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Autore: 3lo_2ofi    16/06/2011    2 recensioni
...-Lexa!- sentii una voce famigliare chiamarmi, Callie, meno male, non ci siamo persi.
-Hey Callie.. Dove siete?- chiesi guardandomi attorno.
-Non lo so. Sono andata in bagno.. E non trovo più il tavolo..- disse sorridendo da ebete.
Vidi Nathan con la coda dell’occhio cadere all’indietro di botto.. Anche io le prime volte reagivo cosi, ma poi ci si fa l’abitudine.
-Tu, Sei un Mark al femminile..- disse lui alzandosi in piedi.
-Ahah!- fece Callie divertita.. Non so se dalla mia faccia, che descriveva quanta pena e quanto irritamento mi provava Callie in questi momenti… O per Nathan.. Che ancora non sapeva come reagire.
[Estratto dal capitolo 6]
Genere: Commedia, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ciao genteeeeeeee!!!
Io e la mia collega siamo esaltatissime perché domani ci consegnano la pagella ed iniziano le vacanze d’estate finalmente!!
Ringraziamo tutti coloro che leggono e soprattutto recensiscono! Ci commuovete ogni volta!! ç_ç Noi feliciiiiiiii
 
 
Buona lettura e commentate!!
 
 
 
-Sai ieri ero talmente felice che mi sono dimenticata di chiederti come ti e andato il test!- disse Callie.
-Che cosa?- feci stropicciandomi gli occhi.
-Quanto-hai-preso-al-test?- chiese scandendo bene le parole.
-Oh, il test.. Il voto pieno.- dissi io alzandomi stiracchiandomi.
-Ah, quindi.. Il 100%?- chiese lei un po’ stupefatta.
-Certo, che cosa ti aspettavi?- chiesi io.
-Bhè.. Un 90.. Punticini.. Non 100!- disse lei.
-Sisi.. Mi preparo.- e andai in gabinetto.
Quasi mi stavo scordando che ero in attacco.. Che Axel mi avrebbe spiegato quello che dovevo fare.. E che io avrei dovuto insegnare a lui.. Che cosa strana..
E Callie avrebbe insegnato a Nathan.. E lui a lei.. Cosa pensavo?!
Chi pensava ad insegnare a Jude.. Ma che pensavo?!?!?!
-HAHAHAHAHAH!- dissi in una risata isterica.
-Lexa.. Pensi di stare del tutto bene?- chiese Callie sbucando dalla porta.
-Si certo!- dissi mettendomi i pantaloncini della divisa e scendendo a fare colazione.
Mi mise seduta e mi appoggiai con i gomiti sul tavolo, cosa molto maleducata, e poi appoggiai la faccia sulle mani.
Sospirai. E ancora.
-Allora sei pronta?- chiese Nathan sbucando con la testolina azzurra vicino alla mia spalla.
-Certo.. Te?- sorrisi. Nathan mi metteva di buon umore con il suo sorriso sincero.
-Certo. Callie, sono certo che sia una brava insegnante!- disse lui.
-Si certo che lo è..!- dissi un po’ tentennante.
-Eri convinta?- disse lui.
-Si certo. Siediti qui.- dissi indicando la sedia vicino a me.
-Non è il posto di Jude?- disse esitante.
-No, Jude è di qua.- dissi indicando la sedia stranamente vuota.
-Chissà dov’è..- disse lui.
-Già.- dissi sorseggiando la mia tazza di caffè.
-La cosa strana è che del’attacco so davvero poco, e poi non deve essere bello essere un principiante negato.- disse serio.
-Eddai! Ci sono anche io!- dissi sorridendogli.
-Si è vero!- disse e mangiucchiò la sua briosce.
-Hey piccioncini.. Uno di voi ha visto Jude?- chiese Callie.
-No..- dissi trattenendo la rabbia.
-Vado a vedere.- dissi alzandomi dalla sedia, sempre ripetendomi.. Callie è un essere umano, non puoi ucciderla, perché poi vai in prigione.. E chi insegna ad Axel?
Sali svelta la scalinata.
Bussai alla porta che sapevo essere la camera di Jude.
Nessuna risposta.
Entrai speranzosa di non trovarvi nulla di.. Disgustoso o semi-nudo.
Jude era coperto fino alla fronte dalle coperte.
-Jude?- dissi avvicinandomi-
-Mhh..- era forse un sussurro?
-Jude?- richiesi avvicinandomi ancora.
-Chi.. Sei?- fece tra uno sbattere di denti e l’altro.
-Lexa.. Ti senti bene?- chiesi avvicinandomi.
-Non molto..- disse lui.
Gli toccai la fronte.
-Ma Jude! Stai bollendo! Aspetta vado a prendere dell’acqua e uno straccio.- e me ne tornai di sotto.
-Hey Mark! - dissi una volta arrivata di sotto.
-Dimmi.- sorrise lui.
-Jude non è nelle condizioni di allenarsi, penso abbia preso l’influenza e..-
Una testolina dai capelli viola scuri, e degli occhiali in testa rossi, m’interruppe.
-E come sta?- chiese Celia.. Uscendo dalla cucina.. Poteva anche tornarci.
-Se tu mi avessi lascito finire magari ti avrei anche detto come sta..- dissi io con il sangue che ribolliva.
-Dobbiamo preparare degli stracci puliti e dell’acqua.- disse lei tornando in cucina. Io la seguii.
-Lo stavo per fare!- dissi sbattendo la porta dietro di me.
-Si ma ora lo faccio io!- disse preparando una ciotolona e riempiendola d’acqua.
