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Autore: Hika86    02/03/2006    4 recensioni
nella pace di un belissimo giardino sbocciano i fiori e gli amori più meravigliosi.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Frodo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C’è una casa del paese vicino che mi piace molto: ha la porta rotonda, come tante è vero, però mi piacciono tanto anche gli scalini che portano ad essa, circondati dal muschio, ma non invasi da esso. Questa casa ha un giardino molto bello, so che però non se ne occupa il padrone, ma ha un giardiniere “Devono essere davvero fortunati gli abitanti di qui. Vorrei avercelo io un giardino bello quanto questo” è un po’ che sto osservando quella piccola fetta di paradiso che sta dall’altra parte della staccionata, mi sono incantata a guardare i fiori multicolori che sono sbocciati quest’anno tra quell’erba –Cercate qualcuno?- mi chiede una voce, mi volto un poco spaventata, non mi ero accorta del fatto che qualcuno si stesse avvicinando. Guardo il mio interlocutore, un Hobbit ben piantato dal viso benevolo e il sorriso rilassato –No signore- rispondo timida –Nessuno signore-
-Allora come mai sono alcuni minuti che vi siete fermata in mezzo alla strada a guardare quella casa?-
-Oh beh io- “Mi ha visto.. forse abita qui vicino… che figura!” –Non… non si può osservare una casa?- chiedo, sono sempre dannatamente timida e mi fanno paura un po’ tutti
-No, non dico questo- si affretta dirmi –Comunque sia i signori Baggins non sono in casa adesso, torneranno verso sera. Ha un messaggio da lasciarmi, glielo riferirò-
-Voi abitate lì?- chiedo indicando la casa tanto ammirata
-No, no.. magari! Io sono il loro vicino nonché loro giardiniere-. Spalanco gli occhi e lo guardo meglio, in effetti ha gli abiti tutti sporchi di terra e tra le mani porta un annaffiatoio –Allora? Vuoi lasciar detto qualcosa?-
-No io non li conosco i signori che abitano qui- spiego ancora stupita –Però complimenti lo stesso per il bellissimo giardino- dico allontanandomi in fretta. Prendo velocemente la strada di casa camminando di buon passo visto che è già il tramonto e non sono di queste parti.
Vivo in una piccola fattoria fuori Hobbiville con i miei tre fratelli più grandi, loro sono già maggiorenni mentre io sono la più piccola di tutti, ho ancora 23 anni!
-Ryna! È tardi! Come mai sei a casa a quest’ora?- mi chiede il mio fratello di mezzo
-Scusa Meroim, ho perso del tempo lungo la strada perché ho visto una farfalla molto bella- mentii
-Sempre appresso agli animali tu, uno di questi giorni ti perderai seguendone uno e come faremo a ritrovarti chi lo sa!- sospira, poi però mi sorride –Sei nata nel posto giusto però, la nostra fattoria!- mi scompiglia i capelli e entriamo insieme in casa.
Prima di cena vado in camera a cambiarmi e mi metto subito il pigiama, il vestito l’ho tenuto tutto il giorno addosso e si è sporcato.
Mentre mi pettino i lunghi riccioli biondi non posso fare a meno di pensare a quella casa e a quello splendido giardino “A volte vorrei vivere in un posto come quello invece che in una fattoria, ma poi mi pento subito del mio pensiero perché in realtà voglio molto bene a tutti gli animali che abbiamo qui e viviamo felici… certo che sono stata un vera sciocca a starmene lì imbambolata ad osservare quel giardino per minuti… che scema!” penso, senza tener conto che sono settimane che faccio la stessa cosa. Scendo finalmente in sala –Buona sera!- Dico ai miei tre fratelli che sono tutti lì: uno apparecchiando, l’altro piegato su delle carte e uno che arriva in questo momento dalla cucina con il cibo in mano –Buona sera!- mi dice uno di loro alzando lo sguardo dalle sue scartoffie
-Cosa studi ancora Soim?-
-Un comunicato dal comune di Hobbiville… ah! Oggi è passata una tua amica e ti ha lasciato questo biglietto visto che non ti ha trovato in casa- mi porge una piccola busta
-Forza che la cena è servita!- esclama allegro Moddyn. Mi metto il biglietto in tasca perché nulla è più importante dell’assaggiare i suoi piatti, è il minore dei tre ed è abilissimo in cucina. Ultimamente stiamo pensando di aprire una locanda vicina alla fattoria perché i guadagni della vendita dei prodotti che produciamo dai nostri animali iniziano ad essere insufficienti per mantenere noi e la fattoria.
