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Autore: toujourscannelle    19/06/2011    2 recensioni
"La biondina,persa in quei pensieri,si toccò istintivamente il polso,era fasciato da un braccialetto d'oro che recitava il suo nome,qualcuno lo aveva lasciato davanti alla porta di casa il giorno del suo quinto compleanno,ma Shelby non aveva mai voluto dirle chi fosse stato,la donna negava ma lei era sicura che sapesse chi si era preoccupato tanto di farle ricevere quel dono. Aveva immediatamente pensato ai due teenager che per sbaglio l'avevano generata e lo aveva conservato con cura per tutti quegl'anni."
Sono passati più di vent'anni da quando le New Directions camminavano per i corridoi del Mickinley.Ora sono tutti adulti,sposati e hanno figli.Ora loro popolano la scuola,tutti infettati dai difetti e dai pregi dei genitori.In cerca di verità che sono state negate da sempre o di nuove canzoni che li trascinino lontano da tutto.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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7.Shine on

Safety pins holding up the things
That make you mine
About your hair, you needn’t care,
You look beautiful all the time.

 

Selene

“Ora esco io. Tu aspetti dieci minuti prima di seguirmi, ok?” Selene puntò l'indice contro il ragazzo, che la osservava rapito.
Ok, capito.” Dopo qualche secondo il biondo annuì. La mora si sistemò la gonna della divisa rossa e bianca, che poco prima si era pericolosamente sollevata. Lanciò un'ultima occhiata al ragazzo e aprì di scatto la porta dell'aula fiondandosi nell'affollatissimo corridoio. Era stanca di tutti quei sotterfugi, di doversi nascondere ogni santissima volta per paura che la Barbie numero uno li scoprisse. Raggiunse il suo armadietto e dopo averlo aperto si pose davanti allo specchio, appiccicato all'anta. Si sfilò un elastico rosso, in pandant con la divisa da Cheerio, stringendo le sue numerose ciocche castane in una coda alta. Ormai si era abituata a tenere i capelli quasi sempre legati, quell'acconciatura faceva parte dell'essere una Cheerios, all'inizio ricordava che tragedia fosse sciogliersi i capelli prima di andare a dormire la sera. Infatti la Allen, e prima di lei la Sylvester, pretendevano di non vedere un solo capello fuori posto e loro per evitare questo erano costrette a stringere la coda in modo esagerato. Ci aveva messo diversi mesi per riuscire a sopportare tutti quei mal di testa. Si ricontrollò la testa un'ultima volta e finalmente soddisfatta richiuse l'armadietto con un gesto secco. Come ogni altro giorno si sistemò al centro del corridoio e da lì, sotto gli occhi di diversi esponenti della popolazione maschile del Mckinley, si avviò verso il campo da football. Era decisamente caldo e vinti dal clima numerosi giocatori di football si erano sfilati le protezioni abbandonandole a lato del campo. Selene saltellò fino al campo muovendo qualche passo sull'erba, gelosamente curata dal giardiniere, mentre lanciava occhiate ammiccanti a chiunque si trovasse nel suo raggio di azione. Farsi desiderare era uno dei suoi compiti in quanto cheerleader, doveva essere quantomeno all'altezza di Georgie se voleva avere una chance per rubarle il posto e nessuno era bravo a lanciare quelle occhiate languide come Gi. Tutti sapevano che la bionda era fidanzata ma ogni singolo ragazzo all'interno del liceo la desiderava e lei certamente non era solita cercare di spegnere le loro voglie. La figlia del coach, dopo aver controllato che la Allen non fosse da quelle parte, si affrettò ad unirsi al gruppetto di Cheerios che stazionavano sul lato sinistro del campo godendosi i raggi di sole, circondate dai corpulenti membri della squadra di football.
Selene!” La riccioluta Violet la individuò immediatamente, snobbando il povero kicker che tentava disperatamente di attirare l'attenzione di quella pantera quale era Lettie.
Ehi.” La ragazza si sistemò accanto alla Hoult mettendo le mani sui fianchi.
Selene, secondo te come è messo Hudson?” La testa platino di Olive spuntò tra le altre due Cheerios, con il suo solito enorme sorrisone dall'aria ingenua stampato in faccia.
Perde dei punti solo grazie a quella piattola di sorella che si ritrova.” Rispose l'interpellata con un atteggiamento da assoluta reginetta, decisamente degno di Georgie.
Si giusto...” Borbottò l'altra ragazza continuando a studiare Nate da lontano. “Però una toccata e fuga ci starebbe.” Concluse alla fine mentre le guance spruzzate di lentiggini della ragazza prendevano un colore più accesso, cosa che la rendeva ancora più interessante e decisamente maliziosa.

