Apro gli occhi dopo che il continuo canto di
diversi uccelli mi hanno svegliato. Il sole è già alto in cielo quindi mi
preoccupo “Perchè non mi hanno svegliato? Avevo del lavoro da svolgere!” mi
vesto in fretta, non faccio nemmeno colazione e mi catapulto fuori casa –Buondì
Ryna- mi dice Moddyn dalla cima del carro che sta guidando verso il recinto che
circonda la fattoria –Bella giornata vero?-.
In un batter d’occhio sono sul carro fulminandolo con lo sguardo –“Buondì” cosa?
Ma hai visto che è tardi o no?-
-Si certo, ma dormivi così bene...- sbuffo e smonto prima che esca dalla
recinzione-Io devo andare a prendere un po’ di fieno dai vicini, tu non muoverti
perchè potrebbero arrivare qualcuno da Hobbiville a prendersi latte a roba
varia-
-Come?- chiedo sbalordita –E lo fai fare a me?-
-Si certo, io ho altro da fare ora non vedi?- mi dice semplicemente prima di
spronare il pony e continuare per la sua strada.
Ogni volta che c’era la vendita dei nostri prodotti mi hanno sempre tenuta
lontana e dicevano che sarebbero morti piuttosto che lasciare a me fare una cosa
del genere... “Vabbè, facciamo attenzione e mettiamoci al lavoro. Sbrigherò
qualcosa nella stalla tanto chi vuoi che venga così tardi a prendersi latte e
derivati?” penso.
Prendo il nostro secondo pony (sono tutte due delle femmine) e lo porto fuori
per liberarla un po’... è lei ad essere incinta e non deve stare troppo chiusa
nella sua stalla. Mi metto a giocare un po’ con lei rincorrendola e lasciando
che lei mi rincorra. Adoro gli animali... mi piace stare in loro compagnia “Il
mio futuro marito dovrà adorarli come me” e mi viene subito in mente l’Hobbit
del giorno prima. Arrossisco –Che sciocca che sono! Stupida!- mi dico
schiaffeggiandomi “Che inutili pensieri, meglio darsi da fare a pulire un po’ il
pony” ma proprio in quel momento sento qualcuno chiamare –Ehi di casa! C’è
nessuno?!-
-Eccomi!- rispondo. Faccio cenno all’animale di seguirmi e a lenti passi esegue
il mio ordine mentre io invece corro all’entrata di casa. Mi alzo un po’ la
gonna per passare sul vialetto di ghiaia che porta all’enrtrata centrale, i
sassi scottano!
Finalmente arrivo sotto uno dei due alberi davanti casa, sotto uno di essi sta
il cliente per ripararsi dai prepotenti raggi del sole. Alzo lo sguardo e
rimando paralizzata. Il mio cuore fa un battito in meno –Buon giorno!- mi dice
lui
-‘giorno- balbetto abbassando gli occhi da quella splendida figura
-Anche tu sei qui per comprare qualcosa?- alzo velocemente lo sguardo rimanendo
un attimo spiazzata dalla sua domanda
-No... no, no io lavoro qui, cioè... ci vivo, è casa mia- spiego balbettando
-Davvero?-
-Si- dico
-Ma come? Sono anni che vengo qui e non ti ho mai incontrato!-
-I miei fratelli non mi fanno mai fare la vendita e non vogliono nemmeno che
gironzoli quando succede, forse è per questo che non mi avete mai visto- spiego
senza guardarlo in volto
-E perchè mai? Sei così pericolosa?- ride divertito
-No, no... quando ero piccola potevo vendere, ma poi un giorno mi hanno
raggirata e da allora non posso più farlo-. So bene che la cosa è buffa e che
dovrei ridere con lui, lo farei se non fosse che il credere di aver appena fatto
una figura memorabile mi blocca con gli occhi a terra silenziosa. Vedendo che
non mi diverto come lui smettere di ridere e tossisce leggermente –Mi spiace...-
dice a bassa voce
-Non ti preoccupare è normale ridere sono io che oggi non sto bene e sono
triste- cerco di dare una spiegazione plausibile. Gli chiedo cosa vuole e dopo
averlo preso dal magazzino glielo porgo, lui mi da i soldi, li conto, sembrano
giusti –Allora questa sera c’è la festa giù al paese- mi dice mentre lo
accompagno verso l’uscita del cortile –Ma se stai male non potrai venire-
-No!- esclamo di colpo, mi guarda stupito e mi mordo il labbro per questa mia
uscita improvvisa –Voglio dire che non starò male, mi riprenderò presto quindi
questa sera verrò. Può dire a suo cugino che ci sarò- mi correggo velocemente
-Non ti preoccupare- mi dice mentre si allontana –Ero io che temevo non venissi,
non mio cugino-.
