…Alex…
Cap. 5 Problema
“…” = pensato
-…..- = parlato
-Perché sei venuto a Los Angeles?-chiese Angel non
appena entrati nel suo ufficio.
-Per la collana ovvio!-
-solo per
quella?-era impossibile che William si fosse scomodato così
tanto per una collana,ok ti rendeva immune al sole,ma lui non era proprio
il tipo,poteva benissimo mandare uno dei suoi scagnozzi.
-beh…diciamo che a Sunnydale non tira una bella aria per noi
demoni e poi non avevo niente di divertente da fare-disse Spike mentre si
guardava in giro scuriosando qua e la .
-Dato che ti sei scomodato così tanto potresti tenere d’occhio Alex e
darmi una mano ad allenarla-disse guardandolo negli occhi e prima che Spike
rispondesse riprese
-a me no che tu non
preferisca tornare a Sunnydayle nella tua topaia a nasconderti fino a che le
battaglie non cesseranno-
“colpito e
affondato” pensò Angel mentre vedeva la faccia di
Spike che da schifata diventava seria e appoggiava tutto il peso sulla gamba
destra piegando la testa da un lato segno che stava pensando.
-ma si va…tanto non
ho niente da fare e pio così posso far vedere a quella ragazzina chi sono!-
-vacci piano….e se
le succede qualcosa ne risponderai a me
chiaro?!?!?!?-la sua voce era roca come prima e Spike annuì solo prima di
uscire dall’ufficio
-prego è tutto
tuo!l’ho innervosito per bene..- e Spike lasciò la
frase in sospeso mentre passava di fianco a Alex che stava per varcare la
soglia dell’ufficio di Angel. Lei per dispetto gli pestò il piede forte ma non disse niente per poi chiudersi la porta alle
spalle con un colpo secco.
Angel la osservò mentre con un basso ringhio si lasciava cadere su
una poltrona di fronte a lui.
-allora ci
alleneremo tutti i giorni in una stanza allestita come palestra che dopo ti farò vedere,potrai scegliere la stanza che ti piace di più
nell’Hotel e avrai la tua riserva di sangue a patto che non porti la ‘cena’ da
fuori e poi potrai andare e venire dall’albergo basta che mi dici un minimo
dove vai.. ma per ora se dovrai uscire ti accompagneremo o io o Spike. Ah Spike
resterà con noi per un po e mi aiuterà ad allenarti-
-come????te lo puoi scordare!non ho bisogno di due ‘allenatori’ e
anzi non avrei bisogno neanche di te, so cavarmela perfettamente da sola quindi
o capitan ossigenato se ne va o me ne vado io!- gli ringhiò contro furiosa
alzandosi facendo leva con le mani sui braccioli, per lei la conversazione era
chiusa ed ora c’era solo da scegliere chi rimaneva ma per lui no .
Non vide neanche il
suo movimento e in attimo si ritrovò di nuovo seduta
sulla poltrona bloccata da una mano in torno al collo che la teneva bloccata li
mentre lui le parlava, in modo stizzito, con il viso a due centimetri dal suo.
-ascoltami bene
perché lo ripeterò una sola volta,non sei tu a
decidere chi rimane e chi se ne va e soprattutto non è vero che non hai bisogno
di allenamento,sei forte ma se incontri un vampiro di oltre due secoli cosa fai
gli ringhi contro?!?- chiese mentre guardava la ragazza che senza accorgersene
aveva cambiato volto e che ora cercava di liberarsi dalla presa della sua mano
ma non riusciva a muovere la testa e il resto del corpo era schiacciato dal
corpo del vampiro più vecchio.