Violet scoppiò a ridere scuotendo il capo con aria rassegnata.
Arriva.” Aggiunse poi la cheerio riccia tenendo lo sguardo su un punto del campo. I due biondissimi esponenti della “famiglia reale” del Mckinley si avvicinavano a loro tra una carezza e l'altra. Georgie, che arrivava a malapena alla spalla del ragazzo, rideva aggrappata come un koala al braccio di Robert, che la osservava fiero dall'alto.
Gi!” Olive si buttò in avanti tra le braccia dell'amica, appena fu a una distanza accettabile e fu stretta dal capo cheerleader con affetto. Nel mondo esisteva una sola persona della quale la Forbes si interessasse davvero, questa era Olive. Nessuna di loro aveva mai capito il perchè ma forse quell'aria svampita e da cucciolo indifeso, che Olive ostentava ogni santo giorno colpiva nel profondo Georgie.

Selene roteò gli occhi quando si accorse del sorriso che le fu rivolto da parte di Evans. Gli aveva detto mille volte di non curarsi di lei quando erano in pubblico, nessuno doveva sospettare niente.
Sel.” La ragazzina alzò lo sguardo trovandosi davanti uno dei tanti compagni di squadra di Robert. Si passò una mano tra i capelli tenendo lo sguardo fisso sul ragazzo, come al solito doveva entrare nella parte.
Rick.” Lo salutò. Selene inclinò leggermente la testa verso destra, continuando ad indossare quello sguardo pieno di mistero.
Io...mi chiedevo...saresti libera domani sera?” Tra un balbettio e l'altro Rick riuscì finalmente a terminare la frase. La cheerio si morse il labbro mentre soppesava l'offerta. Sentiva lo sguardo di Evans su di sé, lo sentiva bruciare mentre le ragazze che la circondavano le lanciavano sguardi curiosi e in cerca di nuovi pettegolezzi da spargere per il liceo. Non si sentiva tutta un fremito all'idea di uscire con quell'energumeno che portava il numero otto, ma per il suo ruolo nella squadra e per la sua reputazione era quasi costretta a dover pronunciare un si.
Dovresti proprio accettare, così potremmo uscire in quattro e parlare con calma del tuo futuro nel team. Che ne dici Selly?” Georgie si intromise, piazzandosi fra i due ragazzi, aveva gli occhi talmente brillanti e pieni di eccitazione da poter produrre elettricità per l'intero istituto. Selene strinse i denti sentendo quell'odioso soprannome, solo Georgie poteva trovarne uno così sdolcinato e stomachevole, e dopo aver respinto ogni voglia di prenderla a schiaffi rivolse un sorriso al suo nuovo cavaliere.
Penso di essere libera.” Sentenziò alla fine.
Perfetto.” Aggiunse il ragazzo timidamente mentre la capo cheerleader la stringeva senza pietà in un abbraccio eccessivamente affettuoso.

La figlia del coach alzò la testa tentando di prendere aria e di non finire soffocata dalle ciocche bionde che la circondavano e incontrò lo sguardo di Rob, che eliminò ogni infima traccia di entusiasmo che c'era in lei. Lo fai per diventare capitano. Si ripetè tra sé e sé poco convinta.

