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Autore: pace    19/06/2011    3 recensioni
Kanata. Miyu. No Lou. No Baumiao.
Anche se non c'è il piccolo alieno, non vuol dire che non sia più bello, no? xD
Ma sta a voi decidere, infondo:)
Vorrei davvero sapere cosa ne pensate.
Solo un orgoglioso ragazzo e l'amore di una ragazza.
COME ANDRA' A FINIRE???
E CHISSA' COME SI SVOLGERA' LA COSA!!!
Leggete, no??;)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vorrei dire che la storia sarà più come se parlasse Kanata. Voglio far capire quanto l'orgoglio di una persona può compromettere tutto.
Nessuno legge ç.ç ma io spero.... leggete se vi va. E fatemi sapere!!

Orgoglio

Prefazione
Il suo sguardo, il suo cuore batteva con lui, per lui.
Era sicura di amarlo, e ne sarebbe stata intrappolata per il resto della sua vita.

{Le cose dolci da gustare
si dimostrano amare da digerire
.


William Shakespeare}


 

 

Capitolo 2-Bellezza&Anormalità

-Mamma?Cosa ci fai qui?
Una figura bellissima, femminile, si affiancò al piccolo Kanata.
Lui aveva 5 anni e la mamma era morta. Ora invece, se l'ha ritrovava affianco a lui, che sorrideva.
La donna gli sussurò all'orecchio qualcosa di incomprensibile e poi volò via.
Si svegliò. Kanata puntò il suo sguardo sull'orologio.
"Le tre...", pensò.
Era pomeriggio, doveva andare a farsi il bagno e doveva mangire -possibilmente zucca- per poi ritornare e finire i compiti.
Si alzò dal futon e, facendo scorrere la porta per uscire dalla sua camera, gli arrivò la stessa canzone di prima.
La stessa che aveva sentito all'arrivo della ragazza.
Ragazza??????????
Kanata analizzò. Si era dimenticato di quello che era successo.
Ricordandosi tutto, andò in cucina, spense la radio (ancora) e si diresse verso le due camere vicine al bagno.
Aveva detto a quella Miyu di posizionarsi in una delle stanze vicino al bagno. Avrebbe bussato in tutt'e due per evitare di fare ulteriori figure se la ragazza doveva ancora stare nel suo tempio.
Bussò alla porta della camera sulla sua destra. Niente.
Aprì la porta lentamente, sbirciò. Buio. Niente.
Bussò l'atra porta dell'altra stanza. Niente.
Aprì quella stessa porta di quella stessa camera lentamente, sbirciò attento. Buio. Niente.
Luce.
Aspetta, che????
Una ragazza ancora nuda,al centro della camera, urlò ancora.
-Chiudi, pervertito maniaco!!!
E chiuse.
Kanata era sconvolto, non sapeva bene cosa era successo in quei cinque secondi, ma sapeva di aver rischiato un altro bernocolo (nda si scrive cosi??? si può scrivere, no???-.-").
Si diresse, un po' imbambolato nel bagno.


