Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Armida    15/06/2011    1 recensioni
Come nel migliore degli Happy-Ending, la storia di Harry Potter si conclude con la pace. Ma mantenere la propria felicità nella vita reale, non è sempre facile come sembra. Anche i problemi apparentemente più insignificanti possono causare situazioni inaspettate, situazioni spinose. La vita reale è spinosa senza dubbio. Per questo a volte è bello perdersi in un libro... Guardava fuori la finestra della camera di Ron, alla Tana. Non poteva essere possibile, non poteva essere successo davvero tutto questo...
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il suo capo, Dawlish, l'aveva bloccato sulla porta dell'ufficio, mentre schizzava fuori nel corridoio diretto a Hogsmade. L'aveva maledetto mentalmente.
"Si?" aveva sibilato a denti stretti.
"Vieni qui" l'aveva richiamato indietro con la mano. Harry aveva trascinato pesantemente i piedi.
"Hai finito, oggi?"
"Certo, signore, ho consegnato il rapporto che mi aveva chiesto e ho letto e sottoscritto il verbale da far arrivare al Ministro, come mi aveva chiesto" Guardava furiosamente l'uscita.
"Hai anche...?"
"Si, ho effettuato anche le ore minime di allenamento." Dawlish annuì con infinita lentezza "Ora, quindi vorresti andare..." Harry alzò lo sguardo fiammeggiante.
"Si" disse semplicemente, sforzandosi di mantenere la calma e non affatturarlo seduta stante.
"Non ti chiederò dove, perchè dalla faccia che hai..." fece una pausa "deduco che stai correndo dalla tua ragazza. Terrò la bocca chiusa coi Weasley, ora corri" il bruno aveva sorriso scuotendo la testa. Il suo Capo davvero non era normale certe volte. Stava per svignarsela felicemente quando sentì di nuovo la sua voce "Aspetta, Potter!". Il ragazzo afferrò per istinto la bacchetta e la sfoderò.
Il capo rise di gusto "Ahaha no, ti prego, volevo solo chiederti perchè non metti la giacca... È il venti dicembre..."
Harry si rilassò vedendo la faccia divertita di Dawlish. A dir la verità si era scordato di sistemarsi per la fretta che aveva. Fece arrivare una giacca con Accio si vestì in fretta e furia accennando un saluto al capo che gli rispose con un cenno.
Quindi schizzò fuori dal Ministero.
Dawlish chiuse la porta alle sue spalle. "Quel ragazzo, ha talento, stile e riflessi. Ha ancora una lunga strada davanti a sè" pensò bonariamente.

Harry arrivò ansante davanti i Tre manici di scopa. Aveva corso dal punto dove si era smaterializzato a lì, pur sapendo di essere in netto anticipo.
I primi studenti in gita cominciavano ad affacciarsi alle porte di Hogsmeade, diretti tutti per lo più a Mielandia.
Entrò cauto, andandosi a sedere direttamente al loro solito tavolo, un po' appartato. Dopo poco arrivò Ron, frustrato come sempre.
"Che ti prende?" domandò il bruno. L'altro mugugnò qualcosa di incomprensibile e si lasciò cadere sul tavolo con la testa fra le mani. Rimasero in silenzio, ognuno assorto nei propri pensieri.
Dopo una manciata di minuti arrivò Hermione, sola e trafelata. Appena la vide Harry si alzò in piedi di scatto, facendo sobbalzare il rosso che a sua volta puntò gli occhi sulla ragazza. Indossava un cappellino di maglia rossa calato sui capelli ricci, un cappotto pesante in tinta e dei semplici jeans. Aveva uno sguardo stanco ma si illuminò appena li vide e corse ancora verso di loro.
"Scusate il ritardo" Biascicò "Uno del sesto mi ha trattenuto..."
"Uno del sesto?!" Ron quasi urlò facendo girare alcuni ragazzi che sorseggiavano la loro BurroBirra lì vicino.
"Shh!" lo zittì Hermione sorridente "Harry perchè non ti siedi?". La riccia lo disse piano, conoscendo già la risposta.
"Dov'è Ginny?" gli occhi improvvisamente tristi "Ci raggiunge dopo?" domandò speranzoso.
"No, Harry, da quando è capitano, è sempre impegnatissima negli allenamenti, oggi ne ha approfittato per ripassare gli schemi di gioco."
"Non ne approfitta mai per stare con me?" lasciò cadere la frase nel silenzio.
Ron trepidava sulla sedia. Dopo un minuto di mutismo si riprese, anche lui guardò Hermione accigliato e borbottò: "Dicevamo? Quel tipo del sesto?"
"Si, mi ha innocentemente invitata al ballo d'inverno!" esordì la ragazza con un sorriso malizioso.