Nick

Il ragazzo si stropicciò gli occhi. La testa rossa di Candy era appoggiata sulla sua spalla, e un paio di ciocche gli solleticavano le guance, mentre la ragazza smangiucchiava patatine. Il resto del club si stava godendo, esattamente come loro, i pochi minuti di relax rimasti prima di tornare al lavoro. L'orologio ticchettava allegro sopra le loro teste e a parte il caos del corridoio, che dove si trovavano loro giungeva come un suono soffocato, non si udivano altri rumori. Roxanne era sdraiata a pancia in su sopra ad un paio di sedie dietro di loro, e teneva lo sguardo fisso sul soffitto. Nick distolse lo sguardo dalla ragazza turbato dalla stranezza del suo comportamento. Non che ci fosse molto altro da guardare, Joan e Liam parlavano fitto fitto dinnanzi a loro mentre Ray e Blake scarabocchiavano su dei pezzi di carta in ultima fila, ma dalla sua posizione non riusciva a capire cosa stessero effettivamente facendo con quei fogli. Nicholas sussultà quando la porta sbattè con un tonfo secco contro al muro annunciando l'arrivo di Powell e della Corcoran. Tutti i membri del club si sistemarono al loro ingresso e Candy nascose le patatine dietro alla schiena con un sorrisetto colpevole sul volto.
Ragazzi.” L'uomo si rivolse a loro attuando il saluto militare.
O capitano, mio capitano!” Blake Chang si alzò di scatto divertito dal gesto del professore. Nicholas notò Joan alzare gli occhi al cielo. In pochi sopportavano la proverbiale parlantina e il senso dell'umorismo di Mr. Chang. E Joan era una di quelli che maggiormente faceva a fatica a trattenersi dal prenderlo a pugni ogni qualvolta aprisse bocca.
Non ti facevo così acculturato Blake.” Commentò Powell divertito.
Ci sono tante cose che non sa di me prof.” Blake ridacchiò tornandosi a sedere accanto all'amico.
Si, grazie Blake. Tornando a noi, la signorinaCorcoran vi sta distribuendo le date delle competizioni e una piccola playlist che ho preparato per ogni evenienza. Se mai non aveste idee su cosa portare a lezione o se mai ci trovassimo nei guai prima di uno spettacolo.” L'uomo sorrise, mentre l'aiutante porgeva uno ad uno i fogli ai ragazzi, che li afferravano curiosi di iniziare a lavorare sul serio. Nicholas scorse i due fogli con lo sguardo, facendo particolare attenzione a quello contentente i titoli proposti da Powell. Riconobbe solo un paio di melodie che erano presenti anche nel suo ipod. Notò Candy illuminarsi man mano che scorreva la playlist.
Ora tocca a te Beth.” Powell sorrise in direzione della bionda che si fece avanti.
Come probabilmente sapete, ogni settimana vi sarà assegnato un compito. Ognuno di voi dovrà portare una canzone inerente al tema proposto.” Beth si interruppe per lanciare un' occhiataccia a Ray, che stava bisbigliando qualcosa a Chang. Appena il moro se ne accorse alzò le mani in segno di resa e la bionda potè continuare. “Essendo la prima volta abbiamo pensato a un tema semplice e immediato, che possa trasmettervi emozioni e che vi faccia risultare semplice, nei limiti del possibile è ovvio, il lavoro. Il tema è...l'amicizia, l'essere un gruppo.” Il professore a capo del Glee sorrise alla ragazza invitandola a proseguire.
Voi siete una squadra. O meglio, in teoria lo siete. Ora però dovete imparare a diventare un vero e proprio gruppo, ad essere tante persone che formano un tutt'uno, dovete mettervi in testa che siete una cosa sola. Se uno inciampa, anche l'altro finisce a terra. Per farvi cogliere appieno questo concetto vogliamo che presentiate canzoni che rappresentino questo sentimento. Dovrete passare parecchio tempo insieme e dovete imparare a farlo nel migliore dei modi. Se avete domande o semplicemente bisogno di un suggerimento io e il professor Powell saremo felici di aiutarvi.” La signorina Corcoran fece l'occhiolino ai ragazzi e si sistemò sulla sedia che era riservata a lei, quella accanto al pianoforte. Nick iniziò immediatamente a scervellarsi su quale fosse la canzone migliore da presentare. Il suo sguardo scivolò quasi involontariamente su Candy. Lei era una delle pochissime persone che gli erano realmente amiche, era cresciuto con quella sottospecie di carota ambulante ed era diventato quello che era anche grazie a lei. Se doveva cantare di amicizia a qualcuno, quel qualcuno sarebbe stato decisamente Candice. Ma cosa poteva dirle? Loro due, certo, erano uniti ma non erano abituati a ripetersi a vicenda quanto fossero importanti l'uno per l'altra. Preferivano comunicarsi queste cose con un abbraccio o con una presa in giro. Il ricciolino tornò al presente, riportando la sua concentrazione su Powell.
Per iniziare con i consigli vorrei dirvi di cantare per qualcuno di reale. Pensate a una persona specifica mentre cantate di amicizia. Vedrete che così è decisamente più facile dare una buona interpretazione del pezzo.”