Mi batte il cuore come se fosse un tamburo. Sto camminando insieme a Soim, mio
fratello maggiore, verso la festa per l’inizio della primavera di Hobbiville. La
festa è iniziata da pochissimo i primi fuochi si alzano scoppiettando in cielo.
Saluto mio fratello e raggiungo Colyan –Eccoti!- mi dice raggiante –Credevo che
non arrivassi più!-
-Sono appena arrivata e non è affatto tardi, non farmi passare per una
ritardataria!- le dico fingendomi offesa, poi scoppiamo a ridere. A noi si
aggiungono anche altre amiche, poi Colyan ci giuda tutte sottouno degli alberi
della radura dove è stata allestita la festa. Lì ci aspetta Pipino e tutti i
suoi amici. Siamo una bella compagnia e sorrido contenta di vedere Colyan
sorridere felice. L’anno scorso aveva avuto dei gravi problemi oltre che di
salute anche familiari ed è quindi tanto tempo che non la vedo così raggiante.
Cerco con lo sguardo Frodo, il cuore batte forte perché so di non avrei la più
pallida idea di cosa dirgli se ci dovessimo parlare. Quando lo vedo faccio per
sorridergli, perché anche lui mi ha notato, solo che tre hobbit con le braccia
cariche di fiori mi tagliano la strada passandomi davanti e lo circondano.
Distratto da loro non mi guarda più e invece parla impacciato alle tre che lo
hanno circondato. Gli stanno regalando tutti i fiori che hanno. Le osservo bene…
hanno dei vestiti bellissimi oltre che essere davvero molto belle… le conosco,
sono Ysaeka Deepdelver, Rowan Brownlock e Aldarida Muddyfoot le figlie di tre
delle famiglie più in vista di Hobbiville, non posso sperare di avere nemmeno
mezza chance contro di loro. Se le osservo mi sento così piccola ed
insignificante: intanto loro sono più grandi di me, hanno dei vestiti più belli
perché se li possono permettere e soprattutto sono più carine di me. Mi vien
quasi da piangere –Ryna, tutto ok?- mi chiede Pipino avvicinandosi e sedendosi
sulla panchina di fianco a me. Mi spavento un poco poi però gli sorrido cercando
di nascondere il luccichio delle lacrime nei miei occhi –SI certo, bella festa
vero?-
-Meravigliosa! Vedo poi che Frodo si sta divertendo più di tutti- ridacchia
furbescamente –Beato lui, è uno degli Hobbit che le ragazze più sperano di avere
per se- sospira un poco malinconico, ma sorride lo stesso
-Oh ma anche voi non siete da meno!- cerco di tirarlo su
-Davvero?- mi chiede sbarrando gli occhi
-Ma certo!- esclamò sorridendogli per sottolineare ciò che dico –Non dovrebbe
nemmeno averne il più piccolo dubbio messer Tuc!-. Mi guarda e sembra quasi che
stia per scoppiare a piangere –Graaazieee!!- mi stinge una mano fingendo di
piangerci sopra, scoppio a ridere poi lui si alza di scatto in piedi –Per
ringraziarla dei suoi complimenti signorina, la invito a ballare con me- e
tenendomi ancora per man fa un inchino mi trascina in pista.