-E perché?- chiesi incrociando le braccia
-Perché sono sua sorella.- disse lei alzando a fatica il contenitore d’acqua.
Mi guardò come per dirmi, mi dai una mano?
-Arrangiati!- dissi uscendo e andando in saletta.
-Io vado a correre. Ci vediamo per l’allenamento.- dissi uscendo di li.
Odiavo quella ragazzina.. Ma chi si credeva. Anche io ero responsabile, certo non ero sua sorella.. Ma ero una sua amica.
Caddi pesantemente a terra dopo uno sgambetto.
-Ma che diamine..- dissi voltandomi in dietro.
-Scusami.- disse Xavier porgendomi una mano.
Accettai e lui mi aiutò ad alzarmi.
-Sembri di fretta.. Tutto bene?- chiese una volta che fui in piedi.
-Si. A dopo.- e ripresi a correre.
Arrivai a quella specie di raduna con la casetta e la superai. Andai avanti per diversi metri ancora. Se non chilometri.
Poi tornai in dietro. Quando arrivai avevano già iniziato ad allenarsi. Cavolo, Axel sarà arrabbiatissimo.
-Allora iniziamo?- chiese appena arrivai.
-Si, scusami per il ritardo.- dissi sincera,
-Nessun problema, ma non farlo più, non ho tempo da perdere.-
-Si.-
Iniziammo. Iniziai io a dire la verità, gli spiegai il vero compito del difensore.
-Il fatto e che tutti criticano il difensore quando un attaccante lo scarta, ma non è cosi facile. Noi sappiamo che dobbiamo bloccare la porta a tutti i costi, ci mettiamo tanto sforzo, alla fine sappiamo che il difensore della porta, quello vero e proprio, è il portiere, ma sappiamo che lui la palla la salva alla fine. Noi dobbiamo impedirlo.-
Insegnare le basi ad Axel era semplice, capiva tutto al volo. Ora però toccava me.
-No Lexa. Mi devi scartare, non devi girarti.- disse Axel per la millesima volta.
-Si scusami.- ci riprovammo e alla fine ci riuscii.
-Dai non è andata tanto male.- dissi ridendo.
-No, siamo a buon punto.- fece sorridendo.
Era ora di pranzo.. E poi ci sarebbe stato un po’ di riposo, fino alle 14.00
-Allora com’è andata?- chiese Callie cingendomi le spalle.
-Come vuoi che sia andata? Te piuttosto?- chiesi sedendomi al mio posto.
-Bene, Nathan impara in fretta e la sua velocità lo aiuta molto.. E anche io a detto che non me la cavo male.- disse sorridendo.
-Dai dobe, siediti che si mangia.- dissi guardando la sedia vuota vicino a me. Jude doveva stare ancora male.. Sarei potuta andare a vedere.. No, non ci sarei andata.
Celia si stava prendendo cura del suo fratellone.. Hahah.. Io mi sarei mangiata un buon pasto caldo e poi mi sarei data una lavata, per togliere questa sabbia. Che s’intrufolava ovunque.
C’era pasta asciutta e pesce. Niente male. Poi c’erano anche delle verdure.. Zucchine.. Ma le avrei lasciate perdere. Io le ignoravo mentre Callie ci si fiondava dentro.
Finito di mangiare, andai, come stabilito da me e dal mio cervello, a fare una doccia.. Ma passando davanti alla camera di Jude qualcosa mi invitò a bussare.
-Avanti.- disse la sua voce, debole.. Probabilmente per la stanchezza.
Apri piano la porta.
-Ciao Jude. Come stai?- chiesi chiudendomi la porta alle spalle.
Era ancora sotto il piumone e respirava pesantemente.
-Meglio, grazie.- disse lui.
-Senti.. Quegli occhiali faresti meglio a toglierli. Dissi aiutandolo a sfilarseli.
Cambiai lo straccio che aveva intesta. Era quasi asciutto.
-Come va l’allenamento speciale?- chiese lui.
-Alla grande, Axel è un bravo maestro, e nemmeno io me la cavo male, però adesso riposati, cosi per domani sarai pronto per l’allenamento.- dissi e uscii dalla camera.
Andai a farmi una doccia. Rilassante, e sentii tutta la sabbia che si staccava dal mio corpo appiccicoso di sudore, per disperdersi nel tubo di scarico della doccia.
Uscii di li e mi asciugai i capelli, li legai e mi misi la divisa pulita, mente mettevo da lavare quella sudicia.
Ne avevamo 3 per allenarci e 2 per le partite importanti..
Scesi di sotto dove, a quanto pare, tutti avevano avuto l’idea di farsi una doccia.
Andai in cucina.
-Celia?- chiesi entrando.
-Ciao Lexa, dimmi hai bisogno?- disse lei sorridendomi.
Se non la odiassi cosi tanto.. Magari potrei anche andarci d’accordo.. Peccato che però la detesto!
-L’acqua per bagnare lo straccio a Jude va cambiata.- dissi uscendo.
-Grazie.- disse lei in un sussurro precipitandosi di sopra.
Callie stava tranquillamente conversando con Nathan delle basi dell’attacco.
Io le lanciavo occhiate nervose.. Speriamo che non faccia stupidate…
 

 
 
 
(Speriamo che Callie non combini cavolate … NdaLexa *preoccupata*)
Alla prossima, ciauuuuuuuuuuu 

  
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