Ecco, lo aveva detto anche Powell. Doveva cantare per Candice. Ma cosa le avrebbe voluto dire? Cosa sussurravano tutte quelle lettere che gli erano rimaste in fondo alla gola, mute, per tutti quegl'anni?Aveva già mal di testa.
Sono curiosa di sentire la tua canzone.” Gli sussurrò Candy. Il ragazzo sussultò. Si stava convincendo sempre di più che quella ragazza gli leggesse nel pensiero. O forse era lui ad essere eccessivamente limpido.
Chi ti dice che sarà per te?” Bisbigliò di rimando.
Ti conosco troppo bene Abrams.”
Non è che abbia molta scelta a parte te.” Ribattè. Ok, Candy non era una specie di sensitiva, una legilimens o chissà che altro, era decisamente lui ad essere prevedibile.
Non vedo l'ora di sentirla.” Candice gli scoccò un'occhiata, che faceva capire quanto la cosa la rallegrasse.
Contenta tu.”

 

Studiò per un'altra manciata di secondi l'interno dai colori decisamente tristi del suo armadietto. Una pila pressocchè infinita di fogli occupava lo scomparto inferiore. Doveva decidersi a riordinare prima del controllo. Cercò disperatamente di rendere meno visibile tutta quella confusione, riuscendo solamente a far crollare una delle già instabili pile di appunti e scarabocchi vari sul fondo dell'armadietto. Nicholas sospirò decisamente scocciato e richiuse lo sportello con forza, il tutto fu seguito da un rumore, proveniente dall'interno della cabina metallica, che probabilmente annunciava un ennesima frana di fogli a quadretti.
Cazzo.” Borbottò sistemandosi la tracolla sulla spalla destra. Quel pomeriggio avrebbe domandato, anzi implorato, Candy di aiutarlo a riordinare. Nick girò verso destra alla fine del corridoio, uno dei tanti, e individuò la Hummel, tutta intenta a raccattare le sue cose in fretta e furia. La ragazza lo osservò per una frazione di secondo, ma come ogni dannatissima volta gli parve che lo sguardo della castana gli passasse attraverso, era come se non lo vedesse.
Rox.” Poco dopo vide spuntare Ray, che era diretto verso la ragazzina, ma questa riuscì a sfuggirgli riempendosi le braccia con la borsa e svariati libri mentre sfrecciava verso il cortile in un turbinio di frappe e post it. Nick fece qualche passo avanti pregando che Hewer, che era rimasto imbambolato a metà corridoio a fissare il punto in cui poco prima Roxanne era sparita, non si accorgesse della sua presenza. Non aveva davvero idea di quello che fosse successo tra quei due e di certo non aveva intenzione di immischiarsi. Soprattutto se quella cosa riguardava Ray. Non si consideravano da anni e Nicholas aveva tutte le ragioni del mondo per ignorare lo skater. Il riccio raggiunse Ray e fece per proseguire senza degnarlo di uno sguardo, ma si sentì afferrare per una spalla e trascinare qualche centimetro più indietro. Qualcuno è andato in palestra, pensò l'accalappiato.
Come ti va Nick?” Il moro sembrava voler essere gentile. Rivolse un sorriso ad Abrams, che soppesò le parola per qualche secondo prima di rispondere.
Vaffanculo Ray. Non mi toccare.” Era decisamente la risposta più gentile che avesse potuto riservargli.
Dai Nick. Piantala, insomma è passato...”