"VEDIAMO SE SARA' ANCORA INNOCENTE DOPO CHE GLI AVRO' SMOSTRATO I CONNOTATI DELLA FACCIA DI CACCABOMBA CHE SI RITROVA!" si era alzato in piedi di scatto e già stava schizzando verso la porta, e sarebbe davvero andato a cercarlo senza sapere niente di lui se Hermione non fosse scoppiata a ridere. "Vieni qui faccia di caccabomba" teneva una mano attaccata al tavolo per non cadere e una sulla pancia per il troppo ridere.
Ron tornò indietro, viso e orecchie più rosse dei capelli "Chi è?" Domandò sgorbutico.
"Gli ho detto di no" Hermione aveva ancora un sorrisetto malizioso.
L'altro si accasciò sulla sedia rilassato, guardò l'amico che aveva un'espressione assorta e dandogli un colpetto sul braccio disse: "Ti capisco, nemmeno io so come funzionano queste ragazze!" scosse sconsolato la testa "Non le reggo tutte queste notizie"
Hermione lo guardò di sottecchi. "Ancora problemi con George?" il ragazzo annuì.
"Vuoi parlarmene?" domandò lei.
"Non cambiare discorso" il volto ancora contratto in una smorfia arrabbiata: "Chi è lui?" Hermione parve guardarsi un secondo intorno, poi indicò un tipo alto e dall'aria sveglia che passava in quel momento davanti la vetrinetta della locanda. "Eccolo" strinse la mano a Ron "Gli ho detto che il mio ragazzo era più bello e l'unico con cui avrei mai ballato un lento." gli si avvicinò piano. Harry distolse lo sguardo. Dal silenzio che regnò per alcuni minuti e i risolini che sentiva distrattamente intorno a sè, capì che il bacio doveva essere lento, appassionato e affatto casto. Ma lui non faceva caso a tutte quelle cose.
Era un mese che non si vedevano. Otto giorni che non si parlavano. E lei, lei non aveva il benchè minimo bisogno di incontrarlo? Possibile? Possibile che anche Ginny, la sua Ginny, avesse un altro? Un altro, magari, per il ballo d'inverno? Possibile? Lui non avrebbe potuto parteciparvi. Possibile. Ginny, la sua Ginny, un altro?
Certo che è possibile razza di un idiota! L'hai abbandonata per un intero anno, uno dei più difficili che lei abbia mai affrontato. Ti sei ripresentato alla fine dell'estate fingendo che tutto fosse apposto, ma era chiaro che non poteva esserlo. Sei un illuso Harry James Potter! Un emerito illuso. Una ragazza così bella e simpatica e alla mano, non corteggiata da nessuno! Impossibile. Non sei così importante, Harry, non tutti hanno paura di te.
Si, però ha detto che mi ama. Una vocina piccola piccola si fa spazio tra i pensieri. Ha detto che mi ama. Fesso. Certo che lo ha detto, ma è anche possibile che non lo provi davvero, l'amore. Poteva essere un gioco, un divertimento. Una piccola vendetta per come l'hai lasciata. Non avrebbe tutti i torti, in fondo.
Prepotente si ripropose l'immagine della ragazza, della sua ragazza, fra le braccia di quel Dean o Micheal o non so chi altro sconosciuto che non la merita, no nessuno la merita, lui la merita! La merita? No, no, nemmeno tu la meriti! Per quanto tempo lei ti ha seguito incessantemente? E, tu, mai, nulla.
Un lieve tossicchiare al suo fianco lo riportò sulla terra. "Sei tra noi?" Hermione lo chiese timidamente, col suo solito tatto, immaginando i pensieri del migliore amico, del fratellone di sempre, quello a cui voleva più bene. Il ragazzo annuì.
"Vi devo parlare delle ricerche che ho fatto" Aggiunse ancora insicura la ragazza.
"Spara" il rosso aveva un sorriso ebete. La Granger lo guardò languida, poi riprese: "Ero certo che Piton l'avesse già citata, almeno una volta, quando ci ha parlato della Mimbletus. Così sono andata a cercare nella sezione proibita, non ho problemi a infiltrarmi lì da quando... bhè da quest'anno. Siamo i salvatori del mondo magico, in fondo... nessuno mi ha fatto domande." Un lieve sorriso compiaciuto "ho cercato a lungo e alla fine la risposta era in un tomo vecchissimo e impolverato. Davvero mai aperto. È stato scritto da un noto alchimista tedesco del millesettecento. Conteneva tutti gli incanti e le pozioni delle fiabe. Delle fiabe babbane..."
"Come?" Ron era perplesso.
