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Autore: PULLA68    18/06/2011    3 recensioni
Che cosa ha allontanto Edward da casa? Che cosa gli è successo ? Riuscirà la famiglia Cullen a trovarlo e salvarlo dal destino che lo attende??
In una FF ambientata dopo BD, soltanto leggendo troverete le risposte alle domande e soltanto l'amore sarà la soluzione a questa storia dove il giallo del mistero si mescola al rosa dell'amore e al nero del thriller.
Posso solo aggiungere che il racconto è già finito e completo e che quindi se vorrete ne vedrete la fine.
Vi aspetto emozionatissima di poter condividere con voi la mia storia e aspetto i vostri commenti. Luisa
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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- Questa storia fa parte della serie 'La Trilogia delle Nuvole'
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Ciao a tutti. Grazie a che continua a leggermi e a chi mi lascia un commentino.

Mi sembra di capire che vi state chiedendo dove sono i Cullen e cosa aspettano ad intervenire. Le difficoltà sono molte visto che hanno perso ogni traccia di Edward e Alice non riesce a vederlo, ma vedrete che non si arrenderanno facilmente. Arriveranno in tempo prima che Chelsea riesca nel suo intento???

Buona lettura  

Capitolo 8 - Decisioni


Carlisle


Arrivammo a casa molto velocemente e quando entrai ordinai a Jacob e Bella di posare Renesmee nel suo lettino e di venire in cucina assieme agli altri.

In cucina adesso regnava un leggero odore di cibo, se fino a poco tempo fa serviva solo a fini scenici e come sala riunioni, da quando in casa si era sistemato Jacob, veniva regolarmente usata da Bella o da Edward, gli unici della famiglia che ci capissero qualcosa nell'arte dei fornelli.

Con mia sorpresa e anche un po' di fastidio Jacob si sedette alla mia sinistra con affianco Bella, al posto che era da sempre di Edward. Anche agli altri, non sfuggì quel particolare ma nessuno osò aprire bocca. Non era adesso il momento di litigare fra di noi. Mai come adesso avremmo dovuto essere uniti.

Cinque paia d'occhi gialli, un paio arancione e un paio marroni mi fissavano in attesa. Iniziai così a raccontare la caccia di quella notte, senza omettere alcun particolare. Quando tacqui li guardai tutti e ritrovai una vasta gamma di emozioni. Emmett e Jasper erano ansiosi di agire. Bella era raggomitolata, con le braccia strette al petto come se cercasse di tenersi unito il corpo mentre Jacob con aria preoccupata l'accarezzava sulla testa con fare protettivo. Esme mi stringeva convulsamente la mano, mentre non staccava gli occhi da Bella, immaginandone il tormento interiore. Rosalie giocava con le mani, la testa bassa, chiaramente indecisa su cosa fosse meglio. Alice, invece aveva gli occhi chiusi e si massaggiava la testa. Evidentemente si sforzava di vedere Edward, e questo le provocava degli attacchi di emicrania.


“Non so cosa sia successo. Ma chiaramente se i Volturi hanno preso Edward, cercheranno di portarlo a Volterra e l'unico modo è di prendere l'aereo.” iniziai così ad esporre alla mia famiglia l'unica certezza che avevo raggiunto.

“Già, ma non possono. Edward, non si farà portare via da bravo senza combattere o cercare di attirare l'attenzione. E questo potrebbe rallentarli o smascherarli. Non riusciranno a salire su un aereo se lui fa opposizione. Ci sono i poliziotti agli aeroporti.!!” Emmett era sicuro della forza di Edward.

“Questo ragionamento potrebbe tenere se Edward, fosse lucido e potesse lottare. Ma quando l'hanno preso, non ha opposto resistenza e potrebbe continuare.” Jasper da bravo stratega studiava già le possibili alternative.

“E questo ci riporta alla domanda principale. Perché non ha combattuto? Chi o cosa glielo ha impedito?” chiesi

“Questa è semplice” intervenne Alice “ A prenderlo deve essere stato Alec con il suo potere. Ma ricordiamoci che non può tenerlo nel suo limbo a lungo, ne tanto meno su un aereo in presenza di pubblico”

“ Potrebbero però ricattarlo. Potrebbero minacciarlo di fare del male a qualcuno di noi. E lui per evitare il peggio li asseconderebbe.” Rosalie mi guardava preoccupatissima.

“Così però non spieghi il perché Edward è sparito dalle visioni di Alice” obiettò Jasper “Se fosse ricattato avrebbe preso la decisione di partire con loro, e questo Alice non l'ha visto”

Jacob che era stato in silenzio fino a questo momento, sbattè un pugno sul tavolo facendoci sobbalzare tutti. “Non ha importanza il perché, o cosa gli è successo dobbiamo pensare dove può essere e come facciamo a rintracciarli. Dobbiamo strappare Edward dalle loro mani, sempre che non sia troppo tardi”.

