuava ancora ad aspettare che la fila davanti al bancone si esaurisse, di lì a breve stava per accadere qualcosa che non si sarebbe mai aspettata. Quando si dice che chi non muore si rivede...

-Arriva questo cocktail?- disse una voce alle spalle della ragazza. Una voce che aveva sentito migliaia di volte. Una voce che aveva imparato a dimenticare...

-Spero di sì- rispose Linsdey.

Linsdey e...non poteva essere. Non poteva essere lui. Rimase immobile. Pietrificata.

Il suo cuore iniziò a martellarle nel petto e per giunta anche il suo stomaco iniziò a farle male. Le si seccò la gola.

"Calmati..." pensava "Non è lui. Non è lui"

Sentì di nuovo quella voce. Per quanto avesse desiderato che non fosse Gerard, ebbe la conferma che invece lo era.

-Ehi, Gerard...- fece Linsdey alle spalle della ragazza. -Guarda chi ho incontrato.-

"Fa che non sia io" penso Annie.

Linsdey la fece girare e la introdusse a Gerard.

-Chi?- disse il ragazzo non preparato alla persona che si sarebbe trovato davanti.

-Lei è Annie, la cantante delle Helenas...L'altra volta ho visto sul tuo Ipod che avevi il loro cd...-

La voce di Linsdey sembrava rimbombare nelle orecchie sia di Gerard che di Annie. Il destino non poteva farli rincontrare di nuovo...in quella maniera.

Annie si girò lentamente. Il respiro le si bloccò nel petto. Era lui. Per davvero.

Gerard si era fermato a "Helenas" e solo sentire il nome della sua ex ragazza l'aveva fatto andare in iperventilazione.

Ci fu qualche secondo di silenzio.

Gerard guardò Annie per un attimo ma sembrò che l'avesse fatto per ore. Era diversa dall'ultima volta che la vide. Era dimagrita tantissimo, era abbronzata e si era fatta anche il piercing all'ombelico.

Incontrare gli occhi di Gerard di nuovo, fu qualcosa di atroce. Annie stava morendo dentro. Avrebbe voluto urlare, avrebbe voluto piangere, ma come sempre rimase impassibile. Avrebbe tanto voluto scappare ma le gambe sembravano essersi inchiodate al pavimento.

Anche lui era cambiato, a partire dai capelli. Ora erano di un rosso fuoco, di un rosso sintetico. Tipico di Gerard cambiare look e colore di capelli, soprattutto in vista di un nuovo album...

Cercò di evitare i suoi occhi. Quegli occhi verdi. E cercò di evitare che il loro sguardo si incrociasse, non l'avrebbe retto, sarebbe di certo scoppiata in lacrime.

Come era possibile morire dentro mentre all'esterno si faceva finta di stare bene?

Dopo essersi soffermata sull'abbigliamento di Gerard, dato che non sapeva dove guardare, capì cosa ci facesse lui là. Gli occhi cangianti della ragazza scivolarono lentamente sul bacino di Linsdey e trovarono le braccia di Gerard. Era la sua ragazza. Quella spece di ragazza tatuata, magra e alta era la sua ragazza.

Magra e alta.

Un'espressione quasi di sfida si stampò sul suo volto. Gerard notò che aveva alzato un sopracciglio e che silenziosa stava scrutando la ragazza.

-Sì, ci conosciamo- disse Annie. Non guardava lui, guardava un po' linsdey e un po' quelli che avevano attorno. Mascherò il tono tremante della sua voce. Non sapeva se Linsdey era al corrente del loro passato, a quanto pareva no, e non aveva intenzione di rovinarsi il week-end a Miami. Era migliorata sotto quel punto di vista. Aveva imparato a dimenticare, a "censurare" psicologicamente tutti gli avvenimenti spiacevoli che le erano accaduti nel corso di quell'anno. Aveva imparato a censurare Gerard. La sua voce. E la sua musica. Ma soprattutto aveva censurato e aveva esorcizzato il suo fantasma.

Gerard continuò a guardarla. Come la prima volta che si erano visti non riusciva a parlare, ma avrebbe dovuto dire per forza qualcosa altrimenti Linsdey si sarebbe insospettita.

Davanti al silenzio del ragazzo e davanti agli sguardi incuriositi della sua nuova fidanzata Annie parlò. Nemmeno lei sapeva da dove le uscisse la voce, non sapeva chi le stesse dando la forza di non scoppiare a piangere davanti a quella coppia. E' così aveva una ragazza...Un'ulteriore teoria a suo favore su quello che era successo un anno prima...

-Complimenti per il nuovo album- commentò lei. -E per i nuovi capelli...- fece.

Gerard lasciò Linsdey e sembrò irrigidirsi.

-Gra...Grazie- balbettò.

Sapeva del nuovo album. Chissà se aveva ascoltato una canzone...

-Beh...vi lascio ai vostri cocktail- fece Annie spostando lo sguardo da loro due. -Magari passo più tardi quando c'è meno gente...Buona serata- commentò un po' rabbuiata.

-Ciao!- rispose Linsdey. Gerard rimase muto. La seguì con lo sguardo fino a quando non la perse di vista...Era dimagrita parecchio, non che prima non stesse bene, ma quando stavano insieme era più formosa. In quel momento le uscivano le ossa delle anche dal bacino...e una strana sensazione gli diceva che la causa di quel dimagrimento fosse stato lui.

 

 

 

ed ecco il seguito promesso! non mi dilungo molto vi dico solo che questa è la mia pagina facebook da dove potete seguire gli aggiornamenti mettendo "mi piace"

https://www.facebook.com/pages/Black-Mariah-Efp/105133312907556

e che questo capitolo è dedicato a Mrs Killjoy e a Theghostofyou mie inseparabili amiche di efp!

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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