-Frodo!- lo chiama Colyan
-Colyan… sei tu per fortuna- sospira lui –Pensavo fosse un’altra di quelle tre
che tornava indietro-
-E’ stata dura staccarsele di torno vero?- ridacchia la mia amica -Ysaeka, Rowan
e Aldarida sono davvero insopportabili, forse l’unica che si salva è Ysaeka solo
perché ha un faccino carino e sembra che si faccia trascinare dalle altre due-
-So che tu le conosci bene-
-Si, ma solamente perché siamo coetanee e perché Rosie ha sempre da fare alla
locanda e Ryna sta sempre dietro alla sua fattoria e alle sue fantasticherie!-
-Ah, ah!! Da come la descrivi sembra che Ryna sia una scansafatiche sognatrice-
rise lui
-Per certi versi è vero, però non è una scansafatiche! Ani, lavora molto sennò
la vedrei più spesso, però molte volte la vedi a guardare nel vuoto tutta
sorridente o a gironzolare per la foresta da sola canticchiando spensierata…
vorrei tanto sapere cosa le passa per la testa- fa una pausa –Comunque mi pare
che questa sera abbia i piedi a terra, infatti vedo che si sta divertendo molto
con tuo cugino, magari i tipi come lui sono perfetti per lei-
-le piacciono Hobbit come Pip?-
-Non le ho mai fatto domande del genere, però sono sicura di una cosa- dice
alzandosi dal prato sotto l’albero dove sta seduto Frodo –Prima ha guardato le
tue tre spasimanti venirti incontro e stava per piangere-.
Chiedo a Pipino un momento di riposo e mi siedo sulla panca con la tesa che
ancora mi gira. Alzo lo sguardo e noto che Rosie sta camminando verso di me, mi
alzo subito e le corro incontro –Rosie! Sei arrivata finalmente!-
-Ryna… ciao- ci abbracciamo –Ho visto che ti divertivi molto con il giovane
Peregrino Tuc-
-Si, è davvero simpatico sai? Non credevo che colui che aveva rischiato di
uccidermi da bambina potesse rivelarsi così divertente- sorrido
-Hai già parlato con Frodo?- mi chiede di colpo, spalanco gli occhi e non dico
nulla –Ah, ah!! Non fare la sorpresa, non mi ci è voluto molto a capire che ti
interessa, ieri non hai fatto altro che parlare di lui-. Arrossisco e guardo a
terra imbarazzata –Si capiva così tanto?- chiedo
-Direi di si Ryna, direi di si- ride
-Tu invece? Hai già visto dov’è il giovane dei Gamgee?-. In quel momento smette
di ridere e arrossisce anche lei, poi mi mette una mano sulla testa –Ehi
piccolina! Non fare queste domande a chi è più grande di te, non devi mettermi
in imbarazzo- dice scherzosa per togliersi d’impaccio
-Dai Rosie, non sono una bambina! Lo dicevo per te no?!- sbuffo
-Ma si, ma si… comunque stavo venendo da te giusto per chiederti se l’avevi
visto- mi dice imbarazzata e guardandosi intorno
-Sai bene che io non so nemmeno come sia fatto, ma ti do un consiglio: molti mi
hanno parlato di lui e se ciò che dicono è la verità allora guarda tra la ente
seduta ai tavoli, sarà lì solo soletto a cercarti con gli occhi- rido e le
faccio l’occhiolino
-Come? Ma dai piantala!- e si allontana in fretta. Rimango da sola a ridere per
il suo atteggiamento imbarazzato “E dire che lo sano tutti che si amano a
vicenda, ma non se ne accorgono nemmeno!”.