___

Vestito, pulito, lavato si preparò ad aspettare la ragazza.
L'aveva vista nuda. Completamente.
Non aveva mai vito una ragazza completamente nuda nei suoi tredici anni.
Giurava di non aver visto niente. Ok, forse un po'.
La porta si spalancò in un tonfo sordo.
-Vacci piano...
Kanata era rimasto a bocca aperta per lo spavento, ma non era di sicuro il tipo da rimanere imbambolato tanto a lungo.
Uscì la ragazza che lo fissò, irritata.
I capelli biondi le scendevano soffici sul viso tondo, dolce e ingenuo e gli occhi risaltavano la sua naturale e pura bellezza.
Se non fosse per il suo accipiglio, poteva essere carina.
Ma Kanata parve non capire fino infondo. Era un peperino la ragazza, e li faceva venire mal di stomaco.
Lui amava la calma, proprio come sua madre.
-No dico, finito di aprire porte senza permesso??
Gli occhi verdi guizzavano sul viso incolore di lui, che sornione la fissava attento.
Non indossava più una tuta blu, ora aveva una maglietta semplice, rosa, a maniche lunghe e un jeans.
Lui inceve, aveva una maglia a maniche corte e una sottile giacca nera con jeans e scarpe da ginnastica, come lei.
Sembra sciolto, per nulla intimorito dallo sguardo di lei.
-Che ci fai ancora qui??
Chiese il ragazzo, incolore.
-Che gentile sei...
Ironica, la ragazza.
Kanata sembrava non scomporsi.
"Questo ragazzo, non ha un briciolo di umana umanità!!", pensò lei.
-Tu invece, sei dolce come l'acido. Vero?
-Mi dici come ti chiami??
-Ti importa? Tanto non devi-lo interrupe lei.
-... restare cosi a lungo, lo so. Ma vorrei imprecare contro di te se non ti dispiace, dandoti appellativa non gradevoli vicino al tuo nome.
-Pensiero profondo...
-Grazie. 
Si fissarono.
Poi negli occhi di lei si vide una luce. 
-Hai spento la radio???!!!!!!
-Si, dava fastidio.
-Pure tu dai fastidio, ma non ti spengo!!!
Disse lei, quasi gridando a getto. Era come se un peso fosse andato via.
La risposta era stata immediata. Quel ragazzo era fuori.
-Potrei dire lo stesso.
Kanata era appoggiato al muro, a braccia conserte. Stava cosi da quando la stava aspettando.
-Senti,-continuò lui-mi chiamo Kanata, ho 13 anni. Penso pure tu. Anche volendo non puoi rimanere qui.
-Perché????
-Siamo minorenni, e poi a malapena posso-si interrupe.
Un odore di briciato alegiava per il tempio.
-IL MIO ARROSTO!!!!!!
Gridò lei.
Si guardarono tutt'e due. Ma questa volta era complicità.
Scapparono verso la cucina.
-Tu prendi l'estintore, mentre io scappooooo!!
Disse lui, divertito.
Lei si infuriò ancora di più.-Deficente!! E' tua, la casa.
-Appunto!
Ritornò serio, prese l'estintore e salvò l'arrosto appena in tempo.
Bene, avevano un pranzo servito.
Lui guardò lei, ora con un accipiglio nervoso.
-Che cavolo hai combinato? Tu te ne stai ferma cosi, in camera tua nuda, con l'arrosto che si sta facendo????
-Non ci avevo pensato, tu mi fai uscire dai gangheri... aspetta, mi hai vista nuda non è vero???
-Perché ti preoccupi tanto, non c'è nulla da nascondere, non hai nulla!!!
Offesa. La ragazza, era offesa.
Kanata lasciò l'estintore e subito dopo ricevette una stampata sul sedere.
-Scommetto, di non essere l'unica!!!

____

Imbarazzo.
Seduti, attorno la tavola, Miyu Kuzuki e Kanata Saionij avevano imbarazzo. Perfino lui.
Dopo 20 minuti buoni a mangiare l'arrosto, preparato dalla simpatica Miyu, Kanata parlò.
-Ne vuoi un altro po'??
La ragazza lo fissò.
Lo sguardo era "un segno di pace", e lì si accorse che era davvero.... bono.
Arrossì.-No, grazie... ti piace?? non sono molto brava, ma... neanche poi pessima.
Sorrise, Kanata la fissò. Se fosse stato un ragazzo normale, sarebbe arrossito lui questa volta, ma il suo cuore batteva forte comunq
ue.
Davvero... carina.
Annuì, inerme.
-Anche io ho tredici anni, i miei genitori mi hanno lasciato da un loro amico, il signor Hosho, perché sono occupati a realizzare i loro sogni e beh... anche per altro...
La ragazza, aveva parlato. Aveva detto.
E Kanata come avrebbe reagito. se fosse stato normale si sarebbe sfogato, l'avrebbe guardata con sguardo dispiaciuto, ma non lo fece.
Questo si aspettava la ragazza, di vedere sempre quello sguardo, non voleva essere compatita. Con lui però sentiva che non l'avrebbe guardata cosi.
Infatti, alzò lo sgurado su di lui e lo vidi mangiare l'arrosto con sguardo perso. No perché pensava a qualcosa di triste o altro, aveva sempre avuto quello sguardo.
Era troppo bello.
-Il signor Hosho??
-Te l'ho detto, sta in pellegrinaggio.
Mangiava, non la fissava.
-Ah capito... sbaglio o c'è un bigliettino sul frigorifero?? ora me ne sono accorta!!
Rise, della sua sbadataggine.
Il ragazzo annuì e disse di lasciarlo stare lì.
Dopo circa 10 secondi in silenzio, Miyu parlò:
-Quando tornerà tuo padre?
-Non so...


Beeeeee, Kanata si è proprio sforzato di parlare eh???
Alla prossima:)))
MissP.
(FOTO=http://www.google.it/imgres?imgurl=http://lh3.ggpht.com/-f5vrqjDszbI/SiVGOXEQc6I/AAAAAAAAE_A/sN3CSunFjkU/77d9b84a2c09f0_full.jpg&imgrefurl=http://picasaweb.google.com/lh/photo/YCX
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UNITE IL LINK, LO DISTACCATO!)
ILOVEUFOBABY!!
P.S. leggete le mie fanfiction, voglio sapere un parere.


 

  
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