Questa è la mia famiglia io, Ryna, e i miei tre fratelli, Soim, Meroim e Moddyn (in ordine decrescente!).
-Aaaah- sospira Meroim –Ryna diventa sempre più bella, come faremo quando si troverà marito?-
-Vorrai scherzare!- ribatte Moddyn –Il marito lavorerà qui con noi quindi lei non se ne andrà comunque costui dovrà superare prove durissime prima di poter essere lo sposo di Ryna!-
-Io non lascio andar via mia sorella così, rimarrà sempre con noi!-
-Giusto! Facciamo prima così! È più semplice!-. Soim fulmina i due con gli occhi –Vediamo di non dire idiozie a tavola- dice severo –Ryna quando sarà maggiorenne sarà libera di fare ciò che vuole e noi non potremo impedirle di andarsene, il suo futuro sposo poi non fa parte della nostra famiglia, chiunque egli sia, quindi non possiamo costringerlo a lavorare qui-
-Cosa dici Soim?! La lasci andar via così?- sbraita Meroim –Non sono d’accordo con te!-
-E per chi cucinerò allora i miei pranzetti… me misero, me tapino… rimarrò un cuoco senza ispirazione!- si dispera Moddyn
-E noi non siamo nessuno?- chiese Soim. Io scoppio a ridere che per poco non sputo tutta l’acqua –Ah, ah, ah!!! Ma dai ragazzi, lo sapete bene che non vi abbandonerei mai! E poi se mi sposerò potrei sempre aprire quella famosa locanda e dar vita al nostro sogno, così Moddyn avrebbe qualcuno per cui cucinare, no?-
-Ooooh… sorella grazie infinite!!- mi dice mentre gli vengono le lacrime agli occhi. Cosa mi divertirebbe nella mia vita se non i miei sempre-felici fratelli?

Carissima Ryna
Sono passata da casa tua oggi, ma non ti ho trovata quindi ti lascio questo bigliettino.
Non so se tra le scartoffie di tuo fratello Soim c’è anche l’invito alla festa che si terrà in paese per l’inizio della primavera, ma qui da noi è arrivato, solo che io non ho voglia di andare da sola con quella smorfiosa di mia sorella quindi mi chiedevo se non ti andava di venire con me… cosa ne dici?
La festa si terrà dopodomani sera, so che è tardi per dirtelo, ma è anche colpa del municipio che ha mandato gli inviti in ritardo!
Spero in una tua risposta positiva, magari ci si vede domani in paese davanti alla Locanda del Drago Verde ok?
Saluti
Colyan Leatherleaf

“La festa della primavera! Me n’ero totalmente dimenticata! L’invito è arrivato ieri, ma non ne ho parlato con nessuno… domani le spiegherò tutto” ripongo il biglietto della mia amica sul mio comodino e mi metto a dormire “Domani dovrò camminare di nuovo fino a Hobbiville… là c’è quella casa…”.

Il mattino dopo sono di nuovo in pista e prima che il sole sia troppo alto nel cielo sono arrivata alla locanda –Ehi Ryna!- sento una voce che mi chiama da dentro la locanda, poi una giovane si affaccia alla porta e mi guarda mentre si ferma sui gradini di entrata –Buon giorno è un po’ che non ci vediamo noi due!-
-Rosie! Hai ragione perdonami! Ma in questi ultimi tempi abbiamo avuto dei piccoli problemi alla fattoria e non ho avuto tempo libero per venire a far due chiacchiere con te, scusami- la guardò con gli occhioni teneri
-Ma si dai, non fare così che mi fai sentire in colpa, il mio non era un rimprovero! Dentro c’è Colyan che ti aspettava, te la vado a chiamare- rientra ed esce poco dopo parlando con la mia amica
-Ryna! Sei in ritardo- mi intima
-Coly, non farmi la predica, lo sai bene com’è la strada per venire dalla fattoria a qui!- sbuffo
-Ma si, ma si... scherzavo io. Rosie non puoi proprio venire con noi?- chiese Colyan un po’ intristita
-No ragazze, devo darmi da fare qui alla locanda, però potrei chiedervi un favore? Avrei bisogno di un po’ di pane, se in paese potete prendermene un po’ mi fareste un gran favore-
-Subito!- esclamiamo in coro poi la salutiamo e ci dirigiamo in centro paese.