Mi giro per andare a sedermi ad un tavolo e incontro il suo sguardo… mi sorride,
ma non riesco a fare altrettanto quindi mi limito a fare un cenno inchinandomi
un poco. Lui mi fa segno di raggiungerlo e, non senza un certo timore, mi
avvicino sedendomi al suo fianco sotto l’albero –Ti stai divertendo?- mi chiede
sorridente
-Si grazie, e voi?-
-Anch’io, ma cosa ne diresti se almeno sta sera ci dessimo del tu?- mi scuso e
poi rimango in silenzio –Come balla mio cugino?- mi chiede per iniziare un
discorso. Io non lo sto minimamente guardando, rimango immobile di fianco a lui,
come paralizzata e guardo i lembi della gonna –Se la cava abbastanza bene, ma
direi che è migliore nel far ridere- spiego, mentre lui inizia a ridere
-Hai ragione, Pipino è proprio così! Dovresti vederlo insieme a Merry quante ne
combina, oggi però lui arriverà un po’ in ritardo. Se lo conosco bene avrà in
mente qualche sorpresa-
-So già cosa possono combinare se sono insieme, l’ho imparato a mie spese-
balbetto
-A si? E come? Credevo non li conoscesti-
-Il fatto è che quando ero piccola venni trascinata da Colyan ad un falò vicino
al fiume. Non conosce nessuno e stessi da una parte in silenzio per tutta la
serata, poi però mentre gli altri giocavano Meriadoc e Peregrino stavano
correndo insieme e venendomi addosso mi hanno scaraventato nel fiume-
-Ah, ah, ah!! Davvero? Allora non sono proprio cambiati da quei tempi, ora fanno
cose ben peggiori!- ride mentre io sospiro
–Non ci trovo nulla da ridere!- gli dico finalmente guardandolo, ma il mio
sguardo è serio. Lui si ferma mi guarda un poco poi scoppia di nuovo in una
grossa risata stavolta seguito anche da me -Per poco non morivo affogata! Da
brava abitante i Hobbiville non sopporto l’acqua e quindi non so nuotare, ma uno
degli invitati mi salvò- concludo
-Come?- chiede Frodo diventando serio di colpo
-P… perché quella faccia, preferivi che annegassi?- chiedo
-No, no… non è questo, il fatto è che… avevi le trecce quel giorno?-
-Le trecce?- chiedo stupita –Non so… è successo così tanto tempo fa. Però è
possibile, perché?-.
Mi sorride, un bel sorriso: aperto, cordiale, gioioso –Allora è probabile che a
salvarti fossi stato io… che coincidenza vero?- aggiunge poi vedendo che non
dico nulla. Il fatto mi ha lasciato a bocca aperta, se fossi normale gli avrei
subito espresso la mia sorpresa per le coincidenze e lo avrei scherzosamente
ringraziato, ma il fatto che proprio lui sia quello che mi abbia salvato e che
io mi sia probabilmente innamorata di lui non mi fa dire nulla –Ecco Merry!-
esclama poi rompendo il silenzio
-Buona sera Frodo!- dice il nuovo arrivato, somiglia a Samvise Gamgee, ma è più
magro e i lineamenti del viso sono più marcati –Buona sera signorina!- mi dice,
io rispondo con un cenno del capo –Vedo che ti sei già trovato una buona
compagna!- esclama guardando Frodo –Almeno questa sera non dovrò trovartela io!
Forza, venite tutti e due e rimanete insieme!-.
Ci guardiamo un attimo imbarazzati –Che si fa?- mi chiede lui
-Sarebbe scortese rifiutare un invito- dico alzandomi in piedi –Quindi io vado-.
La festa sta pian piano scemando. Molti si dirigono verso casa mentre altri,
soprattutto i più giovani, si fermano per sedersi e continuare a parlare. Io e
Frodo lasciamo la pista da ballo in preda ad un attacco isterico di risate e ci
buttiamo a terra di nuovo sotto all’albero senza riuscire a fermarci.