-uff- disse alla
fine lei smettendo di dimenarsi ma non cambiando volto guardandolo negli occhi
mentre il suo stomaco cominciava a brontolare per la fame e fu allora che fu invasa
da un odore inebriante che la stordiva e la rilassava allo stesso tempo e si
rese conto che l’odore proveniva dal vampiro di fronte e lei sporse il collo
per quanto la stretta gli e lo permettesse e lo annusò per poi avvicinarsi al
collo, dato che la stretta si era allentata e lei riusciva a muoversi senza
troppe difficoltà, e dopo averlo annusato diede una leccata dove c’era la vena
più importante desiderosa di assaporare quel sangue
che la inebriava tanto. Era già pronta ad affondare i denti
ma improvvisamente si bloccò come trapassata da un fulmine e con un
balzo si alzò spingendolo via per poi spostarsi vicino al muro il più lontano
possibile da lui che la guardava senza capire cosa le fosse successo. Ed ora la
guardava che ansimava appoggiata al muro con gli occhi
spalancati ancora gialli.
-ehi
è tutto ok?!-chiese preoccupato
-scusa…non volevo
farlo.. io..- ma non riuscì a finire la frase e si
prese la testa fra le mani facendo fatica a controllarsi. Lui le si avvicinò e preso da chissà quale sentimento
l’abbracciò tenendola stretta anche se lei all’inizio cercò di ribellarsi ma
poi si rilassò appoggiando la testa sulla sua spalla chiudendo gli occhi.
-mi sa di doverti dare spiegazioni- disse lei con ancora gli
occhi chiusi.
-non ora-disse solo
lui mentre le accarezzava a schiena
-no devo dirti una
cosa. Sai quando vi ho detto che la prima volta che ho
bevuto del sangue ho bevuto da un lupo mannaro?!- e lui fece si con la testa
non smettendo di accarezzarle la schiena –beh ora ogni volta che c’è la luna
piena ho una fame insaziabile e non mi accontento del sangue di animale. La
prima volta che mi è successo ho ucciso su un treno un vagone di persone finché
Dereck non mi ha fermato, poi a Boston abbiamo creato in un vecchio mausoleo
una specie di gabbia in modo da non poter far male a nessuno ed ora dovrò darmi
una mossa a fare lo stesso qua a Los Angeles prima che ci sia
la luna piena.. che è domani, per questo prima….-e si strinse ancora di più a
lui che era stato in silenzio pensando a questo problema.
-e non c’è qualcosa
che ti possa far diminuire la fame in modo da non
doverti rinchiudere in una gabbia per tre giorni?-
-beh si ci sarebbe una cosa. E’ un collare che serve per
indebolire la forza fisica ma una volta messo non può
più essere tolto quindi sarei debole anche quando non ci sarebbe la luna
piena.-
-allora sarà meglio
che cominciamo ad allenarci –disse sorridendo lievemente
- eheh.. non molli eh?!il problema è che quel collare è
praticamente introvabile, o almeno io non l’ho mai trovato!-
-tranquilla lo troverò ma intanto sarà meglio allenarci e cercare
provvisoriamente un posto dove puoi stare nelle prossima tre notti- e lei si
scostò per poi uscire dall’ufficio ed andare a prendere un bicchiere di sangue
mentre Spike la guardava di sottecchi e stava per dire qualcosa ma Angel lo
precedette.
-Noi usciamo e tu
Spike verrai con noi- disse il moro rivolgendosi agli
altri per poi avviarsi all’uscita.
-perché deve venire
anche lui?!- chiese tra i denti lei mentre guardava Spike
che li seguiva con già la sigaretta tra le labbra.
-ne abbiamo già
parlato e poi casomai lui sa come trovare quello che
cerchiamo quindi gli dovrai dire quello che hai detto a me-. Si diressero al
cimitero più vicino mentre Spike ascoltava interessato
quello che Alex gli doveva dire.
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PIACIUTO?!?!?!?!?!?!?
LO SO CHE NON è IL MASSIMO MA E’ SORTO Già UN PROBLEMINO
….OK INTANTO RINGRAZIO CHI LEGGE E CHI COMMENTA:
VERSUS, LISY91 E JESSICA_DEVIL …
GRAZIE
RAGAZZE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
PER ORA COMUNQUE ALLA ‘GARA’ sta VINCENDO Alex & Spike!
CIAO
ALLA PROSSIMA BAX