Quando arriviamo in piazza c’è già tantissima gente e tra i vari saluti incominciamo a parlare –Hai visto com’era allegra Rosie?- mi chiede Colyan
-Si certo, come al solito del resto!- sorrido ad un conoscente
-No, credo che tu non abbia notato quella strada luce che aveva negli occhi-
-No davvero- la guardo sorpresa –Non ho notato nulla-
-Pare che ieri sera il giovane Gamgee sia stato alla locanda e che i due abbiamo parlato fino a tardi-
-Si e allora?- chiedo sorridendo di nuovo ad un’altra persona che conosco
-Ma come allora!- esclama, poi abbassa la voce facendo un mezzo inchino alla stessa persona –Non dirmi che non hai mai sospettato nulla di loro due… lo sanno tutti che il giovane Samvise Gamgee sono anni che è cotto di Rosie e lei se n’è accorta solo da qualche giorno, noi due sappiamo bene del suo amore segreto che non ha mai raccontato a nessuno.. che sia proprio Gamgee?- mi chiede sorridendo maliziosa
-Ah si?- chiedo allibita –Non me n’ero accorta!-. La mia amica si copre il viso con la mano in segno di disperazione –Sei così ingenua Ryna!-
-Piuttosto, cosa mi dici della festa? Ho letto il tuo biglietto a noi era arrivato l’invito, ma mi sono totalmente dimenticata di parlartene perchè ero presa da tutt’altro!-
-Ti credo, tu sei sempre dietro alla vostra fattoria e lavori sempre! È un vero miracolo che tu sia qui oggi! È raro incontrarsi te ed io.
Comunque sia, l’altro giorno ho parlato con Pipino-
-Chi? Quel tuo amico d’infanzia? Santo cielo… se c’è lui di mezzo stiamo sicure che c’è qualcosa che andrà storto! Ricordi quando da piccole aveva invitato un po’ di amici a fare una cena intorno al fuoco lungo il fiume? Già eravamo terrorizzate, poi io sono anche caduta in acqua!-
-Ma poi ti hanno salvato! E poi non vuol dire nulla, ora è cresciuto e non è più così irresponsabile!-
-Vedremo, dicevi?-
-Beh lui ha pensato di ritrovarci alla festa in un gruppo di giovani, pensa che noia se ognuno di noi sta da una parte con la sua famiglia senza avere il coraggio o l’occasione di avvicinarsi a nessun’altro!-.
Guardo la mia amica perplessa, poi mi fermo per compare il pane per Rosie, mentre lo pago sento che Colyan si è messa a parlare con qualcuno appena arrivato -Grazie signora- dico alla venditrice
-Di nulla Ryna- ci conosciamo –Dimmi: come stanno i tuoi fratelli?-
-Bene signora!- rispondo sorridendo
-E il piccolo Moddyn? Sono due settimane che manca a casa nostra, sai che abbiamo molto bisogno di lui, ha qualcosa che non va?-
-No signora, ma ultimamente abbiamo avuto grossi problemi in fattoria con alcuni animali e quindi gli abbiamo chiesto di rimanere con noi a darci una mano-
-Eh si capisco… del resto è quasi iniziata la primavera e per gli animali è tempo di accoppiamenti! Qualche capra promette bene?-
-Non ancora, ma abbiamo unito il nostro pony femmina con quello del vicino e sembra che stia andando tutto per il bene. Ho sempre sognato un puledrino!-
-Ryna, hai finito?- sento Colyan che mi chiama
-Aaaah… Ryna come cresci velocemente! Sei proprio diventata una giovane bellissima! Ancora mi ricordo la piccola dei Rumbe con quegli occhiettini curiosi e quei riccioloni chiari, quasi bianchi- le sorrido “Che tenera la signora Spinner!”
-Ora devo andare, comunque Moddyn tornerà molto probabilmente dopo la festa. Arrivederci!- la saluto e mi giro. Vedo che la mia amica si è allontanata, sta parlando con qualcuno e mentre la raggiungo metto a posto la pagnotta appena presa nella borsa di sacca.