Non dire che è passato del tempo Hewer. Non mi importa se ci hai riflettuto sopra uno, tre o diciassette anni, io con te non ci parlo.” Il piccolo Lopez fu interrotto bruscamente da Nick. Non gli era mai venuta bene la parte di quello sicuro di sé, ma niente lo aizzava come quel faccino abbronzato e strafottente, che si trovava a pochi centimetri dal suo.
E' il secondo vaffanculo che mi tirano dietro questa settimana, sai?” Ray si passò una mano fra i capelli sospirando.
Questo mi soddisfa immensamente.”
Torna in te Nick, non provare a fare quello duro con me. Ti conosco troppo bene.” Per una frazione di secondo le iride scure di Ray si posarono su quelle azzurre di quello che un tempo lo considerava suo amico, per poi tornare a fissarsi sulle piastrelle del pavimento. Abrams agrottò le sopracciglia. Ray era stato mandato a quel paese due volte, ma lui grazie a quella frase tremenda aveva capito di essere una persona infinitamente banale. Tutti sostenevano di conoscerlo troppo a fondo, non aveva più sorprese per nessuno.
Sono in me e sono ancora incavolato.” Sbottò.
E' storia vecchia Nicks! Non ci parliamo neanche più, sai io e...”
Non dirlo! Non dirlo!” Il moro venne interrotto, per la seconda volta durante quella conversazione, da Nicholas che ora gli dava le spalle tenendosi le mani sopra le orecchie.
Vi incrociate tutti i giorni, perchè non dovrei dirlo.”
Ti ho detto di no!” Scandì a denti stretti il riccio.
Va bene, va bene. Come va con la tua rossa?” Ray tentò di cambiare argomento cercando di sorridere come se Abrams non gli avesse urlato contro fino a quel momento.
Cosa deve andare?” Mugugnò.
Voi non....” Ray smise di parlare poiché un rumore metallico si sparse nel corridoio. Il moro fece segno di fare silenzio a Nick, che roteò gli occhi scocciato. Si sentirono diversi passi e una risatina. Provenivano da dietro l'angolo. Abrams fu afferrato per la collottola e trascinato qualche centimetro più avanti da Ray, che pareva molto divertito da quella situazione.
Lasciami! Che stai facendo?” Nick tentò di ribellarsi ma l'altro gli intimò il silenzio ancora una volta.
Succede sempre qualcosa di interessante qua in giro.” Bisbigliò Ray.

Ora riuscivano a vedere uno sprazzo di quello che stava accadendo vicino a loro. La prima cosa che notò fu una gonna rossa e bianca che volteggiava. Nicholas la collegò immediatamente ad una cheerio. Osservando meglio riuscì ad individuare i particolari. La cheerio era di carnagione abbastanza scura e portava uno smalto rosso, in tinta con la divisa, aveva i capelli castano scuro sciolti sulle spalle. Accanto a lei qualcuno la tratteneva con la schiena attaccata ad un armadietto. Questo qualcuno aveva le braccia muscolose, erano almeno due volte le sue, pensò amaramente. Era decisamente un ragazzo, alto e biondo. Nicholas ci impiegò svariati secondo a mettere insieme gli indizi, ma appena ricollegò tutto sgranò gli occhi e osservò la reazione di Ray, che era scioccato almeno quanto lui.
Oh cazzo.” Esclamò il moro alquanto divertito.
Evans mette le corna alla Barbie?” Continuò tra un sussurro e l'altro.
Ma è Selene?”
Proprio lei.” Rispose ridacchiando.