Rosie è seduta qualche metro più in là insieme ad un’altra persona. Smetto di
ridere perchè mi pare di conoscerla. Frodo trattiene le risa –Cosa succede?- mi
chiede
-Io quello lo conosco-
-Davvero?- mi chiede stupito –Conosci Sam?-
-Come? Allora è quello il tanto sospirato Samvise Gamgee!-
-“sospirato”? Non dirmi che ti piace!- ridacchia Frodo
-No non a me! Rosie ha una cotta per lui, non fa altro che parlare di questo
Samvise, finalmente ho capito chi è!- sono felice perchè almeno se Rosie si
sposerà potrò andare a casa sua per rotolarmi nel suo giardino senza infastidire
nessun’altro. –Come fai a conoscerlo?- mi chiede Frodo. Rimango in silenzio a
pensare ad una risposta: se gli parlo del giardino mi prenderà per matta e quel
punto non vorrà più parlarmi –Non è che lo conosco, ma ci siamo incrociati
qualche volta- dico vaga
-Frodo!- una voce lo chiama, sono Merry e Pipino che ci raggiungono e si siedono
con noi –Allora, vi è piaciuta la sorpresa?- chiede il primo
-Certo Merry, l’idea di far fare pazzie in coppia era favolosa- disse ironico
Frodo, io rido divertita
-E lei cosa ne pensa... ehm... non so il suo nome-
-Ryna Rumbe- rispondo
-Ma non sarai la figlia di Soim Rumbe?!- esclama Merry
-No, la sorella. I miei fratelli non si sono ancora sposati e poi anche se Soim
lo fosse non crede sarei troppo cresciuta per essere sua figlia?-
-Hai ragione, non ci avevo pensato- ammette
-Quando mai lo fai?- chiede ridendo Frodo –Forza ragazzi iniziate a salutare che
è ora per voi di mettervi in cammino-
-Ma come!- dice Pipino –Non ci ospiti a casa tua sta sera?! Almeno potremmo
rimanere un po’ e non fare il viaggio fino a Buckburgo di notte-
-Ma cosa fate? Vi auto invitate? E poi sapete bene che non vivo da solo, ma con
mio zio non posso far venire e andare la gente come voglio!-
-Però hanno ragione anche loro- mi intrometto –Non è prudente fare il viaggio da
qui fin quasi dall’altra parte della Contea a piedi e con il buio della notte-.
Mi guarda sorpreso del mio interessamento, mentre invece i due cugini mi
affiancano pregandolo di ospitarli e sottolineando il fatto che anch’io la penso
come loro –E va bene! Ma solo per questa notte! La prossima volta vi mettete in
marcia prima capito?-
-EVVIVA!!! GRAZIE CUGINO!!- i due saltellano allegramente –Bene- dice Meriadoc
–Andiamo allora, così avvertiamo tuo zio: i miei omaggi- mi saluta con un
inchino e trotterella via, Pipino lo segue dopo averlo imitato. Io trattengo a
stento le risate –Saluta la tua bella che andiamo a casa!- urlano poi mentre si
allontanano spensierati
-Mi dispiace che siano così scortesi- mi dice
-No figurati, sono buffi e mi piacciono molto- gli dico –Semmai sei tu che devi
scusare me, mi sono intromessa in un discorso che non mi riguardava-
-Invece sai cosa ti dico?- sorride –Mi ha fatto molto piacere perchè si inizia
ad essere amici proprio quando non si ha sempre bisogno dell’autorizzazione
dell’altro per impicciarsi- si alza e mi aiuta. Quindi ci dirigiamo verso la
strada, vedo che lì Pipino e Merry stanno parlando animatamente con Colyan
mentre dall’altra parte del passaggio Soim mi aspetta –Grazie mille per la
splendida serata- gli dico, vorrei tirar fuori delle parole più carine, qualcosa
che possa colpirlo, qualcosa che gli lanci un segnale circa quello che provo. E
queste parole ce le ho, ma non riesco a trovare il coraggio, so che non avrò
molte occasioni per dire cose del genere, ma non so come fare ho paura della sua
reazione –Però è stata...- ho appena deciso di provare a dire qualcosa quando le
tre ochette che gli si erano appiccicate all’inizio della serata si mettono tra
me e lui e lo sommergono di commenti sulla serata. Rimango con la bocca mezzo
aperta, con la frase che avevo pensato sul bordo delle labbra, ma scivola via...
portata lontano da un fresco venticello serale –Ryna, è ora di andare- sento la
voce di mio fratello dietro di me. Per gli ultimi due secondi guardo lo
splendido viso dell’Hobbit, ma le tre hanno completamente assorbito la sua
attenzione e non mi guarda più –Eccomi- mi allontano senza nemmeno riuscire a
salutarlo.