Finalmente raggiungo Colyan –Eccoti! Perché ci hai messo così tanto?-
-Scusa, la venditrice era una nostra conoscente- le dico sorridendo timidamente, non mi piace essere ripresa davanti agli sconosciuti
-Ryna, lui è Pipino, gli ho detto che stavamo giusto parlando della sua proposta mentre venivamo qua-
-Piacere- dico –Il mio nome è Ryna-
-Molto piacere, vedo che Colyan ha sempre delle amiche molto carine. Non eri stata sempre tu a presentare Sam a Rosie?- chiede alla mia amica. Questo Pipino ha il viso simpatico, i capelli scuri e gli occhi che brillano gli danno ancora un’aria furbesca “Ho i miei dubbi sul fatto che sia cambiato” sospiro sorridendo
-Allora? Cosa ne pensate della mia idea?- chiede il giovane
-A me va bene, stavo chiedendo a Ryna se era d’accordo, allora? Cosa rispondi?-
-Ecco io…- sto per dire
-Ehi Pip!!! È un’ora che ti cerco! Eri con me e ad un tratto sei sparito!- il nuovo arrivato ci guarda –Colyan giusto?-
-Si, ti ricordi di me!-
-Certo ci incontriamo almeno una o due volte alla settimana e so il tuo nome anche se non ci parliamo spesso-
-Lei è Ryna, una mia amica- mi presenta lei. Lo guardo e lui guarda me.
Per un attimo sento che mi manca il respiro e il mio cuore fa un battito in meno. Il giovane Hobbit davanti a me ha i capelli ricci, scuri e scompigliati, alcune ciocche gli cadono davanti agli occhi blu come l’acqua di un lago. Per un attimo credo di aver davanti uno di quelli esseri di cui si parla tanto: gli elfi.
Ma è basso come noi quindi mi convinco che il bellissimo giovane è proprio un Hobbit come me!
Ha la pelle chiara e i tratti del viso molto morbidi –Piacere- mi dice dopo che anche lui è rimasto qualche attimo in silenzio
-P… piacere mio- riesco a balbettare mentre mi accorgo che Colyan mi osserva nascondendo agli altri la sua espressione interrogativa
-Stavo parlando alle ragazze della mia idea, ne parlavo anch’io con te: tu cosa mi dici?-
-Che vengo perché in qualcosa combinato da te qualcosa andrà storto- ride divertito, lo osservo e non posso fare ameno di arrossire –Allora tu cosa fai?- mi chiede per la terza volta in questa mattina la mia amica
-I.. io? Io si… vengo, vengo!- e come una sciocca mi trovo a pensare che se l’idea di quello scapestrato di un Tuc mi può dare la possibilità di rivedere questo giovane ci vado di sicuro!
-Andavate da qualche parte in particolare?- chiede Pipino
-No, dovevamo solo prendere una cosa per Rosie che oggi non può muoversi dalla locanda, ma ora l’abbiamo fatto- rispondo io tirando fuori tutto il mio coraggio, ma soprattutto la voce, che mi trema anche! –Allora unitevi a noi, stiamo facendo un giretto nei dintorni-
-Benissimo- esclama la mia amica “Non so se maledirla o ringraziarla dal profondo del cuore” penso “Da una porte vorrei che questa imbarazzantissima situazione finisse, dall’altra che si prolungasse per tutta la mia vita!” penso mentre seguo timidamente i miei compagni.
Pipino e Colyan si conoscono da tantissimo tempo “Una volta, quando eravamo bambini, avevano anche deciso di fidanzarsi e dopo aver riunito tutti gli amici celebrammo il loro matrimonio. Qualche giorno dopo litigarono e dovemmo riunirci ancora per fare il divorzio... che scemi che siamo stati, tutti quanti!
Ora invece circolano voci che Colyan sia innamorata di qualcuno, ma io, che sono la sua migliore amica, non ne so nulla”.
Mentre penso a tutto questo ho smesso di camminare con loro, ma sono rimasta indietro di qualche passo per osservarli bene “Comunque stanno parlando di cose che sanno solo loro e io non saprei cosa dire!” –Così ti chiami Ryna?- alzo lo sguardo e mi rendo subito conto di aver di fianco il tipo che ho appena conosciuto
-Si. Tu?- dico con voce flebile osservando la strada che i miei piedi stanno percorrendo
-Frodo. Vivi qui a Hobbiville? Non ti ho mai visto!