Nicholas si portò una mano alla bocca scioccato.
Non dovevamo vederli, io me ne vado.” Il riccio fece per alzarsi ma fu bloccato con forza dall'altro. Il placcaggio di Ray gli fece perdere l'equilibrio e il ragazzo sbattè il gomito contro a uno dei tanti armadietti beige. Selene staccò la faccia da quella di Robert e con un balzo felino lo allontanò da sé, iniziando a guardarsi attorno. Se li beccavano sarebbero finiti nel cassonetto per tutto il resto del liceo, almeno lui di certo, Ray trovava sempre il modo di svignarsela. Non essere lanciato in mezzo a tutta quella spazzatura. Nicholas deglutì.
Vieni.” Bisbigliò quasi impercettibilmente il moro facendogli segno di seguirlo. I due ragazzi fecero qualche passo indietro nel silenzio più assoluto e pregando che i due amanti si fossero già dimenticati del rumore che avevano sentito poco prima. Arrivati a fine corridoio cominciarono a correre verso l'uscita. Il moro si lanciò letteralmente di peso contro la porta a vetri, che si aprì docile.
Chi lo avrebbe mai detto, eh?” Ray si passò una mano tra i capelli, scompigliandoli ancora di più di quanto lo fossero in precedenza.
L'ho già sentita questa frase.” Rispose Nicholas riprendendo il suo atteggiamento freddo e distaccato.
Nick puoi piantarla per favore?” Lo pregò Ray con aria esausta.
No.” Il riccio diede le spalle all'altro e si incamminò verso il punto in cui aveva parcheggiato la bici quella mattina. Non avrebbe mai perdonato quell'idiota, per nulla al mondo. Mai si era sentito ferito come quando aveva scoperto cosa stesse succedendo. Il ragazzo si strinse nelle spalle. Aveva bisogno della sua Candy, subito. Inforcò la bicicletta e muovendo le gambe a una velocità quasi sovrumana per i suoi standard si allontanò dal Mckinley.

Liam

Non ho proprio idea di cosa portare, insomma è un tema decisamente banale, ma è più difficile di quanto sembra riuscire a trovare la canzone adatta.” Il biondino camminava avanti e indietro per la stanza borbottando su quanto trovasse difficile eseguire il compito assegnato.
Al massimo si può ripiegare su un classico Disney, sono divertenti, conosciuti e sempre apprezzati.” Osservò Joan che continuava a far girare la sedia con le rotelline sulla quale era seduta.
Mi rifiuto di cantare qualsiasi cosa sia presa da un cartone.”
Disse quello con il poster degli Aristogatti in camera.” Joan ridacchiò lanciando un'occhiata al coloratissimo cartoncino appeso alla parete di destra.
E' lì da quando ho cinque anni Jo.” Si scusò l'altro, visibilmente imbarazzato.
Sarà...” Joan alzò le sopracciaglia poco convinta.
La vuoi smettere di giocare con la mia sedia e ti decidi per favore a darmi una mano?” Liam fermò la rotazione della seggiola appogiandocisi sopra con tutto il peso. Joan lo guardò scocciata.
Ora torniamo al problema canzone.” Il biondo la guardò negl'occhi con l'intento di ammonirla.
Agl'ordini capo. Che ne dici di qualcosa dei Queen? Ce ne saranno almeno tre che parlano di amicizia.” Propose la ragazza con fare professionale.
Ci avevo pensato ma sicuramente ricorreranno tutti a Freddie.” Il ragazzo si buttò sul letto a pancia in su, decisamente abbattuto.
C'è Judy Garland.”
Assolutamente no.“ Liam alzò la testa dal letto per rifiutare la proposta, per poi rimetterla dove era prima.
Ok, ho finito le idee.”
Tu cosa porterai?”