"Si, hai capito! Le fiabe babbane contengono sempre elementi magici. A quanto pare non tutti inventati: questo alchimista ha riportato buona parte delle ricette e degli incantesimi usati dai cattivi delle nostre fiabe. Diceva della Mimbletus-Acer che è una polvere che si ottiene dalla tradizionale Mimbletus Mimbletonia, attraverso un procedimento molto complicato in cui è fondamentale una lunga e precisa essiccazione. Le caratteristiche di questa essenza sono due: l'amore e la morte. Può essere usata anche come droga perchè ha gli stessi effetti allucinogeni, sempre considerando queste due caratteristiche: ti fa innamorare e ti fa morire. I risultati peggiori però si ottengono con le due sole pozioni che si possono preparare con questo elemento." Le quattro orecchie dei ragazzi si drizzarono eccitate "La prima" Pausa "Non compare in nessuna fiaba. Se preparata può riportare alla vita lo spettro di una persona amata. Non per molto tempo, giusto quello che serve per dimostrare i propri sentimenti...." Hermione si fermò.
"Pensi che..." Ron era sbaincato "Che voglia riportare alla vita Fred?"
Hermione annuì "Non vedo nessun'altra possibilità."
"La seconda pozione?" Harry aveva uno sguardo vago.
"La pagina era strappata e anche la successiva perchè credo vi fosse descritto il procedimento per ottenere questi due intrugli diabolici."
Ron buttò la schiena sulla sedia.
"Non posso credere che George sia così ossessionato dal pensiero di Fred..."
"anche a me sembra strano, ma non vedo alternative..."
Il rosso annuì "Ho bisogno e voglia di camminare. Vi va di fare un giro?"
In risposta, la riccia si infilò il cappello, mentre Harry scosse la testa "Andate voi, io mi prendo una BurroBirra e torno alla Tana."
Gli altri due si guardarono, fecero un mesto cenno di saluto e uscirono mano nella mano.
Il bruno si trascinò al bancone. "Wisky incendiario per favore, un bicchiere" e comparve. Tirò un sorso, poi un altro poi giù tutto d'un fiato. Sentiva molti sguardi puntati addosso ma non se ne curò. Scappò fuori senza sentire vento, nè freddo, nè niente. Corse su e giù per High Street un paio di volte, poi si bloccò. Vide chiaramente se stessò piegato dal peso del corpo di Silente che si afflosciava sul suo e una donna apparentemente pronta ad aiutarli... Strizzò gli occhi. Aveva la nausea e forti capogiri. Non stava così male da... da tanto. Si smaterializzò davanti la porta di casa Weasley e fece appena in tempo a trascinarsi velocemente in bagno prima di vomitare. Molly si caracollò nel bagno.
"Oh caro!" Sussurrò e corse ad aiutarlo.
Intanto fuori, ad Hogsmeade, soffiava un vento birichino. I due fidanzati si strinsero in un caldo abbraccio mentre camminavano. Ripercorsero la via principale di Hogsmeade additando i vari luoghi che ricordavano "Lì è dove! Guarda che c'è là! Ricordi?"
Si sentirono vicini, vicini non solo fisicamente. Vicini come non succedeva da tanto tempo. Arrivarono fino alla Stramberga Strillante. Sorrisero guardando quel posto. Le palle di neve con Malfoy, Sirius e la sua tana poco lontana, Sirius e Remus, James e quel povero topo di Codaliscia, o Crosta? Ron sorrise amaramente. I loro pensieri volarono ad Harry.
La giovane, infreddolita, guardò il ragazzo "Credo che dovremmo fare qualcosa per Ginny e Harry."
"Concordo. Dovremmo parlare con loro. A Ginny ci penso io!" sbottò Weasley "Ho sempre temuto che fosse lui a far soffrire lei, invece guarda cosa mi combina!"
"Credo sia meglio se con tua sorella parlo io. Credo che la prenderà meglio ed è anche materialmente più vicina."
Ron annuì. "Allora parleremo con loro"
Silenzio.
"Pensi davvero che George voglia fare quelle cose?"
Hermione rimase in silenzio, pensierosa. "Non so, credo ci convenga aspettare. Non bisogna forzare i tempi..."
Si avvicinarono di più alla casa malandata. Dentro è morto Piton. Lo pensarono insieme e la ragazza fece apparire tre fiori verdi.
"Helleborus viridis" Bisbigliò "Mi sembrano adatti"
E si allontanarono in silenzio.

Armida diche che: Scusate il ritardo, speravo di avere più tempo con la fine della scuola invece...
Ad ogni modo è un capitolo importante, questo, anche se forse non sembra...Recensite, forza! Che non fa mai male.. :)
Ringrazio comunque tutti i lettori, Buone Vacanze!

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Armida