-No, vengo da fuori- mi sembra di essere maleducata perchè rispondo quasi a monosillabi e non mi sforzo di intavolare una discussione “Mentre lui ce la sta mettendo tutta... scusami!”. –Così verrai anche tu alla festa di domani, mi raccomando stai lontana da Pipino e da un altro di nome Merry sono molto furbi, attaccabrighe e pasticcioni-
-Ok- “Come se non li conoscessi... è stato proprio l’Hobbit qui di fronte che mi stava quasi facendo annegare anni fa”
-Li conosco bene sai? Sono miei cugini- non dico nulla “Non è una domanda, cosa dovrei dire?”.
La situazione si è fatta troppo imbarazzante, appena vedo una strada che conosco colgo subito l’occasione –Coly!- la chiamo –Io devo andare! Quando passo da Rosie te la saluto-
-Di già? Sei proprio una donna impegnata tu!-
-Arrivederci- dico agli altri due con un piccolo inchino e mi allontano di fretta “Scampato imbarazzo” sospiro “Però avrei tanto voluto chiedergli qualcosa, sapere chi era...”.
Passo dalla locanda di Rosie e mi fermo a mangiare il pranzo con lei. Per tutto il tempo mi parla della festa con gli occhi che le brillano “Rosie è davvero una gradevole compagnia... totalmente diversa da Colyan”. Visto che in realtà non ho nulla da fare mi fermo ad aiutarla alla locanda cosa che mi capita più o meno due volte a settimana. In cambio di questo aiuto a volte i miei fratelli non devono pagarsi da bere perchè il lavoro non mi viene retribuito.
È quasi il tramonto quando saluto Rosie e mi dirigo veramente verso casa. Non dovrei farlo, ma la tentazione è troppa e prendo via Saccoforino. Appena imbocco la strada mi sento già meglio e accelero per arrivare il prima possibile.
Uno dei cespugli vicini alla strada ha un ramo che scavalca la staccionata e su di esso è sbocciato uno splendido fiore azzurro chiaro che sprigiona un profumo buonissimo “Ammiro il giardiniere dell’altro giorno... è davvero bravo!”.
Mi fermo a contemplare quel fiore –Salve!- da dietro alcune foglie spunta il viso del giardiniere
-Buonasera- dico sorridendogli
-Le parlerò sinceramente- incomincia a dirmi –Anche se ieri è stata la prima volta che le ho parlato sono alcune settimane che la osservo in silenzio... sono giorni che mi chiedo perchè lei venga sempre qui al tramonto e si fermi per minuti e minuti ad osservare la casa. All’inizio pensavo che volesse qualcosa dai padroni di casa è per quello che finalmente le ho parlato, ma se mi dice che non è per questo allora che ragione ha per essere qui?- mi chiede schietto. Arrossisco “Se sono settimane che si è accorto di me ho fatto una figuraccia bella e buona!” –Nulla- dico poi –Il fatto è che la casa è molto bella e il giardino è meraviglioso- mi sembra di aver dato una risposta sciocca- Lui mi guarda in silenzio –Adoro i fiori e le piante in generale ma a casa non ne abbiamo molte, solo un orto e qualche albero- continua a stare zitto –Questo giardino è meraviglioso- cerco di concludere “E se non mi risponde me ne vado, oggi è la giornata dei silenzi imbarazzanti?”
-Oh grazie!- esclama uscendo totalmente allo scoperto del cespuglio –Sa, sono anni che mio padre se ne occupa, ma da due che invece è diventato compito mio curare questo giardino. Fa piacere sentirsi dire che il proprio lavoro è venuto bene... dubito sempre della riuscita decorosa di quello che faccio. Grazie- mi sorride allegro, io sono sempre contenta quando faccio felice qualcuno.


E' la mia prima ff sul SDA romantica. Spero che vada bene come Andata & Ritorno (che è stata la mia prima ff sul SDA, risale ad anni fa... pubblicherò anche quella su questo sito comunque quindi potrete dirmi cosa ne pensate per entrambe), giudicate voi se sono brava anche a parlare di sentimenti. ^__^

  
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