Surprise.” Rispose Joan vaga.
Chiederò consiglio al saggio Google, lui è sempre d'aiuto, non come qualcun altro.” Il biondo guardò l'amica, che lo fissava con aria colpevole.
Visto che non sono d'aiuto me ne torno a casa. Ho un test domani e mio fratello si comporta in modo strano ultimamente e da brava sorella maggiore, quale sono, è mio dovere scoprire cosa sta succedendo a quell'armadio di Nate.” Joan si buttò la borsa blu scuro sulla spalla destra alzandosi.
Magari non ne vuole parlare, no?” Liam si tirò su dal letto con uno sforzo che parve immane e si sistemò davanti alla castana.
Proprio per questo è mio compito ficcarci il naso.” Joan tirò un buffetto sulla guancia destra di Liam sorridendo.
Convinta tu. A domani e non fare arrabbiare Nate.” La abbracciò per qualche secondo e poi la lasciò andare, sentendosi ricoperto dal profumo della ragazza.
Tranquillo, ho tutto sotto controllo.” Joan gli fece l'occhiolino e uscì dalla stanza di Liam.
Ora che cavolo mi invento?” Il biondo si rivolse a uno dei tanti visi che spiccavano sui suoi poster preso dalla disperazione, peccato che il David Bowie, che osservava chi gli stava davanti con aria misterioso, chiamato in causa non si degnò di rispondere.
Grazie David, tante grazie.” Borbottò con fare accusatorio verso il poster. Il biondo uscì dalla camera, magari erano avanzati un paio di quei fantastici biscotti che sua madre faceva una volta al mese quando si sentiva ispirata. O magari in frigo avrebbe trovato un po' di gelato. Il gelato aiuta sempre, pensò. Il ragazzo mosse qualche altro passo verso le scale e passò davanti alla stanza di sua madre. La porta era socchiusa. Liam intravedeva Quinn seduta sul letto mentre sfogliava un volume, che aveva tutta l'aria di essere un vecchio annuario mentre una canzone, che lui conosceva fin troppo bene, riempiva l'aria.

So far away
Doesn't anybody stay in one place anymore
It would be so fine to see your face at my door
Doesn't help to know you're just time away

Il ragazzo canticchiò tra sé e sé per qualche secondo. Sua madre aveva sempre avuto una passione per Carole King e le sue canzoni piene di sofferenza. Il ragazzo sorrise pensando a quante volte Quinn gli aveva fatto ascoltare quella melodia, tanto che a dodici anni sapeva già suonarla perfettamente con il piano. Quella e parecchie altre della King. Il biondo sgranò gli occhi improvvisamente. Carole King! Certo! Aveva trovato la canzone perfetta da portare al Glee. Ecco cosa poteva cantare a quei ragazzi e in particolare a Joan, perchè alla fine la sua vera amica era lei e non c'era nessun altro al quale potesse dedicare parole del genere. Liam girò i tacchi diretto nuovamente verso la sua stanza dimenticandosi completamente del gelato e dei biscotti. Sarebbe stato il migliore quella volta, decisamente il migliore.

*NOTE
No tranquilli non sono mortaxD E' che tra l'inizio delle vacanze, iniziare a risposarmi un pò (finalmente), viaggi vari e la depressione da Harry Potter & the DH (si non sto bene U.U) ho fatto fatica a trovare un attimo per scrivere, comuuuunque....questo è un cap di passaggio non c'è niente di ecclatante a parte il primo vero e proprio dialogo tra Ray e Nick e la loro scoperta scottante. Chissà se Selene e Rob li hanno visti.....o se loro terrano la bocca chiusa...vedrete vedrete ;)
Inoltre Powell e Beth assegnano il primo compito al Glee, e io mi sto ingegnando per trovare delle canzoni adatte a tutti i pgs....che faticaccia. Intanto Liam, grazie alla mamma, ha trovato la sua canzone dopo aver chiesto aiuto a tutti, perfino a un posterxD
Beeene bene, qua sotto trovate la splendida canzone che stava ascoltando Quinn e noi ci vediamo per il prossimo cap. Tornerà in gioco Nate e Ray e Roxy discuteranno di quello che è accaduto al parco...e le cose per Selene si faranno un pò più pericolose...

So Far Away- Carole King http://www.youtube.com/watch?v=8UM249-WfP4

Un bacio e alla prossimaaaa!


 

  
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