“Hai ragione Jacob. Non possiamo perdere tempo, ma dobbiamo studiare un piano, cercare di capire le loro intenzioni, e come faranno a tornare in Italia, per poterli fermare. E soprattutto dobbiamo cercare di capire cosa è successo a Edward, in modo da sapere come agire per liberarlo.” Già questo era il problema. Come fare a fermarli senza mettere in pericolo nessuno, tanto meno Edward? “Temo che Edward non sia ricattato e che non si ribellerà. - sospirai continuando - Se Chelsea faceva parte del gruppo, come credo, avrà usato il suo potere su di lui per legarlo a loro. E questo spiegherebbe anche il perché è sparito dalle tue visioni Alice. L'Edward, che conosciamo noi, non è più in grado di decidere nulla. Lei lavora sulle menti tagliando i legami esistenti e cancellando la memoria.”

“Ma ci vuole tempo allora. Se ricordo bene ciò che mi hai raccontato, Carlisle, per fare un lavoro che resista a lungo o perlomeno per la durata del viaggio, Chelsea ha bisogno di tempo.” intervenne Esme, “ Devono essere ancora qui, non possono essere già partiti, possiamo provare a fermarli”

“Giusto” intervenne Alice. “ Ed ecco perchè non riesco a vedere più Edward . E' sotto il loro controllo.”

“Andiamo all'aeroporto a intercettarli” interruppe un fremente Emmett “Li aspetteremo là e che lui voglia o no ce lo riprenderemo. Ci penserà poi Bella a farlo tornare in se!” sghignazzò.

“Potresti avere ragione Emmett. Ma se fossi in loro mi aspetterei una mossa simile e quindi agirei di conseguenza” Jasper stava elaborando tutte le possibili alternative “Non andrei quindi all'aeroporto più vicino e non atterrerei neanche a Firenze. Il viaggio sarebbe più lungo ma cercherei di essere imprevedibile”

“E questo a cosa ci porta?” Jacob ci guardava preoccupato

Con un sospiro dissi “Dobbiamo capire le loro mosse e dobbiamo fare presto se vogliamo anticiparli. Non abbiamo altra soluzione. Emmett entra in internet e connettiti alle prenotazioni di volo. Cerca le partenze dai cinque aeroporti più vicini a noi e per tutte le destinazioni di Europa, sfoglia gli elenchi passeggeri e speriamo che salti fuori qualcosa”

Se qualcuno poteva fare questo lavoro era proprio Emmett, che si era preso varie specializzazioni in informatica e che si divertiva ad entrare nei siti blindati mandando in crisi i sistemi di sicurezza di molteplici società.

“Ottima idea Carlisle. Ma se avessero prenotato con dei nomi falsi?” Jasper obiettò subito.

“Non possono avere fatto in tempo a falsificare il passaporto di Edward e sicuramente ci sarà una prenotazione a nome suo.” intervenne Rosalie “Io comunque farò un paio di telefonate alle agenzie che affittano le macchine agli aeroporti. Devono averle noleggiate qui vicino e magari avranno fornito un recapito.”

“Giusto Rose. Mettiamoci al lavoro Jasper ed io aiuteremo Emmett” dissi guardando la mia famiglia.

“Io invece continuerò a cercare Edward, se riesce sono sicuro che cercherà di inviarmi qualche informazione. Non posso credere che siano riusciti ad annullarlo completamente.” intervenne Alice mentre si alzava insieme agli altri.

Anch'io mi alzai e voltandomi notai che Bella era seduta con le braccia intorno al corpo e fissava il muro dritto davanti a se senza battere ciglio. Guardandola mi resi conto che non aveva proferito parola. Era come impietrita. Jacob la fece alzare ed Esme l'abbracciò cercando di confortarla.

“Lo troveremo Bella, prima o poi lo troveremo e riusciremo a riportarlo a casa. Credimi faremo di tutto è tuo marito ma appartiene anche alla nostra famiglia e mai lo abbandoneremo dovesse costare la vita a tutti noi.”

“Lo so Esme” sussurrò Bella. “Soltanto è come se mi avesse abbandonata di nuovo. E' come se mi avessero strappato il mio cuore muto”.

“Devi reagire figliola” intervenni “così non lo aiuti e non aiuti noi.”

“Devi pensare anche a Renesmee” la incitò Esme “pensa a lei. Se ti vedesse così, crollerebbe, povera bambina.”

“Avete ragione” Bella tirò su la testa e raddrizzò le spalle. “Devo pensare a lei. Devo metterla al sicuro”

“Portala da Charlie” intervenne Jacob “ Là sarà al sicuro da quei maledetti e noi più liberi di agire”

“Ottima idea” approvai con entusiasmo “ Anche se sarà meglio che tu e Bella restiate là”

“No.!!! Io verrò con voi Carlisle. Non posso stare là ad aspettare, non lo permetterò.” Bella era decisa e sarebbe stato impossibile farle cambiare idea. Alzai gli occhi al cielo, Edward aveva ragione quando affermava che Bella era cocciuta come un mulo.

“Tu Jacob, starai con Nessie e la porterai insieme a Charlie a La Push dove il branco non avrà problemi a proteggerli.” affermò lei con un tono che non ammetteva repliche.


Si aveva ragione era l'unica cosa da fare. E mentre Bella salutava la piccola Nessie che si sarebbe allontanata con Jacob, andai ad aiutare Emmett sperando che i Volturi non avessero preparato documenti falsi per Edward.


   
 
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